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Autore: Aman    21/06/2014    2 recensioni
Oramai non vi è più nulla contro cui lottare. Oramai vi è solo pace, lo spaventoso potere è stato debellato, non vi è più nulla che possa ostacolare la pace... ma siamo certi che qualcosa non avverrà?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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"Namarie, Valimar!"
Galadriel

 
Luba tese le orecchie prima di riaprire completamente gli occhi.
Non voleva crederci, il Matricees era proprio davanti a lei, bavoso e con gli occhi iniettati di sangue.
-Coraggio, dimmi perché sono ancora viva- domandò spavaldamente la Basialideiana.
-Io usato potere di Cuore di Kandrakar e potere di Clessidra di Endarno per recuperare tre secondi prima che io mangia te- articolò a fatica l'enorme insetto.
-A quale scopo?-
-Tu sa dove lui è-
-A chi ti rifersci, testa di coleottero?-
-Cucciolo d'Uomo era a Kandrakar con voi, io percepito che potere di Stille di Drago è con... conf...-
-...confluita in lui. Sì, Matricess, hai ragione, anche se il tuo italiano lascia ancora molto a desiderare-
-Dove loro ora!? Dimmi!-
-Ti lascio indovinare-
-Io no vuole giochetti! Potere di Stille deve essere mio! Io devo mangiare esso-
-Ti consiglio di comprarti un dizionario e di uccidermi, allora, perché io non ti dirò un bel niente-
-Io posso uccidere te tutte volte che voglio. Io posso recuperare te in ogni tempo, posso portare qui qualsiasi tuo Alter Ego e ucciderlo, ma io avrà informazioni. TU DIRA' ME!-
-Addio, Matricees-
Luba sorrise, e, nuovamente, morì.

Casa di Will...

Susan Vandom stava nuovamente trangugiando una quantità disumana di psicofarmaci davanti ai suoi figli, aveva i capelli vaporosi tutti scompigliati e delle occhiaie che sembravano chili e chili di maskara gettato disordinatamente sulla faccia.
-Fatemi capire- sospirò -Volete che vi lasci andare in Groenlandia con i vostri amici per trovare un uovo di insetto gigante che fra tredici anni ci ucciderà tutti-
-Sì- sorrise la figlia.
La madre iniziò a parlottare con sé stessa, sembrava addirittura mormorare -Aspetta, Smeagol. Credi che dovremo lasciarli andare?- -Ssssì, Sssssusssan. Cossssì loro moriranno e noi ci prenderemo il tessssoro!- -Quale tesoro?- 
-La loro assssicurazione ssssulla vita-
Will si rivolse ad Egalord -Ma... come sarà ridotta fra tredici anni?-
-Oh, male, malissimo. Credimi. Dal futuro da cui provengo devo combattere con la sua paranoia giorno e notte. Quando a diciotto anni tu te ne sei andata di casa, io ti ho pregato di venire con te, ma sai... col fatto che ero un minorenne e che non volevi un marmocchio fra i piedi...-
-Oddio! Quanto diventerò crudele!-
-Fatto sta che forse ora possiamo risolvere la questione prima che la sua salute psichica degeneri in una condizione irrecuperabile-
-D'accordo- con un po' di stizza, ma con la solita arroganza da testarossa, Will interruppe in dialogo/monologo della madre con Smeagol -Mamma. Che cos'hai?-
Le nocche di Susan schioccarono sul tavolo, tutta la rabbia, la paura e l'angoscia eruttarono fuori, accompagnate dalle parole -E' da quando ci siamo trasferiti ad Haederfield che sono accadute cose strane, molto strane. Prima ho intravvisto un uomo magro e un armadio umano imbacuccati fino agli occhi che ci spiavano in quella notte di pioggia mentre, poi ho visto la palestra della tua scuola prendere fuoco, poi ti ho vista cambiare, uscire nel cuore della notte, inventarti balle per ricongiungerti con le tue amiche... nel corso di poche settimane la mia bambina era diventata una bisbetica isterica, ogni nostro confronto terminava sempre diviso dalla solida porta della tua camera, e non mi restava che piangere... col tempo il neurologo mi ha diagnosticato un esaurimento nervoso e mi ha imbottita letteralmente di antidepressivi, Xanax, Paracetamolo (che in realtà serve per le infiammazioni), e io cercavo di avvicinarmi a te sempre di più, poi sono arrivati Egalord, Karitass e i tuoi amici... io, io ero scoinvolta... così, per sfogare l'invidia nei confronti dei tuoi amici e della loro serenità, ho sempre tirato in ballo storie come l'evasione fiscale e i "pocodibuono", ma solo ora... solo ora che tu me l'hai detto, io ho capito di stare davvero male, non per me, ma per i miei figli, ai quali non starò vicino né ora né in futuro, i quali terrò sempre come brutte copie mie, di Harry Vandom e di Dean Collins. Ora guardatemi bambini, almeto fatemi il piacere di odiare una madre così-
I secondi di silenzio erano interminabili, erano atrocemente toccati... erano... sereni e liberatori in un certo senso...
-Ti voglio bene, mamma- Egalord si strinse forte al corpo della madre -E te ne vorrò anche in futuro-
-Anch'io, credo- Will fece lo stesso.
-Ah...- sospirò Susan -Ora sono finalmente libera. Ora siamo veramente tutti uniti. A proposito... vengo con voi in Groenlandia-
Davanti ai figli attoniti, Susan Vandom sfoggiò tre carte d'imbarco nuove di zecca.
Ora si poteva partire.

