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Autore: CL_Kiki    22/06/2014    1 recensioni
Questa storia l'abbiamo scritta io e mia cugina! I B2ST sono la nostra band preferita e sono loro che ci hanno dato l'ispirazione!
"Due ragazze, un'opportunità per realizzare il loro sogno. Andra tutto bene o ci saranno degli imprevisti inaspettati?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano passate circa 2 ore.

Seob era seduto sul divano e Hannah era distesa accanto a lui, con la testa poggiata sulle sue gambe. Parlavano e ridevano, cose se non fosse successo niente.

Il sole entrava dalle finestre e probabilmente era l'ora di pranzo... nessuno dei due ci aveva fatto molto caso.

< Hannah... Posso farti una domanda? Ma non devi rispondere per forza. >

< Dimmi. > Gli rivolse un sorriso, quasi a tranquillizzarlo.

< Quando eravamo nella villa... prima di andartene... hai detto che ero come Marco. Chi è? >

Il sorriso scomparve velocemente dalle labbra della ragazza che distolse lo sguardo e si girò verso la finestra, mettendosi a sedere accanto a Seob.

< Marco era il mio ex... >

< Han, non sei costretta a parlarne. >

< Non ti preoccupare. Prima o poi ti avrei dovuto dire tutto, no?... Marco era il mio ex ragazzo e migliore amico. Mi è sempre stato accanto e dopo che ero stata rifiutata da un ragazzo che mi piaceva da diversi anni, mi confessò di piacergli e così abbiamo provato a stare insieme. Siamo stati insieme 8 mesi e mi sono trovata benissimo. Non era il mio migliore amico per niente... >

Sorrise, senza distogliere lo sguardo dalla finestra e Seob si era avvicinata a lei, per guardarla meglio mentre parlava.

< Poi arrivò settembre. Lui si era diplomato e aveva comprato una macchina nuova. – si lasciò scappare una risatina – Aveva detto che dovevo essere il suo primo passeggero. Sarebbe stato meglio non salire in quella macchina e tornare a casa come sempre con Claudia e Simona... >

< Claudia e Simona? >

< Mie migliori amiche e compagne di scuola. Prima o poi te le presenterò... Stavo dicendo. Era meglio non salire in quella macchina. Mi ha detto che il giorno dopo sarebbe partito per Milano e che non sarebbe sceso spesso... quindi era meglio che ci lasciassimo. Mi aveva anche chiesto di andare a salutarlo all'aeroporto... Ma io non mi presentai. Sono stata male fino a dopo Natale. Mi ero ripromessa che nessuno mi avrebbe più fatto soffrire. A volte mi chiedo come sarebbe andata a finire se fossi andata all'aeroporto e se avrei lasciato i ponti con lui... >

Si era poggiata allo schienale del divano e guardava le sue mani, incrociate sopra le sue gambe. Anche il ragazzo fissava le sue mani, immobile. Ma poi posò una delle sue sopra di esse.

< Non volevo che entrassi conoscenza di questa storia così presto. >

< Invece sono felice che me lo hai detto. Però, posso dirti una cosa? >

< Si. >

< Io non sono uguale a lui. Io non ti lascerò così facilmente. È lui è stato stupido. Se fossi stato al suo posto avrei fatto di tutto per non staccarmi da te, anche se sarebbe stato difficile avrei trovato un modo... >

Hannah fissò gli occhi del ragazzo.

< ...E ti faccio una promessa. Non ti farò soffrire più. >

< Davvero? >

< Davvero. >

Mise un braccio sotto le gambe della ragazza, le fece appoggiare sopra le sue e poi si avvicinò al viso della sua principessa.

Era tutto perfetto.

Clak.

Il rumore di una serratura.

Hannah si staccò da Seob e si rivolse a lui sottovoce

< Ci siamo dimenticati di Ai e Yurim. >

Erano nei guai. Le compagne non volevano più sentire il nome di YoSeob, quindi, quale sarebbe stata la loro reazione se lo avessero visto davanti a loro, nel loro appartamento? Secondo Hannah, non sarebbe stata una bella scena.

Si alzarono di corsa e il ragazzo non fece in tempo a nascondersi che le due erano già entrate in salotto.

< Lui che ci fa qua?! >

Probabilmente il portiere non aveva detto nulla.

< Yurim, posso, anzi, possiamo spiegare >

Hannah si era istintivamente posizionata davanti a lui, forse per evitare un possibile attacco di rabbia da parte di una delle due.

< Spero che sia una spiegazione decente! Quando sei arrivato?! >

< Quando siete andate via dall'appartamento... >

< Ci spiavi per caso?! >

< Era l'unico modo per riuscire a salire per parlare con Hannah! >

< Sono sicura che lei non voleva parlare con te ma l'hai costretta, vero?! >

< Nonono! - Hannah si era intromessa – Non mi ha costretto nessuno a parlare con lui! >

< Allora? Che vi siete detti? >

< Ci siamo chiariti... e ci siamo detti tutto ciò che dovevamo dirci. >

Lo sguardo di Hannah trovò quello di Seob e lui gli prese la mano, avvicinandosi a lei.

< È tutto a posto... >

Si scambiarono un bacio ma le compagne non erano del tutto calme.

< Non sarà tanto facile che noi ti perdoniamo come ha fatto lei, lo sai, no? > affermò Yurim.

< Si, ma farò di tutto per far passare anche questo. > Seob sembrava sicuro di quello che diceva.

< Falla soffrire ancora e te la vedrai direttamente con noi. >

< Ho promesso che non sarebbe successo più. >

< Sarà meglio... >

Yurim e Ai si diressero nelle loro stanze Han e Seob si abbracciarono. Avevano passato anche questa.

Rimaneva solo una cosa da fare.


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Il mattino dopo Hannah arrivò prima dei B2ST ma non poté fare a meno d'incontrare le Sistar.

Hyorin era raggiante come sempre.

< Buongiorno Hannah. >

< Hyorin. Per me è davvero un buongiorno. Vedremo per te. >

Hannah aveva incrociato le braccia al petto e in viso aveva un sorriso quasi “malizioso”.

Rimasero in silenzio, senza muoversi di un millimetro fino a quando dall'interno dell'edificio, non comparve Seob.

< Yo! > disse Hyorin alzando leggermente il braccio destro.

Il ragazzo non calcolò la ragazza e si diresse direttamente verso Hannah, lasciandole un bacio sulle labbra.

< Buongiorno Principessa! >

< Buongiorno. >

Nel vedere quella scena, Hyorin raggelò.

