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Autore: Mordred90    23/06/2014    1 recensioni
Allora, ho deciso di scrivere questa storia perché ho sempre voluto leggere un Cross Over con i nostri amatissimi giocatori in versione maghi!
La trama ruota intorno ad un mio OC, maschio, ma non tralascerò i nostri amatissimi personaggi, anzi.
Dal testo:
Non mi fermai a sentire quello che dicevano, ignorandoli per posare i miei occhi sul giovane apparso al mio fianco.
Sussultai nel notare quanto fosse chiara la sua pelle, soffermandomi per un istante sui capelli cremisi prima di comprendere:
Hiroto Kiyama, uno dei Prefetti di Serpeverde.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Binario 9 e 3/4 - Hogwarts Express.

Era una mattina nuvolosa, cosa per niente insolita a Londra, ed il tempo rifletteva perfettamente il mio umore nero.
Sospirai, posandomi una mano sul fianco che mio fratello mi aveva fasciato, dopo avermi picchiato e rimproverato - ovviamente. I punti mi pizzicavano, tirandomi la pelle e causandomi un fastidioso bruciore, nonché una gran voglia di urlare. Ma come sempre mi trattenni, picchettando distrattamente sul vetro del treno il ritmo di una canzone che avevo sentito sull'autobus.  
Lo sportello si aprì con un tonfo, facendomi sussultare e girare di scatto lo sguardo sui ragazzi che stavano entrando.
Nagumo mi salutò con un enorme sorriso, lasciandosi cadere pesantemente sul posto di fronte a me, lamentandosi rumorosamente di aver incontrato Suzuno nel corridoio. Non capivo proprio perché il mio migliore amico non voleva ammettere i propri sentimenti verso l’albino, in fondo era piuttosto ovvio.
Maki entrò subito dopo, saltandomi addosso per stritolarmi. Era dolcissima, certo, eppure il dolore al fianco mi portò a scostarla con un dolce sorriso.
< Buongiorno, tesoro. > Dissi piano, scompigliandole affettuosamente i capelli mentre Nagumo la tirava per il maglione, costringendola così a sedersi al suo fianco.
< Ehi, a me non saluti? > Alzai nuovamente lo sguardo, ridendo appena nel notare il lieve broncio di Diam.
< Buongiorno anche a te, Miura. > Mormorai, cercando d’ignorare lo sguardo irato di mio fratello dietro di lui. Era evidentemente ancora arrabbiato per la sera prima.
< Come stai? > Mi chiese Ryuuji senza giri di parole, aggirando il ragazzo per potersi sedere al mio fianco.
Arrossii appena nel ritrovarmi al centro dell’attenzione, prima di affondare il viso nel mio libro e mugolare un ‘bene’ poco convinto.
< Che ci nascondi? > Nagumo mi lanciò un occhiata irata, sapevo perfettamente che odiava essere tenuto all'oscuro di qualsiasi cosa mi riguardasse.
< Dai, digli in che stato sei tornato ieri. > Ribatté acido il mio fratellino, dandomi un buffetto sulla guancia.
< Potrei essere caduto....> Mormorai timidamente, conscio di essere arrossito.
< Sempre il solito sbadato! > Rise Diam, incrociando le braccia dietro la nuca.
Sorrisi nel vedere i miei amici così allegri, prima di infilare le dita nella sciarpa per scostare infastidito il collare dal mio collo. Mi stringeva fastidiosamente quella mattina, come volesse ricordami la sua presenza. Ero abbastanza preoccupato in realtà, come avrei fatto a tenerlo nascosto?
E come avrei fatto a non farmi riconoscere da Hiroto?
< Ma guarda un po’, i perdenti riuniti...> Chiusi gli occhi, massaggiandomi una tempia infastidito mentre la voce di Reina invadeva la nostra cabina.
< Cosa vuoi, Serpe? > Ringhiò infastidito Nagumo, scattando in piedi mentre Maki lo tratteneva per un braccio.
< A cuccia Grifone, non ho voglia di starti a sentire. > Suzuno scosse annoiato una mano, puntando i suoi occhi color ghiaccio sul mio migliore amico.
< Ma se avete iniziato voi! > Sbottò mio fratello, lanciando un’occhiata infastidita al gruppetto fermo davanti alla nostra porta.
< Ragazzi, ragazzi...non ha senso discutere coi bambini. > Fudou si poggiò allo stipite della porta, lanciando un’occhiata di puro disprezzo ai miei compagni prima di indugiare su di me. Io e Fudou eravamo amici d’infanzia, eppure davanti ai suoi compagni mi trattava come non fossi niente, ma ormai ci ero abituato.
< Senti brutto - ! > Si alzò Diam, avvicinandoglisi pericolosamente mentre serrava i pugni.
< Che c’è, vuoi fare a botte? > Sorrise sprezzante Akio, facendo un passo avanti.
< Lascia stare Fudou, andiamo...> Mormorò Hiroto, annoiato, parlando per la prima volta nella mattinata. Sembrava più pallido del solito, delle leggere occhiaie gli contornavano gli occhi verdi.
< Hai paura, Kiyama? > Sorrise sprezzante Nagumo, incrociando le braccia al petto.
Ma a quel punto non stavo più a sentire, il dolore al fianco si era amplificato e le tempie mi stringevano la testa in una morsa ferrea, portandomi a stringerci le dita sopra con un mezzo gemito irritato. 
< Shun? > La voce di Ryuuji mi riscosse, portandomi ad alzare lo sguardo, accorgendomi così di aver attirato l’attenzione di tutti gli altri.
< Il piccolo grifone sta male, poverino..> Rise divertita Reina, guardandomi con evidente astio.
La risposta irata di Diam e Fudou si perse completamente, i contorni dei miei compagni si facevano via via più sfocati e mi dovetti appoggiare al sedile per non crollare.
< Non è nulla...devo solo -. > Mormorai sommessamente, provando ad alzarmi ma solo per cadere tra le braccia di Nagumo.
L’ultima cosa che vidi prima di perdere i sensi fu lo sguardo spaventato di Ryuuji.
Poi fu soltanto nero.

