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Autore: Iris Fiery    22/08/2008    4 recensioni
Die e Toshiya. E' una storia che si svolge sia nel passato (1999) che ai giorni nostri. La storia viene raccontata in terza persona, ma attraverso le sensazioni, i pensieri e i ricordi di Toshiya. Spero vi possa piacere^^
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Die, Toshiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...Ricordi...

 

 

 

-Vi prego… qualcuno di voi accenda quel maledetto riscaldamento-

Disse il rosso, stringendosi ancora nel maglione di lana che portava.

Il Leader lo guardò, sospirando.

-Die… è possibile che hai sempre freddo?-

-Io NON ho sempre freddo, Kaoru!! Ma è inverno ed è freddo!!-

Disse Die, ancora più nervoso, battendo i denti.

-Dai calmatevi… tra poco arriva Toshiya con i caffè-

Disse Kyo, mentre continuava a lavorare sul testo che aveva sottomano.

Il rosso strinse ancora i denti, stringendosi sempre di più nel maglione, mentre il Leader si fumava una sigaretta.

-Come và il testo, Kyo?-

Il biondo sorrise.

-Uh… bene KaoKao-

Disse, sorridendo.

Il Leader sorrise a sua volta, facendogli l’occhilino.

Il rosso sospirò.

-Sentite… se volete saltarvi addosso potete farlo senza problemi!-

Disse, ridacchiando, mentre il Leader arrossì vistosamente.

-Daisuke…-

-E dai Kyo!! Non devi preoccuparti… Kao mi ha detto tutto!-

Disse, ridacchiando, vedendo che anche il biondo cantante era arrossito.

Il batterista, intanto, stava lì, giocando con la sua piccola cagnetta.

Kyo sospirò ancora, mentre il Leader spostava i suoi lunghi capelli fucsia dietro alle spalle.

Eh si, l’inverno del 1999 era molto freddo, e tutti i cinque componenti dei Dir en grey stavano soffrendo questo gelo, rinchiusi nella stanza dove stavano componendo una canzone.

“Garden” era il titolo che aveva scelto Kyo per la canzone.

L’unico che mancava all’appello era il sensuale bassista.

Quest’ultimo, infatti, era uscito una decina di minuti prima per prendere un caffè.

Proprio in quel momento, stava litigando con la macchinetta, prendendola a calci.

-Dai maledizione! Fammi questo caffè!!-

Disse, mentre i lunghi capelli azzurri svolazzavano ovunque, a causa della furia che stava usando contro quella macchinetta.

Alla fine si calmò, sospirando.

-Ma allora mi odi, vero?-

Ridacchio, mostrando la non perfetta dentatura a quell’oggetto.

-E và bè… un ultima volta, altrimenti vado al bar, eh?-

Ridacchiò ancora, provando dinuovo, mentre la macchinetta iniziò a sgorgare il liquido nero.

-Evvai!!-

Disse, saltellando felice, mentre aspettava che il caffè finisse di scendere.

Appena i 4 caffè finirono, iniziò a bere il proprio, per poi portare gli altri 3 ai compagni di band.

Entrò nella sala prove, mentre vide lo sguardo del rosso, con i capelli che coprivano una parte del suo viso.

Viso sul quale apparve un sorriso.

-Toshiyaaaaa… ti adoro!!!-

Disse, sorridendo, mentre il bassista gli porse il suo caffè.

Il rosso ringraziò, mentre iniziò a berne un po’.

-Uhm… buono… adoro il caffè bollente, appena fatto-

Sorrise, bevendo ancora, mentre il bassista si sedette al suo posto.

-Allora? Come và?-

Chiese Toshiya, mentre iniziò a bere il suo caffè.

Sebbene avesse anche lui freddo, cercava di aiutare il povero Kaoru a tirare la propria band su di morale.

Erano tempi duri, all’inizio, lo era per ogni band.

Ma loro potevano diventare un gruppo di importanza mondiale.

Di questo ne era sicuro.

Proprio per questo cercava di tirare su di morale il proprio gruppo.