< Pensavo che non eravate ancora arrivati! >

< Infatti ci sono solo io per ora, il direttore mi ha chiamato per parlare di una cosa >

Delle voci si sentirono provenire dalle loro spalle, erano gli altri cinque ragazzi che venivano dal posteggio in direzione dell'ingresso.

< Oh, bene! Siamo tutti qua, allora. > disse Seob

< Seob, perché ti sei alzato così presto? > Disse Dong non appena lo vide.

< Mi aveva chiamato il direttore e sono corso qua. Ho una notizia per tutti. >

Tutti guardavano con aria curiosa il ragazzo che era molto contento.

< Dii cosa avete parlato! > chiese curioso Ki-Kwang.

< Riguarda il progetto con le Sistar - il ragazzo osservava il volto di Hyorin e poi delle altre - Hanno deciso di chiuderlo >

< COSA?! > esclamarono tutti osservando il suo volto.

Le Sistar non sembravano felici di questa notizia.

< E' sta una decisione del direttore – indicando le Sistar – non canterete con noi ma, anzi, canterà solo Hyorin, con Hyuna e altre 3 ragazze e un'altra del gruppo con altre 4, mentre io e Kiki saremo in altri 2 gruppi. >

< EEEH??! - esclamò Ki-Kwang - Adesso ci sono anch'io di mezzo?? >

< Più avanti verranno spiegate le procedure e cosa faremo, quindi ti verrà spiegato tutto >

Hannah fissava incredula Seob che sembrava davvero divertito dalle espressioni di quelle ragazze; quello che aveva detto significava solamente che Seob e Hyorin non avrebbero più collaborato insieme al progetto e che non vi era alcun video da realizzare...ne fu sollevata.

< Che...che significa tutto questo?! - domandò Hyorin avvicinandosi al ragazzo - Questa è opera tua, non è vero?! >

< Mi dispiace contraddirti - rispose - ma non è opera di nessuno. Questa mattina il direttore ha avuto personalmente questa comunicazione...il programma ha suddiviso i ragazzi in 4 gruppi: 2 maschili e 2 femminili...per ora sappiamo questo. >

< Non...non ci credo... - era rimasta senza parole - Fino ad ieri... >

< Puoi chiamare la tua casa discografica e fatti dire se quello che ti ho riferito è o no la verità... - diede un'ultima occhiata al suo volto - Mi dispiace...niente è andato secondo i tuoi piani...Da questo momento preferirei conservare solo un rapporto lavorativo, né più né mano...non ho intenzione di avere altre complicazioni per causa tua - Hyorin era rimasta senza parole, non capiva come quella storia le fosse scivolata via tra le mani senza poter controllare più le redini - quello che avrai da me sarà solo un rapporto tra persone che condividono lo stesso interesse; quando e se capiterà di vedersi sarà solo nel lavoro e li si fingerà che niente di tutto questo sia accaduto. Spero che sia stato chiaro questa volta, che non si creino mai più malintesi...Detto questo vi saluto > si chinò per salutare le ragazze dirigendosi, insieme ad Hannah e gli altri, all'interno dell'edificio

" Dovevo immaginarlo...dovevo ascoltare Bora, non dovevo fare niente... - Hyorin sospirò, aveva gli occhi delle ragazze su di se - Ho fatto di testa mia, come sempre...ed ora pagherò le conseguenze... "

< Hyo... > disse Dasom ma la ragazza avanzò verso l'auto che era appena giunta nel parcheggio.

< Sarà meglio rientrare per capire meglio cosa sia successo > disse raggiungendo l'auto.

Le ragazze la raggiunsero, per l'intero tragitto nessuno provò a chiederle qualcosa, avevano il timore che stesse peggio di quanto poteva far credere.

" Mi servirà da lezione...però spero che questo non abbia contribuito alla decisione della casa discografica di lavorare con loro...non vorrei che il mio comportamento ha solo portato complicazioni... - Hyorin appoggiò la testa sul finestrino oscurato - Ho fatto qualcosa di stupido...ma non si dice che l'amore rende incapaci di ragione?? Quello che provo per te, Seob, non può sparire dall'oggi al domani...nonostante le tue parole, non posso far a meno di provare questi sentimenti. - una lacrima scivolò lungo il suo volto - Ho aspettato troppo per dichiararti i miei sentimenti, dovevo farlo quando avevo la possibilità...a quest'ora, chissà, potevo esserci io tra le tue braccia...i tuoi occhi sarebbero rivolti verso me...avresti protetto me, sarei stata io quella ragazza che, al sol pensarla, faceva spuntare il sorriso sulle tue labbra... Purtroppo non sono nessuno di queste cose... "


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< Seob davvero non dovrai lavorare con lei? > chiese sorpresa Hannah

< Sisi...stamattina il manager ha chiamato dicendo che la canzone che avevamo scritto ha ispirato il direttore del programma a modificare il progetto dividendo i gruppi >

< Pechè non hai comunicato subito questa decisione?? >

< Volevo vedere la tua espressione non appena sentivi questo cambiamento >

< Almeno così abbiamo risolto anche questo problema - sospirò Doo - Sapete voi quattro in soli pochi mesi avete portato un grosso scompiglio all'interno del gruppo...Mi auguro solo che non ne verranno altri >

< Per quanto riguarda me e la mia principessa abbiamo intenzione di rendere la nostra relazione ufficiale > Seob strinse a se la ragazza per i fianchi.

< COOOSA???! > esclamarono tutti.

< Ma così...senza prima parlarne con noi? > chiese Doo

< Ma non comporterà un rischio grosso per il gruppo di Hannah? > chiese Hyun.

< Per questo vogliamo la vostra approvazione e il vostro appoggio prima di andare dal direttore...vogliamo capire fino a che punto possiamo spingerci fuori per non avere altri problemi >

< Se rendete tutto alla luce del sole in questo momento potranno pensare che la formazione del nuovo gruppo è servita solo da copertura alla vostra relazione > disse Hyun

< Abbiamo pensato a tutto questo...a tutto quello che potevano far nascere da questa rilevazione...ma vedete - Seob guardò il volto di Han - non voglio più nascondere il mio amore, non ha fatto che causare trambusto. Se saremo liberi di poterci vedere e dire che stiamo insieme nessun'altro potrà mettersi in mezzo. Spero che voi appoggiate questa nostra decisione >

Per qualche attimo nessuno parlò, Seob ed Hannah osservavano i volti perplessi dei ragazzi che riflettevano sulle sue parole.

