Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
Segui la storia  |       
Autore: Jade Tisdale    27/06/2014    2 recensioni
E' già passato un anno dalla nascita di Seira e la vita sulla terra trascorre tranquilla per le principesse sirene. Un giorno però, la Regina dei Mari chiede il loro aiuto per affrontare una nuova minaccia, una forza molto più potente di Gaito e di Mikeru. Per sconfiggere il nemico, le principesse avranno bisogno dell'aiuto di un nuovo, misterioso personaggio, di cui non si sa ancora nulla. Riusciranno le sirene a cavarsela anche questa volta?
Dal 7° capitolo:
Mi stavo lentamente abbandonando quando, ad un tratto, una voce mi fece tornare in me.
«Seira, non puoi arrenderti così. Io lo so che puoi farcela.»
Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai in un luogo che, tutt'intorno, era bianco.
«S-Sara... Io non...»
«Tu puoi riuscirci. Puoi rialzarti e fargli vedere cosa sei in grado di fare.» Mia sorella sorrise. «Io credo in te, Seira. Non dimenticarlo mai.»
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sara, Seira, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Seira

 

Quella notte, fui svegliata dalla voce di Sara. Stava cantando una nuova strofa della nostra canzone.
«E' passato un po' di tempo dall'ultima volta.» dissi, sorridendole. 
Sorrise a sua volta. «E' bello rivederti, Seira.» 
Mi alzai dal letto e mi avvicinai a lei. In quel momento, il mio cuore aumentò la velocità del battito. 
«Sara, io... Dovrei chiederti una cosa...» Deglutii, cercando di non fare rumore. «Quando è venuta la Regina, ci ha raccontato la storia della principessa Malika. Sei stata tu a liberarla, non è così?»
La sua risposta fu rapida. «Sì, sono stata io. Ma non ti dirò chi è.»
«Perché?» chiesi.
«Perché è meglio così. Se la Regina vi ha affidato questo compito, dovete trovare Malika senza il mio aiuto.» 
«Non capisco cosa cambia.» dissi, sempre più confusa.
«Ogni cosa a tempo debito. Prima o poi capirai.» 
Dopo aver detto quell'ultima frase, Sara scomparve davanti ai miei occhi.

Quella mattina, arrivai a scuola leggermente in ritardo. Non era suonata la sveglia e la classe di Lucia, Hanon e Rina avrebbe visitato un museo in città, per cui, fui svegliata da Hippo appena un quarto d'ora prima che la campanella della prima ora suonasse. Fortunatamente, anche se arrivai in classe in ritardo, come al solito, la professoressa di letteratura non era ancora arrivata in classe.
«Sei arrivata appena in tempo!» esclamò Hiroshi, in piedi vicino alla porta della nostra classe. «La campanella non è ancora suonata. Che fortuna!»
Tirai un sospiro di sollievo e gli sorrisi. 
«La settimana prossima iniziano le vacanze di Natale. Credi che riusciremo a vederci?» chiese, entrando in classe con me.
«Sì, penso che ce la faremo. Purtroppo sono stata impegnata con l'hotel e quando avevo del tempo libero andavo da Naomi a fare i compiti. Scusami...»
«Ma no, figurati, non devi affatto scusarti!» esclamò, col suo solito tono gentile. «A proposito di Naomi, sbaglio o è già da qualche giorno che non viene a scuola?»
Annuii. Non ci eravamo più viste né sentite e stavo iniziando a preoccuparmi.

 

Hanon

 