-Uh… stà andando bene! Dovrei averlo finito!-

Disse il biondo, sorridendo al bassista, mostrandogli il foglio ricoperto di Kanji.

-Garden?-

Annuì.

-Garden… si… mi sembra il titolo migliore per questo testo-

Toshiya sorrise, continuando a leggere.

 

 

GARDEN ho desiderato poterti incontrare un giorno, sempre
GARDEN nel mezzo di queste stagioni cha passano, per sempre... tu...

 

 

Toshiya sorrise, annuendo.

-Si… una gran bella canzone!-

Kyo sorrise, guardando Kaoru per pochi secondi, per poi distogliere lo sguardo.

Toshiya sorrise, perdendosi nei suoi pensieri.

Si…

Anche lui aveva desiderato incontrare qualcuno.

Quel qualcuno che, ora che lo conosceva, sapeva che era impossibile averlo.

Lui…

Quel ragazzo che, oramai, era fidanzato da ben due mesi.

Innamorato perso di lei, una ragazza che lo usava soltanto per fare bella figura coi suoi amici.

Ma Toshiya non gli aveva mai detto niente.

Non voleva rovinare la sua felicità.

Gli voleva troppo bene…

Voleva solo la sua felicità.

Che fosse con lui o con qualcun altro, voleva solo vederlo felice…

-Toshiya?-

Il bassista fermò i suoi pensieri, mentre vide gli occhi neri e profondi del secondo chitarrista fissarlo da vicino.

-Si?-

Sorrise, guardandolo.

Il viso di Die si luminò.

-Niente! Volevo solo vedere se mi ascoltavi!-

Ridacchiò, allontanandosi, mentre il bassista si perse nuovamente nei suoi pensieri…

 

 

10 ANNI DOPO

 

 

Kaoru diede per la centesima volta l’attacco, mentre i Dir en grey riniziarono a provare quella canzone.

Garden.

Ormai erano anni che non la suonavano.

Molti giornalisti chiesero il perché.

E nessuno di loro diede mai la vera motivazione.

Quella motivazione che conoscevano soltanto loro 5.

Quella notte così magica, quella delusione il mattino seguente.

Il dolore provato a quel tradimento e quel tentato  suicidio.

Il dolore che ancora provava a suonare quella canzone era immenso.

Ma Toshiya non voleva deludere i suoi fan.

Oramai erano una grande band.

Conosciuta in tutto il mondo.

Le cazzate di gioventù andavano scordate.

Il bassista suonò ancora quel pezzo, sentendo la stretta che gli attanagliava il cuore, mentre i ricordi si facevano spazio nella sua mente.

Quella notte.

Usato come una bambola.

Gettato poco dopo nel cestino, come se fosse un fazzoletto da usare.

Da lui.

Dalla persona che amava, e che ama tutt’ora.

Da uno dei suoi migliori amici.

Ferito, usato e tradito.

E lui cosa aveva fatto?

Aveva provato ad impiccarsi.

Ci sarebbe riuscito, se il biondo cantante non fosse arrivato in tempo.

Lacrime.

Quante lacrime dopo che Kyo lo salvò.

Tutto.

Gli disse tutto.

Si ricordò anche della sfuriata di Kyo contro quella persona.

Ricordò come Kaoru era immobile, non credendo possibile che una persona che conosceva così bene, potesse aver fatto soffrire il bassista tanto da fargli tentare il suicidio.

E si ricordò anche la risata del batterista.

Quella risata maledetta.

Di scherno.

Contro di lui.

L’odio di Shinya per il bassista, si era mostrato quel giorno.

Mentre, con parole sprezzanti, continuava ad infierire.

Si ricordò anche i suoi occhi.

Gli occhi del rosso che tanto amava.

Sgranati.

Pieni di lacrime.

Neanche lui poteva immaginare che Toshiya avesse tentato il suicidio.

Si ricordò le sue scuse.

I suoi “perdonami Toshiya. Non pensavo di averti ferito così”.

Certo.