* * *

Mi tirai lentamente a sedere, sbattendo più volte le palpebre prima di sussultare sorpreso nel vedere le arcate dell’infermeria di Hogwarts. 
Ma per quanto tempo ero svenuto?
La sala era vuota e fredda, il temporale stava imperversando fuori e i tuoni rimbombavano violenti lungo le pareti. Mi passai le dita tra i capelli, cercando di respirare regolarmente mentre il panico mi serrava la gola. Solo allora mi ricordai di un piccolo dettaglio, sussultando strinsi la striscia di cuoio tra le dita, sperando mi potesse arrecare un po’ di conforto. Il collare era caldo sotto i miei polpastrelli, e stranamente mi trasmise un senso di tranquillità e dolcezza. Mi ritrovai ad arrossire all'idea che fosse Hiroto a trasmettermelo, scuotendo subito dopo la testa, in fondo non era possibile.
Mi ero perso la cerimonia d’apertura, un vero peccato, era una delle poche occasioni in cui potevo stalk - guardare casualmente il tavolo dei Serpeverde, senza che nessuno lo notasse. Mi morsi il labbro inferiore, prima di riflettere sulle mie opzioni, rimanere lì o tornare nel dormitorio.
Scesi dal letto e poi mi concentrai sulla trasformazione, allungandomi distrattamente prima di muovere i primi, cauti passi verso la porta. In quella forma potevo muovermi più liberamente e, sopratutto, evitare degli sguardi indiscreti. 
Mi infilai nel corridoio buio, dondolando distrattamente la coda mentre camminavo, stavo cercando di riprendermi ancora dallo svenimento di prima.
Ero decisamente preoccupato, ero diventato il famiglio di Hiroto ed il nostro legame era indissolubile. Prima o poi avrebbe capito e allora mi avrebbe ucciso, o pistato a sangue...qualcosa del genere, comunque. 
< Cosa diamine - ! > La voce gelida di Suzuno mi spinse ad appiattirmi contro il muro, ma ormai era troppo tardi. Lui, Fudou e Hiroto mi avevano visto e non avevo scampo, erano tre dei migliori maghi che avessi mai conosciuto.
< Luze! > Abbassai il muso nel sentire la felicità nella sua voce, sorpreso del suo affetto nei miei confronti.
< E’ tuo questo...coso? > Mormorò perplesso l’albino, mentre Fudou sbuffava annoiato.
< Ghepardo, è ovviamente un ghepardo stupido ghiacciolo. > Lo riprese Akio, puntando lo sguardo su di me.
< E’ il mio famiglio, si...> Rispose dolcemente il rosso, passando le dita dietro le mie orecchie per grattarle delicatamente, se fossi stato umano probabilmente sarei arrossito.
< Se è qui, e chiaramente non te lo sei portato con te, significa una cosa sola...> Disse piano Fudou, avvicinandosi lentamente a noi.
Io mi persi nel discorso, limitandomi ad alzare il muso verso le sue mani ed emettere delle piccole fusa soddisfatte.
< Chi è secondo voi? > Mi ripresi giusto in tempo per notare che erano tutti e tre chini su di me, mentre Hiroto aveva poggiato il mio muso sulle sue gambe e mi scrutava perplesso.
< Non lo so, potrebbe essere chiunque...> Sospirò Suzuno, piegando il viso di lato nell'osservarmi prima di posare le dita sulla ferita che mi sfregiava il fianco. Mi tirai in piedi in fretta, ringhiando sommessamente, mentre appiattivo le orecchie e cercavo di riprendermi dal dolore pungente che mi aveva causato quel suo gesto.
< Il collare servirà a farcelo capire. > Rispose tranquillamente Fudou, ridacchiando non appena vide il viso di Hiroto storto in una smorfia d’ira.
< Non farlo mai più, Suzuno. > La sua voce gelida risuonò per il corridoio, portandomi a scuotere il muso prima di dare una tenera botta sul suo petto.
< Dovrebbe essere lui a proteggere te, non il contrario. > Sorrise il ragazzo, attorcigliandosi una ciocca di capelli tra le dita.
Akio li lasciò litigare, spostandomi il muso per potermi guardare dritto negli occhi. Sussultò stupito, e compresi soltanto allora che mi aveva riconosciuto. Nessun altro studente aveva gli occhi di colore diverso, uno argentato e l’altro dorato; lui era uno dei pochi ad esserne a conoscenza.
Mi alzai di scatto, correndo il più veloce possibile lontano da loro.
Ringhiai appena, cercando di ignorare la voce di Hiroto che mi chiamava preoccupata, prima di sparire alla loro vista.
Fudou sapeva.
Ero nei guai.



-----------

Eccomi di nuovo qui! 
Speravate fossi sparita, eh? 
Comunque..ho deciso di aggiornare prima visto che avevo pubblicato soltanto il prologo, ora entriamo un po' nel vivo della storia.
Come sempre attendo commenti, critiche e quant'altro uwu

Alla prossima 
(=^・ω・^)y=


  
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