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Autore: inomniaparatus77    09/07/2014    1 recensioni
"Ad una cosa non avevo pensato.
Non avevo pensato che potesse esserci lei, dall'altra parte del telefono."
Per chi, come me, a distanza di anni dall'ultima stagione di "Gilmore Girls", ancora non riesce a non fantasticare sulla coppia Rory e Jess, e vorrebbe altri capitoli nel libro della loro storia.
Questa è per voi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Stars Hollow, 19 Ottobre 2009.

 

E' qualche giorno che sono qui a Stars Hollow, le mie giornate si stanno svolgendo quasi tutte allo stesso modo: passo del tempo con April, scappo da Lorelai e aiuto Luke. Sono seriamente preoccupato di cosa stia combinando Jake a Philadelphia senza di me, ma parlando in tutta sincerità il mio pensiero principale è uno solo: Rory. Oggi pomeriggio arriverà qui e finalmente potremo stare insieme. Ovviamente ha già specificato che Lorelai deve sapere prima che lei sia qui, perché non vuole farla ritrovare di fronte al “fatto compiuto”. Certo che avrebbe anche potuto dirglierlo lei.. Anzi, avrebbe dovuto. Ma perché proprio a me?

Scuoto la testa senza accorgermene e Luke mi chiede a cosa stia pensando.

-Io? Mah, niente.. Pensavo a cose di lavoro..- gli rispondo con tono quasi svogliato, mentre sistemo delle tazze da caffè.

-Insomma oggi pomeriggio Rory sarà qui, o almeno così mi ha detto Lorelai!-

Il caso ha voluto che proprio mentre Luke pronunciasse il suo nome, una tazza mi scivolasse dalla mano. Questi sono segni del destino.

-Tu non le hai parlato, vero?- mi dice Luke guardandomi con aria quasi divertita.

-Di cosa dovrei parlarle?- gli rispondo, come se non sapessi alla perfezione che anche lui intende che dovrei parlarle di quella cosa.

-Jess..- scoppia a ridere e mi da una pacca sulla spalla. -Psst, sta anche entrando!- mi dice lui, continuando a ridere, mentre sento quel tintinnio della porta, che mi fa cadere in uno stato di agitazione totale.

 

-A cosa devo questa accoglienza così gioviale?- dice lei, con quella voce così squillante e così terribilmente simile a quella della mia Rory, riferendosi alle risate di Luke.

-Nah, mi dispiace deluderti ma le mie risate erano per Jess!- gli risponde lui.

-Oh, Jess! Quindi far ridere ti riesce ultimamente?- mi dice lei, continuando a fissarmi.

-Si, sto intraprendendo una carriera da comico, non lo sapevi?- le rispondo sarcasticamente, fulminandola con lo sguardo. Iniziamo bene, mi dico. Mi allontano un secondo e li lascio alle loro chiacchiere, insolite come sempre, ma pur sempre da coniugi. Poi non so cosa mi prende, mi giro, sbuffo un attimo, a passo veloce torno dove c'erano loro due intenti a chiacchierare di staccionate, e.. -Lorelai! Hai un attimo?- dico, senza capire bene nemmeno ciò che sto facendo.

-Io? Dici proprio a me? Anche se so che non ci sono altre Lorelai nel locale, era solo per dare al la conversazione un tono un po' più..-

-Si, dico a te!- la interrompo, lasciandola con quell'espressione tipica che le si dipingeva sul viso più o meno ogni volta che le rivolgevo la parola.

Luke si allontana con una scusa banalissima, e io colgo la palla al balzo e senza fare tanti giri di parole vado dritto al punto: -Io e Rory ci stiamo frequentando, di nuovo.- enfatizzo quel “di nuovo” con aria quasi orgogliosa, mentre attendo, quasi con paura, che sul suo viso apparga una qualsiasi espressione.

-Tu. Tu e Rory. Rory mia figlia. Vi state.. frequentando.- si interrompe per fare un sorso dalla tazza di caffè, ma senza togliermi lo sguardo di dosso. -Da quando? Da quanto? Perché Rory non me lo ha detto? E soprattutto definisci frequentando.-

Oh mio dio, le sue solite raffiche di parole. Cerco di mantenere la calma.

-Si, Rory, proprio tua figlia, da poche settimane, due, mi pare. Non l'ho costretta a fare nulla, non le ho praticato stalking, nessuna minaccia incombe nella sua vita. Mi ha chiamato lei. Ci siamo visti e..-

-Non andare avanti, posso immaginare, cioè non vorrei, ma posso farlo..-

Sbuffo appena e aggiungo un'ultima cosa. -Ha voluto che fossi io a dirtelo per provare a far cambiare i nostri rapporti, per questo non ti ha detto nulla.-

-Ahh Rory.. è sempre stata una bambina speranzosa.- dice lei, con il suo tono sarcastico tipico.

