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Autore: Ledy Leggy    02/07/2014    2 recensioni
Dopo il crollo dello Shield gli Avengers si ritrovano per fare il punto della situazione nell'Avengers Tower.
Come previsto (da Pepper) la serata non sarà delle più tranquille.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Avengers

 

Cercate di non distruggere l'Avengers Tower!

 

Tony entrò nella stanza visibilmente allegro: "Che bello! Oggi ci sono gli Avengers a cena. Jarvis, hai fatto in modo che possano venire tutti, vero?"

“Sì signore, ho disdetto tutti gli appuntamenti che avevano e ho prenotato il volo per il dottor Banner.” Rispose subito Jarvis.

“Tony! Non puoi intrometterti nella vita delle altre persone a questo modo. Pensa alla loro privacy!” Esclamò Pepper entrando nella sala.

“Dai, cara rilassati, stasera ci divertiremo!” Tony si avvicinò facendole l'occhiolino.

"Già che bello, sarebbe stato meglio se mi avessi avvisata prima, così magari preparavo tutto un po' meglio." Commentò Pepper acida.

"Ma come! Te l'ho detto giusto tre ore fa." Ribatté lui.

"Infatti! Comunque cercate di non distruggere l'Avengers Tower, l'abbiamo appena costruita, cercate di contenervi." Tony sorrise sornione alla raccomandazione di Pepper.

 

Due ore dopo gli Avengers al completo sedevano intorno al tavolo. Inoltre erano state invitate anche Jane e Sharon, le fidanzate di Thor e di Steve.

"Benvenuti!" Esclamò Tony alzandosi in piedi per fare un discorso. "Siamo tutti qui per festeggiare il crollo dello Shield! E la mia conseguente promozione a capo della sicurezza." Fece una breve pausa e si guardò intorno. "Adesso dovreste applaudire, ho privatizzato la sicurezza globale!"

"Sei sempre il solito egocentrico, Tony. Non è una cosa molto positiva che sia crollato lo Shield." Fece notare Clint.

"Senza contare che nello Shield eri solo un consulente. Io e Clint eravamo fra i livelli più alti in assoluto." Aggiunse Natasha.

"Giusto, ma adesso lo Shield non esiste più. Come sono ora i livelli più alti?" Disse Tony, sfoggiando il consueto sorriso ironico.

"Tony." Il tono di Pepper era minaccioso, perciò quest'ultimo decise saggiamente di non aggiungere altro e di versarsi un bicchiere di vino.

"Com'è crollato lo Shield? Io non ne sapevo niente!" Chiese Bruce.

"Perché, Hulk è sordo? Jarvis l'ha annunciato appena è successo. Tu dove eri?" Tony non riuscì a trattenersi troppo a lungo, con grande dispiacere da parte di Pepper.

"Fino a pochi giorni fa ero in Kazakistan, non lo sapevi?" Domandò Bruce sorridendo.

“Ah già, ecco perché Jarvis parlava di volo.” Osservò il miliardario.

Tra gli sguardi confusi dei Vendicatori, Steve raccontò brevemente il crollo dello Shield e le avventure sue e di Natasha.

"Voi midgardiani siete pieni di risorse. È così che hai conosciuto Lady Sharon?" Chiese Thor, svuotando rapidamente il suo piatto di carne. "Buono questo piatto, se ne può avere ancora?" Prese in mano il piatto e fece per sbatterlo in terra, ma fu bloccato in tempo da Jane che gli sedeva accanto. Pepper si affrettò a fargliene portare un altro, ringraziando intanto Jane con lo sguardo.

Steve diventò tutto rosso e non rispose, allora Thor continuò: "Midgard è davvero un mondo incredibile, succede sempre qualcosa. Ad Asgard non succede mai molto di interessante, a parte i banchetti settimanali, che sono molto più divertenti rispetto a quelli sulla Terra."

"Ehi! Non offendere le mie cene. Comunque volevo festeggiare anche la costruzione dell'Avengers Tower." Disse Tony accigliato, andando a prendere la quinta bottiglia di vino.