Per Daisuke, lui era solo un giocattolo.

Qualcosa da usare una notte e basta.

Quanto aveva sofferto?

Quanti LIVE annullati a causa sua.

E quella canzone.

Tutto era accaduto la notte, quando Die corse davanti a casa sua, con dei fogli appena scritti in mano.

Si ricordò di aver appena fatto in tempo di leggere quella melodia, quando il rosso lo baciò.

Pochi attimi dopo, erano in camera del bassista, a consumare quel lussurioso bisogno di entrambi.

Tanto che, i suoi ricordi volarono alla mattina dopo.

Quando, arrivando in sala prove, vide il chitarrista baciarsi con Shinya.

Tutto.

Tutto si distrusse.

Sentì il cuore andare in pezzi.

Il mondo era inutile.

Corse a casa, provando ad impiccarsi.

Ma no.

Kyo era appena entrato, quando taglio la corda tesa.

Pochi attimi dopo, era in lacrime, tra le braccia del biondo, a raccontargli tutto quello successo.

-Toshiya?-

Il bassista alzò lo sguardo verso il Leader.

Erano cambiati in quegli anni.

Ormai l’era Visual era passata per loro.

I vestiti più strani, i capelli lunghi e di ogni colore erano solo un ricordo.

Ma la cosa importante era la musica.

L’evoluzione di essa che l’aveva fatti conoscere in tutto il mondo.

-Si?-

-Stai bene?-

Kaoru gli accarezzò il viso, mentre Toshiya sorrise appena, annuendo.

-Totchi… sei bianco come un cadavere…-

-Stò bene…-

Kaoru sospirò, allontanandosi, andando da Kyo, ormai il suo ragazzo fisso da anni.

Confabulavano qualcosa, mentre anche Die si avvicinò.

-Toshiya…-

-Daisuke, lasciami stare-

Disse il bassista, allontanandosi, poggiando il basso sul divano della sala prove, mentre si avviò al bagno, rinchiudendosi dentro.

Si sedette a terra, sospirando, mettendo la testa tra le mani, mentre i ricordi affollavano la sua mente.

Le mani di Daisuke che vagavano sul suo corpo.

Il suo sorriso, le sue parole dolci, e bugiarde, sussurrategli all’orecchio.

Tutto…

Tutto era distrutto, oramai.

Come faceva a riniziare?

I ricordi erano sempre più pressanti.

Sentiva la testa scoppiare, mentre qualcuno bussò.

-Totchi… sono Kyo-

Il bassista asciugò le lacrime, mentre guardò la porta.

-Si?-

-Possiamo parlare un attimo?-

Toshiya sospirò, mentre aprì la porta.

Alla fine, Kyo era sempre stato il suo migliore amico.

Gli aveva sempre raccontato tutto.

Il biondo si sedette lì vicino, mentre, con una mano, gli accarezzava la testa.

-Toshiya…-

Il bassista sospirò, guardandolo con un falso sorriso.

-Stai pensando ancora a quella vicenda, vero?-

Toshiya annuì appena, mentre vide il biondo sospirare ancora.

-Toshiya… forse dovremmo smetterla. Non possiamo forzare così-

-Kyo… sono dieci anni oramai. E non importa, oramai non ci penso più… E’ una canzone magnifica questa… è giusto accontentare i nostri fan-

Disse Toshiya.

Le parole suonavano false alle sue stesse orecchie.

Dieci anni.

Dieci anni di sofferenza.

Quante volte in quegli anni il suo cuore si voleva fermare.

Quante?

E quante volte continuava a tirare avanti, pensando che, alla fine, non si poteva arrendere per quello.

Soffrire.

Aveva imparato oramai.

Ogni volta che vedeva il batterista guardare Die si sentiva morire.

Ma ormai lo sapeva.

Se erano felici insieme…

Lui non poteva fare niente.

Il bassista si alzò.

-Io… vado a casa… ci vediamo al prossimo Live-

Sorrise, uscendo, salutando Kaoru, mentre, con il basso in spalla, si dileguò.

