28/06/2014
1 recensioni- Percy -
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Sulla nave Percy trovò tutti e sette i semidei della profezia, ma nessuno sembrò badare a lui. Annabeth, Jason e Piper stavano parlando tramite messaggio iride a qualcuno che il ragazzo non riuscì a identificare. Frank era sdraiato svenuto sopra una barella, pieno di graffi e alcuni tagli. Hazel era accucciata vicino a lui e gli tamponava le ferite con un panno.
- È stato attaccato dal fratello gemello di Gamberzilla, se è ciò che ti interessa. - la voce di Leo riscosse il semidio.
- Ma... perchè siete tutti qui? Che succede? - Percy era sempre più perplesso.
- Non lo sappiamo bene neanche noi... so soltanto che questa mattina mi ha chiamato Annabeth dicendomi di raggiungerla al campo perché aveva ricevuto un messaggio di Chirone. Poi insieme abbiamo azionato la Argo per venire a recuperare gli altri semidei: Jason e Piper erano a scuola, mentre Frank e Hazel li abbiamo trovati a combattere quel mostro... e infine siamo venuti da te. - Terminò Valdez sorridendo, ma si vedeva che anche lui era un po' preoccupato.
- Leo, vieni a mettere in moto la nave - chiamò Annabeth. Il ragazzo si allontanò, e con un ultimo sorriso disse - Goditi il viaggio, amico. Destinazione: il Campo Mezzosangue! -
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- Annabeth -
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Annabeth era davvero infastidita. Quella mattina era stata svegliata alle quattro da un messaggio iride di Chirone, che le aveva detto di radunare i sette della profezia e portarli al campo. Non aveva minimamente accennato al motivo di tutto ciò e ci era rimasta un po' male: a lei Chirone aveva sempre detto tutto. Quindi si era alzata controvoglia, si era preparata e aveva mandato un messaggio a quell'imbranato di Leo Valdez. Insieme si erano trovati al campo, avevano messo in moto la Argo II ed erano andati a recuperare gli altri. Come se non bastasse, erano andati da Percy, il semidio che attira più mostri di tutto il mondo, per ultimi. E infatti c'era mancato poco che lui non venisse divorato da un soffice coccodrillo gigante. Ma adesso erano nuovamente insieme, e a lei questo bastava.*
Si andò a sedere vicino al suo ragazzo e gli diede un bacio dolce sulle labbra.
- Scusa se prima non ti ho salutato, stavo avvertendo al campo che ci siete tutti. -
- Non fa niente. - le rispose il semidio - Tu hai capito qualcosa di quel che sta succedendo?- continuò Percy.
- So soltanto che c'è qualcosa che non va e che riguarda i mostri: non ne avevo mai visti di così grandi. -
- Adesso ci spiegherá meglio Chirone. - le rispose il suo ragazzo. Annabeth non se ne era accorta: sull'orizzonte si stagliavano le colline di Long Island, che pian piano si facevano sempre più grandi. Lentamente, la nave raggiunse la collina del pino e atterrò. I semidei scesero e si incamminarono verso la mensa. Chirone li raggiunse al trotto, e con una smorfia sul viso disse loro - Bentornati ragazzi. Mi dispiace mettervi fretta, ma la situazione non ci lascia alternative. Raggiungete le vostre case, cambiatevi e preparatevi: vi aspetto tra quindici minuti in Sala Grande. -
*
ANGOLO DELL'AUTORE:
Eccoci al terzo capitolo della storia! Finalmente i nostri amati semidei sono tornati al Campo.
Spero che il capitolo vi piaccia e vi invito a recensire.
Un saluto,
Pirros
Eccoci al terzo capitolo della storia! Finalmente i nostri amati semidei sono tornati al Campo.
Spero che il capitolo vi piaccia e vi invito a recensire.
Un saluto,
Pirros