< Beh... - disse alla fine Doo - Se è quello che volete, se ne siete convinti e pronti ad affrontare tutto...potete contare sul mio sostegno >

Il ragazzo si avvicinò appoggiando una mano sulla sua spalla, Seob ringraziò con un inchino.

< Non posso che ribadire quello che ha detto Doo > affermò Hyun avvicinandosi anche lui.

< AAAH! Come ha detto Doo prima - si lamentò Dong - da quando siete arrivate voi avete solo portato problemi al gruppo... >

< Dai Dong, non far il guasta feste > lo riprese Doo

< Sisi...avete anche il mio sostegno... >

< Io mi associo a loro - rispose Ki-Kwang - Dopo tutto sono o no il "re cupido"? >

< Ancora con questa storia? - disse Dong - Come cupido non sei eccezionale >

< Fai solo complicare tutto > continuò Hyun.

Ki-Kwang fece una smorfia mentre tutti ridevano.

< E tu, Jun? > chiese Seob

< Devo anche rispondere? >

< Voglio sapere che ne pensi >

< Ti avrei appoggiato anche se fossi stato il solo a farlo >

< AAAAH il mio Juuuun!!! >

Seob corse ad abbracciare il ragazzo che sbuffò per il suo l'atteggiamento alle volte fin troppo infantile.

In quel momento dall'ingresso giunse Elena, osservando quell'atteggiamento si chiese cosa stava succedendo tra i due. Doo riassunse il tutto in brevi parole e la ragazza andò ad abbracciare la cugina, anche lei l'avrebbe aiutata in qualsiasi momento...

< Aspettate un momento - disse ad un tratto Dong, i ragazzi si voltarono - Non è che adesso tu, Jun, dirai la sua stessa cosa? >
< Quale cosa? >

< Che anche tu renderai ufficiale il vostro rapporto >

< Perché dovrei? >

< Se indagheranno sul passato di Hannah verranno a sapere che la cugina è Elena...di conseguenza scopriranno anche voi >
< Ah - disse Seob - a questo non avevo pensato >

< Come no? - esclamò Dong - Questa è la prima cosa che salterebbe fuori! >

< Beh, adesso grazie a te, possiamo pensare a qualcosa > sorrise Seob

< Odio quando fai quell'espressione di "non preoccuparti, a tutto c'è una soluzione">

< Dong non preoccuparti - disse Jun - basterà non esporci molto >

< Ma Jun... - disse Seob - come farete... >

< Non preoccupatevi - rispose Elena con sorriso - Saremo impegnati in questi giorni, e poi farò in modo di evitare giornalisti e mi guarderò meglio intorno >

< Elena... - strinse la mano la cugina - sei sicura? >

< Si...per ora preoccupiamoci di un problema alla volta >

Con ciò, la ragazza salutò tutti recandosi al suo studio.

Jun l'aveva osservata attentamente, ormai sapeva capirla, gli bastava poco per leggergli cosa le passava per la testa osservando i suoi occhi.

< Jun...la lasci andar così? > domandò Kiki

< Si > prese il suo borsone e si recò nella sala prove.

< Ma Jun... >

< Andiamo anche noi, Kiki - disse alle sue spalle Doo - dobbiamo allenarci >

< Ma Elena... >

< Kiki - intervenì Hyun - faresti meglio ad andare...Hai sentito le sue parole no? Non dobbiamo preoccuparci di tutti. Pensiamo ad un problema alla volta. >

Trascinato da Hyun, Ki-Kwang raggiunse la sala da prova seguito da Dong, Doo e Seob mentre Hannah attese le altre per andare ad una trasmissione radiofonica.


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L'unico motivo per cui Elena non aveva dato molta importanza alle parole di Jun era per il semplice fatto che mancavano pochi giorni al suo compleanno e non aveva la più pallida idea di che regalo fargli.

Seduta sulla sua scrivania, pensava a cosa poter organizzare...quando si trattava di dover far dei regali ad una ragazza aveva sempre moltissime idee e non sapeva quale scegliere fra le tante, ma quando doveva fare dei regali ad un ragazzo optava sempre per un set composto da profumo, crema e dopobarba...sapeva che non era molto originale, ma per lei era complicato scegliere il regalo giusto che non sarebbe rimasto posato in un angolo della casa...ma se il regalo da fare era per il proprio ragazzo entra nel panico. Pensava solo a quello, era la priorità su tutto...anche sul lavoro.

" Non so che fargli...non voglio sembrare banale, ma non voglio neanche sembrare esagerata...voglio fargli capire i miei sentimenti in un qualcosa che gli resterà per sempre con se... - con lo sguardo rivolto verso il foglio bianco davanti, agitava la penna che teneva nella mano destra, mentre con la sinistra sosteneva la testa - Un regalo originale...un regalo originale...cosa farebbe piacere a Jun??!! Voglio che rimanga sorpreso...un regalo che ricorderà per sempre...pensa Elena, pensa... "

Più pensava, più le uniche cose sensate che aveva erano regali che avrebbe ricevuto dagli altri...stanca di pensar su, accese il pc per farsi venir in mente qualcosa, avrebbe copiato l'idea da qualcuno...

Non aveva idea di cosa cercare in specifico, navigava a caso cercando tra le parole "regalo" e "compleanno"; dopo un'ora a cercare le uniche cose che aveva annotato erano dei bracciali, un orologio, ed una crociera. L'idea di fa un viaggio cominciò a girar per la testa, ma con gli impegni sia suoi che di Jun, era impossibile.

< Mi sarebbe piaciuto andare su qualche isola solo noi due...quello di Dubai si può dire che è stata l'unica vacanza che abbiamo fatto insieme...in Italia abbiamo sempre girato e non c'è stato modo di isolarci per soli 5 minuti - spostò la sua attenzione sull'orologio del pc - Come?! Di già è mezzogiorno? Gli altri saranno già al bar... >

Sistemato il tavolo e spento il pc, scese dirigendosi verso il bar affianco alla CUBE; all'interno trovò il gruppo di Hannah intento a sedersi nel tavolino.

< Han! > disse giungendole alle spalle

< Ely...oggi non sei in ritardo, che strano >

< Stavo rischiando però...adesso vado ad ordinare qualcosa e vi raggiungo. Ma i ragazzi? >

< Loro erano ancora in sala prove...credo che non pranzeranno con noi >

< Capito...dai allora vado a prender qualcosa. >

Scelto cosa prendere, si affrettò a pagare ed a sedersi insieme alle altre che erano intente a parlar tra loro per il prossimo progetto che la casa discografica aveva in mente di realizzare.