 

 

DUE GIORNI DOPO.

 

 

Toshiya entrò nella sala in cui si svolgeva il concerto con un ritardo assurdo.

Kaoru lo guardò, sospirando, mentre il bassista, sempre con lo sguardo basso, si avvicinava a loro.

-Scusate il ritardo-

Mormorò appena, mentre si avviava nel BackStage ad appoggiare il suo strumento.

Proprio lì, vide il testo di Garden sul tavolo.

Sorrise appena, guardandolo ancora.

Si…

Dieci anni.

Ma forse è vero.

Il dolore non si scorda mai così velocemente, vero?

Spostò subito lo sguardo, asciugando gli occhi, mentre, con la propria band, iniziò a provare e riprovare la scaletta per il concerto.

 

 

 

Dopo un paio di ore, iniziarono i preparativi finali.

I Dir en grey erano dietro le quinte.

Si stavano riscaldando.

Giusto un paio di minuti, e tutto sarebbe iniziato.

Toshiya strinse ancora il suo basso tra le mani, mentre senti la voce del chitarrista lì vicino.

Si girò, notando Die alle sue spalle.

Sorrise appena.

-Si?-

Il rosso sospirò ancora, guardandolo appena.

-Perdonami… perdonami Toshiya… per tutto quello che ti ho fatto…-

Il bassista sorrise ancora.

-Non si guarisce tutto con delle scuse, Die. Vorrei essere falso e dire “ma si… ora è tutto a posto” ma non è così… mi hai fatto stare male… Io ti amavo, e ti amo ancora adesso… quindi smettila. Smettila di fare così. Smettila…-

Si allontanò appena, mettendosi dietro al batterista, mentre ognuno dei Dir en grey faceva il proprio ingresso in scena.

 

 

-E ora… il momento da tutti aspettato. Come richiesto dal pubblico, abbiamo deciso di riproporre un nostro vecchio pezzo-

Disse la voce di Kyo, mentre iniziarono a suonare Garden.

Ecco.

Gli occhi di Toshiya si inumidirono ancora.

Il cuore iniziò a battere forte.

Al momento del ritornello, non resistette.

Sempre continuando a suonare, scoppiò in un pianto disperato.

I ricordi erano sempre più nitidi.

Sentiva la corda intorno al proprio collo stringersi, come quella sera.

Tutto.

Tutto era più nitido.

Il pubblico smise di muoversi, mentre anche la musica cessò, insieme alla voce di Kyo.

Toshiya comprese solo in quel momento che le telecamere, certamente, avevano appena inquadrato lui, mandando sullo schermo gigante le immagini del suo pianto.

Stringe i denti, togliendo il basso e sbattendolo a terra, con tutta la forza che aveva, calciando anche il microfono davanti a lui, mentre si girò, scappando di corsa da quel posto.

Il cuore batteva sempre più forte, mentre sentì delle braccia stringerlo intorno alla vita.

Provò a dimenarsi, mentre sentì la sua voce.

-Scusami-

Toshiya, in pochi secondi, si rilassò tra le braccia dell’oramai biondo chitarrista.

Chiuse gli occhi, respirando a fondo il suo profumo.

-Scusami… Scusami di tutto Toshimasa. Sono solo un cretino. Uno stupido ragazzino che non vuole crescere. Che pensa che tutto gli sia dovuto. Che gioca solo coi sentimenti altrui… Sono solo uno stupido. Perdonami Toshiya… non posso stare senza di te…-

Il respiro del bassista si fermò di colpo, mentre sentiva quelle parole fuoriuscire dalla bocca del chitarrista.

Chiuse gli occhi, sospirando a fondo.

-D… Die…-

-Io mi sono innamorato di te, Toshiya. E non lo voglio accettare. Non voglio farti soffrire con la mia stupidaggine… con i miei comportamenti infantili… non voglio… non voglio farti soffrire, piccolo mio-

Dagli occhi del bassista scesero delle lacrime.

Di cosa?

Di felicità, tristezza e altri diecimila sentimenti tutti insieme.