Aeroporto di Haederfield...

Da quella gabbia di cemento partivano e tornavano innumerevoli volatili di ferro, ma non di scuro ferro battuto o di grigio ferro fresco, ma dipinti di bianco, con lunghe linee dipinte dal muso al pennone.
Will sospirò, fin da quando era piccola le era piaciuto il film della Disney "Bianca e Bernie" e non poche volte aveva sospettato che ci fossero società segrete di salvataggio gestite dai topi o l'affidabile Compagnia Albatros di Willburn, il tutto proprio sotto il naso di tutti.
-Hai preso i tranquillanti, Taranee?- domandò la premurosa Hay Lin.
-Sì, sì- rispose la ragazzina, con un lieve accento ansioso.
-Tranquilla, è come stare in una cabina sospesa a un chilometro di altezza dal suolo- la calmò Cornelia.
-Questo non mi tranquillizza molto-
-Noi ti staremo vicina per tutto il viaggio-
-Manco fossi sul capezzale, non esagerate, ragazze-
Ad attenderli sulla piattaforma di lancio affianco all'aereo c'erano Matt, Egalord e gli altri, Nerissa e Cedric.
-Ehilà, ragazze!- salutò animatamente Nerissa, vestita di un'inusuale felpina rosa e jeans stracciati -Mi è costata non poca fatica organizzare questo viaggio, il proprietario del fast food non voleva lasciarmi andare, così gli ho tirato una bella secchiata di olio da frittura negli occhi e sono scappata. Temo di aver perso il posto, ma sono felice di averlo fatto per voi e per il nostro futuro... Oh, salve! Lei dev'essere la madre di Will...-
-In persona- sorrise Susan -Con chi ho il piacere di parlare?-
-Con la grande Nerissa, Signora Oscura, ex-Custode del Cuore di Kandrakar, una volta ho conquistato la Terra, si ricorda? E ho anche cercato di uccidere le Guardiane un numero innumerevole di volte-
-Oh, sì, adesso mi ricordo. Mi fa piacere che i miei piccoli abbiano un esempio così encomiabile da seguire-
-La ringrazio, ma il tempo di omaggiarmi, mio malgrado, è poco, l'aereo sta imbarcando ora, per fortuna Vathek conosce un tizio di Meridian che lavora all'anagrafe e ha preparato dei documenti falsi per me, Cedric, Egalord e gli altri- Nerissa consegnò i passaporti a Cedic, Egalord e agli altri.
-Muoviamoci!-

Volo America-Groenlandia...