-Senti, non so se cercherai di opporti alla cosa, ma ormai siamo grandi e vaccinati, e non credo che anche non volendo non riusciresti a farle cambiare idea ora, o almeno lo spero.-

-Senti tu, ragazzino. Se c'è una cosa che so è che Rory ha le sue idee, e nessuno è in grado di farglierle cambiare. Vorrei solo la certezza che non proverai mai a tarparle le ali, ha una carriera splendente di fronte a sé. Intesi?-

-Ti ricordo che sono stato io a convincerla a tornare a Yale, quando perdeva tempo dietro quel cretino di Logan, o come si chiamava.-

-Non credo ti daranno un premio per questo Jess, hai fatto solo ciò che era giusto.. Comunque adesso devo andare. Sii prudente, siatelo entrambi.- ridacchia mentre dice queste ultime due frasi, alzandosi, e mi fa un occhiolino. Non capisco subito, ma poco dopo purtroppo, ci arrivo. No, no, vi prego. Delle raccomandazioni sessuali da Lorelai no!

Lei si allontana, va a salutare Luke con un bacio, ed esce.

Poteva andare peggio, no?

 

 

L'appuntamento con Rory è davanti il locale alle 6pm, e dopo essermi fatto una doccia, aver messo una camicia (si, crescendo anche io ho dovuto mettere da parte le T-shirt dei gruppi rock, mio malgrado) sopra un paio di jeans, ed aver “sistemato” i capelli, scendo giù per fumare una sigaretta mentre la aspetto.

Sono appoggiato al muretto e noto quello spilungone, purtroppo, a me noto, uscire dal market di Doosie. Ha qualcosa di diverso, la barba forse. Fumo la mia sigaretta, indifferente, ma sotto sotto spero che mi veda per vedere l'espressione sul suo volto. Dopo poco infatti, si gira, e rimane a fissarmi, non credo mi abbia riconosciuto. Gli faccio un cenno col capo sorridendo sghembo, per provocarlo, e dall'espressione sul suo viso mi rendo conto che mi ha riconosciuto. Per poco non scoppio a ridere, ma mi trattengo. Spero solo che se ne vada prima che arrivi Rory. Lo vedo rientrare dentro il negozio con la coda dell'occhio, probabilmente avrà dimenticato qualcosa.. Immediatamente la mia attenzione viene catturata dalla Prius di Rory che vedo arrivare nella mia direzione, e che parcheggia di fronte a me. Spengo la sigaretta e le vado incontro, aprendole la portiera una volta lì.

-Vedo con piacere che sei ancora vivo!- esclama, prima di gettarmi le braccia al collo.

La bacio, prima ancora di risponderle. La stringo a me, e respiro a fondo per sentire il suo profumo. -Diciamo che sono sopravvissuto..- le dico, in un piccolo intervallo tra un bacio e l'altro. Restiamo per qualche minuto abbracciati, mentre parliamo, e poi sento una voce chiamare il suo nome. Mi giro. Lei guarda oltre la mia spalla, e.. Chi poteva essere? Ma certo, Dean! Mi pietrifico, e la sento sbuffare leggermente.

-Lo ha fatto apposta, mi aveva visto..- le dico io, sussurrando.

-Devo proprio farlo?- mi dice lei, rimanendo immobile.

-Secondo me potresti anche non farlo, ma non sarebbe da te.. Vai a salutarlo, Rory.- le dico, cercando di rimanere il più tranquillo possibile.

-Troppo tardi!- mi dice lei, velocemente.

Si era avvicinato, lo spilungone.

-Ciao, Dean!-

-Da quanto tempo..- dice lui, mentre mi giro anch'io. -Dean.- dico io, con voce ferma, sorridendo sarcasticamente.

-Jess.- risponde lui, secco.

-Beh, come va?- chiede lei, per allentare la tensione.

-Tutto nella normalità, direi.- gli risponde lui, con quella voce da morto vivente.

-Noi adesso dovremmo andare, non credi?- le dico mettendole un braccio intorno alla vita, mentre le sorrido, noncurante di Dean e il suo sguardo lì davanti.

-Sì, dovremmo. Ciao Dean! Ci vediamo.- dice lei, facendo un cenno con la mano allo spilungone.

-Ciao..- dice lui, girandosi per andare via.

-Ciao..- gli faccio il verso, a bassa voce, così che solo Rory possa sentirmi, e lei ride.

 

Abbiamo tante cose da raccontarci, e si preannuncia una bella serata nonostante questo incontro imbarazzante come inizio.

  
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