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Autore: pastelmilkyway    23/06/2014    0 recensioni
"I migliori amici sono quelle persone con cui non hai bisogno di parlare ogni giorno, ma quando lo fai è come se non aveste mai smesso di parlare!" -George
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, George Shelley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Isabelle’s POV
 
Erano passate circa due settimane. Io e George ci eravamo visti altre volte e ci sentivamo tutti i giorni, spesso per mandarci foto divertenti. Stavamo recuperando il nostro rapporto in modo praticamente automatico, era come se non ci fossimo mai separati.
Ero in cucina a finire delle cose di lavoro sul mio portatile mentre Cheryl faceva qualcosa al cellulare e Nina si metteva lo smalto sulle unghie. Intanto stavamo ascoltando della musica.
Ci eravamo conosciute al liceo, nella classe di Matematica. Era il primo giorno di scuola e il professore stava spiegando qualcosa sull’insiemistica che mi sembrava qualche lingua sconosciuta, forse parlata secoli fa su Marte o su Saturno, ma gli unici che potevano saperlo erano il prof e gli studenti che ci stavano capendo qualcosa. Mi girai alla mia destra per vedere se c’era qualcuno che come me non capiva praticamente nulla e vidi una ragazza dai capelli ricci che si guardava intorno con un espressione abbastanza sofferente. La ragazza mi guardò e mimò con la bocca un “Che sta dicendo?!”. Presi la mia matita  e scrissi sul quaderno “Non so neanche che lingua sia!” per poi mostrarglielo. Sentii qualcuno dietro di lei ridere a bassa voce, che attirò l’attenzione di entrambe e ci fece girare. Era una ragazza dai capelli lisci e biondi, che disse a bassa voce “Secondo me è arabo antico!”. Ridemmo tutte e tre e poi ci girammo prima che il prof ci riprendesse, non era il caso di prendersi una sgridata il primo giorno di scuola! Una volta suonata la campanella posai la mia roba e mi avvicinai ai banchi delle due ragazze che stavano mettendo tutto nei loro zaini. Iniziammo a parlare e scoprii che la ragazza dai capelli ricci si chiamava Cheryl e quella dai capelli lisci e biondi si chiamava Nina. Da quel momento non ci separammo più.
Finalmente finii quello che stavo facendo, chiusi tutto e andai su Tumblr per controllare se avevo nuove notifiche e per rilassarmi un po’ guardando qualche foto. Intanto la canzone che stavamo ascoltando in quel momento finii e iniziò Last Night dei The Vamps. Nina iniziò a canticchiare e Cheryl sorrise, i The Vamps erano una delle loro band preferite e neanche a me dispiacevano. Erano andate a tutti i concerti e a tutte le  signings che avevano fatto a Londra e una volta ero andata anch’io con loro.
Mentre rebloggavo la foto di un paio di leggings stupendi sentii il mio cellulare vibrare, probabilmente era un messaggio di George. Controllai ed era davvero lui.
 
“Hey Belle, stasera ti va di uscire? Voglio presentarti il resto della band e ci saranno anche altri miei amici, porta anche Cheryl e Nina! X”
 
Guardai le mie amiche, che stavano cantando insieme il ritornello di Last Night, e chiesi se a loro andava di venire con me, sicura che avrebbero detto di sì, e infatti accettarono con entusiasmo.
 
“Hey Georgey, certo che mi va! Sia a me che alle mie amiche x”
 
Ci organizzammo meglio e ci salutammo.
 
