Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: D per Dolcetta    04/07/2014    2 recensioni
Sette one-shot scritte da sette dolcette diverse. Stavolta le mogli dei ragazzi di dolce flirt ci parleranno della loro vita di coppia. Questa raccolta di os contiene anche due os delle tre vincitrici del concorso d per dolcetta.
1- Dipendenza
2- Chi è causa del suo mal pianga se stesso
3- Salsiccia
4- Questione di Scelta.
5- Eppure...
6- ...
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DesperateHsucr.Dake



Desperate Housesucrètte


Autore: Gozaru
Rating: Rosso





Eri andata a letto con l'intenzione di dormire, quella sera, e... invece no!
Dovresti sapere, ormai, che tuo marito non ti ha mai permesso di chiudere occhio senza le sue dolci labbra ad accompagnarti nel mondo dei sogni.
Ti bacia dolcemente sulla spalla scoperta dalle sottili spalline della vestaglia. Senti il suo respiro sulla pelle farsi sempre più affannato. Una sua mano si posa sulla tua coscia accarezzandone la forma, scostando il leggero tessuto che la copre e, salendo, si infila sotto di esso. I baci si intensificano e le tue labbra volutamente serrate non riescono a trattenere un gemito che subito cerchi di dissimulare in una specie di grugnito infastidito.
Da quanto siete sposati? Otto
anni, tre mesi e diciotto giorni; e tu davvero pensi che, dopo tutto questo tempo, lui non riconosca le tue reazioni? E tu, allo stesso modo, lo conosci meglio di te stessa.
Tieni gli occhi chiusi, ma l'oscurità profonda della stanza comunque non ti avrebbe aiutata, eppure percepisci un minimo movimento dei suoi muscoli facciali che riesci incredibilmente a tradurre in un suo sorrisino. Ah, quanto vorresti vederlo, vero? No, non ne hai bisogno: l'immagine del volto di tuo marito è stampata a fuoco nella tua memoria; ogni sua espressione, ogni suo dettaglio. Tutti i dettagli.
Uno di questi comincia a premere prepotente contro i tuoi lombi quando decide che è ora di accoccolarsi di più a te. La prima cosa a cui pensi, comunque, è che il suo corpo è incredibilmente caldo, ma, nonostante la temperatura non sia esattamente dalla vostra, il contatto non ti da per niente fastidio. L'abitudine, ti dici. E se invece fosse altro?
Le sue labbra lasciano posto ai denti, sulla spalla. Piccoli e stranamente delicati morsi che non ti fanno male e... sì, sappiamo tutti qual è l'effetto che ti provocano. Muovi quasi involontariamente le gambe, sfregando l'interno coscia; ti morsichi il labbro superiore ma non fermi l'avanzata della mano del tuo compagno che, con lentezza e dedizione, è finalmente arrivato sotto ai tuoi seni. Inarchi la schiena creando uno spazio tra il tuo corpo e il lenzuolo di modo che l'altra mano di lui, poverina, possa finalmente prendere parte al gioco.
Le sue braccia ti avvolgono, protettive, stringendoti contro il suo corpo; la sua voglia sempre più pressante. Lasci che un sospiro sfugga dalla tua gola, ormai al sicuro nel suo abbraccio. Le sue labbra passano attraverso i capelli, baciandoti il collo; un contato che ti fa rabbrividire. Lo adori, semplicemente, e lui adora sentire il tuo corpo fremere a quelle coccole che ti dona. Ti accarezza dolcemente il ventre prima di afferrare con possessività uno dei tuoi seni. Li ha sempre adorati, a dir poco perfetti per le sue mani, anche se tu li hai sempre trovati in qualche modo troppo piccoli rispetto ai suoi precedenti standard; ma no, lui li trova perfetti così, amandoli per come sono. Li stringe con forza, fermandosi subito prima che la tua soglia del dolore venisse oltrepassata, il giusto, insomma, per schiudere le tue labbra per far uscire la tua voce che da ore brama di ascoltare. Lo invoglia, tutto questo, a procedere con sempre meno pazienza finché la mano prima abbandonata non decide di riscattarsi del tutto, scivolando veloce fin dentro il tuo intimo. Lo sapevi, già ti aspettavi quella mossa, eppure non riesci a non trovare quel contatto dannatamente piacevole, come fosse la prima volta. Un po', ogni volta, per voi, può essere la prima, in qualche modo...
