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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    29/06/2014    0 recensioni
[Zyuden Sentai Kyoryuger]
[KyoryugerCentric][SPOILER Post-finale]
Deboth è stato sconfitto, King e le Juudenryu sembrano apparentemente morti e i superstiti della squadra devono fare i conti con questo peso immane sul cuore, convinti che King sia un bugiardo e che li abbia abbandonati.
Ma Dantetsu e Ulshade sono pronti a guidare i ragazzi fuori dalle nebbie della disperazione con poche, semplici parole.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Fandom: Juuden Sentai Kyoryuger
Rating:
Verde
Personaggi/Pairing:
Kyoryuger
Tipologia:
OneShot
Genere:
Malinconico, Sentimentale
Avvertimenti: SPOILER, Post-finale.
Disclaimer:
Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono.

ASPETTANDO KING

King-dono...”

La voce affaticata di Utsusemimaru fece voltare di scatto i compagni superstiti, i cui occhi era pieni di lacrime, smarriti nel dolore.

Utchii...” sussurrò Ian, allungando una mano tremante verso il samurai che si reggeva a Dantetsu e a Doctor Ulshade per non cadere.

Nonno... Ma cosa...?” Yayoi sembrava smarrita mentre il suo sguardo si spostava alternativamente sull'anziano parente e sul cielo azzurro ormai sgombro di nubi.

Utchii...” ripetè Nossan, a cui sfuggì un singhiozzo; ma fu Souji, al suo fianco, ad agire e, mosso un passo in avanti, cadde senza forze ai piedi di Ian stesso: il corpo del più giovane, ferito e pieno di lividi, venne scosso da singulti e tremiti, con grosse lacrime a cadere lungo le guance.

Noi temevamo...” rantolò Kyoryugreen, afferrando un lembo ancora intatto dell'elaborata veste del compagno samurai; questi, incapace di reggere a quell'ondata emotiva, si lasciò cadere a propria volta in ginocchio e subito le braccia di tutti andarono ad avvolgerlo in una stretta poderosa fatta di lacrime, rimpianti e infinito dolore.

Erano rimasti soli.

Senza King – pur avendo in qualche modo vinto – non avrebbero più avuto la forza di rialzarsi da lì, di rimettere in piedi le loro vite, di tornare a sorridere come avevano imparato a fare sinceramente da quando quell'uragano rosso era piombato nelle loro esistenze, squassandole e sconvolgendole da cima a fondo.

Ian stringeva Souji e Utchii con una forza tale da incrinare loro le costole ma tutti avevano bisogno di quella vicinanza, assoluto bisogno.

King-dono...” Kyoryugold piangeva disperato mentre rabbia, odio e disperazione si avvicendavano nel suo cuore, ghermendolo con artigliate possenti che lo laceravano ad ogni respiro: aveva nuovamente perso qualcuno di importante, per l'ennesima volta l'aveva perduto per mano di Deboth.

Nessuno avrebbe più sofferto, ora, ma lui comunque non aveva più nulla in cui sperare.

Almeno non abbiamo perso anche te...” disse Yorkland in un sussurro strozzato.

Amy annuì, rannicchiata tra Yayoi-chan e Nossan, ma il suo cuore era pesante: “Però è ingiusto... King... King è un bugiardo...” singhiozzò la ragazza, lisciandosi la gonna tutta strappata e bruciacchiata: “Diceva sempre che siamo un team, una squadra. Che saremmo morti assieme o non saremmo morti affatto...” a quelle parole il suo cuore minacciò seriamente di creparsi in tanti pezzettini irrecuperabili.

Ora cosa avrebbero fatto?

Non piangete, giovani guerrieri che avete percorso la via dei grandi dinosauri!”

La voce possente di Dantetsu alle loro spalle li fece voltare e, stupefatti, i guerrieri sopravvissuti videro il padre di King sorridere con orgoglio, il viso illuminato dagli ultimi scampoli di luce del tramonto che picchiava direttamente in viso: “Non piangete per coloro che non ci sono più, non versate lacrime per i morti ma gioite per i vivi.”.

A quelle parole, Souji non ci vide più e, a larghe falcate, si mosse verso di lui; teneva il pugno stretto al fianco, camminare gli recava dolore al corpo ferito e al cuore a pezzi ma si impose di continuare a muoversi e di trarre da quel dolore la forza per respirare ancora e prendere a calci l'uomo dinanzi a sé.

Torin...” sussurrò con voce furiosa, muovendo un passo.

Ramires...” un altro passo ancora.

Tessai...” ormai erano faccia a faccia.

KING!” gridò, caricando un pugno poderoso; lo scagliò quindi con tutta la rabbia e la forza che aveva e che gli derivava dal dolore in cui era stato gettato con violenza dalla morte dei suoi amici, nel vuoto pneumatico dei suoi sentimenti improvvisamente inariditesi per le troppe lacrime versate.

Dantetsu non disse nulla ma bloccò con la mano direttamente speculare a quella del più giovane quel gancio aggressivo.

Abbiamo combattuto assieme... Siamo stati feriti assieme e ci siamo sostenuti vicendevolmente...” singhiozzò Rippukan, immobile, con lo sguardo puntato negli occhi impassibili dell'adulto: “Io piango per loro, piangiamo per loro perché nessun altro, oltre a noi, può farlo, nessun altro li può ricordare! Piango perchè ho perso i miei amici e se anche Deboth è stato sconfitto... Noi... Abbiamo perso.” ammise Souji, ormai le lacrime non avevano più freno e lui cadde in ginocchio a terra.

