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Autore: _Veronik_    20/06/2014    3 recensioni
Finalmente poteva ricominciare.
Uscì da quell’edificio senza voltarsi indietro.
Dopo tutto quel tempo poteva sentirsi di nuovo libero. Non avrebbe più guardato al passato, non si sarebbe più chiesto cosa sarebbe successo se quel giorno avesse fatto una scelta diversa.
In fondo, non se ne era mai pentito.
Avrebbe riniziato la sua vita da dove l’aveva lasciata sei anni prima e l’avrebbe continuata come se nulla fosse cambiato. Ma sapeva che questo non era possibile.
Perché i giudizi, i dissensi, gli sguardi di disprezzo e la paura degli altri, da quel giorno, lo avrebbero accompagnato in ogni momento della sua quotidianità.
Tutti avrebbero continuato a considerarlo un mostro.
E Ji Yong non riusciva più a sopportarlo.
Ciao!
Questa è la mia seconda ff spero vi piaccia ^.^
Baci :** _Veronik_
Genere: Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~5 Come sei anni prima

-non mi importa se non ti va! La mia amica mi ha dato buca quindi tu vieni con me!- disse quel pomeriggio Jessica seduta al tavolo del bar.
-e se ti dessi buca anch’io?- chiese Ji Yong serio.
Lui non era il tipo che andava a ballare con gli amici, forse perché di amici non ne aveva più; quando Ji Yong entrava in un locale era solo per bere e aveva paura che anche quella sera, se fosse andato con Jessica allo Routess, non sarebbe riuscito a controllarsi.
La ragazza poggiò la fronte sulle sue braccia distese sopra tavolo e sbuffò.
-oppaaaa!!!- si lamentò guardandolo storto.
-che c’è? Non ne ho voglia stasera!- si giustificò lui.
-non ne hai voglia mai! Ti ho chiesto anche la scorsa settimana se volevi venire con noi ma tu: “no, sono stanco”! Cosa fai solo a casa il sabato sera?-
“Chi dice che io stia a casa?” pensò il ragazzo alludendo al fatto che uscisse anche lui in qualche locale, ma diverso da quello in cui andava la sua amica.
Ci pensò su; concluse che forse era meglio andare quella sera con lei. Se avesse rifiutato Jessica avrebbe continuato a chiederglielo per sempre e Ji Yong non aveva nessuna intenzione di andare in giro con i suoi amici e farsi riconoscere.
Così alla fine accettò.
-ok, vengo. Basta che non mi scocci più!- ricattò lui.
-certo, certo! Fantastico! Mi passi a prendere tu? Verso le undici!- disse lei entusiasta.
-come vuoi, come vuoi- cedette lui.
*      *      *      *      *      *      *      *      *     *
Jessica era concentrata a mettere la matita nera agli occhi quando il campanello del suo appartamento suonò. Si allontanò dallo specchio poggiando la matita sul mobiletto del bagno e scese al piano inferiore per aprire il portone.
-wow, sei bellissima- esclamò il ragazzo vedendola.
Indossava un vestito paillettato color pesca e delle semplici decolté nere lucidi aperte dietro e davanti.
-grazie, anche tu stai bene- disse osservando i pantaloni neri attillati del ragazzo e la maglia costosa abbinata alla giacca.
-entra, io ci metto altri cinque minuti; devo finire di truccarmi- disse la ragazza salendo le scale.
Ji Yong era la prima volta che si trovava nell’appartamento di Jessica. Si guadò un po’ attorno e si sedette sul divano aspettandola. I cinque minuti divennero dieci, così il ragazzo annoiato si alzò e fece un giro per il salotto osservando l’arredamento.
Si soffermò a  osservare una foto abbastanza recente con la sua famiglia: lei, sua madre e suo padre che sorridevano verso l’obbiettivo. Poco dopo sposto lo sguardo su un’altra foto.
Lei ed un ragazzo occidentale.
Non sapeva perché, ma qualcosa lo turbò.
Era.. il suo ragazzo?
Che diceva! Lei ora viveva in Corea e non credeva che due persone potessero mantenere un rapporto a distanza.. così distanti. E poi lei non gli aveva mai parlato del suo ragazzo, quindi..
Forse era il suo ex.
E perché aveva la foto di lei e il suo ex che si abbracciavano felicemente in salotto?
Questa cosa infastidiva molto Ji Yong.
Forse si sono lasciati perché lei doveva partire, ma si amavano ancora, ipotizzò il ragazzo.
Ma se lo amava veramente non sarebbe partita, no?
