Segreti
Le labbra del ragazzo scesero lungo il collo di
Doremi, sfiorandole alcune ciocche rosse sfuggite dalla coda. La ragazza
inclinò leggermente la testa all'indietro, per permettergli meglio l'accesso. Poi
prese il volto di Kai fra le mani e lo avvicinò al suo, baciandolo.
Kai gettò uno sguardo all'orologio appeso alla
parete e sbuffò.
-Meglio andare... Sono le sei e
mezzo e sia Rey che Hazuki ci staranno già aspettando...- disse,
allentando un po' la presa sulla schiena di Doremi.
La ragazza, seduta su di un banco, fece l'opposto:
aumento la stretta di gambe e braccia avviticchiati,
rispettivamente, alla vita e al collo del ragazzo e avvicinò nuovamente il suo
volto.
-Insomma Kai... sono quasi due settimane che
andiamo avanti così... non sarebbe molto più semplice dire loro che ci
frequentiamo?-
Il ragazzo le lanciò un sorriso malizioso.
-Non è più eccitante
così?- chiese, cercando, invano, di baciarla.
-No! È solo molto stressante.-
sbuffò, incrociando le braccia al petto. -Io vorrei solo poter tenere il
mio ragazzo per mano e poterlo baciare in un luogo diverso da
quest'aula! Ti sembra troppo da chiedere?-
Kai le tirò su il mento imbronciato con due dita.
-Invece io vorrei solo aspettare
un altro po' prima di dirlo agli altri. Ti sembra
troppo da chiedere?-
-Uff... va bene... ma poi mi dovrai presentare a
tutti i tuoi amici!-
-Va bene.- promise, prendendola di peso e trascinandola con i piedi a terra. -Ma ora usciamo.-
-Aspetta!- lo bloccò Doremi, giungendo le sue mani a mo' di richiesta. -Ti prego, ti
prego... posso dirlo almeno ad Hazuki? Sento che
esploderò se non lo dico a qualcuno...- lo supplicò.
Kai alzò gli occhi al cielo.
-Eh, d’accordo... basta che non lo spifferiate a
tutti in facoltà, per me va bene.-
Non appena sentì la risposta, Doremi saltò al
collo del ragazzo baciandolo con foga. Incredibile pensare che, fino a quindici
giorni prima, non sopportava
la sua presenza a non meno di cinque metri di distanza; mentre
ora non si sarebbe mai staccata da lui.
Uscirono dall'edificio, come sempre separati e
dirigendosi verso i propri amici. Sul volto della ragazza rossa, però, si
poteva leggere una strana euforia che solo Hazuki riuscì a notare
-Come mai quell'aria così allegra?- le chiese,
sorridendo -Oggi sei riuscita a capire la lezione?-
-Be', ecco... veramente...- iniziò Doremi
imbarazzata. Si avvicinò all'orecchio dell'amica e le rivelò il suo segreto.
-Cosa!?- esclamo la
castana urlando e facendo voltare tutti i passanti. -T...tu e lui cosa?!-
-C...ci frequentiamo da quasi due settimane...-
Hazuki rimase a bocca aperta. Mai avrebbe creduto possibile una simile svolta, anche se, trattandosi
di Doremi, nulla era impossibile.
-Ti sei innamorata di lui?-
-Cosa?! No, non esagerare... ci vediamo...-
disse la rossa, imbarazzata.
-E da quanto tempo?-
-Dovrebbero essere due settimane domani…-
-Due settimane!?- urlò
nuovamente Hazuki.
-Sshh!! Vuoi che ti sentano fino in Europa?- Doremi posò
la sua mano sulla bocca dell’amica. –
Ripresasi un poco dalla shock
iniziale, Hazuki tornò a parlare con un tono normale.
-Perché non mi hai detto niente? Torvo questo tipo di storia incredibilmente
romantico…- disse, con occhi sognanti.
-Ah, lo so bene… peccato che il mio non sia esattamente il genere di ragazzo che mi sarei aspettato
al mio fianco…- Doremi disse questo più a sé stessa che non all’amica.
Lei e Kai si stavano solo divertendo, in fondo, in attesa che i legittimi proprietari del loro cuori
tornassero a reclamarli. Eppure la sola idea che lui
un giorno potesse lasciarla la faceva stare male.
-Perché dici così? È così poco che vi frequentate, tutto può ancora accadere!-
Doremi sorrise alle parole dell’amica. Se solo avesse saputo la confusione che aveva nel cuore in quel
momento, forse avrebbe compreso ciò che intendeva. Quella stessa
confusione che, probabilmente, regnava anche nel cuore del ragazzo.
-Che ne dici di un
gelato?- propose la rossa. In quel momento sentiva solo il bisogno di distrarsi
e divertirsi con la sua migliore amica.
***
A casa Kinomiya Rey, Kai e Takao erano seduti a
tavola per la cena.
-Come mai a casa anche stasera?- chiese il blu al
russo, con la bocca ancora piena. -La bella Hiromi non ti vuole tra i piedi?-
-A dire il vero ci siamo
lasciati…- disse Kai tranquillo, portandosi il bicchiere alle labbra. La
notizia fece rimanere gli altri due di sasso.
