27/06/2014
4 recensioniPOV.MIKA
Il giorno dopo,passai l'intera mattinata a letto, mi svegliai davvero tardi.
Erano circa le 12 quando mi alzai dal letto,mi sentivo ancora più stonato,erano un bel pò di giorni che non mi capitava di alzarmi così tardi.
Mi andai a sciacquare la faccia,e mi vestii indossando la prima cosa che trovai nell'armadio, un jeans e una maglietta blu a righe bianche.
Più tardi pranzai cucinandomi una fettina di carne e un pò di insalata,poi mi poggiai sul divano e iniziai a vagare con la testa.
Dovevo trovare il modo di vedere Giulia e di parlarle,ma non sapevo proprio da dove iniziare,era una situazione un pò delicata.
Le parole di Beatrice continuavano a girarmi in testa,e insieme a loro,erano ritornati anche i miei fastidiosi flashback.
In realtà non era colpa della chiacchierata con Beatrice, purtroppo i flashback di tanto in tanto ritornavano lo stesso a trovarmi,ed io dovevo combattere per scacciarli.
Mi alzai dal divano annoiato,e pensai di chiamare un pó mia sorella Yasmine, che già mi mancava tanto.
-<< Ciao Yasmine! >>
-<< Mika! >>
Il solo suono della sua voce,mi fece capire che avevo fatto bene a chiamarla,avevo bisogno di sentirla e di parlare con qualcuno.
Non feci nemmeno in tempo a rispondere che la sua voce ritornò a parlare.
-<< Come stai fratellino? >>
-<< Sto bene.. e tu? >>
-<< Bene.. >>
-<< Come vanno le cose lì? raccontami >>
Ridacchiai nel sentire che era la solita impicciona anche quando si trovava a kilometri di distanza.. poi ritornai a sedermi sulla mia poltrona ed iniziai a raccontarle tutto quello che era accaduto fino a quel giorno.
Restammo a chiacchierare per ore,poi ci salutammo e le promisi che l'avrei richiamata al più presto.
"Va da lei e parlale,oggi stesso"
Mi raccomandò mia sorella.
Era facile per lei parlare,lei arrivava subito al sodo e ignorava il lato "difficile" delle cose.
Ma tanto sarei andato lo stesso,me lo ero già riproposto.
Perciò,poco dopo,presi l'auto ed andai a casa loro..
Parcheggiai l'auto,e notai subito Beatrice che innaffiava delle piante,quando mi vide arrivare mi corse in contro.
-<< Ciao Mika! >>
notai che stava per abbracciarmi,ma si fermò all'ultimo momento indietreggiando e voltandosi indietro.
La guardai interrogativo poi spostai lo sguardo nella direzione in cui guardava lei,e la vidi.
Giulia era sdraiata su un altalena a dondolo,aveva un libro in mano e sembrava immersa in quella lettura, atterra sdraiato di fianco all'altalena,c'era il piccolo cagnolino con la quale l'avevo vista entrare in casa il giorno precedente.
Capii che Beatrice non mi aveva abbracciato per non far insospettire Giulia, la quale era all'oscuro della nostra chiacchierata con la quale lei aveva aperto tra noi una certa confidenza.
Annuii in segno di aver capito e le porsi la mano.
-<
Lei mi sorrise.
-<< Vieni vieni.. >>
Mi disse facendomi entrare nel giardino.
-<< Oggi anche se il cielo è coperto dalle nuvole,ne ho approfittato per finire di mettere apposto il giardino.
Sai com'è, in questi giorni piove spesso,meglio approfittarne quando non piove >>
rise, e ricambiai il sorriso.
-<< Hai ragione, per questo ne ho approfittato per uscire un pò e venire qui >>
Mi guardò sempre con quel aria allegra,quel giorno più del solito.
Era incredibile,il giorno prima l'avevo vista piangere ma già pochi minuti dopo era tornata a sorridere,e oggi.. sembrava come se non fosse successo niente. L'ammiravo per questo. La sua voce interruppe i miei pensieri.
-<< Giulia guarda chi è passato a trovarci! >>
Mi voltai verso lei.
Aveva abbassato il libro già da un pò per spiarci forse,sta il fatto che non appena io e Beatrice ci voltammo verso di lei,la vedemmo entrambi riportarsi di scatto il libro alla faccia,come se volesse farci vedere che ci aveva ignorato completamente.
E comunque, non mi accennò nessun saluto,e di ciò che le disse la sorella,sembrava fregargliene meno di zero.
Una strana sensazione mi toccò lo stomaco,ma la ignorai.
-<< Vado.. vado a prendere qualcosa da offrirti.
Aspettami qui >>
disse subito Beatrice verso di me,interrompendo il silenzio.
-<< Vabbene. Grazie >> .
Beatrice si voltò ed entrò in casa,richiudendosi leggermente la porta alle spalle.
Era arrivato il momento,restai a fissarla per una frazione di secondi, poi mi avvicinai all'altalena.
Mi chinai in basso fino a sorreggermi con i piedi.
-<< Ciao piccolino >>
dissi accarezzando il cucciolo che era li vicino a lei.
Il cagnolino si alzó e iniziò a scodinzolare mordicchiando e leccando la mia mano,come per giocare,ed io continuai a coccolarlo.
Poi mi rivolsi a lei.
-<< Come si chiama? >>
lei abbassò il libro e la vidi guardarmi in cagnesco non rispondendo alla mia domanda.
Ignorai il suo sguardo,del quale non potei fare a meno di notare subito gli occhioni di quel marrone scuro intenso.
Mi sentii un pò in imbarazzo,così abbassai lo sguardo sul cagnolino,continuando a giocherellare con lui.
Sentivo il suo sguardo su di me,il che mi metteva un pò a disagio.. così ripresi a parlare.
-<< Sai,quando sono in giro per lavoro,la mia cagnolina, Melachi mi manca tanto.. >>
Posò il libro sbattendolo sull'altalena,e la vidi mettersi seduta.
-<< Insomma,la smetti? stavo cercando di leggere >> mi disse all'improvviso.
Alzai lo sguardo,adesso mi stava fissando,ed era chiaro che era innervosita e infastidita dalla mia presenza.
Ma io sono testardo,lo sono sempre stato,così non badai alle sue parole.
Le sorrisi e mi alzai in piedi.. sedendomi sull'altalena,accanto a lei...