< Quindi si parla già di un prossimo album entro maggio? > chiese Elena dopo aver ascoltato i loro discorsi

< Già - sorrise Ai - Dicono che le nostre vendite vanno alla grande, se continuiamo così hanno in mente di pubblicare un altro prima dell'estate >

< Sono contenta per voi > affermò Elena

< Frenate l'entusiasmo >

Una voce maschile giunse dietro di loro, tutte e quattro si voltarono per capire chi fosse.

< Dong! Avete finito ora? Ma dove sono gli altri? > esclamò Ai

< Stanno per arrivare - disse facendo il giro del tavolo con in mano il vassoio - Comunque...Prima del vostro futuro lancio ci siamo noi! >
< EEEH??!! - esclamò Han - farete un album?? Ma ho sentito dire che voi avete in mente di realizzare un tour mondiale >

< Cosa? > domandò sorpresa Elena

< Ops... - si mise le mani davanti la bocca - forse ho detto qualcosa che non dovevo... >

< Che storia è questa? Non sapevo nulla >

< Jun non ti ha detto niente al riguardo? > chiese Dong sedendosi di fronte alla ragazza

< No, niente...quando...dovrete partire? Per quanti mesi? >

< Ancora non sono uscite le date ufficiali...ma andremo anche verso l'europa...inizieremo a Febbraio > rispose mentre aprì la bottiglia d'acqua

Il volto della ragazza mutò all'improvviso, si domandava come mai Jun non aveva detto una cosa così importante come quella...

< Allora se partirete a Febbraio - disse Ai - quando tornerete qui in Corea? >

< Mmm...intorno a Maggio... - sorseggiò prima di continuare a rispondere - Abbiamo ideato di scrivere le nuove canzoni mentre siamo impegnati con i vari concerti... >

< Ma allora il nostro album verrà spostato??? > domandò sempre la ragazza.

< Vedremo... > rispose Dong

Elena non credeva a ciò che aveva appena sentito: un tour che li avrebbe impegnati per diversi mesi saputo dalla cugina e non da lui. Questo significava che non sarebbero stati insieme, che lei sarebbe rimasta li ad attenderlo...ma sempre che il contratto che aveva stipulato non sarebbe scaduto.

L'accordo prevedeva pochi mesi, non era specificato per quanto...ma da pochi giorni pensava alla possibilità di restar li, insieme a Jun, aveva cercato su diversi annunci offerte lavorative ed informato se all'interno della casa discografica serviva aiuto nei settori amministrativi...ma adesso le cose stavano prendendo una piega del tutto inaspettata.

< ...Elena? >

La cugina aveva osservato la sua espressione, si sentiva in colpa per averla avvisata così della partenza dei ragazzi.

< Elena...va tutto bene?? > chiese preoccupata

< S-Si...e che...pensavo ad una cosa... >

< Che pensavi? >

In quel momento, il resto dei ragazzi giunse nel tavolo. I suoi occhi incrociarono quelli di Jun: per quanto avesse provato a capirlo, nonostante fosse un po' cambiato da quando si erano conosciuti, per lei rimaneva sempre un mistero capire cosa provasse realmente, cosa gli passava per la testa...

< Elena... - continuò Hannah - a cosa pensavi? >

< C'è...c'è una cosa... - osservò per tutto il tempo il volto del ragazzo, inespressivo come sempre, anzi...le sembrava come se per un attimo fosse tornato come un tempo - ho dimenticato che dovevo fare una cosa in ufficio... >

< Ma non pranzi? > chiese Ki-Kwang

< Ho già pranzato >

< Ma se... > Hannah stava per parlare quando la cugina la fermò

< Scusate ma devo andare... >

Jun rimase fermo ad osservarla, non mosse un dito per fermarla, continuò a seguirla finché non la vide chiudere la porta.

< Si può sapere che succede adesso?? - chiese Doo - Ne ho abbastanza dei problemi...ne risolviamo uno ed ora vi mettete voi due a litigare?? >

< Sarà per il discorso che ho fatto io stamattina? > domandò Seob

< No - rispose Dong - non è per quello... >
< Che ne sai tu? > disse Hyun

< Per il fatto che prima, mentre parlavo con le ragazze, Hannah ha tirato fuori il discorso del nostro tour che faremo a Febbraio ed Elena sembrava non saperne nulla > rispose prendendo con le bacchette un pezzo di pollo fritto.

< Jun! - Doo puntò le bacchette davanti al suo volto - Come mai non hai detto una cosa così importante?! >

< Perché avrei dovuto parlarne con lei > rispose freddamente senza farsi intimorire.

< Come perché? State insieme no? Dovevi prepararla a questa separazione! Lei resterà qui mentre noi saremo impegnati con le varie date dei concerti! Dobbiamo anche preparare le canzoni per il nuovo album...quando troverete il tempo per sentirvi e vedervi??? Rendi sempre le cose più semplici complicate!! >

< Non vedo dove sta il problema... - disse portandosi le bacchette in bocca - sarà solo pochi mesi - deglutì - inoltre sapeva cosa l'attendeva quando abbiamo iniziato la nostra relazione >

< Ma questo non significa che non dovevi riferirlo a lei! >

< Che cambia se ero io o un'altra persona? Nulla - poggiò le bacchette sul tavolo - Noi partiremo ugualmente, mentre lei... - si sollevò dal tavolo prendendo il suo vassoio con ancora un pò del cibo che aveva ordinato - ...potrà anche non essere qui...quando avremo finito >

Si allontanò dal tavolo verso il bancone per poggiar il vassoio prima di uscire, i ragazzi erano rimasti silenziosi...è vero, non sapevano fino a che punto Elena sarebbe rimasta li con loro, magari sarebbe rientra prima della loro partenza, oppure sarebbe rimasta li ma al loro rientro lei non ci sarebbe stata...

Capivano benissimo come si sentiva Jun, ma non giustificavano il suo comportamento...se aveva qualche timore doveva riferlo a lei...doveva comunque dirgli della sua partenza fra 2 mesi.


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Elena si trovava fuori seduta su una panchina del viale, era una splendida giornata nonostante fosse Dicembre e si avvertivano appena i 4 gradi. Rifletteva su ciò che era appena successo dentro al bar, della notizia che aveva sentito ed avuto conferma da Dong.