-Come sarebbe a dire che
vi siete lasciati! Quando?- chiese Rey-
-Perché?- continuò Takao.
Il russo scrollò le spalle. –Per vari motivi…- non aveva intenzione di dire loro il vero motivo,
almeno non ancora. Forse era stato un errore gettarsi immediatamente con
Harukaze, ma sentiva che sarebbe stato un errore ben peggiore non farlo.
-Ho sempre creduto che in te ci fosse qualcosa che
non andava… ed ora ne ho la conferma!- disse il
ragazzo dai capelli blu. –Possibile… aveva fra le mani una bellezza come Hiromi
e così, da un giorno all’altro, la lasci? È proprio vero “chi ha il pane, non ha i denti…”- continuò,
sconsolato.
-Se ci tieni, puoi provarci tu.- gli consigliò Kai, continuando a
consumare il suo pasto.
-Davvero!- gioì l’altro. –Grazie, grazie, grazie…-
Rey guardò l’amico felice e
sorrise, ma questo scomparve non appena posò lo sguardo su Kai. Da un
po’ di tempo lo vedeva strano. Doveva essere successo qualcosa, mas cosa?
***
Il giorno dopo…
-Uffa Rey! Perché mi ha
trascinato qui?- chiese Takao, seguendo a ruota l’amico in biblioteca. Se c’era una cosa che odiava erano i libri.
-Perché tra una settimana ci
sono gli esami. Ed io ho bisogno di prendere un testo per
ripassare!- lo zittì, una volta per tutte. Avrebbe
dovuto studiare con Kai, ma il ragazzo stava aiutando Doremi con l’ultimo ripasso prima del grande giorno.
-Tutta colpa di Kai!- disse Takao.
-Suvvia. È un miracolo che abbia
preso così a cuore la situazione di quella ragazza!-
-A proposito…- riprese il blu - …Quei due non
dovrebbero essere in questa zona?-
Rey ci pensò un momento. –Sì… mi sembra che siano nell’aula 210.-
-Ihihih…- Takao fece un ghigno a trentadue denti. –Che
dici… potremmo fare una capatina? Non ho avuto occasione di vedere bene la fanciulla in questione!-
-Be’… non credo ci siano problemi se diamo un’occhiatina dalla porta.-
Non appena Rey recuperò il testo in questione, i
due si diressero verso le aule. La 210 si trovava al terzo piano. Solitamente
era usata dal professore di letteratura per le lezioni che richiedevano
l’utilizzo del proiettore, oppure in casi eccezionali, dagli studente intenti a
ripassare in tranquillità.
-Bene, eccoci qua!- disse Rey, non appena si
trovarono di fronte alla porta bianca.
-Wow… questa facoltà è immensa. Come fate a non perdervi?- chiese stupito Takao.
-Be’… quando si fa la
stessa strada quattro o cinque volte al giorno… si finisce col memorizzarla,
non credi?-
Nel momento in cui i due ragazzi
smisero di parlare, delle piccole risate, quasi sottomesse, provenirono dalla
stanza. Davano l’idea di tutt’altro all’infuori dello
studio…
-Sicuro che sia qui? A me sembra che là dentro qualcuno si stia divertendo un mondo.- disse Takao, con un
sorrisetto malizioso.
-Eppure era sicuro fosse questa l’aula giusta…- disse Rey, riflettendo. Con
Hazuki avevano aspettato diverse volte i due ragazzi, e sempre erano usciti
dalla 210. possibile che avessero cambiato? –Ma Takao! Che fai!?- esclamò il
cinese, vedendo l’amico intento ad avvicinarsi alla serratura della porta.
-Ihih… pensavo di dare una “sbirciatina”. Suvvia,
non dirmi che non sei curioso di sapere cosa sta
succedendo.-
Non poteva dargli torto… nonostante cercasse
sempre di badare ai fatti suoi, Rey ogni tanto cedeva alla curiosità, e quello
era proprio una di quelle volte.
-Va bene, però dobbiamo fare piano.-
-Sì, tranquillo. Non ci sentiranno nemmeno!- rispose, avvicinando l’occhio destro alla serratura.
Da prima sembrava emozionato, ma dopo pochi
secondi piombò in un silenzio che fece preoccupare Rey.
-Takao… che ti prende?-
Il blu si staccò con un’espressione sbalordita
dipinta sul volto.
-S…so…no…- balbettò, non
riuscendo a terminare la frase.
Temendo che fosse capitato
qualcosa, Kon scostò l’amico e aprì la porta.
La scena che gli si parò davanti
lo fece piombare in uno stato simile a quello di Takao: Doremi e Kai
erano abbracciati, e fissavano i due nuovi arrivato con aria stralunata.
N.d.A.: Salve a tutte (/i in caso ci fossero
anche dei maschietti ;-)). Finalmente siamo arrivati al sodo, dopo otto lunghi
capitoli di prefazione i due si sono… “messi insieme” se così si può dire! ;-)
Che dire… se siete arrivati a leggere fin qui vuol dire
che avete finito il capitolo! Grazie mille! ^^
Spero che vi sia piaciuto e scusate se le cose
sono un po’ affrettate, ma cerco di scrivere le idee che ho in mente prima che
finiscano nel dimenticatoio…
A presto! Un bacione!
SoGi!