Non capiva più nulla…

Chiuse gli occhi, stringendosi ancora di più tra le sue braccia, mentre un piccolo sorriso si formava sulle sue labbra.

-Mi menti?-

-No… sono dieci lunghi anni che provo questo per te… Scusami… scusami di tutto quello che ti ho fatto, amore-

Toshiya sorrise, rigirandosi nel suo abbraccio, guardandolo negli occhi.

-Die…-

Il chitarrista lo guardo.

-Ti amo-

Sorrise.

-Ti amo anch’io Toshiya… scusami… scusami tanto…-

Toshiya si avvicinò, appoggiando delicatamente le labbra su quelle del compagno, per poi approfondire il bacio pochi secondi dopo.

Le bracci di Die si strinsero alla sua vita, mentre il bassista sorrise, guardandolo negli occhi, staccandosi poco dopo.

Daisuke sorrise, poggiando la fronte contro la sua.

-Ti amo-

-Ti amo anch’io-

Toshiya sentì la felicità esplodere dentro di sé.

Quella sensazione di benessere che non provava più da dieci anni.

Chiuse gli occhi, mentre sentì la voce del Leader chiamarli.

-Potete sbaciucchiarvi dopo?-

Entrambi lo guardavano, mentre sulle labbra di Kaoru si era formato un sorriso.

-Dai… io resisto con Kyo… voi aspettate dopo!-

Disse, ridacchiando, tornando poi dalla direzione in cui era venuto.

Toshiya guardò ancora Die.

-Non mi menti?-

Scossò la testa.

-No… in tutta la mia vita, sei l’unico che ho amato…-

Il bassista sorrise ancora dolcemente, mentre gli accarezzò una mano.

-Andiamo-

Sorrise, staccandosi, risalendo sul palco, mentre vide il chitarrista prendere posizione ancora.

Si avvicinò al microfono, chiedendo scusa dell’inconveniente, mentre ripresero a suonare una Garden venuta come mai prima.

Il bassista scambiò ancora guardi col compagno, mentre il suo cuore batteva.

Felice…

Si, ora lo era.

Forse era solo un altro inganno.

Forse era così.

Ma, forse, era qualcosa di vero.

Qualcosa che lui e Die avrebbero potuto condividere.

Sorrise ancora, mentre le ultime note di Garden si spensero tra la folla in delirio.

Tutti e cinque si misero al centro del palco, prendendosi per mano, sorridendo.

La loro carriera andava avanti da 10 lunghi anni.

Anni in cui avevano imparato a soffrire, ad essere felici…

Ma, forse, un Live come quello non avveniva più da secoli.

Tutti e 5 ricordarono il loro primo grande Live all’Osaka Jo Hall.

L’emozione di quel Live.

Si guardarono, sorridendo.

Si…

Quello era solo l’inizio.

Sebbene oramai erano passati dieci anni, era quello il vero inizio.

Toshiya sorrise ancora, mentre il pubblico acclamava quel gruppo a gran voce.

Guardarono tutti e 5 il pubblico, inchinandosi, mentre, ognuno di loro, iniziò pian piano ad abbandonare il palco, sicuro che quello sarebbe stato un Live di cui nessuno si sarebbe scordato presto.

Die si avvicinò a Toshiya, prendendolo per mano, sorridendo.

-Insieme… per sempre…-

Annuì, sorridendo.

-Si…-

Il bassista si avvicinò, baciandolo ancora, mentre, tra gli urli e gli schiamazzi degli altri componenti dei Dir en grey, entrambi sorrisero, guardandosi negli occhi…

-Grazie Die… grazie di amarmi-

Il chitarrista lo abbracciò, sorridendo, mentre, entrambi, si prepararono per un futuro…

 

…Un futuro insieme…

 

 

 

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Bene, e anche questa è finita xD

Non so come sia venuta...

Spero vi sia piaciuta, lasciate un commento, anche solo per dire "Bella" "mi piace" "No, non mi piace per niente"^^

Aspetto i commenti^^

   
 
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