" Perché non hai detto che saresti andato via per un paio di mesi...perché mi hai tenuto una cosa così importante per te senza condividerla! Credevo che arrivato fino a questo punto potevo far affidamento su di te...che non ci saremmo nascosti niente e detto tutto...Allora perché? "

< Che fai qui? >

Jun l'aveva seguita fino a quel punto, voleva capire dove stesse andando. Aveva l'aria di chi pensava a troppe cose e non stava attenta a dove andava...conoscendola correva il rischio di perdersi nuovamente, cosa che non succedeva da quando avevano iniziato a vivere insieme.

< Jun...che fai più tosto tu qui? Possono riconoscerti > si osservò in giro notando che non erano più nelle vicinanze della sede

< Ti ho seguita perché avevi l'aria pensierosa...che ti succede? >

< Dovrei essere io quella a farti questa domanda >

< Ti riferisci al discorso del tour? >

< Si... - osservò il ragazzo sedersi al suo fianco in modo opposto dando le spalle alla strada - perché? >

< Mi chiedi perché devo partire...o perché non ho prima detto a te cosa dovevo fare? >

< Perché non hai detto nulla... - abbassò lo sguardo - Credevo che a questo punto della nostra relazione non avremmo nascosto nulla, ma mi sbagliavo...se adesso hai deciso di tenerlo nascosto vuol dire che l'idea che avevo di noi era del tutto sbagliata >

< Che idea ti eri fatta? >

< Vivere insieme...il nostro inseguirci...le nostre promesse...credevo contassero qualcosa, che avrebbero portato il nostro rapporto a diventare più solido, a dirci tutto...a diversi i problemi, le nostre preoccupazioni...ma forse era solo un'idea che mi ero costruita io... >

< Perché ora dici così? >

< Ho saputo che parti da Hannah e Dong...- lo guardò dritto negli occhi - ho saputo che partirai fra meno di 2 mesi...dove andrai? Quando ritornerai? Ci sarà la possibilità di vederci o sentirci? Io...io non so niente...non so niente su di te... >

< Perché ti fai questi problemi? >

La ragazza lo guardò con espressione di stupore sul volto.

< Co-Come?! >

< Perché mai ti preoccupi così tanto se non sai fino a quanto ti fermerai qui...io stesso non mi sto ponendo il problema >

< Perché adesso ti comporti così! Io sto cercando di rimanere qui...sto cercando la possibilità di stare al tuo fianco...ma evidentemente è solo una cosa che volevo solo io. - i suoi occhi divennero lucidi - Se questo era quello che pensavi fin dall'inizio non dovevi insistere con me...non dovervi farmi innamorare di te >

Iniziò a piangere, di scatto si alzò dirigendosi verso il parco più vicino.

" Mi sono solo illusa per tutto questo tempo. Credevo che per lui contassi qualcosa...ma invece non era così. Per tutto questo tempo ho solo creduto che anche lui volesse le mie stesse cose... "

Entrata nel parco, si fermò verso un chioschetto. Sarà per l'ora, o forse perché non era molto affollato, ma in quel luogo non vi era nessuno...si sentiva solo il cinguettio di alcuni uccellini che volavano nei dintorni del parco.

Si sedette sulla panchina, non poteva far a meno di immaginare la sua espressione così fredda, così distaccata, era così diverso da quella volta che l'aveva proposto di andare a vivere insieme. Era come se non gli importasse di quello che sarebbe successo tra di loro, se la loro storia sarebbe finita o continuata.

< Ed io che volevo organizzare un viaggio... > disse quasi bisbigliando tra se

< Possibile che devo rincorrerti per tutta la città? >

Elena rivolse la sua attenzione davanti a se, Jun era appena arrivato.



 

Senza dir una sola parola, prese la mano della ragazza e, con un movimento netto e sicuro, gli diede lo scatto per farla alzare e stringerla a se; Elena rimase sorpresa, incredula per ciò che aveva fatto, pochi secondi dopo iniziò a guardarsi intorno preoccupata se qualcuno potesse riconoscerlo.

< Jun...potrebbe passare qualcuno... >

< Siamo completamente soli...non c'è niente di cui preoccuparci >

< Allora...dimmi perché adesso mi stringi...Sarà...sarà perché vuoi lascia... >

< STUPIDA! - la strinse più forte - Non è per questo che sono qui. Non è per questo che adesso ti tengo così stretta a me. >

< Allora...spiega, perché non riesco a capirlo >
< Ti tengo stretta perché così tu non possa andar più via da me - a quelle parole, Elena avvertì un batticuore. Jun le accarezzò i lunghi capelli castani - Scusami per non averti detto prima del mio viaggio di lavoro, è stato solo un gesto di puro egoismo da parte mia...come a punirti per il fatto che un giorno tu dovrai andar via da me...e questo non l'accetto. Ti voglio qui...in ogni istante della mia vita, voglio averti al mio fianco. Poterti stringere così, come adesso...sentire il tuo profumo - la spostò per guardarla il volto - vedere i tuoi occhi e... - lentamente si avvicinò - baciarti... - appoggiò le labbra alle sue assaporandole dolcemente - Voglio averti per sempre >

Era incredula nell'ascoltare quelle parole.

< Credevo...che non mi amassi più...che per te non contassi niente... >

< Come avrei potuto smetter di amarti! Per me è impossibile >

< Quindi non mi hai detto niente solo perché io dovrò andar via? >

< Si... >

< Sarei io la stupida? > disse guardandolo attentamente

< Si...sei stupida...ma ti amo per come sei >

La strinse nuovamente a se...Erano completamente soli, nessuno passava da li...ad un tratto Jun iniziò a canticchiare una canzone.
 

" Tutto quello che devi fare è restare così...

Sei così bella....

Devi sapere che per me sei la più bella..

Sei la ragazza che mi piace di più,

per me sei la più bella...

Una figura snella,

altezza minuta,

viso picciolo e

capelli morbidi...

Voglio averti e abbracciarti dovunque...

ti voglio al mio fianco.

Anche se gli altri parlano male di te,

questo è il prezzo della tua bellezza.

Non devi preoccuparti...

Tu ed io innamorati per tutta la notte... "

( I Like you the Best )


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Rimasero per qualche minuto l'uno stretto fra le braccia dell'altro, erano rari i momenti in cui potevano stare fuori senza doversi nascondere dalle persone; quasi non le sembrava vero tutto quello...star stretta a lui in un parco in pieno giorno senza preoccuparsi di essere scoperti.