La sera ci misi un po’ per scegliere cosa mettere, ma alla fine optai per un vestito a fiori e un cardigan nero. Quando uscii dalla camera vidi che Cheryl era già pronta e si stava facendo una selfie. Indossava una maglietta nera e una gonna a vita alta magenta, che si abbinavano davvero bene ai suoi capelli blu. Corsi dietro di lei per intrufolarmi nella foto e ci riuscii, facendole  fare una espressione infastidita che mi fece ridere. Dopo qualche secondo guardò la foto sul cellulare e si accorse che era davvero carina. Una volta pronta anche Nina, che aveva scelto invece una camicetta e una gonna di jeans, uscimmo e ci facemmo un’altra selfie in ascensore, per poi salire nell’auto di Nina. Nello stereo c’era ancora il cd degli Union J che avevamo ascoltato l’ultima volta che siamo uscite con quell’auto, infatti li adoravamo tutte e tre. Insistetti per lasciarlo e mentre ascoltavo la musica pensavo a quanto fosse strano il fatto che quella sera l’avremmo passata con loro.
Una volta arrivate al locale che mi aveva detto George, Nina parcheggiò ed entrammo. Vidi i ragazzi seduti ad un tavolo, insieme a Caterina, Chess e Olly. George stava mettendo un menù in testa a Josh, JJ stava ridendo abbastanza rumorosamente, Caterina aiutava George a non far cadere il foglio dalla testa di Josh e Jaymi faceva finta di non conoscerli, mentre Chess e Olly guardavano la scena divertiti. Se potevo avere qualche dubbio su se fossero davvero loro, osservando tutto ciò non correvo più il rischio. Guardai le mie amiche e mi avvicinai timidamente seguita da loro per poi salutare tutti.
 
- “Ciao!”
- “Belle!!”
 
George si alzò, lasciando cadere il menù dalla testa di Josh e corse ad abbracciarmi. Ricambiai l’abbraccio con lo stesso entusiasmo, stringendolo forte. Qualche secondo dopo ci allontanammo e George si presentò a Cheryl e Nina, seguito dagli altri che salutarono me e le mie amiche. 
 
- “Che bei capelli, ma quanti colori hai in testa?” mi disse Jaymi osservandomi.
-“Non lo so neanche io in realtà!” Risposi io facendolo ridere.
 
Guardai tutti e quattro gli Union J.
 
-“Ok, ora che tutti e quattro siete davanti a me posso dirvelo. Siete la boy band migliore del pianeta!”
 
I ragazzi sorrisero e mi ringraziarono e mentre parlavamo sentii delle voci maschili alle mie spalle salutare tutti ad alta voce. Mi girai e quando vidi chi erano non potevo credere ai miei occhi…
I The Vamps. Erano loro allora gli amici di cui mi aveva parlato George. Guardai Cheryl e Nina che molto probabilmente stavano per sentirsi male e anche George, che era vicino a me, aveva notato le loro facce dopo aver salutato i ragazzi appena arrivati.
 
-“Che succede a Nina e Cheryl??”
 
Mi avvicinai al suo orecchio.
 
-“Hai realizzato uno dei loro sogni più grandi senza volerlo…”
 
Mi guardò confuso e poi collegò.
 
-“Oh…beh, sono felicissimo per loro!”
 
Un’oretta dopo il ghiaccio era già rotto da un bel po’. Era facile fare amicizia, erano tutti simpatici e gentili, era impossibile non parlare con loro ed era altrettanto impossibile non ridere ogni minuto. Cheryl e Nina si erano riprese e avevano detto ai The Vamps che erano loro fan, ma che non avrebbero fatto le isteriche e Connor aveva notato la collana degli All Time Low che indossava Nina quella sera, così avevano finito per parlare di musica per svariati minuti, visto che avevano gusti musicali davvero simili. Cheryl aveva iniziato a scherzare con gli altri, ma poi lei e James si erano messi a parlare degli ultimi libri che avevano letto. Per quanto riguardava me avevo iniziato a parlare con tutto il resto del gruppo e in quel momento stavo parlando di moda con Caterina e Chess, mentre George e Josh tentavano di contare tutti i colori dei miei capelli.
 
 
James’s POV
 
Quella sera avevo conosciuto delle ragazze e in quel momento stavo parlando con una di loro. Avevamo scoperto di avere molte cose in comune e di pensarla allo stesso modo su varie cose. Si chiamava Cheryl, era bellissima e non riuscivo a pensare all’idea di dovermene andare da quel locale qualche ora dopo e non averla più davanti ai miei occhi.
Il locale aveva alzato il volume della musica e molte persone erano andate a ballare al centro della pista, tra cui la maggior parte della nostra comitiva. Ad un certo punto vidi gli occhi di Cheryl illuminarsi.
 