Pepper si affrettò a cambiare argomento: "Clint, invece tu dov'eri quando è crollato lo Shield? Non eri con Steve e Natasha, giusto?"

"No ero in missione in Groenlandia, c'è una base dello Shield che aveva richiesto un immediato aiuto, Fury mi ci ha mandato per tre settimane." Rispose lui.

"E cosa hai fatto tutto quel tempo?" Chiese Tony, incuriosito.

"Io ricordo solo che era talmente freddo che alcune delle mie frecce non funzionavano." Commentò Clint, con faccia depressa. “E che c'era un tizio che brontolava sempre perché non avevo il cartellino d'identificazione.”

“Non è che era un parente di Happy?” Chiese Pepper.

"Per fortuna non c'ero. Quando non ti funzionano le frecce diventi un pelino irascibile. Non invidio quel tizio." Osservò Natasha.

“Perché? Deve essere bello svegliarsi la mattina conficcato sulla parete esterna dell'edificio in cui lavori in Groenlandia. A parte il pigiama con i coniglietti che aveva addosso e la temperatura intorno allo zero.” Ribatté Clint.

“Ecco un uomo che ha capito tutto della vita.” Esclamò Tony aprendo la sesta bottiglia per festeggiare.

“Non è che si può avere un po' di vodka?” Chiese Natasha.

 

A fine pasto tutti gli Avengers iniziavano a mostrare qualche segno di ubriacatura, ovviamente tranne Steve, sul quale l'alcol non faceva più effetto. Infatti il Capitano si sentiva in dovere di fare la voce della coscienza, incoraggiato da Pepper.

“Bene, adesso accompagno tutti a casa e vi mettete a dormire. Siete ubriachi fradici.” Ripeteva ormai da mezz'ora.

“Macché ubriachi! Potrei ancora vincere una partita a biliardo ad occhi chiusi!” Esclamò Tony oscillando leggermente. “Vieni qui, Clint, così glielo dimostriamo.”

I due si accostarono al tavolo da biliardo e iniziarono a giocare. Effettivamente entrambi facevano ancora dei bei tiri, soprattutto Tony che continuava a spedire palle in buca. Infatti vinse con un netto vantaggio.

“Guarda lì Occhio di Falco, sei talmente ubriaco che ti potrei battere a freccette, attento ché sennò zio Steve ti riporta a casa!” Prese in giro il miliardario.

“Non mi batteresti mai a freccette.” Dichiarò Clint, punto sull'orgoglio.

“Confermo.” Intervenne Natasha. “Nessuno ha mai battuto Clint con le frecce, nemmeno allo Shield.”

“Proviamo! Jarvis, voglio un bersaglio su quella parete. Dove posso trovare un arco?” Disse Tony bevendo un altro bicchiere di liquore. “Se poi vinco io ti fai riportare a casa da zio Steve.”

Jarvis proiettò sulla parete di fronte a loro un bersaglio, mentre Clint tirò fuori un arco da un cassetto. Tony decise di tirare per primo, mentre Clint stava in un angolo a ridacchiare, con il suo bicchiere di liquore in mano.

“Prima un tiro di prova, poi quello vero.” Decretò l'arciere.

Tony si mise in posizione e tirò una freccia. Ridacchiò quando questa andò a finire fuori dal bersaglio: “Ho il secondo tiro!”

Mentre Clint si schiantava dalle risate, Tony tirò la seconda freccia. Colpì il bersaglio ad uno degli ultimi anelli e sorrise soddisfatto: “Non avevo mai preso un arco in mano.”

Clint si avvicinò e prese il posto di Tony, con l'arco in mano. Prese la mira e tirò. “Centro perfetto!” Esclamò contento.

“Pura fortuna.” Disse Tony con una smorfia. “Sbaglierai il secondo tiro.”

Clint rise e tirò anche la seconda freccia, senza nemmeno guardare il bersaglio. Anche quella fu un centro perfetto.

“Tasha, guarda che bel tiro! Neanche te con le pistole ci riusciresti!” Commentò Clint.

