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Autore: Ashura_exarch    28/06/2014    1 recensioni
E se l'impero romano non fosse mai crollato? E se fosse andata in modo diverso?
Io cerco di dare la mia risposta personale, modificando la storia della città a partire dalle origini.
AGGIORNAMENTI PARECCHIO IRREGOLARI
Genere: Guerra, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'anno dopo, com'era da aspettarsi, salirono al consolato Rufrio e il suo compagno d'arme Placo Virio Cotta. I due uomini, Rufrio in particolare, avevano acquisito molta popolarità dopo la morte di Pompeio Porco. Si può dire che tutto l'esercito aveva acquisito popolarità dopo quell'episodio. Ciò vide una salita vertiginosa delle reclute, che da poco meno quattromila che erano arrivarono ben preso a più di settemila, su una popolazione di poco più di trentacinque mila abitanti (cifra stimata senza censimento). E ciò fece molta paura sia ai politici esterni che a quelli interni all'esercito.

Proculo Armigero (console 657 a.C.) era un generale dell'esercito molto ambizioso, e stava cominciando a temere la popolarità di Rufrio e Cotta. Infatti i due, che fino a prima dell'elezione erano stati suoi uomini, ora stravano prendendo le distanze da lui, e stavano cominciando a prendere decisioni pericolose per l'ex-console. Con il progetto di rimpiazzare i due con altri suoi uomini (in rispetto della lex Ventoria), Armigero organizzò una congiura contro di loro.

Appena due mesi dopo l'elezione, Rufrio e Cotta presentarono al senato un piano di ridimensionamento totale dell'esercito, e ciò fece pensare ad Armigero che era il momento di agire. Il 6 marzo del 656 a.C., sull'entrata del senato, Rufrio e Cotta vennero assaliti da una decina di congiurati. Cotta venne pugnalato a morte, mentre Rufrio riuscì a fuggire rifugiandosi nella sala delle udienze del palazzo.

La notizia della morte dei consoli (vera a metà) si sparse a macchia d'olio nella repubblica, e nel giro di una settimana si seppe in ogni angolo del territorio romano. Armigero prese con un rapido colpo di mano il potere, nell'errata convinzione di aver fatto fuori anche Rufrio, tutt'altro che morto e nascosto nei bassifondi della città.

Appena tre settimane dopo una rivolta popolare cappeggiata dal console rovesciò Armigero, che venne catturato e ucciso attraverso crocefissione. Fu il primo uomo in assoluto ad essere ucciso in tale modo. Anche l'esercito subì una profonda epurazione al fine di scovare tutti i sostenitori dell'ex-console. Proculo Armigero fu in assoluto il primo romano a subire la damnatio memoriae, tanto che il suo nome fu per fino cancellato dagli Annales in un primo momento, anche se fu fatto recuperare una cinquantina d'anni dopo. Come disse Rufrio dopo la morte dell'usurpatore: - Chi uccide un romano non ha il diritto di vivere, chi uccide un console non ha il diritto di esistere.

Poco dopo, non potendo governare da solo, Rufrio elesse a secondo console Nono Qiunzio, facendolo di fatto il primo suffectum della storia romana. Con la promulgazione della lex Quinzia infatti si dispose infatti che se un console fosse morto durante la carica potesse essere sostituito da un altro uomo dello stesso suo partito. Invece con la lex Rufria si istituì che chi avesse ucciso un console fosse punibile con la pena di morte. Il corpo di Placo Cotta, inizialmente buttato in un fosso dai suoi nemici, venne recuperato e tumulato con tutti gli onori, forse nell'Esquilino (non si sa con esattezza dove, negli Annales viene solo accennato che Cotta venne sepolto in uno dei sette colli).

L'anno dopo però sorse un piccolo problema: Quinzio infatti si ricandidò al consolato, sostenendo infatti che non avendo occupato tutto il tempo dell'incarico poteva prendervi parte una seconda ed ultima volta. Ciò venne approvato (anche se tra qualche protesta) dal senato, così Quinzio poté salire una seconda volta alla carica di console assieme ad un altro militare, Gneo Lucio Lupino. Ciò venne reso ufficiale poco dopo con la lex Lupina (non potevano chiamarla con il nome di Quinzio perché ce n'era già un'altra, così presero il nome del secondo console). C'è da dire che tale regola non ha mai arrecato, a parte alcune occasioni, gravi danni alla repubblica.

I successori, Clovio Silano e Amulio Memmio Fortunato, cominciarono i preparativi per la festa del centenario della fondazione di Roma. Preparativi che vennero ultimati dai loro successori, Terzio Duronio Enneca e Servio Elvio Gorgone.

La festa fu un successo, tanto che anche abitanti di Veio e della Lega Latina si recarono nell'Urbe per prendere parte alla festa. Certo, un po' la faccia di Servio Gorgone sfigurò (letteralmente; il console aveva questo soprannome perché era inguardabile, tanto era brutto), ma per il resto fu un successo, tanto che la popolazione romana venne incrementata fino ad arrivare precocemente a quarantamila abitanti.

Note dell'autore
Contento Aurelianus? A sto giro il verbo "fare" non compare nemmeno una volta.
  
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