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Autore: Cloud394    08/07/2014    2 recensioni
Durante i meravigliosi anni '60, Eleanor è sola come tanti giovani ragazzi di quell'epoca, vuole essere indipendente, cerca la libertà così dalla romantica Parigi migra a Londra in cerca di libertà, uguaglianza ma soprattutto di sé stessa.
**Avviso**
La storia non è originale, ho fatto un errore. Questa è una fanfiction sui Beatles, spero che non mi segnaliate la storia e spero anche che se c'è qualche fan dei Beatles potesse leggerla. Grazie mille
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo respingo allontanandomi da lui, lui mi guarda piegando la testa, io gli sorrido. Lui si riavvicina ma mi scosto da lui facendogli di no con la testa. Si allontana da me -scusami..-dice lui reggendosi la testa con la mano. Gli poggio la mano sulla spalla – Hamilton, non ti preoccupare..non potevi saperlo..-dico sorridendo, lui scosta le mani dal viso e riesco a vedere il rossore che gli inonda le guance, mi viene da ridere ma mi trattengo -è solo che sei così carina..- dice accarezzandomi il viso ma io mi scosto da lui, puntando lo sguardo altrove -hai un fidanzato?-mi chiede -bhe.. più o meno..- dico con un filo di voce -Ci mancherebbe..sono stato uno stupido,avrei dovuto già capirlo.. chi è questo ragazzo?-mi chiede spostandomi una ciocca dietro l'orecchio, non so cosa rispondergli, ho una tale confusione in testa..nessuno si è mai interessato a me e adesso? Ben due persone di cui uno sconosciuto e un'artista internazionale, questa cosa è irreale, io sto sognando. Ma ho provato mille volte a svegliarmi, le sensazioni sono vere, no. Questo non è un sogno; e io devo rispondergli. Gli dico Paul McCartney..no..non ci crederà mai..ma è la verità! Non voglio mettere a repentaglio la vita di Paul -Non lo conosci..-rispondo cercando di essere più sincera possibile, ma non conoscere Paul McCartney di questi tempi..è come non conoscere Elvis.. -non posso conoscere tutta Londra, magari se lo sento nominare capisco che non ho nessuna chance quando lo vedrò- dice lui scostandosi i capelli che gli arrivano fino alle spalle, sapevo che avrebbe insistito ora cosa gli dico?! -si chiama..-dai Eleanor un nome inglese, un nome inglese maschile; non ne so molti, io sono francese -si chiama...Desmond!- dico tutt'un fiato. Desmond?! che nome è?! Ci sono un sacco di nomi inglesi più comuni e tu che dici? Desmond! -Desmond?-dice lui con l'espressione storta, perfetto..non ci credo io figuriamoci qualcun'altro -Desmond Jones!- mi affretto a dire -Odio quel ragazzo..ma non stava con Molly?- dice lui, è il colmo. Lo conosce anche?! -si sono lasciati..-dico io -ma non erano sposati?-mi chiede lui -sposati?- -si..e con due figli.-dice lui -Forse sono due persone diverse Desmond non ha figli..-dico io.
-Dovremmo andare..-dico io guardando il furgoncino -aspetta..dimmi almeno dove abiti-mi chiede lui, esito ma alla fine gli do' il mio indirizzo. -Spero di rivederti a qualche concerto o sciopero!-dice lui sorridendomi -a quello dei Beatles, stanne certo che ci sarò!-gli faccio cenno con la mano lui ricambia con l'occhiolino. Dan è sobrio ma Penny è ubriaca fradicia, è dietro con me che vomita estenuante tutto quello che ha bevuto. Anch'io non sono sobria, ma mantengo bene l'alcool dopo quelle bugie che ho raccontato, accendo una sigaretta che ho trovato in tasca, tiro la prima boccata, è strana, non è come le solite sigarette, ha qualcosa in più. È molto più rilassante, mi sembra di essere così felice, non ho problemi, mi sembra di volare, inizio a ridere e inizio a pensare che sono la persona più felice della terra -Danny, accendi la radio..-dico in preda alle risate, è il tizio della BBC che parla -che palleee!! Voglio la musica! Voglio ballare! Voglio il rock 'n' roll!-dico ridendo urlando e continuando a fumare volendone sempre di più, urlo e rido mentre Penny si soffoca nel suo vomito, rido ancora di più guardandola, anche lei mi sembra felice, quando mi guarda con i capelli davanti agli occhi, sporca di vomito, prende un panno e si pulisce. Poggia la testa sul furgone in viaggio, accende una sigaretta simile alla mia e iniziamo a ridere insieme, dire che sono felice è poco, quando parte alla radio "I Wanna Be Your Man" entrambe ci alziamo e iniziamo a ballare, ridendo e cadendo ma continuiamo entrambe a ridere. Sono seduta quando finisco la mia sigaretta, mi sento triste come se non dovessi essere più felice, mi accorgo che non ne ho fumata solo una ma dieci, mi accorgo che ne ho altre nell'altro pacchetto sostituite alle mie classiche, "ma quando ne ho fumate tutte queste?" solo quando finisce Penny di fumare la sua, ci guardiamo serie. In quel momento mi accorgo che non erano sigarette quelle che abbiamo fumato, apro il pacchetto, prendo la sigarettaa e la analizzo. È fatta a mano, la cartuccia non è perfetta come le sigarette di fabbrica, qualcosa esce fuori alla fine dello spinello, non è tabacco; è erba. Abbiamo fumato degli spinelli, alzo lo sguardo preoccupato verso Penny,lei mi volge il suo. Entrambe scoppiamo a ridere nello stesso momento.
____spazio autrice____
salve ragazzi,eccoci al 15° capitolo,ieri (7 Luglio) non ne ho pubblicato il capitolo perché l'altro ieri ne ho pubblicati due,volevo prendermi una pausa anche perché era il compleanno di Ringo (*-* 74 anni auguri *^*)il titolo è preso dalla canzone "I am the walrus" dei Beatles.Rringrazio la mia editor,saluto le mie tossiche e ci vediamo nel capitolo 16! BUONA LETTURA E RECENSITE!
 
  
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