Natasha lo prese alla lettera e tirò fuori una pistola da sotto al vestito. Mirò al bersaglio e centrò la freccia di Clint, distruggendola.

“No!! La mia freccia! Cattiva.” Disse Clint mettendo il broncio.

“Jarvis, sposta il centro sulla mia freccia.” Disse piano Tony.

Il bersaglio proiettato sulla parete si spostò finché il centro non si sovrappose alla seconda freccia tirata da Tony, in modo che quelle tirate da Clint sembrassero sbagliate. Allora Tony e Clint, da persone mature quali erano, iniziarono a litigare finché non furono distratti da Thor, che aveva deciso di piantare un chiodo nella parete per attaccare un quadro che Pepper, Jane e Sharon stavano guardando con ammirazione. Il che non li avrebbe distratti, se non fosse stato che invece di un martello normale aveva usato Mjolnir, il suo martello e aveva causato lo sfondamento della parete e la conseguente disperazione di Pepper.

Intanto Natasha si era messa a chiacchierare con Bruce che, in tutta quella confusione, stava facendo tantissima fatica per non diventare Hulk e far zittire tutti. Ad un certo punto della loro conversazione decise di chiedere a Natasha da dove veniva il ciondolo a forma di freccia e se aveva qualcosa a che fare con Clint. Al che Natasha decise di cambiare argomento senza rispondere e propose una gara di braccio di ferro.

La prima gara si svolse tra Clint e Tony, che stavano battibeccando da mezz'ora e vinse Clint. La seconda si svolse tra Clint e Thor e ovviamente vinse Thor. La terza avvenne tra Steve e Thor, che restarono una decina di minuti in parità, finché Bruce non decise di voler partecipare interrompendo la gara e prendendo il posto di Steve.

Bruce stava per essere sconfitto quando si trasformò in Hulk e scaraventò uno stupito Thor dentro al buco fatto dal suo martello, dritto nell'altra stanza. Jane accorse per vedere se era ferito, mentre tutti gli altri facevano i complimenti ad Hulk tirandogli delle pacche sulla schiena e rotolandosi a terra dalle risate.

Intanto sentirono Thor nell'altra stanza che parlava: “Buonasera signore. E' successo qualcosa di grave?”

Si bloccarono tutti, mentre Tony e Clint facevano varie supposizioni su dove potesse aver battuto la testa per parlare da solo, poi sentirono la voce di Fury rispondere, mentre entrava nella stanza seguito da Thor: “Per fortuna! Pensavo di dovervi radunare tutti, e invece siete già tutti qui. Peccato però che siate un tantino ubriachi! Se io avessi bisogno di voi ora cosa dovrei fare?”

“Chiedere aiuto a Steve.” Rispose Tony ridendo.

Fury si voltò verso Steve e disse: “Mi aspettavo che saresti intervenuto prima che si riducessero così.”

“Ci ho provato, ma poi ho capito che era meglio se cercavo di ridurre al minimo i danni; credo che sia impossibile impedirli.” Rispose Steve.

“Ok, allora è meglio se li fai tornare in sé, ho bisogno degli Avengers ora.”

 


 

Angolo dell'autrice

Per i pochi lettori che saranno arrivati fino a quaggiù, COMPLIMENTI!!!

Spero che questa “storia” vi sia piaciuta e che vi abbia divertiti almeno un po'. Io mi sono divertita a scriverla e spero sia venuta una cosa leggibile. Tra l'altro è la mia prima fanfiction in assoluto.

Vi sarei grata se voleste lasciarmi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate e se c'è qualche errore di cui non mi sono accorta.

Grazie a tutti, sia a coloro che recensiranno (sia positivamente che negativamente) e anche a quelli che decideranno solo di leggere.

Vorrei approfittarne per ringraziare Ginge per averla letta e riletta e per l'incoraggiamento che mi ha dato e ErZa_chan per avermi fatto conoscere questo sito e per avermi convinta a scrivere qualcosa. Un grandissimo grazie a little black cat, l'imperator migliore che sia mai esistito, la prossima storia la scriviamo insieme. ;)

Ledy Leggy

  
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