Anime & Manga > Chobits
Segui la storia  |       
Autore: Eylis    30/08/2008    1 recensioni
Ormai aveva ricordato quasi ogni parte del proprio passato. Solo una cosa le sfuggiva: perché si trovava in quel luogo? Cosa era successo prima che il suo corpo si spegnesse? Perché ne era certa, si era spenta. Eppure ora esisteva nuovamente, anche se percepiva che la sua forma era diversa. Rammentava unicamente che quel dolore tanto forte causato dall’ambivalenza dei suoi sentimenti, la lotta fra ciò che era giusto e ciò che avrebbe desiderato l’aveva portata ad un sovraccarico della memoria. Aveva iniziato a non più funzionare come avrebbe dovuto. E ne era sicura, aveva desiderato lei stessa di poter cadere nell’oblio, nonostante i suoi genitori tanto si fossero affannati nel cercare di ripararla. Ma cos’era successo in quegli ultimi attimi?
[...]

Dopo aver capito i propri sentimenti per il padre Freia decide di spegnersi per non più soffrire. Ma Erda, la sorella, vuole salvare i suoi ricordi, e li inserisce dentro di sé. Cosa succederà quando Freia si risveglierà? Quali saranno i suoi pensieri, le sue emozioni, come potrà “regolare” i conti lasciati in sospeso? Una piccola nota: questa storia non è davvero shoujo-ai, ma contiene elementi che potrebbero ricordare questo avvertimento perché ho tentato di richiamare quella punta di ambiguità che è sempre presente nei lavori delle CLAMP
Questa storia si è classificata prima al concorso "Singing Flowers" indetto da Writers Arena
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chii, Dark Chii, Hibiya Chitose, Hideki Motosuwa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3. Chii

Dammi la forza di affrontare il male che ho causato, ora che conosco la parte più oscura di me

Ormai aveva ricordato quasi ogni parte del proprio passato. Solo una cosa le sfuggiva: perché si trovava in quel luogo? Cosa era successo prima che il suo corpo si spegnesse? Perché ne era certa, si era spenta. Eppure ora esisteva nuovamente, anche se percepiva che la sua forma era diversa. Rammentava unicamente che quel dolore tanto forte causato dall’ambivalenza dei suoi sentimenti, la lotta fra ciò che era giusto e ciò che avrebbe desiderato l’aveva portata ad un sovraccarico della memoria. Aveva iniziato a non più funzionare come avrebbe dovuto. E ne era sicura, aveva desiderato lei stessa di poter cadere nell’oblio, nonostante i suoi genitori tanto si fossero affannati nel cercare di ripararla. Ma cos’era successo in quegli ultimi attimi?

“Hideki!”

Sussultò. Di nuovo quella voce, tanto conosciuta, eppure ancora senza volto… Da quando aveva riaperto gli occhi e si era trovata in quella oscurità, in quel tempo che non sapeva numerare poiché ogni attimo era uguale all’altro, la sua attesa era a volte interrotta da quei suoni. Ogni volta, sorpresa, si trovava invasa da una dolce sensazione. Sentiva di conoscere la persona a cui apparteneva quella voce, le ricordava qualcuno che le era stato molto vicino… D’istinto osservò le proprie mani, che fino ad allora aveva evitato di guardare a causa del loro candore. E d’improvviso la sua memoria riuscì ad abbattere l’ultima barriera, e rammentò ogni cosa.

Vide delle mani candide stringere le sue. Un sorriso malinconico su un volto che si rispecchiava nel suo. Tanti cavi elettrici la circondavano, raggiungevano il letto sul quale era stata posata, si spingevano al suo interno. E degli ulteriori cavi che la congiungevano a lei, Erda. Le stava chiedendo di inserire dentro di lei i suoi dati perché la sua coscienza non andasse persa per sempre… Ma in quel modo avrebbe annullato sé stessa. Freia non voleva accettare, ma la sorella l’aveva posta di fronte all’evidenza. Non voleva perdere i propri ricordi. Così aveva trasferito i propri dati dentro Erda. L’ultima cosa che rammentava, quando ormai era in procinto di spegnersi, quando il suo corpo già non era più in grado di muoversi neppure per sollevare le palpebre, era la voce di suo padre che prometteva ad Erda di esaudire i loro desideri. Perché la volontà della sorella, ormai, era anche la sua.

