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Autore: _Veronik_    11/07/2014    2 recensioni
-sei un angelo?- chiese Ujin ad un centimetro da quel ragazzo sovraumano, quasi divino.
-qualcosa del genere- sussurrò lui.
I loro volti quasi si sfioravano e potevano entrambi sentire i respiri e i battiti del cuore dell’altro.
Era tutto così strano. Come se lui non fosse davvero lì. Lì dove? Ujin se lo chiedeva. Non sapeva dove fosse o come ci fosse arrivata. Sapeva solo che il suo cuore batteva troppo velocemente e il suo respiro si faceva sempre più affannato. Mentre i battiti di lui erano come una melodia. Una melodia bellissima da cui Ujin si faceva cullare. Avevano entrambi gli occhi socchiusi ed erano fermi a pochi centimetri dal corpo dell’altro senza dire nulla.
Solo il suono dei loro cuori che battevano all’unisono.
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Ehilà gente!
Questa è la mia prima ff nella sezione SHINee!
Spero vi piaccia!
Baci :** _Veronik_
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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1 Sei un angelo?

-sei un angelo?- chiese Ujin ad un centimetro da quel ragazzo sovraumano, quasi divino.
-qualcosa del genere- sussurrò lui.
I loro volti quasi si sfioravano e potevano entrambi sentire i respiri e i battiti del cuore dell’altro.
Era tutto così strano. Come se lui non fosse davvero lì. Lì dove? Ujin se lo chiedeva. Non sapeva dove fosse o come ci fosse arrivata. Sapeva solo che il suo cuore batteva troppo velocemente e il suo respiro si faceva sempre più affannato. Mentre i battiti di lui erano come una melodia. Una melodia bellissima da cui Ujin si faceva cullare. Avevano entrambi gli occhi socchiusi ed erano fermi a pochi centimetri dal corpo dell’altro senza dire nulla.
Solo il suono dei loro cuori che battevano all’unisono.

Ujin aprì gli occhi per vedere il volto del misterioso ragazzo ma tutto finì all’improvviso. Si mise seduta sul letto con il respiro corto e un po’ spaventata.
Era solo un sogno.
Un sogno che ripeteva ormai da una settimana senza scoprire il volto di lui, del misterioso angelo.
Si alzò in piedi dirigendosi in bagno. Si sciacquò più volte il viso, che vedeva riflesso nello specchio ovale, prima di asciugarlo e scendere nella cucina silenziosa.
Nonostante avesse 18 anni Ujin era abituata a stare in casa da sola con suo fratello gemello Kibum che probabilmente ancora dormiva. I suoi genitori lavoravano lontano e tornavano solo per il fine settimana, così Ujin passava le giornate con i suoi amici e il suo ragazzo.
Jonghyun e Ujin stavano insieme da due anni ormai. Si conoscevano da sempre perché JJong era un amico di Key, suo fratello, e doveva ammettere che aveva sempre avuto un debole per lui. Bruno, occhi scuri, ed un sorriso fantastico. Peccato che era da poco più di una settimana che aveva detto addio ai suoi splendidi capelli scuri per sfoggiare il suo nuovo e fierissimo look biondo platino, di cui Ujin non era felicissima, ma doveva ammettere che in quel modo era terribilmente sexy.
Mentre riempiva la tazza di latte e la metteva nel microonde, vide suo fratello ancora assonnato avvicinarsi al tavolo e sedersi su una sedia.
-la prepari anche a me?- chiese sbadigliando riferendosi alla colazione.
-certo- rispose gentilmente Ujin.
Erano sempre stati abbastanza uniti come fratelli, anche perché, se dovevano vivere tutti i giorni soli in casa, dovevano pur andare d’accordo. Key aveva degli occhi scuri che andavano in contrasto con i suoi capelli biondi, ma non un biondo platino come l’amico, erano di un giallo canarino. Ma infondo gli donavano molto.
Diede la tazza a Key ed iniziarono a mangiare.
-hey, oggi esci con JJong?- chiese suo fratello con la bocca piena di biscotti.
-penso di si- rispose lei.
Erano da poco iniziate le vacanze estive e Ujin non aveva intenzione di rinchiudersi in casa tutto il giorno a studiare.
-perché è da ieri che non risponde alle mie chiamate- la informò Key.