I suoi pensieri furono interrotti dal rumore dei tacchi sulle scale.
-sono pronta- disse Jessica sbucando dal piano superiore.
-perfetto, andiamo- disse Ji Yong aprendo il portone –sicura di non cadere con questi trampoli?-chiese dirigendosi alla macchina.
-oppaaa!!- disse offesa lei –credi che non sia capace di camminare su un paio di tacchi?- chiese per poi dare uno schiaffo in testa al ragazzo, poiché non rispondeva alla domanda ridendo sotto i baffi.
Una volta arrivati al locale si sedettero ad un tavolo e ordinarono da bere; la cameriera tornò dietro il bancone mandando continue occhiate al ragazzo che fece finta di nulla poiché se lo aspettava. Normalmente beveva proprio per non farci più caso e si circondava di persone ubriache affinché loro non facessero caso a lui. Quando invece capitava che qualcuno lo riconoscesse, se era abbastanza lucido tornava subito a casa, in caso contrario la serata finiva con una rissa e un occhio nero.
Ma quella sera non aveva nessun intenzione di alzare il gomito.
Aveva ordinato un cocktail e sfortunatamente, come sempre d'altronde, quel poco di alcool fece sparire i buoni propositi di rimanere sobrio, facendogli ordinare altri tre drink.
Ringraziò mentalmente Jessica quando decise di entrare in pista trascinandolo per un braccio.
-dai Ji, balliamo!- gli disse sorridendo.
Iniziarono a muoversi a ritmo di musica tra la folla, nella penombra di quel locale dove le luci colorate si spostavano continuamente facendo girare sempre di più la testa al ragazzo. Ondeggiava al fianco di quella ragazza che in quel momento ai suoi occhi sembrava muoversi in modo così sexy. Avvicinò i loro corpo sempre di più, avvicinandosi anche al suo viso. La ragazza leggermente stupita continuava a muoversi mentre sentiva il respiro del ragazzo sempre più vicino. Lui era talmente perso nei suoi occhi verdi che non capiva più niente.
Non si muovevano quasi più, mentre si facevano sempre più vicini. Ji Yong poggiò le mani sul viso della ragazza, continuando a mantenere il suo sguardo con le labbra socchiuse.
Il suo respiro si fece più pesante e le sue mani quasi tremavano a contatto con la pelle morbida della ragazza, mentre si avvicinava sempre di più alle sue labbra con i loro nasi che ormai si toccavano.
Le gambe scoperte di Jessica quasi tramavano, quando improvvisamente il vocalist accanto al DJ parlò al microfono.
-ragazziiii!!!! È mezzanotte!!! Balliamo fino all’alba!- gridò facendo scatenare una serie di urli.
Ji Yong si allontanò velocemente dal viso della ragazza come svegliato da un sogno. Si guardò per un momento intorno disorientato prima di incontrare lo sguardo di Jessica. Lei, avendo capito che il suo amico non sapeva proprio cosa dire, salvò il momento imbarazzante con una scusa.
-vado un attimo in bagno- gridò all’orecchio del ragazzo allontanandosi e lasciandolo confuso.
Ma quella realmente confusa era Jessica.
Una volta in bagno, fece un bel respiro e si guardò allo specchio.
Ci aveva davvero provato con lei??
Ji Yong ci aveva provato con lei?
E perché aveva cambiato idea?
E lei?
Lo aveva assecondato sperando davvero per un momento che la baciasse. Non sapeva perché ma il solo pensiero delle lebbra del ragazzo sulle sue la confondevano e la eccitavano allo stesso tempo.
Diede un ultima occhiata al suo riflesso e uscì dal bagno. Mentre raggiungeva l’amico si scontrò con un ragazzo.
-scusami- disse lui reggendola per le spalle –che ci fai da sola, bellissima?- chiese mentre un sorriso malizioso si formava sulle sue labbra.
-non sono sola; sto con un mio amico- disse subito cercando di togliersi le mani dello sconosciuto di dosso.
Ma quello aumentò la stretta e la trascinò via. Jessica cercò di gridare ma con tutto quel casino non poteva proprio sperare che qualcuno la sentisse. Il ragazzo la portò nel retro del locale, all’aperto, e un brivido di freddo l’attraversò facendole venire la pelle d’oca.
-lasciami!- disse cercando di scappare.
-stai calma tesoro, sei così bella- disse quello accarezzandole il viso con il dorso della mano.
Poi improvvisamente la baciò, sbattendola con le spalle al muro e introducendo la sua lingua viscida nella bocca della ragazza.