Un'impeccabile hostess, che sembrava più una Barbie Versine Voli Law-Cost, stava mimando la solita, penosa e inespressiva scenetta dell'indicare le uscite di sicurezza, come utilizzare le cinture e i giubotti di salvataggio.
-Va a lavorere, troia!- gridò Nerissa, senza nessun imbarazzo.
La hostess avvampò di colpo e si ritirò nella cabina di pilotaggio, senza dire una parola.
-Nerissa!- la rimproverò Taranee -Era proprio necessario?-
-A costo di passare come una sociopatica? Sì. Io certe scene non le sopporto proprio e quella sbarbina lì spero che se ne sia andata là a farsi il copilota, almeno farà felice qualcuno, invece di starsene qui per mezz'ora a farci la filippica multilinguistica su uscite di emergenza e cazzate varie... Se ci schiantiamo moriamo tutti, Fine!-
Hay Lin si era seduta mooolto distante da Nerissa, nella fila con Cedric, che russava sibilando e la saggio Yan Lin, che lavorava a maglia.
-Nonna- disse piano la ragazzina.
-Sì, mia piccola Hay Lin- rispose la vecchia.
-Fin da quando ero piccola ho sempre desiderato vedere la cabina di pilotaggio e conoscere i piloti, nei film è possibile, credi che mi...-
-Certo, nipotina mia prediletta (oltre che unica), ti accompagnerò molto volentieri-
Le due orientali percorsero con passo felpato l'intero corridoio che le separava dalla tanto agoniata cabina di pilotaggio, aprirono lo sportellone ermetico... il capitano era seduto ai comandi.
-Mi scusi...- mormorò Hay Lin con un filo di voce per l'emozione -...p-posso entrare?-
-Certo, piccola- il pilota non si voltò nemmeno.
Hay Lin si avvicinò, sempre di più, era molto curiosa di vederlo in faccia, in genere i piloti venivano rappresentati come scapoli trentenni tutti tirati e impeccabili, invece, quando lo vide, capì al volo che non era nemmeno un umano, lo riconobbe all'istante...
-FROST!- urlò.
-Sì, sono io- spiegò Frost -Quell'idiota di Endarno mi ha cacciato sulla Terra e mi ha costretto a cercare lavoro, (come Nerissa, deltronde) io sapevo come seguire piste e eseguire manovre precise, data la mia lunga carriera di Cacciatore di Meridian, così quest'agenzia mi ha assunto come pilota-
-Hai ancora il tuo rinoceronte assatanato?-
-Sì, tengo Cremisis nella stiva assieme ai bagagli-
Yan Lin era troppo stupita per pronunciare verbo, così Frost prese la parola e cambiò argomento -A proposito, Nerissa mi ha detto che dovete andare sul Monte Thanos, ma non ci sono piste di atterraggio in mezzo all'Oceano di Ghiaccio e di Fuoco, quindi dovrete paracadutarvi- Froste parlò forte all'interfono -Messaggio per le Guardiane e per i loro compagni. Portarsi immediatamente al Portellone 2 e indossare le imbragature da paracadutismo. Ripeto. Portersi immediatamente al Portellone 2 e indossare le imbragature da paracadutismo-

-Non mi sembra una buona idea!- urlò Will, guardando giù nel vuoto -Potremmo morire-
-Parla per te, Pel di Fiamma- ridacchiò Nerissa -Io ho fatto un corso di paracadutismo estremo quand'ero giovane-
-Guarda te che imbrogliona!- strillò Cornelia -Non ce l'avevi detto!-
-Mi dispiace, bambine, ma per questioni di tempo non ho potuto fare altro. Per fortuna qui ci sono Hay Lin e Yan Lin, attutiranno con l'aria le nostre cadute-
Will e il fratello si guardanono per un istante, fecero un cenno di assenso, poi entrambi inforcarono i Cuori.
-GUARDIANE, UNITEVI!- disse Will.
-GUARDIANI, SORGETE!- disse Egalord.
E, con un lampo, tutti si ritrovarono trasformati.
Il lancio nel vuoto fu rapido, indolore e non fatale, fortunatamente.

Monte Tahnos...