Dopo aver terminato la visita al museo, considerando che ormai era l'una passata, io e le ragazze ci dirigemmo verso casa.
«La guida che ci ha portati in giro per il museo era noiosissima!» esclamai ad un tratto.
«Già, lo penso anch'io.» concordò Rina. «Aveva una parlantina che non finiva mai!»
«Tu cosa ne pensi Lucia?» chiesi. «Lucia? Ci sei?»
La principessa dalla perla rosa si voltò. Aveva uno sguardo confuso.
«Che ti prende?» domandò Rina.
«Ragazze, guardate laggiù.» disse, indicando un parco alla nostra sinistra. «Non notate niente di strano?»
«Sì, in effetti le persone sono ferme.» risposi.
«E' come sei il tempo si fosse fermato meno che per noi.» continuò Rina. 
Continuammo il tragitto verso casa ed incontrammo diverse persone immobili come delle statue. Giunte al Pearl Piari, però, trovammo Nikora, Hippo e Madame Taki ad attenderci sulla soglia.
«Tutto bene Nikora?» chiese Lucia. «Hai una faccia strana...»
«Beh, pensiamo che ci sia qualcosa che non va ragazze. I clienti dell'hotel sono in sala da pranzo e non si muovono minimamente! Sembrano quasi bloccati...» disse Nikora.
Io, Lucia e Rina ci scambiammo un'occhiata. «Dobbiamo avvertire immediatamente le altre!» suggerì quest'ultima.
«Nöelle stava andando al lavoro, mentre Seira dovrebbe uscire ora da scuola. Caren e Coco invece sono andate a fare un po' di spesa.» ci informò Hippo.
Senza farcelo ripetere due volte, uscimmo di corsa dall'hotel. In strada vi erano ancora macchine e persone immobili. La nostra attenzione fu catturata da una voce femminile.
«Megumi, allora è stata opera tua!» sbottò Rina.
La ragazzina dai capelli rosa si alzò in volo e roteò su se stessa. «Visto, principessa dell'Atlantico del Nord? Dakota mi ha insegnato diverse magie. Questa è davvero molto utile, non trovate?» Fece una risatina. «In pratica, il tempo si è fermato per tutti gli esseri viventi meno che per le sirene e per il resto degli esseri provenienti dal mare!»
«Non abbiamo paura di te! Sei solo una ragazzina egocentrica e presuntuosa!» la stuzzicai.
Megumi abbassò lo sguardo nella mia direzione. «Tu devi essere Hanon.» disse. Mi puntò il dito contro e per poco una scarica elettrica non mi prese in pieno. Megumi continuò a ridere, mentre io e le altre ci trasformammo.
«Forza, principesse, sono proprio ansiosa di sentire il vostro grazioso concerto!»
«Le nostre canzoni non le faranno niente, ma a mio parere, presto le perle delle altre sirene si illumineranno.» sussurrò Rina. «Direi di intrattenerla per un po', fino a quando non arriva Seira.»
Io e Lucia annuimmo, dopo di che, cominciammo a cantare. 

 

Naomi

 

La porta della mia stanza si aprì di colpo, ma io non mi mossi minimamente da sotto le coperte.
«Naomi, te ne stai ancora là sotto?» chiese Ogai. «Prima o poi dovrai uscire!»
«Poi, Ogai. Poi uscirò...»
«E quando? Non mangi nemmeno più coi tuoi fratelli per non farti vedere. Di sicuro avrai sbagliato qualcosa con la tinta...»
«Ma se non mi faccio manco quella!» sbottai.
Il mio maggiordomo sospirò. «C'è qui quella tua compagna di classe, Seira. Posso farla salire?»
No. Una parola, due lettere semplici da pronunciare. Eppure, non ne ebbi il coraggio.
«Sì, lasciala venire.»
Non volevo che qualcuno mi vedesse in quello stato, però mi dispiaceva mandare via Seira. Era una buona amica e se si era presentata a casa mia, di sicuro si era preoccupata per me.
«Naomi...» sentii dire. «E' tutto a posto? Sono diversi giorni che non vieni più a scuola... Non ti senti bene?»
Mi rannicchiai ancor di più sotto alle coperte. «In realtà sto benissimo.»
«Allora perché non ti sei più fatta vedere?»
Sospirai. «A te posso dirlo, ma devi promettere che, fino a quando non mi esporrò io, non ne farai parola con nessuno.»
«Va bene, lo giuro!»
Lentamente, uscii da sotto le coperte e mi alzai in piedi. Lo shock che non mi fece più uscire di casa, fu ciò che vidi qualche giorno prima davanti allo specchio. Una piccola parte dei miei capelli, alla radice, stava cambiando colore da castano ad azzurro. Il giorno successivo, però, già un quarto dei miei capelli aveva cambiato colore. Avevo deciso così di tagliarli poco più sotto delle spalle, ma peggiorai solo le cose.
«Ti sei tinta i capelli di azzurro?» domandò.
«No, Seira, è questo il punto! Io non li ho affatto tinti, hanno cambiato colore da soli!»
Ad un tratto, la sua collana emise un bagliore strano, ma non ci diedi molta importanza.
«Perdonami, ma devo proprio andare. Ne riparliamo per telefono quando arrivo a casa!» esclamò, correndo via. 

 

Nöelle

 