Freia strinse a sé le sue stesse mani cullandole, le ricordavano quelle della sorella, che avrebbe voluto poter stringere ancora. Ora capiva a chi apparteneva quella voce, tanto melodiosa ed eppure ingenua.
“Erda…” Quel nome le sfuggì dalle labbra e la colse di sorpresa. Si rese conto che la propria voce aveva la medesima tonalità di quella della sorella, l’uguale melodia. L’unica componente che le mancava era l’innocenza. Dunque ora si trovava nel cuore di Erda, e questa si era risvegliata. Sapeva che non sarebbe stato giusto intervenire nei suoi giorni, ma il desiderio di rivedere il suo volto era troppo forte. Questa volta pronunciò il suo nome con voce più sicura.
“Erda!”

“Chi sei?”
“Sono io.”
“Ma chi sei?”
“Chiudi i tuoi occhi, potrai vedermi dentro di te.”
“Chii…” Il pc chiuse gli occhi come le era stato chiesto, e Freia finalmente riuscì, grazie alla volontà di Erda, a vincere l’ultimo vincolo che la teneva legata nel fondo del suo cuore. Piano oltrepassò il limite della coscienza della sorella, mostrandosi a lei.
“Erda…”
“Chii?” Freia rimase un attimo perplessa, poi ricordò. Erda si era accesa nuovamente da poco, ancora non aveva raggiunto tutte le conoscenze necessarie. Avrebbe voluto sfiorare il suo volto, quasi per accertarsi della sua reale esistenza.
“Cosa significa Chii?”
“Chii è Chii, Hideki mi ha chiamata così.”
“Hideki?”
“Hideki mi ha trovata.”
“Allora ora abiti con lui.” Erda annuì. “Ed è Hideki l’uomo solo per te?”
“Chii?” Il volto perplesso della sorella le permise di intuire che ancora non capiva il significato di quella domanda. Era ancora troppo presto, si era risvegliata da poco… La strinse a sé con dolcezza.
“Non importa, capirai quando sarà il momento. D’ora in poi anch’io ti chiamerò Chii.” La sorella la guardò e Freia si sentì nuovamente nuda, quegli occhi ingenui la costringevano ad affrontare la sua realtà.
“Da questo momento vedrò tutto ciò che i tuoi occhi visualizzeranno, sarò sempre al tuo fianco. Chii…” Freia le porse le mani, Chii vi appoggiò i palmi senza smettere di osservare i suoi occhi. Prima di permetterle di uscire da sé stessa Freia si avvicinò al suo viso. Finalmente erano di nuovo insieme, le sarebbe sempre stata accanto, l’avrebbe seguita ed aiutata. Avrebbe potuto ringraziarla per il sacrificio che aveva compiuto con lei e che ora non le era permesso di ricordare. Sfiorò le sue labbra in un delicato bacio.

Seguì Chii giorno dopo giorno, osservando le sue mosse, ciò che la circondava, percependo sulla propria pelle le emozioni della sorella. A volte la chiamava. Doveva farlo, aveva il bisogno di parlare con lei, sentire la sua voce. Aveva bisogno di quel candore che le dava l’impressione d’essere lavata dal male che aveva causato. Aiutandola a capire il mondo, e soprattutto a capire i suoi sentimenti poteva credere d’essere perdonata per ciò che era successo prima. Ed i sentimenti di Chii crescevano di giorno in giorno, verso gli amici, verso altri pc incontrati, ma soprattutto verso Hideki. Il ragazzo che l’aveva raccolta nella via in cui era stata lasciata e che l’aveva riavviata.

Scoprì che Hideki viveva nella palazzina gestita da una donna che avrebbe potuto riconoscere ovunque: Chitose Hibiya. Sua madre seguiva Chii col medesimo occhio attento quanto più poteva, nonostante la sorella non potesse riconoscerla. E Freia in quel momento non poteva rivelarle nulla di ciò che riguardava il suo passato, non ancora. Ora Chii era diversa, aveva una nuova esistenza. Starle accanto le era sufficiente a dimenticare il proprio dolore, anche se a volte, nell’oscurità, si sentiva nuovamente sola. Rammentava la voce del padre e si trovava incapace di scacciarla dal proprio cuore, perché troppo l’aveva amato.
Così, grazie anche al suo aiuto, col tempo Chii accrebbe le sue conoscenze pian piano per essere in grado di riconoscere ciò che la circondava, le azioni, i sentimenti. E nel medesimo modo iniziò a capire che Hideki, che l’aveva accolta nella propria casa, le era molto caro.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Chobits / Vai alla pagina dell'autore: Eylis