Le moto. Ma non semplici moto, ma quelle da show.
La sua preferita in assoluto la teneva come una reliquia nel garage di casa sua. Era una Harley Devizon nera e con delle fiamme rosso-arancioni.
-Sono a casa!-
Entrò in salotto e vide la madre piangere disperatamente e il padre cercare di consolarla.
-Su Lucille, non fare così...-
-Mamma, papà, che succede?-
Chiese allarmato lui.
-Nulla tesoro,nulla...-
Disse Lucille cercando di asciugarsi le lacrime.
-No, non me la date a bere, ho diciasette anni, credo di poter sapere che diavolo succede quì!-
Jack sospirò tristemente.
-Figliolo siediti...è giunto il momento che tu sappia ogni cosa.-
Troy ubbidì e il padre gli mostrò un documento dell' ospedale.
-Ma...che significa? Che vuol dire "il cancro è avanzato"? Papà tu non puoi essere malato!-
Disse il ragazzo alzandosi in piedi.
-Mi dispiace ragazzo... purtroppo l' ho scopeto qualche mese fa e...-
-E VOI AVETE AVUTO SOLO ORA LA DECENZA DI DIRMELO?-
Urlò lui con gli occhi lucidi.
-Cerca di capire noi...-
-Voi cosa? Stai per morire e non mi avete detto nulla...ma non vi vergognate?!-
Troy salì di corsa in camera sua sbattendo la porta per poi stendersi sul letto.
Improvvisamente bussarono.
-Andate via...-
Disse freddamente.
-Troy, sono io!-
Rispose una voce femminile e un po' infantile facendo capolineo nella stanza.
-Giselle...vieni!-
Gieselle, la sua sorellina di dodici anni.
-è vero?-
Chiese chiudendo la porta alle sue spalle.
Troy potè notare che aveva gli occhi lucidi.
-Oddio, hai sentito tutto?-
Chiese allarmato lui mettendosi a sedere.
-Si... papà sta per morire?-
Lui le fece segno di avvicinarsi e l' abbracciò, lei capì e scoppiò in lacrime.
-Non voglio... non voglio che papà muoia!-
Giselle si strinse di più al fratello che le accarezzava i capelli castano chiaro.
-Hey, ascoltami, non è ancora detta l' ultima parola, con le medicine che ci sono oggi potrebbe salvarsi!-
-Potrebbe... c' è sempre una possibilità che possa morire.-
Troy le asciugò le lacrime che sgorgavano da quegli occhi azzurri così belli, ma ora arrossati per via del pianto.
-Devi essere forte Giselle, ok?-
Lei annuì e tornò tra le braccia del fratello.
-Ti voglio bene Troy... non abbandonarmi mai!-
-Anche io te ne voglio e ci sarò sempre per te!-
Si stesero e si addormentarono abbracciati mentre al piano di sotto i loro genitori cercavano una soluzione a questo grave problema.
Continua nel secondo capitolo.
Salve, sono tornata con questa nuova ficci dopo mesi.
La iniziai a Gennaio, ma per problemi che voi sapete la pubblico ora.
è ispirata al film Ghost Rider, perdonatemi se sarà noiosa o altro, ma l' ho scritta di getto fino al decimo cappy. Grazie anche per leggere solamente. Ciao!