Se le W.I.T.C.H. avevano un abbigliamento stravagante, i Guardiani del Futuro non ne erano certo da meno.
Egalord indossava una tunica viola, cinta alla vita con una fascia azzurra, delle calze a rete a strisce viola e color acqua, dalla schiena di diramavano un paio di ali trasparenti, color olio, ma il dettaglio più interessante, era la spada che portava assicurata alla fascia.
Abbigliamento simile avevano Peter e Christopher, Lilian indossava lo stesso completo di Cornelia, solo con la gonna molto più corta, e la saggia Yan Lin aveva l'onore di indossare nuovamente l'abito di Guardiana dell'Aria, col solito kimono legato alla vita.
Hay Lin si voltò, e vide che anche gli altri si erano trasformati.
Nerissa, sotto l'influsso congiunte dei due Cuori, aveva ripreso il suo aspetto di Guardiana nel fiore degli anni.
Cedric, guarito dall'influsso benefico, era tornato a quella che forse era la sua forma naturale.
Matt, contro la sua volontà, aveva ripreso le sembianze di Shagon, l'Angelo del Rancore.
-Mamma!- esclamò Will.
Susan Vandom si rimirò, anche le si era trasformata... aveva un completo tradizionale cinese del tempo che fu, in mano reggeva un ventaglio di piume di pavone.
-Spettacolare- commentò Nerissa -La differenza di potere mistico fra noi e lei era così grande che, per bilanciare, i Cuori le hanno dato il potere di Xin Jing stessa, questo a scapito dei nostri poteri, ovviamente. Il tutto amplificato da un incontro dello stesso potere delle Stille in diversi periodi-
-Non ho campito niente, ma va bene- sorrise la madre di Will -Scommetto che saprò rendermi utile ora-
La comitiva avanzò piano piano, fra nevischio e fuoco, fra ghiaccio e meteore... finché... eccolo! 
Il Monte Thanos, in tutta la sua infernale bellezza, si apriva davanti ai loro occhi...
-Ah! Che bei ricordi!- sorrise Nerissa -Qui sono stata intrappolata per tredici anni in un sarcofago di pietra, poi è arrivato un cane, io mi sono risvegliata e l'ho trasformato in Khor il Distruttore...-
-Ma Khor non era Mr.Huggles, il mio ghiro?- domandò Matt.
-Dipende da che punti di vista, Shagon. Comunque, ora non dobbiamo preoccuparcene. L'unica cosa che conta è trovare l'uovo di Matricees. Che emozione! Questo mi riporta ai vecchi tempi in cui andavamo a cacciare i Matricees nel Nulla. Ti ricordi Yan Lin?-
-Preferirei non ricordare, Nerissa- rispose secca Yan Lin -Mi sono quasi fatta ammazzare contro quelle bestie-

Sul piedistallo doveva esserci un uovo, invece... nulla... tanta strada per nulla.
-Uhm...- poco convinta, Nerissa toccò il piedistallo -...è ancora caldo. Il Matricees è stato più veloce di noi e si è preso l'uovo!-
-Non è possiblie!- disse Irma -Se non sbaglio lui non sa nemmeno in che epoca siamo, giusto?-
Una voce, come un rombo lontano, fece tremolare il soffitto della caverna, due sagome, una alta e una piccina, si fecero avanti.
-Salute a voi, Guardiane di Kandrakar!- era una voce di ragazzo evidentemente, un ragazzone rivestito di una spessa armatura medievale, con tanto di mantello, elmo e spada.
-Con chi abbiamo il piacere di parlare?- domandò cortesemente Will.
-Con i Cavalieri del Matricees- rispose impetuosamente l'altra figura, era una bambina di circa nove anni, dalla pelle scura, tutto pelle e ossa, vestita solo di un drappo e col corpo segnato da nemerosi tatuaggi rossi.
-Oh, bene... intendevo... i vostri nomi-
-Il mio nome è Fadromek, figlio di Ferdroles. Gran Cavaliere e Uccisore di Matricees del regno di Arkhanta- si presentò il ragazzo.
-E io sono Elowing, figlia di Ferdroles, sua sorellina. Scout e Conoscitrice dei Matricees del regno di Basiliade- si presentò la bambina.
-Sono felice che siate venuti così numerosi- disse Fadromek -Anche noi stiamo cercando il Matricees, ma egli è schivo, viaggia nel tempo e nello spazio... è la preda più difficile che ci sia mai capitata. Per questo avremo bisogno dell'aiuto delle Guardiane e dei Guardiani di Kandrakar-
-Sul serio? Ci darete una mano?- domandò Irma, speranzosa.
-Ceramente, fanciulle, seguitemi- Fadromek aprì un portale con lo schiocco delle dita e, immergendovicisi, Will, Egalord e gli altri, si ritrovarno in un'angusta casetta di pochi metri quadrati, un rudere di terracotta.