< Allora... - disse ad un tratto senza separarsi dalla stretta - dove volevi andare? >

< Cosa?? >

< Prima...ho sentito che bisbigliavi di voler far un viaggio...Dove volevi andare? >

< H-Hai...sentito?? - diventò rossa - L'ho detto così piano, non pensavo l'avessi sentito >

< Dimmi...che intenzione avevi? >

< In realtà... >

< Cosa? > la guardò sul viso che cercava di nascondere

< Beh...era una sorpresa ma...lasciamo perdere >

< Dimmi... >

< So già che è impossibile, tra i tuoi impegni ed i miei...non si può organizzare >

< Mmm...volevi passare il Natale da soli su qualche isola tropicale? >

< Beh, la mia idea era un'altra...ma anche questa non è male....Resta il fatto che non si avvererà >

< Ne sei sicura? >

< Vuoi dire... - alzò il viso verso il suo, aveva lo sguardo speranzoso - che posso organizzare un viaggio? >

< Dipende dove vuoi andare e quando >

< Uff...visto - abbassò gli occhi - Niente...vorrà dire che penserò ad altro per il tuo compl... > si fermò

< Eh? Volevi partire per il mio compleanno?? > disse prontamente Jun

< Ecco...ah! - si coprì il volto con una mano chiedendo gli occhi - Cavolo doveva essere una sorpresa...ho rovinato tutto. Pazienza - ritornò a guardarlo - ora sai cosa avevo in mente di fare, ma a quanto ho capito non si potrà realizzare....Vedrò cos'altro posso farti. - osservò l'ora sul cellulare - Faremo meglio ad entrare, la pausa pranzo è quasi terminata. >

Staccata dal suo abbraccio, Elena stava iniziando a camminare quando Jun la fermò tenendogli la mano.

< Aspetta...non hai sentito tutto quello che dovevo dir >

< Uh?! C'è altro che nessuno mi ha detto? >

< Non questo...mi riferisco alla tua proposta. >

< Ah quella??? Hai già detto che non... >
< Per viaggi lunghi è vero, per ora non posso...ma faranno un'eccezione per il mio compleanno... >

< Davvero?? >

< Si...chiederò 4 giorni, così potremmo festeggiarlo come vuoi tu >

Sul suo volto comparve un enorme sorriso di felicità.

< Sono davvero felice... corro subito a prenotare i biglietti... >

< Una cosa >

< Dimmi > Elena si preoccupò

< Avendo a disposizione così pochi giorni e con poco preavviso, sarà meglio scegliere una destinazione vicina... >

< Mmm...hai ragione... Hai preferenze? >

< Nessuna...l'importante è esser insieme. >

Si avvicinò alla ragazza dandole un bacio in fronte, prima di avviarsi verso l'edificio.

 

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< Spero per Elena di non averle creato problemi dicendole del vostro progetto >

Hannah era rimasta insieme a Seob nel bar, gli altri erano rientrati subito dopo aver finito di pranzare.

< Non preoccuparti principessa, vedrai che risolveranno anche questa volta >
< Lo spero...mi sentirei in colpa visto che si avvicina anche il compleanno di Jun. Non vorrei che andasse storto >

< Non sarà così... Jun è un tipo che nasconde le sue preoccupazioni sotto un atteggiamento freddo... sono sicuro che già avranno risolto tutto >

< Dici?? Ma se non sarà così?? >

< Lo conosco fin troppo bene - disse accarezzandogli la mano - quando è uscito l'avrà sicuramente cercata, avranno già parlato e chiarito tutto >

< Vorrei essere così ottimista come te >

< ... - sorrise - Faremo meglio a raggiungere gli altri, non credi? >

< ... - controllò l'ora - Già, dobbiamo decidere alcune cose per il programma di domani...>

< Allora andiamo >
Sistemato il tavolo, si recarono verso l'uscita. I tiepidi raggi del sole non riuscivano a riscaldare l'aria gelida che avvolgeva la città.

< Non riuscirò mai ad abituarmi al vostro clima... - Hannah indossava guanti e cappello di lana indossando un cappotto che la copriva per intero - fa troppo freddo da queste parti >

< E non siamo in pieno inverno >

< Come??? Farà ancora più freddo?? >
< Mmm...di solito questa è la temperatura massima che si raggiunge quando arriva l'inverno, la minima può anche arrivare ai -10 se non anche al di sotto >

< EEEEH?? COSA???!!! Morirò congelata > disse stringendosi le mani sulle spalle.

< Non preoccuparti principessa - disse facendo un leggero sorriso - ci sarò io a riscaldarti d'ora in poi >

< Mmm... ho come l'impressione che il tuo modo di riscaldarmi non prevede guanti o coperte pesanti, vero? > disse guardandolo con malizia.

< Eh eh eh, io non ho detto nulla...la testolina della mia principessa è molto maliziosa > disse accarezzandole la testa.

< Si si, certo la mia - si voltò - Guarda...laggiù ci sono Elena e Jun... >
< Dove? >

< Li. Stanno per entrare dentro. Il vederli insieme mi solleva un pò - aggirò le mani verso l'alto - Ely.... Jun... - i ragazzi si voltarono nella direzione della ragazza - Venite qui >

< Perché li hai chiamati? >

< Voglio sapere se hanno sistemato tutto...non riuscirei a concentrarmi se so che hanno litigato per causa mia >
< Testolina buffa > le mise una mano in testa.

< Han - disse Elena - è successo qualcosa? >

< Nulla...volevo solo....solo sapere se... >

< Voleva sapere se avete risolto tutto > concluse Seob

< Si...ecco, mi sento responsabile per la vostra lite > disse con sguardo dispiaciuto portandosi le mani sul viso.

< Tranquilla - le rispose Elena con sorriso - abbiamo risolto tutto, non sentirti in colpa >
< Davvero, Jun? >

< Sisi - strinse Elena per i fianchi - abbiamo chiarito tutto, non era niente di grave.... >

< Allora il tuo compleanno è salvo, meno male... > fece un sorriso di sollievo

< Come? > chiesero Elena e Jun

< Han si sentiva così in colpa da fantasticare sul fatto di aver rovinato i piani per il compleanno di Jun >

< Perché mai? > chiese Elena

< Perché è una testolina buffa la mia principessa >

< Ma adesso è andato tutto per il meglio > rispose Han facendo la linguaccia.

