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Autore: HarrysJuliet_x    05/07/2014    4 recensioni
24 Marzo 1990
Michael Jackson, una popstar famosa, sta per pubblicare il suo terzo album: dangerous. Per lanciarlo propone di fare un documentario che si chiamerà: Journey to dangerous, nel quale mostrerà com'è il suo lavoro. Qui entra in gioco la bella Mirabelle Martìn, una ragazza di ventidue anni, la quale avrà l'onore di collaborare all'intervista che farà parte del progetto.
Ma cosa conosce di Michael Jackson? Tutto e niente. Una parte di lui è custodita dove nessuno vi ha accesso. Una parte pericolosa.
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Una personalità così simile alla mia, era come se lo conoscessi da anni. 
Ed era una cosa strana per me, perché non ero mai stata bene con una persona del sesso opposto.
-Perchè sono qui, allora?- Domandai ingenuamente. 
La sua risposta non tardò ad arrivare:- Perché ho visto qualcosa nei tuoi occhi, prima.- 
Scossi il capo confusa.
-Mi perdoni, ma ancora non capisco, signor Jackson..- Lui diventò ancora più serio. -Il terrore.- Mi spiazzò.

Lui sapeva?
Forse aveva sofferto così tanto da imparare a riconoscere la sofferenza degli altri attraverso i loro sguardi.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap3- Breathe

"I don't know if I should."
 

La luce di mezzogiorno si fece più intensa ed il sole cominciava a scottarmi sulla pelle.
Eravamo ancora una volta a bordo piscina. Il suo giardino era immenso e mi meravigliai di come non si fosse mai perso in quella casa così grande per una persona sola.
Mi rabbuiai pensando che non sarebbe più stato da solo, Lisa Marie sarebbe andata a vivere con lui dopo il matrimonio. Non mi dava fastidio il fatto che fosse fidanzato, più che altro, con chi.
Avevo avuto “l’onore” di parlarle solo per cinque minuti, ma già la odiavo. Ed io non ero una persona che portava rancore o che giudicava un libro dalla copertina.

Il rumore dell’acqua che si muoveva m’incantò per qualche minuto, estraniandomi dalla realtà.
Rimuginai sull’intervista, sulle domande successive e sulla presunta felicità di coppia che i due vantavano tanto davanti alle telecamere.
Perché scegliere una donna così spocchiosa quando puoi averne altre mille? Insomma, era Michael Jackson, la più grande popstar mondiale, le ragazze non gli mancavano. 


Improvvisamente ebbi un mancamento a causa dei pasti che avevo saltato. La testa iniziò a girarmi e la vista mi si offuscò.
-Stai bene?- Chiese con preoccupazione.
-Si..- Posai una mano sulla tempia destra. Mi succedeva spesso, oltre agli sbalzi d’umore avevo anche dei mancamenti.
Perché mi facevo questo? Perché mi costringevo a non mangiare? La risposta era una sola: volevo l’approvazione di mio padre, per una volta volevo sentirmi accettata da lui. Nonostante il male ed i danni che mi aveva arrecato volevo compiacerlo.
Ma ai miei occhi, la perfezione a cui ambivo era lontana anni luce.
-Vuoi che chiami un medico?- Probabilmente non aveva mai assistito ad una scena del genere, mentre io vi assistevo quotidianamente.
-No, no, mi è già passato!- Cercai di farmi forza e di sembrare vispa.
Lui annuì dubbioso.
Si era preoccupato per me, non potevo crederci! Il re del pop che si preoccupava per una come me, se lo avessi raccontato mi avrebbero presa per pazza.
Finalmente mi ripresi.
Mi aggiustai gli occhiali nervosamente, poi tossicchiai:-Voleva dirmi qualcosa, signor Jackson?- Bisognava andare al dunque. Perché mi aveva detto di rimanere?
-Non vorrà licenziar..- L’ansia parlò per me.
-No, non preoccuparti. Volevo solamente godere della tua compagnia.- Ero disorientata.
Gli stavo simpatica? Quello si che era un vero scoop.  Non credetti alle mie orecchie, pazzesco!
-E’ sicuro di stare bene?- Mi venne naturale domandarglielo.
-Si, perché non dovrei?- Alzò un sopracciglio divertito.
“Beh forse perché non sono proprio miss simpatia o miss universo?”
Non avevo quelle qualità che pensavo cercasse in una donna, ergo, nella mia mente non mi sembrava fattibile una cosa del genere. Non mi sembrava nemmeno possibile il fatto che mi rivolgesse la parola.
-Ehm, chiedevo.-
Lo guardai un’ultima volta con il fiato mozzato. Era bello, bello da vivere. Il suo sorriso contagioso, il suo carattere introverso ma comunque in qualche modo solare, i suoi occhi…lui.
Quel giorno aveva indossato una camicia verde, i pantaloni neri ed il cappello anch’esso nero. Era l’uomo più affascinante che avessi mai visto dal vivo.
Si accorse che lo stavo fissando ma non disse niente, si limitò a sorridere.
Inaspettatamente qualcosa di bagnato mi venne addosso. Quando riaprii gli occhi compresi che Michael mi aveva tirato un po’ d’acqua.
-Come si è permesso, signor Jackson!- Feci la finta offesa. Ricambiai il gesto schizzandolo con i piedi.
La sua risata cristallina echeggiò nell’aria, mi ammaliò così tanto da non capire più nulla.
-Ah si? Sta giocando con il fuoco, miss Martìn.- Riprese a darmi del lei.
Ridacchiai.
Mi coprii con la mano per pararmi dall’ennesimo schizzo d’acqua che stava per colpirmi in pieno volto.
-Allora spegniamolo questo fuoco.- Ammiccai.
Avevo un piano in mente per fargliela pagare.
Con un gesto repentino lo buttai in acqua, ma lui fu più furbo e mi prese la gamba trascinando giù anche me.
Era palesemente divertito, mi aveva battuto ed aveva vinto. Non mi importava della vittoria, sinceramente volevo solamente vederlo felice. Per farlo ridere avrei perso altre mille volte contro di lui.

