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Autore: Gale    04/07/2014    3 recensioni
Ecco qui il sequel di Pensieri Svelati.
Qui ci saranno i pensieri di Quattro tratti da Insurgent.
-Riuscirai a sopravvivere o sarai annientato?-
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Svelami i tuoi pensieri, Quattro.'
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3. 3. RISVEGLIO NOTTURNO

Il cigolio fastidioso della stanza mi sveglia. Cavolo, non può essere già l'alba! Apro piano gli occhi e dalla finestra aperta noto che è ancora buio.
Alzo la testa per vedere chi sta entrando nella mia stanza. Credo sia...Tris?
"ieni." sbiascico ancora assonnato, scostando le coperte e facendo posto sul letto.
Aspetta, ma sto sosgnano? Mi alzo meglio e la fisso per accertarmi di quel che ho visto.
Okay, è Tris. Tris con solo una maglietta che non le arriva neanche a metà coscia. Nota il mio sguardo fisso sulle sue gambe scoperte e scerca di tirarla un po' più giù.
Oh no mia cara, più di così non potrai fare.
Si infila veloce nel mio letto, vlta verso di me.
"Brutto sogno?" le chiedo. Il suo profumo mi invade le narici ed io automaticamente ne assaporo quanto posso. Devo controllarmi.
Annuisce.
"Cos'hai sognato?" Magari parlare mi farà distrarre.
Scuote la testa, serrando le labbra. Evita ancora il mio sguardo.
Vorrei tanto che mi parlasse di ci che la preoccupa. Se potessi mi prenderei io i suoi timori e le sue paure.
Faccio scivolare la mia mano sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente.
"Noi siamo a posto, sai?" le dico. "Io e te. Okay?"
Le lascio un bacio leggero e sorrido. "Nient'altro è a posto. Ma noi sì."
"Toabias." dice guardadomi. Ma appena i suoi occhi incontrano i miei tutto cambia. Il suo sguardo nella penombra, noto si fa più scuro e l'aria intorno a noi si fa carica.
Mi ritrovo le sue labbra sopra le mie e non me le lascio scappare.
Rispondo subito al bacio con un altro, anzi con molti altri, tutti più passionali di quelli precedenti. Addio autocontrollo.
Dalla sua guancia, la mia mano arriva a sfiorarle il fianco, poi la vita fino a quando sento il contatto caldo con la sua gamba nuda. La sento rabbrividire.
Contrariamente a quanto mi  aspettassi, Tris si stringe di più a me e aumenta la nostra stretta avvolgendo le sue gambe intorno il mio bacino.
Deglutisco.
Dove vuole arriavre? Perché io non so più quanto possa resistere.
Le nostre lingue continuano a sfiorarsi, eccitandomi. Non so se consciamente o inconsciamente, la mia mano finisce sotto l'orlo della sua maglietta.
La sua pelle al contatto con la mia mi provoca ancor più piacere. Non riesco più a ragionare. La spingo ancor più vicina a me.
Calco sua spina dorsale con le dita e la sua maglietta segue la mia risalita.
Lascio le sue labbra, ormai bollenti e mi dedico al suo collo ancora fresco. Assaporo la sua pelle, mi godo i suoi sospiri e la sua stretta forte sulla mia spalla.
Sotto di me so bene fin dove è arrivata la sua maglietta.
I nostri baci non sono mai stati così famelici. Le mordo il labbro e subito dopo lo ribacio, mentre ancora la mano le esplora ogni centimetro di pelle.
La sento fremere sotto di me, e lei cerca di nasconderlo stringendomi maggiormente.
L'adrenalina e la passione mi annebbiano la mente. Le sfioro veloce la benda sulla spalla. Ma quel toco abbastanza lieve la riporta alla realtà.
Si stacca da me e srotola la maglietta fino alla gambe. Il silenzio è interrotto dai nostri respiri ancora affannosi. Le mie mani sono ancora su di lei.
"Mi spiace" mormora Tris. Ha la voce incrinata.
"Non scusarti." La voce mi esce un po' troppo roca, e non perché sia deluso o che. Le asciugo le guance.
"Mi spiace essere un disastro" esclama all'improvviso. "È solo che mi sento così..." scuote la testa singhiozzando.
"È tutto sbagliato." la interrompo. "Non importa se i tuoi genitori sono in un posto migliore...non sono qui con te, e questo è sbagliato, Tris. Non sarebbe dovuto accadere. Non a te. E chiunque dica che va bene così mente."
Un gemito la scuote e io la abbraccio subito prima che vada a pezzi. Il suo muro crolla in un attimo, davando sfogo a tutto quello che aveva dentro. Piange in un modo esasperato, ma io sono lì per sorreggerla. Io sono qui con lei, e ci sarò sempre.
Rimaniamo così per non so quanto, finchè non si calma e le asciugo tutte le lacrime, senza dirle niente.
"Dormi." le sussurro cullandola.
"Li scaccio io i brutti sogni se vengono a prenderti."
"E come?"
"A schiaffi, naturalmente."
Abbassa la testa sorridendo. Poi allunga il braccio intorno alla mia vita e prende un profondo respiro.
Sento a poco a poco i suoi muscoli rilassarsi e il respiro farsi regolare.
Io continuo ad accarezzarle i capelli e lasciare qualche leggero bacio sulla nuca.
Mi appoggio anche io contro il cuscino e la guardo prima di chiudere gli occhi.
"Ti amo, Tris."




Scusate per il ritardo dell'aggiornamento! Tra esami, amiche in crisi e impegni vari non trovato tempo per me.
Comunque eccoci qui! So che il capitolo è corto rispetto agli altri, ma volevo che questo momento tra Tris e Tobias avesse un capitolo proprio.
Non so come sia venuto, spero bene (?) anche perché ci tengo a far valorizzare sotto ogni aspetto il loro legame. 
Prometto che il prossimo capitolo arriverà presto!
Grazie a tutti e un grazie in più per chi lascerà un commento :')
A presto,
Gale.
  
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