< Così bene da prendermi 4 giorni di permesso >

< EEEH??? - esclamò Seob - Perché così tanti? >

< Elena ed io andremo in viaggio per il mio compleanno >

< Woooo, una fuga d'amore! > urlò di gioia Han

< Non è una vera e propria fuga - rispose Elena - ma non abbiamo mai del tempo solo per noi... >
< Avete già deciso la destinazione? > chiese Seob

< Ancora no >

< Per me è lo stesso, basta che sto insieme a lei >

< Dovremmo andare a parlare con il manager - propose Seob - altrimenti questo viaggio non potrà esser fatto >

< Hai ragione, sarà meglio parlare prima con lui e poi decidere la nostra destinazione >
< Allora attenderò la tua risposta >

Salutati i due ragazzi, Elena ed Hannah rimasero per un attimo a commentare quella decisione presa; riflettendo su quanto fosse successo in quei giorni e di quanto doveva ancora succedere.

< Fra pochi giorni sarà Natale - disse Han - Ci pensi? Noi qui, in questa città...Ancora non riesco a crederci per davvero. Ho il timore che sia solo un bellissimo sogno e che presto o tardi dovrò svegliarmi >

< Non dirlo a me...stiamo facendo lo stesso sogno allora, ed io non voglio svegliarmi...Devo solo attendere la sua risposta e poi partirò con Jun.. >
< Avete già in mente quale destinazione andare? >

< Mmm...volevo qualche isola tropicale, ma abbiamo pochi giorni. Inoltre ha detto un posto nelle vicinanze per essere pronto per ogni evenienza >
< Allora opti per le isole JeJu o qualche località sciistica? >

< Avevo pensato le isole JeJu, ma stiamo andando incontro all'inverno...non sarà lo stesso scenario che si vedrà in primavera... >
< Allora mi sa che andrete in montagna... >
< Non so...è tutto da vedere - disse la ragazza coprendosi il volto - Intanto entriamo che qui fuori si gela >
< Ma te non eri quella che ama il freddo? >

< Si ma cavolo....si gela!! >

< E pensa...questo è niente >
< EEH?? Che significa? >

< Seob ha detto che in pieno inverno le temperature scendono anche al di sotto... >

< Quindi avremo la neve anche qui in città? >

< Già... - si coprì i volto - tutto questo per la tua gioia. Hai voluto sempre andare in una città dove nevicasse... >
< Ed ora ci sto.... > sorrise

< Che gioia... - disse guardando il suo volto - Entriamo...meglio che ci riscaldiamo un pò... >


 

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Rientrata a casa, Elena poggiò la sua giacca sopra il divanetto e si recò nel salone; tutto l'ambiente odorava di vaniglia, quel profumo la rilassava per questo, ogni volta che usciva, lasciava accesa una candela profumata, sentirlo era come se quell'ambiente diventasse sempre più parte di se.

Jun non era ancora rientrato, erano quasi le sette doveva iniziare a preparar la cena ma la sua mente era concentrata alla risposta che doveva riferir il ragazzo; per tutto il pomeriggio non aveva pensato che a quello...tutto il suo piano dipendeva dalla risposta di Jun, sperava, pregava che arrivasse il prima possibile e che fosse stata una risposta positiva.

Prima di rientrare era passata in un'agenzia di viaggi per scegliere una destinazione che andasse bene per ogni esigenza...alla fine aveva scartato la possibilità di vedere le isole JeJu e concentrato su qualche posto molto più tranquillo, dove potevano passeggiare senza che nessuno riconoscesse Jun, o che qualche paparazzo li pedinasse. Erano poche le opzioni e non voleva prendersi tutta la responsabilità, voleva farsi consigliare dal ragazzo, voleva un posto tranquillo per passare una serena vacanza ed organizzare il compleanno.

Osservava le riviste che aveva selezionato; erano solamente in tre ma una sola l'aveva maggiormente colpita più delle altre: si trattava di un viaggio nella valle di Murŭng per due giorni e gli altri due dedicati al pieno relax nell'albergo November Resort situato nella città di Gyeongju, un albergo a 4 stelle dove aveva già anche ideato cosa far per il giorno del compleanno. Attendeva con ansia l'arrivo di Jun per mostrar le sue decisioni; posate le locandine sul tavolino del salotto, si recò in cucina per preparar il suo piatto preferito: spaghetti fritti con i frutti di mare.

Si eran fatte le nove di sera, tutto era pronto, la tavola era sistemata mancava solo l'arrivo di Jun; di solito non tardava molto, prima delle nove era di rientro perciò quel ritardo la preoccupava. Osservava ogni 10 secondi il display del cellulare...sia per controllare l'ora sia per verificare se avesse mandato qualche messaggio. Quando passarono 15 minuti di ritardo, pensò di chiamare ma si bloccò non appena le passò per la testa l'idea che forse era in una riunione con l'intero gruppo.

Con il cellulare in mano si sedette nel divano del salotto pregando che arrivasse in fretta, in più fretta che poteva. Superata la mezz'ora di ritardo, presa dallo sconforto, si recò in cucina osservando la tavola sistemata con cura, definita in ogni dettaglio...aveva pensato di festeggiare la decisione di andar a far un viaggio solo loro due, aveva preparato il suo piatto preferito per l'occasione seguendo di pari passo tutti i suoi suggerimenti...

" Tutto questo...per niente. Come sempre dovrò cenare sola - si voltò verso la porta - Volevo sceglier insieme a te il nostro primo viaggio, veder la tua espressione felice nell'ideare e programmare tutto insieme...Ma - distolse lo sguardo sospirando - mi rendo conto che anche la più semplice cosa da fare per noi è complessa da realizzare...è e sarà sempre così - preparò il suo piatto, si sistemò la tavola, riempì il bicchiere...osservò il posto davanti a se, sollevò il bicchiere - Si...sarà sempre così "

Nella sua mente, nel posto davanti a se, si materializzò l'immagine di Jun che brindava insieme a lei.

< Alla nostra felicità... >

Sorseggiò il vino ed iniziò a mangiare. L'immagine per com'era apparsa, svanì nel nulla.


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Il codice di protezione emise un piccolo segnale, la sicurezza che bloccava la porta fu tolta, la porta lentamente si aprì...senza far rumore e nel completo buio, Jun era rientrato a casa.

L'orologio segnava la mezzanotte passata, il ragazzo si recò nel salone per entrar in cucina dove vide la tavola pulita con solo un piatto, bicchiere e le posate sistemate per il suo arrivo. Camminando facendosi luce con il cellulare, Jun arrivo vicino il bancone della cucina, allungo la mano verso la parete e, trascinandola su di essa, cercò il pulsante per accendere delle piccoli luci posizionate al di sotto degli scaffali.