Hai notato ormai da tempo come ogni bacio non sia mai l'esatto calco di uno precedente e ti chiedi come sia possibile in un così limitato brandello di pelle, trovare quel microscopico cambiamento che fa sembrare tutto diverso. Lui ci riesce, lo ami per questo. Ed è per questo che, ogni sera, finisci per affondare le tue mani tra i suoi capelli ancora biondi e portarlo a spingersi sempre più in là.
Hai abbandonato ogni resistenza -la domanda è, l'hai mai avuta?- ormai, e le tue labbra sempre più rosse accompagnano alle orecchie di tuo marito gemiti di piacere che istigano la sua erezione a sfondarti la schiena. Vuole che sia tutto perfetto, come sempre, per renderti soddisfatta più della volta precedente. Attende, fino a che non sei tu stessa che, con le dita tremanti, ti attacchi al suo braccio ancora così muscolosamente sexy e gli chiedi di proseguire oltre. Le sue due dita non ti bastano più; vuoi altro, vuoi lui.
D'altronde, come biasimarti? Non ti sei forse presa una sbandata già dalla prima volta che hai incrociato il suo sguardo?
Quegli occhi verdi, nel buio della notte, riescono comunque ad incontrare i tuoi. Il tempo che si stacchi da te che subito ti è sopra. Non ci sono raggi di luna che penetrano dalle tapparelle non troppo chiuse, né fonti di luce in giro, ma sai esattamente dove sono i suoi occhi, sai che stanno guardando i tuoi e vedi scintillare le sue iridi in tutto quel nero.
Lo baci, finalmente, su quelle labbra gonfie per tutto ciò che ti hanno già regalato; la scia sulla spalla e sul collo ancora brucia per tutto l'amore che ci ha messo dentro. Le tue mani stringono possessive il suo volto; la paura di rovinargli i connotati, spostandogli con troppa intensità quelle guance morbide lascia spazio alla voglia di tenerlo sempre più vicino, sempre più unito -non che lui voglia allontanarsi, sia chiaro.
Non ha bisogno di chiederti niente che le tue gambe sono già aperte; delle mutandine non resta che il ricordo, sbattute chissà dove per la stanza -probabilmente le ritroverai domani mattina sul tuo comodino a ricordo della nottata appena passata e ti chiederai, ancora una volta, come abbia potuto centrare con così tanta precisione, una piccola statuetta a forma di delfino, prendendo esattamente la testa del mammifero con l'indumento, come quei vecchissimi giochi da lunapark in cui devi prendere un bersaglio con un cerchietto di plastica per vincere.
Lui? Che domande: è sempre pronto. La sua incontenibile voglia si dirige senza esitazione sulle tue altre labbra, ma aspetta con pazienza che sia tu ad aprire la 'porta'. Con un movimento del bacino lo inviti ad entrare e lui, senza farselo ripetere due volte, ti penetra senza mezze misure. Odi quando fa così: sa benissimo che in qualche modo la cosa ti fa sempre male, ma soffochi la protesta nelle sue labbra, avvolgendo le braccia attorno al suo collo affinché possa non allontanarsi più. Ormai il danno è fatto... Continua la sua entrata fino a che non raggiunge il limite; solo allora inizia il vero divertimento.
I suoi movimenti sembrano seguire un ritmo ben preciso, ma la verità è che cerca solo di farti sentire più piacere possibile. Si muove lentamente, con dolcezza, staccando le labbra dalle tue, pur mantenendole vicine di modo che a te basti solo allungarle di mezzo centimetro per riaverle indietro. Sincronizza il suo respiro con il tuo e finalmente anche lui ti rende partecipe del suo piacere. Certamente è lui a dettare il ritmo, ma sei tu che dirigi i giochi; lui sale sull'ottovolante, ma non può certo deciderne la traiettoria.





