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Autore: miriel67    02/09/2008    2 recensioni
L'aeroporto di Venezia non è molto grande... Ha il nome di un grande viaggiatore, Marco Polo.Cosa ci faccio qui? Sto aspettando la mia Pen Pal dal Giappone: si chiama Kagome Higurashi e ha la mia età,16 anni. Io? Io mi chiamo Ginevra, faccio la prima liceo e ho sedici anni anche io... Abito a Venezia, vicino alla Prefettura, Palazzo Corner...Avete presente?!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ginevra 5

- Una tazza di tè è sufficiente, grazie signora -

Il pesce di mattina appena alzati con il riso proprio no, non ce la poteva fare, anche se era di Venezia.
Guardava Inuyasha che mangiava la sua colazione a quattro palmenti... Beato lui...
- Ascolti signora, vorrei farmi la doccia o il bagno dove posso... come... -
Ginevra aveva dormito come un sasso quella notte, si era buttata vestita così come stava su di un materassino, futon, l'aveva chiamato la signora.
Inuyasha aveva dormito nel portichetto, appena fuori dalla porta.

- Ginevra ci sono delle sorgenti calde vicino al bosco, fatti accompagnare dall’hanyou, io devo fare il giro dei malati stamattina-
La vecchia Kaede mise dei vestiti e un asciugamano in braccio a Ginevra e si allontanò. Inuyasha borbottò qualcosa tipo "Seguimi" portandola vicino a dei laghetti nascosti fra i bambù.

- Non guardare tu, capito? Anzi va a farti un giro che è meglio, so nuotare... -
L'acqua era tiepida, in alcuni punti persino calda.
-Mmm se avessi il bagnoschiuma e lo shampoo, sarebbe perfetta-
La Sfera al collo le dava fastidio, mentre nuotava, ma non provò a sfilarla. Le era bastata la lezione del giorno prima.
Uscì dall'acqua gocciolante e si avvolse nella salvietta, sedendosi sulla riva del laghetto a far asciugare i capelli.
Inuyasha con un balzo le si sedette accanto. Ginevra saltò in piedi stringendo forte l'asciugamano con le mani.
-Ma che cavolo... ma la mamma non ti ha insegnato l'educazione! Non si guardano le... le... oh merda!- ed arrossì, mandandolo mentalmente a quel paese.
- Mia madre è morta, molti anni fa-
Un lampo negli occhi dorati, triste.
- Oh scusa non lo sapevo, scusa mi hai spaventata... scusa-
Ginevra si sentì imbarazzata e anche un pochino stupida ad aver reagito così. Ma non lo poteva sapere. Inuyasha le dava le spalle, velocemente si infilò gli abiti puliti che la vecchia le aveva dato. Erano dei pantaloni larghi rossi e una casacca bianca. Trovò anche un nastro e lo usò come fascia per tenere indietro la massa di ricci che aveva.

-Ti puoi girare-
-Oh, non le assomigli per niente, anche se i vestiti sono i suoi... -
- Di chi parli?-
- Kikyou... - il tono non era per niente iroso questa volta, anzi, era sfumato di malinconia.
- Era la tua...ehm ragazza...ehm fidanzata... -
Inuyasha non rispose, continuando a guardare il laghetto. Poi la Sfera pulsò, così forte che quasi Ginevra ne fu piegata.
Dall'acqua emerse un mostro alto almeno tre metri.
- Un oni! Mettiti al riparo presto!-
Ginevra era a bocca aperta.

-Un o ché?-
- Dammi la Shikon, ragazza! Ti risparmierò la vita! - il mostro parlò con una voce così cavernosa da far accapponare la testa.
- Se riuscissi a toglierla te la darei volentieri! - Ginevra non si era mossa di un millimetro...
- Spostati stupida! - Ti taglierà la testa per averla!-
Inuyasha scattò, veloce come il vento.
-SANKON TESSOU!- Sotto gli occhi increduli di Ginevra, quel ragazzo si proiettò a mani nude contro quel coso verde e lo abbatté con un unico colpo di artigli.
- Ecco fatto, maledetti oni sentono il potere della Shikon... -
Ginevra ci mise qualche minuto a riprendersi...
Poi continuando a guardare il cadavere di quel coso, tossì un paio di volte prima di spiccicare delle parole.
- Senti... senti Inuyasha, mi vuoi dare qualche spiegazione per favore... Che cosa era quel coso, cos'è questa Shikon... -
- Quel coso era un oni, un demone, ed è il potere della Shikon ad averlo svegliato... vedi quella sfera che hai al collo... -
Le spiegò che era un oggetto magico di grande valore, in grado di aumentare il potere demoniaco e anche di tramutare demoni in uomini e viceversa.
-Ogni demone la vuole, diventerebbe invincibile... con una forza che nessuno potrebbe contrastare... -
Ginevra aveva ascoltato con attenzione e in silenzio. Il primo pensiero fu per Kagome che le aveva regalato quell'aggeggio, e non furono proprio pensieri amichevoli, ma poi prevalse lo spirito pratico e cominciò a fare domande.
- E' per questo motivo che la vuoi... - Ma Inuyasha non rispose.
-Torniamo al villaggio, Ginevra -
Ginevra abbozzò un mezzo sorriso, l'aveva chiamata per nome, era un piccolo passo avanti.