-ho detto lasciami!- gridò nuovamente lei con voce tremante e occhi lucidi.
Ma lui non le diede ascolto e inizio a baciarle il collo facendola gemere di paura.
-non l’hai sentita?! Ha detto di lasciarla!- disse una voce alle spalle dello sconosciuto.
Questo si allontanò dal viso della ragazza voltandosi e lasciandole intravedere Ji Yong in piedi di fronte a loro, arrabbiato più che mai. Sembrava volesse uccidere il ragazzo con il semplice sguardo.
-cos’è? È la tua ragazza per caso?- disse lui ironico avvicinando la mano al corpo della ragazza per far infuriare ancora di più Ji Yong.
-non toccarla!- gridò lui avvicinandosi.
-se no?! Uccidi anche me?- disse facendosi serio –non dirmi che è il tuo ragazzo, bellissima… se lo conoscessi davvero, preferiresti me a lui- disse illudendo a qualcosa che lei in quel momento non capì.
Perché mai avrebbe dovuto preferire la compagnia di quel verme a Ji Yong?
-non toccarla- ripeté il ragazzo furioso.
Ma al contrario dell’ordine dato, la mano dello sconosciuto andò a finire sotto il vestito della ragazza.
Ji Yong non ci pensò due volte, in realtà non ci pensò affatto, e si scontrò contro quel ragazzo come una furia. Lo allontanò da Jessica e lo sbatté al muro con talmente tanta forza che per un momento la ragazza pensò che lo avessero rotto. Li guardò più volte colpirsi in viso, ma erano due colpi differenti.
Lo sconosciuto colpiva per non farsi picchiare dall’altro, per non perdere la rissa e per uscirne vincitore. Colpiva per divertimento.
Ji Yong invece lanciava i suoi pugni sul corpo dell’altro come fossero proiettili, più forte che poteva, per fargli davvero male, per rabbia, per non farlo avvicinare a Jessica mai più. Voleva fargliela pagare.
Lo scaraventò a terra e iniziò a colpirlo allo stomaco.
Doveva aver bevuto nuovamente mentre la ragazza era in bagno. Aveva ceduto alla stessa paura di cedere e aveva bevuto un drink dopo l’altro per il nervosismo e la confusione che regnavano in lui in quel momento. E tutto quel’alcool, non lo stava facendo ragionare ogni volta che colpiva il viso di quell’uomo che odiava con tutto se stesso.
E ad ogni colpo, un flash compariva nella sua mente.
Era come sei anni prima.
Il viso dello sconosciuto si trasformò momentaneamente quello di Min Ki e Ji Yong iniziò a colpire con più forza il corpo del ragazzo ormai immobile.
-Ji Yong!! Smettila!- finalmente udì le parole di Jessica che in lacrime gli strattonava il braccio cercando di fermarlo –smettila!-gridò nuovamente.
Il ragazzo si blocco con un pugno in aria pronto per colpirlo di nuovo. I suoi occhi guardarono increduli il ragazzo a terra, non volendo credere che era successo davvero, mentre il viso di Min Ki tornava ad essere quello dello sconosciuto.
Poi guardò Jessica.
Paura.
Nei suoi occhi bagnati dalle lacrime salate c’era paura.
E nonostante questo si avvicinò al ragazzo facendolo alzare e trascinandolo fuori. Ji Yong salì in macchina senza opporsi e senza parlare, con quelle mani sporche di sangue, mentre la ragazza chiamava un ambulanza prima di mettersi al sedile del guidatore e partire.
Il viaggio fu silenzioso, mentre nella mente del ragazzo si faceva spazio il terrore che quella fosse stata l’ultima sera che avrebbe visto Jessica.

 




NOTE AUTORE:
Scusate l’orario >.< ho avuto da fare.
Ma eccomi qui con un capitolo x2 perché vi ricordo che prossimo venerdì non pubblicherò :( mi dispiace.
Ma forse pubblicherò il 30.. perché è il mio compleanno. Vi faccio un regalo io *in realtà vuole solo gli auguri* ahahah no non è vero..
Comunque, in questo capitolo accade qualcosa *finalmente1*. Non so bene come sia uscito.. o non ci avete capito nulla, oppure qualcosa si è iniziato a capire *finalmente2*.
Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo x2 e se avete nuove ipotesi sul passato di Ji.
Ma la domanda è.. e ora che succederà ai nostri due eroi?
Jessica mollerà il nostro Ji a deprimersi tra alcool e risse?
Alla prossima ;)
Baci :** _Veronik_


 

  
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