Era riuscito così a farsi luce in quel piccolo ambiente, osservò in giro notando come con cura aveva pensato al suo arrivo. Fece un piccolo accenno di sorriso; passò dietro la sedia dove, davanti a se, era sistemato il piatto vuoto, si voltò e vide nel piano cottura la pentola dove all'interno vi erano gli spaghetti che aveva preparato per l'occasione.

" Mi dispiace per questa sera...non ho avuto modo di poterti avvisar della riunione con il direttore. - posò il piatto, il bicchiere e le posate - Avrai aspettato il mio ritorno fino all'ultimo, mi farò perdonare "

Finito di sistemare, e bevuto un bicchier d'acqua, spense le luci prima di dirigersi verso il salotto aiutandosi con il cellulare. Questa volta si soffermò a guardare il tavolino, sopra di esso vi erano delle locandine. Incuriosito ne prese una per veder di cosa si trattava. Rimase sorpreso quando costatò che erano riferite al loro viaggio. Una alla volta, le svogliò per farsi un'idea di ciò che stava pensando Elena.

" Sono tutte delle belle idee - stava per sistemarle nuovamente sul tavolino quando notò che li accanto vi era un foglietto, lo prese... vi erano segnate delle date specifiche - dal 17 al 20 dicembre...saranno i giorni in cui vorrà partire - senza far caso, riposò il biglietto nella stessa posizione in cui era. "

Si alzò riflettendo sulle riviste che aveva preso ed ai giorni che erano stati scelti, s'incamminò verso la camera da letto quando un dubbio gli passò per la testa. Fece qualche passo indietro e dal tavolino prese una rivista, quella che si riferiva all'escursione nella valle del Murŭng; cercava alcune date...ne era certo, da qualche parte aveva già letto quelle date che aveva segnato sul foglio...

" Eccole...allora è come pensavo, è qui che vorresti andare... "

Jun aveva intuito il piano della ragazza, il viaggio che voleva far ma che avrebbe fatto sceglier a lui qual'era meglio per loro. Con quella poca luce, cercò di capir meglio di cosa si trattava e immaginava, più o meno, la sua espressione visitando quei posti. Con quest'idea in mente, si avviò verso la camera. Lentamente, aprì la porta...Elena dormiva nella parte a lui assegnata dalla ragazza. Facendo il massimo silenzio, si cambiò velocemente e la raggiunse sollevando con molta attenzione le coperte. Si avvicinò al suo corpo, la sollevò e posizionò la sua testa sul suo petto.

< Sono a casa - disse bisbigliando vicino all'orecchio, Elena emise un piccolo suono scuotendo leggermente la testa - Mi dispiace per non esser arrivato prima, mi farò perdonare... - le diede un piccolo bacio in fronte - Continua a dormire >

Cullata dal suo calore e dalle carezze, il volto della ragazza si rasserenò, adesso che Jun era li con lei, al suo fianco, si sentiva più tranquilla, con meno preoccupazione; tutta la sua felicità, la sua serenità, era racchiusa in quella casa.


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Il mattino seguente, Elena si svegliò con il suo viso poggiato sul petto del ragazzo. Chiuse gli occhi per poi riaprirli, non voleva che stesse ancora dormendo. Accertata che ciò che vedeva era la realtà, sorrise e si strinse a lui.

< Buon giorno >

Jun si era appena svegliato, teneva gli occhi chiusi ma la strinse più forte a se.

< Buon giorno... >

Il ragazzo si voltò osservando la sua testa appoggiata al petto, quell'immagine, quella sensazione, gli portava una gioia immensa mai provata fino ad all'ora.

< Oggi fa molto freddo - disse la ragazza senza muoversi di un centimetro - non voglio alzarmi, voglio rimanere stretta a te >

< Mmm... >

< Che c'è? > chiese dubbiosa sollevando leggermente la testa verso l'alto

< Stavo pensando alla stessa cosa...rimaniamo così. Non voglio staccarmi da te >
< Davvero? Neanche se ti chiamassero d'urgenza?? >

< Nono...rimaniamo così finché ne avremo voglia >

La stretta si fece più forte tanto da sollevar la ragazza facendola arrivar il suo volto davanti al suo; la guardò dritto negli occhi, sposto qualche ciocca di capelli che erano scivolati davanti al viso per poi darle un piccolo bacio.

< Se tutte le mattine fossero così - disse la ragazza con un timido sorriso - quando viene la notte vorrei che il giorno giungesse presto >

< Lo vorrei anch'io >

< Ieri mi sei mancato molto... >

< Scusami per non averti avvisato, ma all'ultimo ho avuto una riunione con il direttore...dovevamo parlare per il tour che a breve inizierà, e per la promozione delle varie locandine che metteremo nelle varie città... >

< Ah.. - il volto della ragazza si rattristì - vero, a breve ci sarà il tour, me l'avevi detto... >

< Ci stiamo preparando per sponsorizzare l'evento...non potevo non presentarmi >
< Lo so - si abbassò il volto ritornando ad appoggiarsi al suo petto - lo capisco...e solo... >

< Che pensi? >

< Che nei giorni in cui non ci sarai...sentirò la tua mancanza...e che sarò come ieri sera... >

Jun fece un piccolo sospiro, stava immaginando i giorni in cui sarebbe mancato per diverso periodo e lei che rientrava sola in quell'appartamento: avrebbe cenato, dormito, pulito da sola quella casa...si sentiva quasi in colpa, non voleva pensar a quella sua immaginazione. Chiuse gli occhi.

< Vieni via con me >

Elena rimase sorpresa nel udir quella frase, si voltò di scatto verso il ragazzo che, nel mentre aprì gli occhi e la guardò con un'espressione seria sul volto.

< Vieni via con me....partiamo insieme. Non sai ancora se il contratto verrà prolungato o meno...allora - poggiò una mano sulla sua guancia - perché non andiamo insieme per le varie città in cui faremo i concerti! In questo modo non sentirò la tua mancanza, non avrò per la mente l'idea tua qui tutta sola...non sentirò la mancanza della tua voce, della tua pelle, del tuo profumo se deciderai di venire insieme a me... >






Saaaaaaalve! Scusate per il giorno di ritardo, ma eccoci con un capitolo "un pochetto" lungo :'D 

Oggi festeggiamo (in ritardo) l'uscita del nuovo cd dei B2ST, Good Luck <3 Oggi, ho appena speso gli ultimi soldi che mi erano rimasti dall'etnacomics per comprare entrambe le versioni Come vi sembra questo capitolo? *^* Vi piace? Bene, allora recensite! <3 

Vi amiamo fan belle <3

ps: siamo seconde fra le FF più seguite! Grazie!

   
 
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