Quel giorno, la libreria non era piena come gli altri, anzi, l'unico che si presentò, come faceva spesso, era Hideo. Se ne stava sempre in un angolo a leggere un libro di poesie che, avevo scoperto, si trattava di quello che stava cercando il mio primo giorno di lavoro. A volte faceva anche i suoi compiti e passava molto tempo lì da solo. Non so il perché, ma desideravo provare a parlare con lui. Si vedeva che era un ragazzo introverso e volevo cambiare questo lato del suo carattere.
Durante la mia pausa, mi avvicinai a lui.
«Ciao!» esclamai.
Il castano alzò lo sguardo e fece un cenno col capo, ma poi riprese a leggere il suo libro.
Bene, adesso che gli dico!? mi chiesi, sentendomi in imbarazzo. Poi guardai la copertina del libro che teneva in mano e mi venne un'idea.
«Ti piacciono gli animali marini?» domandai, catturando la sua attenzione.
«Beh... Un po'.» rispose. «Quando ero piccolo, mio padre padre era spesso via per lavoro, però mi portava sempre un regalo che riguardasse gli animali del mare, tra cui questo libro. Quando ho traslocato, però, l'ho dimenticato nella mia vecchia casa e siccome i miei genitori sono deceduti un po' di tempo fa, io... Io ci tenevo ad averne uno identico per ricordo.»
«M-Mi dispiace molto...» bisbigliai.
Lui però scosse la testa. «Non ha importanza. Il mio nome è Hideo.»
«E io sono Nöelle!» dissi, con un sorriso.
«Anche a te piacciono gli animali marini?»
«Beh, in realtà mi piace molto il mare in generale e tutte le creature che ci abitano! Lo trovo molto affascinante.»
«Pure io.» continuò, accennando finalmente un piccolo sorriso.
In quel momento, la mia perla iniziò ad illuminarsi. 

 

Rina

 

I nostri sforzi furono, ovviamente, inutili. Cantammo Fantastica Poesia, ma Megumi non reagì minimamente.
«Ci attacchi quando non siamo con Seira per non essere sconfitta, questo ormai è chiaro. Ma perché?» chiesi.
La ragazza dai capelli rosa fece una risata. «Beh, se io vi catturo e vi porto nel castello di Dakota, la principessa dell'Oceano Indiano si sentirà in colpa e di sicuro vi verrà a cercare. Logico no?»
«Si può sapere che cosa volete da lei?» domandò Hanon.
«Seira non ha fatto nulla di male! Ne siamo sicure!»
Dalle mani di Megumi, spuntarono dei fili bianchi che ci imprigionarono.
«La principessa dell'Oceano Indiano ha... Distrutto le nostre vite...» sussurrò, quasi sul punto di piangere. «Ed io... Io farò di tutto per distruggere la sua!»
«Non credo proprio!» disse una voce famigliare.
Ci voltammo e sorridemmo alla vista della nostra sorella più piccola, pronta col microfono in mano. Ma non appena iniziò a cantare, la nostra nemica scomparve nel nulla.

Io e le altre, una volta ritornate al Pearl Piari, fecimo finta di nulla davanti ai clienti e ci mettemmo a lavorare, ma dopo che tutti ebbero finito di pranzare, parlammo dell'accaduto. 
«Quando io e Coco siamo arrivate alla cassa del supermercato, tutte le persone erano immobili.» esordì Caren.
«Io invece ero in biblioteca, ma non c'era nessuno al di fuori di Hideo, quel ragazzo che viene spesso...» disse la sua gemella.
«Il fratello di Naomi?» domandò Seira.
«Esattamente.» continuò la principessa dalla perla color indaco. «Quando sono uscita in strada, mi sono resa conto che il tempo si era improvvisamente fermato. Però, quando sono arrivata da voi, il nemico era già scomparso...»
Hanon sospirò. «Megumi ci ha fatto capire che il loro obiettivo è Seira, ma non sappiamo ancora il motivo. Sembra che le abbia rovinato la vita, almeno così diceva lei.»
«Ti sbagli, Hanon. Se ben ricordi, Megumi continuava a dire che ce l'ha con la principessa dell'Oceano Indiano, ma non ha mai detto il suo nome.» spiegai. «Questo cosa ti fa pensare?»
«Beh, può darsi che non conosca il suo nome, suppongo...»
«Più o meno. Se le mie teorie sono vere, potrebbe non essere davvero Seira il loro obiettivo. In fondo, le principesse dei rispettivi oceani si somigliano molto o sbaglio?»
Coco sobbalzò. «Aspetta Rina... Vuoi forse dire che potrebbero avercela con Sara?»
«Tutto è possibile, ma le mie sono solo delle congetture. Purtroppo Sara non è più tra noi e dovremo attendere che i nemici ci diano degli altri indizi per esserne sicure.» 
«Aspetta un attimo Nöelle.» disse ad un tratto Lucia. «Hai detto che Hideo era in libreria?»
La mia migliore amica annuì. «Sì, abbiamo anche parlato un po'»
«Com'è possibile?» continuò la principessa dalla perla rosa. «Megumi ha detto che il suo incantesimo non aveva effetto sugli abitanti del mondo marino...»
A Seira, che era seduta vicino a me, incominciarono a tremare le gambe.
«Che ti prende?» domandai.
La principessa dell'Oceano Indiano alzò lo sguardo. «Anche Naomi era cosciente. Quindi questo può significare solo che...»
Seira si alzò di scatto dalla sedia e uscì in fretta dall'hotel, diretta chissà dove. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch / Vai alla pagina dell'autore: Jade Tisdale