 

Eravamo sul patio, seduti su un dondolo a mangiare un po’ di anguria. Avevo ancora la camicia e la gonna, avevo solamente tolto le scarpe e le calze. Anche lui era vestito, tranne per i piedi che erano nudi. 
Se qualcuno ci avesse visto avrebbe pensato che eravamo due pazzi, ma come dargli torto? Lo sembravamo proprio!
-Mi sono divertito con te.- Affermò di punto in bianco.
Arrossii violentemente, sperai che non se ne accorgesse. Sprizzavo gioia da tutti i pori, per me quello era un grande risultato, avevo allietato anche solo per una giornata la vita di una persona e questo mi rendeva la persona più felice del mondo.
-Anche io, signor Jackson. E’ stato un piacere, davvero.- Mi sorrise sornione.
Era bello, troppo, troppo, troppo bello per essere vero.
-Seguimi ti devo far vedere una cosa!- Mi tese una mano che accettai volentieri.
Ci stavamo ancora una volta addentrando in quel vasto giardino per andare chissà dove. La terra sotto ai miei piedi iniziò a tremare a causa di quel contatto che avevo atteso da tutta la mattinata.
La realtà era una sola: il fascino di Michael Jackson mi stava colpendo come una palla demolitrice colpisce un muro.
Non sapevo se la cosa mi dava fastidio o mi faceva piacere, ma era sbagliato, completamente e totalmente sbagliato.
Mi sentivo uno schifo perché mi stavo avvicinando ad un cliente sposato e non avrei dovuto. Sarei dovuta rimanere al mio posto e non l’avevo fatto.
-Eccoci qui.- Lo spettacolo che mi si presentò mi colse alla sprovvista.
Ero strabiliata.
Ci trovammo difronte ad una quercia enorme, contornata da una cascata artificiale.
Non riuscii ad esprimere il mio stupore a riguardo, era incredibile.
-Gypsy!- Urlò.
Qualcosa da dietro la cascata si mosse pesantemente. Mi spaventai a morte, non avevo capito di cosa si trattava fino a quando l’animale non esibì la sua proboscide.
-Oddio, ma è vero?- Chiesi avvicinandomi un po’. Ero sempre stata attratta dagli elefanti, per me erano come dei giganti buoni.
Michael rise di gusto godendosi la scena.
-Tu che dici?- Mannaggia a me e alle mie domande stupide.
Gypsy si avvicinò con cautela, iniziai ad accarezzarle la zampa destra e si rilassò.
Avrei voluto toccarle il viso ma la mia scarsa altezza non mi permetteva di arrivarvi.
-Ti piacciono gli elefanti?-
Annuii di rimando. Non ne avevo mai visto uno, quello era il primo, l’emozione che ebbi nel toccarlo era incontenibile, inspiegabile.
-Me lo ha regalato una mia cara amica. Fra poco dovremmo darlo via..- Disse con una nota di tristezza nella voce.
-Oh, perché? E’ così dolce!- Mi dispiacqui molto, era un peccato.
-A Lisa non piace…-
Li capii tutto.

 


Hola belle!
Grazie per il capitolo precedente (TRE RECENSIONI!!!!!!!!!), mi scuso se questo è un po' scritto male (di merda proprio), ma ho degli esami e avevo un'idea in testa. 
Non aggiornerò per un pochino ragazze perchè come ho già detto devo fare degli esami scolastici e devo studiare molto, quindi niente, spero vi piaccia e spero che possiate recensire anche negativamente.
Un bacio!

  
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