Casa di Ferdroless, Arkhanta...

Fadromek, davanti allo stupore generale, prese la parola -Nostro padre costruì questa casa per fornirci protezione dalle bestie di Arkhanta e dalla fredda notte. Un giorno lui partì per la guerra e di lui tornò solo la testa e l'armatura, che ora io indosso fieramente. Nostra madre, Hasdrexia, diede alla luce Elowing, ma morì dopo il parto, così rimasimo soli... fu allora che un saggio soldato, reduce della battaglia in cui morì mio padre, mi pose sul tavolo una carcassa di Matricees. "Questo ha ucciso tuo padre" mi disse. Da quel momento il desiderio di vendetta mi ha pervaso e da allora io e Elowing lottiamo perché nessun altro perisca in questo modo-
-Intenzioni non troppo cavalleresche, ma almeno date un servizio alla comunità- comentò sarcasticamente Irma.
-A parte gli scherzi, come lo sconfiggiamo?- Will prese la parola -Può viaggiare nel tempo, non lo prenderemo mai-
-Infatti! Viaggia nel tempo... è questa la sua rovina. Se ho ben capito, lui conosce l'odore dell'energia mistica e sa rintracciarlo sia nella dimensione spaziale, sia in quella temporale... Questa sarà anche la sua rovina. Ci basterà inondare di energia mistica l'uovo di Matricees, di conseguenza, in tutti i futuri che si andranno a generare, il Matricees sarà sempre saturo di energia mistica. In questo modo tutti gli alter ego del Matricees dopo aver acquisito la capacità di viaggiare nel tempo, si sposteranno indietro nel tempo e inghiottiranno vivi i loro alter ego passati carichi di appetitosa energia, fino ad arrivare a cannibalizzare il suo stesso uovo e, di conseguenza, autocancellarsi dall'esistenza sul piano spaziale e temporale-
-E' un'idea geniale!- esultò Taranee.
-Non proprio- Will chinò la testa -A tutto c'è un prezzo, Cavaliere, quali sono i rischi?-
Il Cavaliere non rispose subito -Il Matricees potrebbe intuire il nostro piano e cercare di fermarci ad ogni costo-
-Rischiare di morire?- sorrise Cornelia -Quando mai non abbiamo rischiato di morire? Per me è un piano fattibile-
-Anche per me- disse Taranee.
-Sono d'accordo, ma l'Egalord di questo tempo ha bisogno di fare una poppata. Mi riportereste ad Haederfield, per favore?- disse Susan Vandom
-Elowing, tu accompagna la donna sulla Terra- disse Fadromek.
-Va bene, fratellone- Elowing aprì un portale -Mi segua, signora-
-Fai il bravo, Egalord- la madre si rivolse al figlio grandicello, gli scompigliò i capelli e gli diede un bacio sulla guancia.
-Mamma! Mi metti in imbarazzo! Sono grande ormai, ho una squadra di Guardiani...- sbuffò Egalord, avvampando di colpo.
-Ora io vado a darti una poppata quand'eri ancora piccolo, ma se vieni su come Will, giuro che ti chiudo in camera tua a pane e acqua a vita. Perché tutti i Vandom devono per forza farmi girare i cosidetti?- stava scherzando, ovviamente, era il suo modo di dire "Addio".
Ma la battaglia non concedeva mai addii, arrivederci, o ci vediamo. 
La vita e la morte erano due forze perennemente il bilico perpetuo... 
Quale sarebbe stato il loro destino? 


 
  
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