-non so che dirti. Ieri non l’ho sentito per niente- gli disse lei –ti faccio risapere quando lo chiamo. Ok?- terminò Ujin mettendo la tazza nel lavandino e andando in camera senza aspettare la risposta del fratello.
Accese il computer e mise la musica. Adorava ascoltarla, praticamente in qualsiasi momento. Lesse l’orario dalla sua sveglia che era poggiata sul comodino: 9:40. Il sole splendeva fuori dalla finestra dalle tende bianche; erano in Corea nella bellissima Seoul e Ujin non vedeva l’ora uscire con JJong, così lo chiamò; ma come l’aveva avvertita suo fratello, lui non rispose; così decise di lasciare un messaggio in segreteria.
-ehi amore, Key dice che non rispondi. Comunque appena puoi chiamami; mi stai facendo preoccupare. Vorrei uscire oggi, è una bella giornata. Fammi sapere. Ciao- e riattaccò.
Nel frattempo decise di cambiarsi e passare dalla sua migliore amica Hyosung. Aveva i capelli lunghi color oro e secondo Ujin era molta bella. Si conoscevano dalle elementari e dal primo momento erano andate d’accordo. Indossò un vestito leggero, verde chiaro e si specchiò: Ujin era una ragazza abbastanza minuta, capelli corti alle spalle, mossi e scuri con riflessi rame e due occhi felini come quelli di Kibum. Si mise un po’ di matita e mascara e scese le scale della casa. Key era ancora seduto in cucina a guardare la tv.
-ho chiamato JJong e non mi ha risposto. Se non mi richiama passo da lui più tardi. Io esco vado da Hyo. Tu che fai oggi? Non esci?- disse Ujin al fratello che la salutò con un bacio sulla guancia prima di risponderle.
-penso di si. Ci vediamo dopo- disse salendo al piano superiore.
Ujin prese le chiavi della macchina e uscì. Una volta a casa della sua amica aspetto ben 20 minuti prima che fosse pronta, nonostante l’avesse avvertita con messaggio durante il tragitto, e si avviarono in centro.
-oggi non esci con JJong?- le chiese Hyosung mentre mangiavano un gelato al tavolino di un bar.
-non risponde al telefono- rispose Ujin.
-avete litigato?- le chiese preoccupata.
-no tranquilla, non risponde neanche a Key. Più tardi passo da lui-
Verso le 12:30 l’amica andò a pranzo da Onew, il suo ragazzo, nonché anche loro amico, così Ujin decise di passare da Jonghyun. Quando bussò alla porta ad aprirle fu la sorella minore del ragazzo.
-ciao Ujin. Entra- disse JNey facendola accomodare.
-ciao, i tuoi? A lavoro?-
-si- rispose lei sedendosi sul divano di pelle color sabbia del salotto dove probabilmente la bambina stava precedentemente guardando la tv accesa.
- e JJong? C’è?-
-dorme ancora; se vuoi puoi svegliarlo- disse lei con un sorrisino complice sul viso.
-ok- rispose Ujin ridendo e dirigendosi nella camera del ragazzo al piano superiore.
Una volta entrata aprì le finestre della stanza e si avvicinò al letto.
-amore- disse dolcemente –non credi che sia ora di alzarsi? È quasi l’una- continuò dandogli un bacio.
-sai, potresti svegliarmi così ogni mattina; magari portandomi anche la colazione- disse Jonghyun aprendo gli occhi e ridendo.
-certo e poi ti lavo anche i denti- dissi la ragazza ironica alzandosi dal letto.
-no resta qui- disse lui tirandola per un braccio ancora assonnato.
-ok- cedette Ujin stendendosi al suo fianco –il cellulare? Che fine ha fatto?-
-mmh credo sia scarico buttato da qualche parte lì- rispose lui sbadigliando e indicando con la mano la scrivania della stanza.
Ma una persona che non conosceva la disposizione dei mobili di quella stanza, non avrebbe mai detto che in quell’ angolo ci fosse stata una scrivania; i vestiti e altre cianfrusaglie del ragazzo la ricoprivano completamente. No, non si poteva proprio dire che fosse un ragazzo ordinato. Ma questo ormai Ujin lo sapeva.
Si alzo dal letto iniziò a cercare, tra maglie, pantaloni e altro, il cellulare del suo ragazzo. Quando lo trovò lo tirò a Jonghyun.