- “Adoro questa canzone!”
- “Andiamo a ballare anche noi?”
-“Assolutamente si!”
 
Mi alzai e porsi il braccio alla ragazza come invito a ballare e lei mi prese per mano. Sembravamo un cavaliere e una dama ad un ballo. Andammo verso la pista e iniziammo a ballare vicino agli altri, che sembrava si stessero divertendo parecchio. Anche noi iniziammo a scatenarci e ogni tanto facevo fare un giro a Cheryl, che si ballava radiosa e sorridente. Dopo un po’ iniziammo a stancarci entrambi e decisi di offrirle qualcosa.
 
- “Ti va qualcosa da bere?”
-“Ehm, non bevo alcol.”
-“Allora qualcosa di analcolico.”
-“Ok!”
 
 
Nina’s POV
 
Ok, stavo davvero parlando con Connor Ball? Ero sveglia? Era la vita reale? Ormai erano forse due ore che parlavamo mentre gli altri ballavano. Avevamo parlato di musica, di Harry Potter, della nostra passione comune per i Pokemon e lo avevo anche un po’ preso in giro per aver fatto la cover della sigla del cartone animato.
Ad un certo punto sentii Neon Lights di Demi Lovato e iniziai a canticchiare. Connor mi chiese se mi andava di unirci agli altri e io accettai, ma soltanto perché adoravo la canzone ed era lui a chiedermelo, visto che di solito non mi piaceva particolarmente ballare nei locali. Io e Connor avevamo altezze quasi uguali, quindi mentre ballavamo uno di fronte all’altro potevo guardarlo facilmente negli occhi. Proprio per questo evitavo di farlo, se non volevo diventare rossa o anche viola e poi scappare via per l’emozione e l’imbarazzo insieme. Vidi Cheryl divertirsi con disinvoltura. Probabilmente non aveva ancora realizzato del tutto la situazione, oppure il nervosismo la spingeva ad agire e basta. Girai lo sguardo verso Isabelle, che si stava allontanando insieme a George e insieme stavano probabilmente andando a sedersi. Durante la serata avevano alternato momenti in cui parlavano tra di loro a momenti in cui parlavano con gli altri, ma per tutto il tempo non si erano mai separati. Ogni volta che li guardavo erano sempre vicini, sia al tavolo che mentre ballavano.
 
 
Isabelle’s POV
 
Avevo ballato per tanto tempo ed ero sfinita. Andai a sedermi insieme a George e rimanemmo lì per tutto il resto della serata a parlare e guardare le foto che aveva sul suo cellulare e che non aveva mai pubblicato. C’erano molte foto con gli altri ragazzi, con altri suoi amici e con la sua famiglia. Molte erano con Parisa, che faceva parte della band in cui George stava prima dei provini a X Factor. Le ultime erano le nostre, quelle che ci eravamo fatti in quelle settimane. Avevamo passato molto tempo a scattarci foto e a scambiare le nostre facce, scoprendo come potevo stare con dei capelli corti e normali e come poteva stare lui con una specie di arcobaleno in testa. Ad un certo punto gli arrivò la notifica di un’applicazione. In mezzo allo schermo apparve una finestra con il messaggio di Parisa, che riconobbi dalla sua icon, che nei contatti di George si chiamava ‘Honey <3’. Mi venne un dubbio. E se stavano insieme e George non mi aveva detto nulla? Era normale che lo teneva segreto, era un cantante famoso e prima di far sapere che stava con una ragazza doveva stare attento e andarci piano. Però lo sapeva che poteva fidarmi di me, insomma, se avessi voluto rivelare qualcosa di privato su di lui avrei già potuto farlo, eppure di altre cose mi aveva parlato tranquillamente. Doveva esserci una spiegazione, anche se in quel momento non la trovavo. Intanto, però, mi sentivo…strana.
Per il resto della serata avevo cercato di non pensarci, ma di notte non riuscivo a dormire, pensavo e ripensavo a George e Parisa. Ad un certo punto mi dissi che, se era vero, George me l’avrebbe detto, non lo aveva ancora fatto, ma me lo avrebbe detto prima o poi. In ogni caso, la cosa più importante era che lui fosse felice.
  
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