Nibelungen
Not
(O
la Pena dei Figli del Paese della Nebbia, e anche di Tutti gli Altri)
Dichiarazione
della Poetica
ovvero
Il
Poeta rimase Anonimo per Paura delle Hate Mail
Vecchie
leggende narrano di fatti meravigliosi
di
guerre e di battaglie, di eroi forti e virtuosi,
di
giubilo e di feste, di gemiti e di pianto;
di
cavalieri arditi udrete meraviglie nel mio canto.
Il
silenzio calò nella grande sala ombrosa, mentre
il poeta si schiariva la voce. Poi, persa in un angolo della piccola
folla
della corte riunita, una voce disse: - Sarà, ma io non mi
ricordo così tanto
giubilo. Voglio dire, le feste c’erano, ma in genere non
finivano troppo bene …
Dall’altra
parte della sala, un’altra voce le
rispose: - Io l’avevo detto che avrebbe cambiato troppo la
storia. Chissà
quanti gemiti e pianti avrà già tagliato
… non sarà mai la stessa cosa, te lo
dico io!
-
La
verità è - si intromise un cavaliere nella
discussione: - che voi non sapete
accettare i cambiamenti! Come se importasse davvero a qualcuno, se
Sigfrido sia
o no olandese, e tutte le vostre altre questioni.
- Bah! Un
tipico nuovo destinatario della tradizione
aurale! - esclamò un ministro, in tono sdegnoso. E
così il dibattito degenerò
subito in un turbinio di vecchi
destinatari elitisti! e di l’accuratezza
geografica è importante!, di
voi date
all’auditorio un cattivo nome! e
di scriverò
un graffiante capitolo su di voi nella mia cronaca!, e
anche di svariati
insulti ben poco appropriati all’ambiente cortese.
Il poeta
si schiarì di nuovo la voce, più forte.
Dovette ripetere il gesto un paio di volte, prima che nella grande sala
le urla
cessassero e venissero sostituite da quieti - benché ancora
irati - mormorii che
a loro volta scemarono piano nel silenzio.
Una volta
che l’attenzione dell’intera corte fu
di nuovo su di lui, il poeta poté ricominciare.
Vecchie
leggende narrano di Sigfrido di Xanten,
il
prode figlio di Siegmund e Sieglinde
- Eh no,
eh! Sigmund
e Signy!
Non toccatemi Signy! - lo
corresse poco educatamente qualcuno.
-
Sigmund
e Hiordis,
vorrete dire. Ma certo lo
sapevate, vi eravate solo confuso … - sorrise malignamente
qualcun altro.
- E voi
risparmiatevi il vostro sarcasmo!
-
Sarcasmo! Sarcasmo?!
Ah, attaccarmi così
vilmente, quando io sono stato così gentile da colmare
le vostre lacune!
Il poeta
scosse la testa, cominciando ad irritarsi:
- Sì, va bene. Sigfrido è figlio di qualcuno,
comunque. Siamo tutti d’accordo su questo?
Tutti,
alla fine, furono d’accordo. E fu così che il
poeta tornò a narrare di Sigfrido, leggendario eroe figlio
di padre incerto e
di madre di dubbia fama. E, per un po’, sembrò
funzionare. Ma spesso si è visto
in molti autori, come la tranquillità possa finire in
polemica …
- E il
drago? - chiesero alcuni ad un certo punto.
- Il
drago?
Il
drago! si
gridò nella
sala, e poi il nano!, e
anche il drago
che però in realtà era il nano!
Quando si
iniziarono ad acclamare giganti e spiriti
del fuoco e lontre magiche, il poeta strabuzzò gli occhi e
aprì e chiuse la
bocca un paio di volte. - Quindi - cominciò, lentamente: - A
voi interessano
solo gli elementi pagani? I sacrilegi celebrati nelle antiche leggende?
Le
eresie e gli idoli degli antenati?
Un
mormorio d’assenso si diffuse all’interno della
piccola folla. - E le metafore dei culti solari. O della
fertilità. O di
qualsiasi altra cosa fossero! - si suggerì con entusiasmo.
- Ma
… - disse il poeta: - I miei personaggi sono
cristiani.
Non
appena ebbe finito di dirlo, metà della grande
sala si svuotò. - Fermi! Qualche nano
c’è … - provò il poeta,
disperato, ma non
gli valse a nulla.
Con le
lacrime agli occhi, il poeta guardò ciò che
rimaneva del pubblico. Poi, ripensò alla parte che sarebbe
dovuta seguire nel suo
discorso: l’incontro di Sigfrido e Brunilde, e poi gli amori
di Sigfrido e
Crimilde.
Prima che
i resti della corte potessero esprimere le
loro opinioni sulle due dame e disquisire su quale delle due avesse
più diritto
al nobile amore dello splendido eroe - lei
l’ha visto prima e poi quella là gli ha
sicuramente dato un filtro d’amore! Lei
l’ha vendicato invece di farlo uccidere come
quell’altra! -, il
poeta si
affrettò a proporre: - E se ricominciassi da Crimilde?
NdA:
Sì,
questa roba sarà piena di inside jokes
su Wagner, la Saga dei
Volsunghi e la mitologia norrena in generale. Oh, e un piccolo
riferimento a The
Princess Bride - o La storia fantastica,
per quanto questa
traduzione sia generica e poco ispirata ... - che spero qualcuno
saprà
cogliere. ;)
Il primo
brano citato viene dalla traduzione a
cura di Luigi di San Giusto, trovata su Liber
Liber. Il
secondo è una mia invenzione e non è presente
nella versione originale.