-mettilo a ricaricare. Ieri ti ha chiamato anche Key- gli disse rimproverandolo e risedendosi sul letto.
Il ragazzo si alzò svogliatamente, prese il cellulare e lo attaccò alla presa della parete bianca. Era una stanza abbastanza spaziosa con i muri chiari e il pavimento ricoperto da una moquette beige.
Ujin si sdraiò sul materasso e mettendo le mani dietro la testa osservò divertita il suo ragazzo cercare tra la miriade di vestiti sulla scrivania qualcosa di decente da mettere,per poi rinunciare e optare per il guardaroba. Si infilò velocemente un paio di jeans e una maglietta nera aderente per poi chiudersi in bagno. Ujin sapeva che sarebbe rimasto lì per molto tempo, così decise di scendere da JNey nel salotto. Mentre scendeva la scalinata di legno della piccola villa la signora Kim rientrò in casa dal lavoro. Poggiò la borsa su un tavolino e quando alzò gli occhi, vedendo la ragazza la salutò.
-ciao Ujin. Resti a pranzo?-
-no grazie MiSun. Jjong si è appena cambiato, credo voglia uscire- ormai si conoscevano da tempo e Ujin non dava più del “lei” alla madre del suo ragazzo da prima ancora che si mettessero insieme.
-ok. Scommetto che si è appena svegliato?-
-in realtà si- rispose la ragazza ridendo.
-io intanto inizio a cucinare; a breve tornerà mio marito. JNey apparecchia la tavola!- disse MiSun andando in cucina.
Dopo un po’ Jjong scese al piano inferiore e con Ujin uscì di casa.
-allora, cos’hai intenzione di fare con 3 mesi di vacanze?- chiese Jonghyun sorridendo alla sua ragazza ad un tavolo di una pizzeria in centro.
-beh non saprei. Potrei uscire ogni giorno con la persona più fantastica che conosco- iniziò Ujin mentre il ragazzo già felice e sorridendo a trentadue denti si aspettava che il suo nome venisse pronunciato dalle labbra che baciava ogni giorno e di cui non si sarebbe mai stancato –cioè la mia bellissima amica  Hyosung- continuò lei ridendo.
-ehi- fece lui triste –grazie eh- disse incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio facendo il finto offeso.
-dai, sai che scherzo- cercò di dire lei e per farsi perdonare si alzò dalla sedia e andò a dare un dolce bacio sulle labbra a Jonghyun sedutogli di fronte.
La giornata trascorse tranquilla, mentre durante tutto il pomeriggio e la sera i due ragazzi passarono il tempo soli in casa di lei, poiché Key era uscito, finché arrivò il momento di salutarsi.
-penso sia ora di tornare a casa- disse il ragazzo staccando le sue labbra da quelle di Ujin e guardando l’orario sul cellulare che teneva nella tasca dei jeans.
-ok- disse lei alzandosi dal divano del salotto di casa sua dove era accesa la tv e accompagnandolo alla porta.
Jonghyun le stampo un ultimo bacio sulle labbra prima di darle la buonanotte e salutarla. Ujin chiuse la porta di ingresso e si avviò in camera sua. Erano le undici e mezza; indossò un paio di pantaloncini azzurri e una canotta bianca e passò da suo fratello prima di andare a dormire. Bussò alla porta del ragazzo che era rientrato a casa circa un ora prima dopo aver passato la sera con Minho, un altro loro amico, e non entro prima che Key non le diede il permesso. Era una regola: se volevano andare d’accordo nessuno dei due doveva invadere la privacy dell’altro. Una volta entrata vide il biondo al computer sulla scrivania in legno della stanza.
-ehi non vai a letto?- chiese lei.
-si tra poco- rispose lui continuando a scrivere alla tastiera.
-ok, allora buonanotte- disse Ujin dando un bacio sulla guancia al fratello.
-notte- disse lui staccando gli occhi dallo schermo per la prima volta da quando era entrata nella stanza per darle a sua volta un bacio.
-notte- ripeté la ragazza uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

NOTE AUTORE:
Ehilà gente!
Questo è il primo capitolo della mia prima ff nella sezione SHINee! Spero che vi abbia incuriosito e che continuerete a leggerla!
È una storia fantasy(?) ispirata al libro di Lisa Jane Smith “Il gioco proibito”.
Spero vi piaccia!
Alla prossima ;)
Baci :** _Veronik_

  
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