Solo noi possiamo ricordarli...” ripeté mentre Kirkland, affrettatosi al suo fianco, lo abbracciava teneramente.

Dantetsu li guardò con un lampo di compassione negli occhi.

Non piangete, giovani guerrieri.” ripeté egli.

E di tuo figlio non ti importa nulla?” chiese Ian con tono tagliente: “Adesso che lo hai sacrificato, sei soddisfatto?” aggiunse il pistolero.

Capisco il vostro dolore, ragazzi, ma prima o poi vi renderete conto che questo vostro rancore e questa vostra rabbia non ha il minimo significato. Abbiate fiducia, vi sarà tutto chiaro e presto vi accorgerete che anche la morte può essere ingannata.”.

C-Cosa vuol dire questo...?” Yayoi e Amy si erano avvicinate timidamente ai compagni, Utchii le seguiva senza proferire parola e con lo sguardo basso; dietro di lui, Nossan aveva gli occhi rossi e le guance arrossate per le lacrime che non smettevano un attimo di cadere.

Lo vedrete presto. Ricordate di tenere sempre con voi le Juudenchi e aspettate. Vedrete che queste mie parole non saranno sempre vane alle vostre orecchie e al vostro cuore.” disse soltanto, prima di incamminarsi lontano, la schiena voltata verso i ragazzi confusi e lo sguardo all'orizzonte.

Tornerà.” Doctor Ulshade aveva affiancato la nipote, stringendole con forza una spalla: “Torneranno.” aggiunse, con un enigmatico sorriso in volto.

Nonno, non riesco a capire...” azzardò debolmente la nipote con la voce rotta.

Non temete, prima o poi vi sarà tutto chiaro. Daigo-kun è forte.”.

Vuoi dire che...?” Souji si era alzato in piedi con l'aiuto di Ian ed entrambi guardavano l'anziano loro predecessore con espressione sbalordita e, forse, anche speranzosa.

Io non vi ho detto nulla.” sorrise quest'ultimo: “Andiamo, Yayoi-chan, ci sono ancora molte cose da fare.” disse poi, allungando la mano alla nipote cosicchè ella la afferrasse.

La ragazza scosse la testa e, dopo essersi scambiata uno sguardo carico di promesse con i compagni, accettò il gesto del nonno: “Tornate a casa anche voi, ragazzi. Abbiamo molte cose da fare prima che tutto torni come deve tornare.” concluse.

E mentre i due Kyoryuviolet si allontanavano lentamente sulla stessa via percorsa da Dantetsu, sulla piana sassosa rimasero solo Rippukan e compagni.

Io voglio fidarmi di loro.” disse all'improvviso Amy, determinata: “Voglio fidarmi delle loro parole.” decretò con decisione.

E se non fosse così...?” Ian era insicuro, spaventato quasi.

Facciamo come hanno detto, Ian-dono.” Utsusemimaru voleva aggrapparsi a quella possibilità con tutto sé stesso: King-dono doveva essere vivo, non poteva averli lasciati, non voleva pensare ad una simile eventualità, non in quel momento che aveva ritrovato la speranza di andare avanti.

Souji sospirò poi prese sottobraccio Utchii e cominciò a muovere un timido passo in avanti, sulla medesima strada percorsa in precedenza dagli altri, poteva seguirne tranquillamente le impronte lasciate sulla lingua di terra e sabbia che si allungava verso l'orizzonte: “Torniamo a casa. King tornerà, pensiamo a questo.”.

Souji-dono...” sussurrò il samurai.

Voglio credere di poter rivedere King.” disse semplicemente: “Voglio pensare che, da qualche parte, lui sia ancora vivo e che stia solo aspettando il momento buono di fare una delle sue entrate in scena da eroe.” sorrise malinconicamente.

E' vero. Lui è fatto così!”.

Nossan, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, incapace di aprire bocca, aveva parlato con una vena di pianto nella voce: “Cerchiamo di essere ottimisti e torniamo a casa, la città ha bisogno di essere rimessa in piedi.” e, per la prima volta in quelle ore, egli sorrise.

Well said, Nossan!” disse incoraggiante Amy con un saltello.

Allora faremo così. E quando King tornerà, lo prenderemo a calci.” propose Ian.

Ci sto.” disse soltanto Souji: “Così imparerà a farci preoccupare così.”.

Che ne dite di venire da me per stasera? Non ho voglia di restare da sola.”

Dobbiamo prima dare una rattoppata a Utchii prima che ti sanguini sui tappeti, Amy-chan.”

Gentle sarà più che felice di farlo.”

Con i cuori relativamente più leggeri, i ragazzi si incamminarono, abbracciati, verso casa, non prima però di avere alzato lo sguardo al cielo che incominciava a trapuntarsi di stelle e aver pronunciato una promessa silenziosa ad esso e alla persona che, lo sentivano ormai chiaramente, chiamava a gran voce i loro nomi e li urlava attraverso lo spazio siderale, donando loro un sorriso capace di spezzare anche le tenebre più fitte.

Noi ti aspetteremo finchè vorrai, King... Ma ti preghiamo, torna da noi...”.

   
 
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