Sono sposata con... Dake!





«Sì, ok, e poi?»
Il tono curioso di Alexy non ammette repliche. Avete presente i bambini capricciosi che devono avere tutto e subito? Uguale; ed è per questo che non vuoi avere figli: ne hai già uno, di trentatré anni, che abita dall'altra parte della strada.
Ti mordi il labbro inferiore, chiedendoti se sia il caso di rispondergli. In fondo, quando mai gli hai tenuto nascosto qualcosa? Dentro di te alzi le spalle convinta che, tanto, è meglio sputare subito il rospo prima che sia lui a ficcarti la mano in gola per tirartelo fuori. Metaforicamente parlando, ovvio.
«E poi al solito, Alex. Mi ha fatta godere come una dannata ragazzina» confessi arrossendo visibilmente. È dolce vedere come, nonostante gli anni siano passati, il rapporto con tuo marito rimane quello di sempre; è una sorta di certezza, di tradizione, forse.
Il tuo amico, dai bizzarri capelli azzurri -non capisci perché, nonostante la sua età, non abbia voluto riportarli al nero naturale- sbuffa visibilmente, mettendo una mano sui fianchi. Con fare teatrale scuote la testa da una parte all'altra cercando sicuramente le parole più adatte per esprimere il concetto in maniera pomposa. Cosa che, ovviamente, non gli riesce, finendo per optare al suo vocabolario quantomai colloquiale.
«Cazzo, e te ne lamenti?!»
Il suo sguardo ti perfora all'altezza dello stomaco; riesci a percepire l'invidia mista a disprezzo per ciò che hai lasciato intendere da un'unica frase.
«Vorrei avere io un uomo che mi scopa così!».
Chiudi gli occhi, un secondo. Vuoi immaginarti il vicinato che, tranquillamente alle prese con le sue faccende quotidiane, si ferma e posa lo sguardo su casa tua dopo l'uscita decisamente più teatrale -più per il volume della voce decisamente alto che per il tono- di quello che pensavi essere il tuo migliore amico. E in fondo sai che lo è davvero: non ti ha mai rubato il marito.
«È stancante, Alex...» e dopo una breve pausa capisci che tanto il discorso si può solo arenare nella sua folle convinzione che tutto sia bello «E comunque non mi sembra che Jade ti lasci a secco». Ottima mossa, ragazzina; quando l'attenzione viene spostata su di lui sai che non si fa ripetere le cose due volte, la prima donna. Ti scappa una risata quando la sua espressione cambia, corrucciandosi. Quella rughetta in mezzo agli occhi gli spunta solo quando sa che hai ragione.
«Seh, seh... Però non è la stessa cosa!»
«Ah no?» e come non ricordarsi di tutte quelle volte che, bussando alla sua porta, notasti un cappello da giardiniere sulla maniglia? Non c'è stato mai bisogno di spiegare a che servisse, né hai mai voluto approfondire la questione: certe cose è sempre meglio non saperle, ma Alexy non sembra essere della tua stessa opinione.
Ed è mentre è intento a spiegarti come anche la singolare e sempre diversa forma di un pene può cambiare totalmente le sensazioni provate in un rapporto sessuale, cercando ancora una volta di sapere dettagli che, in quasi un decennio non hai mai voluto rivelare, che la porta si apre e si richiude velocemente. La tua dolce metà sfonda l'atmosfera leggermente imbarazzante creatasi in cucina e, senza degnare altri di uno sguardo, si fionda su di te, sulle tue labbra, baciandoti appassionatamente e senza riserve.
Oh, sì, decisamente ami quando lo fa; cioè ogni giorno. Ti abbraccia possessivo e voglioso, lasciandoti intendere che lui è pronto a ricominciare quando vuoi, stuzzicandoti comunque con quella mano spavalda che finisce sempre sul tuo sedere.
Alexy si lascia sfuggire un falsissimo colpo di tosse per attirare la vostra attenzione; cioè, l'attenzione di tuo marito che, sempre più spesso, tende a non considerare la sua presenza. Sarà forse colpa di quel discorso uscito durante la grigliata dell'anno precedente in cui cominciò a fare apprezzamenti troppo evidenti sui suoi addominali e, più generalmente, sui suoi muscoli? Può darsi...
Quel sorriso -vagamente, eh- tirato che gli compare sul volto non può che contenere una certa frustrazione. Lo saluta, com'è ormai solito fare. Un cenno della testa, un amichevole domandina sulla giornata appena trascorsa per poi riportare l'attenzione su di te non appena si rende conto che la risposta del tuo amico è terminata. Ti da un ultimo bacio, più lento e appassionato dei primi, sussurrandoti poi all'orecchio un 
«Non farmi attendere troppo» con quel tono malizioso che solo lui riesce a fare, con il quale, solamente, è capace di farti sciogliere.
«Allora... ehm» soppesa le parole, per paura che qualche d'una di più possa essere fraintesa «Io vado a farmi una bella doccia! Alexy» con un altro cenno del capo e un sorriso decisamente più rilassato «Ci vediamo presto!».
Sparisce dietro il primo muro che porta alle scale per il piano di sopra mentre non ti lasci sfuggire la visuale dei suoi glutei strizzati in quel completo a dir poco elegante -forse fin troppo per lui e per l'idea che ormai ti sei fatta di lui. Non ti è nemmeno sfuggita quella ormai familiare protuberanza sul davanti e... non sei l'unica. Il suo amico si distende completamente sul tavolo della cucina fino a raggiungere, per quanto gli è possibile, il tuo orecchio.
«Ti odio» ti sussurra con un pizzico -o decisamente di più- d'invidia nella voce. Sembrerebbe tornato un bambino viziato ma sai benissimo che ciò che hai visto non l'ha lasciato del tutto indifferente.
«Spero che Jade sia disponibile, altrimenti...» non finisce la frase che si morde il labbro e, facendo ciò, scaccia tutte le idee malsane che si sono formate in quella testolina perversa. Un po' ti dispiace per lui, all'apparenza sempre così insoddisfatto, ma sai meglio di lui quanto quella sia solo una facciata a proteggere una felicità stabile che non pensava sarebbe mai riuscito a raggiungere.
Al suo «Vorrei avere un uomo così», leggermente biascicato, ti giri verso il frigorifero e, aprendolo, ne tiri fuori una confezioni di insaccati.
«A questo proposito...» ti giri verso di lui e gliela allunghi, mostrandola dalla parte decorata. Uno sfondo per lo più trasparente che lascia intravedere la plastica bianca di base, con in mezzo una scritta, il suo nome su sfondo rosso, a risaltarlo. Sopra, un riquadro bianco con la descrizione sommaria del prodotto e sotto uno blu con il marchio della casa principale e altri dettagli 'utili'.
Sai che Alexy, per certe cose, è davvero sveglio.
«Sono quattro, ecco. Divertiti!»
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: D per Dolcetta