§

Nascosto fra le canne di bambù, la creatura aveva osservato tutta la scena, godendosi ogni singolo tremito di paura della ragazza e lo spasmo della morte dell'oni.
-Non sono ancora forte abbastanza da ucciderla e prendermi la Sfera, il mezzo demone la protegge... -
Sogghignò pensando all'inganno di cinquant' anni prima e di come l'hanoyu avesse sofferto nel vedersi colpito dalla fanciulla che pensava lo amasse. Aveva bevuto ogni singola stilla di dolore negli occhi del mezzo demone, prima che si addormentasse. Silenziosamente come era arrivato, scivolò fra le ombre degli alti fusti di bambù. Solo quella ragazza. E quella sfumatura di colore nei suoi occhi... Non percepiva nulla, nessuna aura, eppure al suo collo la Shikon splendeva di una tale luce da risultargli persino fastidiosa. Aveva percepito la pulsazione di energia negativa, al risveglio del desiderio di possesso da parte dell'oni, ma aveva anche sentito con altrettanta forza un qualcosa che non conosceva, che proveniva da quella strana ragazza. Qualcosa che si rifletteva attraverso la sfera... Un potere, forte e antico.
- Ho tutto il tempo che voglio, non ho fretta - Tornò verso la grotta, il suo rifugio. L'aveva attrezzata bene, prima di chiudersi nel bozzolo... Libri, alambicchi e ancora libri. Libri sul sapere, sulla magia e su ogni cosa gli potesse essere utile ai suoi piani. Si sfilò la pelliccia di babbuino. Ancora poco e avrebbe dato forma al suo corpo, secondo l'immagine che aveva in mente.

- Ginevra... - Prese un grosso tomo che stava nascosto fra la polvere e le ragnatele, ci soffiò sopra e cominciò a sfogliarlo.

§

Musashi sembrava proprio un pacifico villaggio di agricoltori, Inuyasha non aveva più detto nulla e Ginevra era immersa nei suoi pensieri. La capanna di Kaede era vuota, Ginevra si procurò un secchio e cominciò a lavare i jeans e la maglietta. Inuyasha guardava una piccola edicola in pietra appena fuori la capanna, con dei fiori appoggiati a terra e dei bastoncini di incenso che stavano bruciando.
- Non l'ho uccisa io... qualcuno l'ha fatto, ma non io... -
Prese uno dei fiori fra le mani e lo sistemò con cura. Ginevra stese i panni e non disse nulla. No, Pigiama Rosso non sembrava un assassino, sembrava invece uno che ne aveva viste di tutti i colori e che aveva sofferto molto.
- Io ecco, volevo scusarmi, con te. Non sapevo che tua madre fosse... -
Inuyasha la guardò, Capelli di Paglia non sembrava un demone, sembrava invece una che era capitata lì per caso o per volere della Sfera... ma comunque non per sua volontà.
- Sono passati molti anni... - Poi senza che Ginevra dicesse nulla, raccontò di Izayoi, sua madre e di cosa fosse un mezzo demone. Raccontò che non aveva mai conosciuto suo padre e che sì, suo padre era un demone, un grande demone, un daiyoukai. Il più forte fra i demoni, il grande generale Inu No Taisho.
- Quindi mi stai dicendo che per metà sei come il coso del laghetto... e che sei da solo, non hai nessuno... -
- Sì, in un certo senso... -
- Beh io non ne capisco niente di demoni, è da stamattina che credo che esistano... - Ginevra sospirò e guardò verso l'alto. Che casino...
Una nuvola nel cielo...
Ma perché si sta abbassando? E così velocemente?

- Inuyasha... - Il tono di quella voce era così gelido e distaccato da far pensare ad una secchiata di acqua gelata sulla schiena.
- Non sei morto, vedo... - Alto, snello e con un portamento fiero. La somiglianza con Inuyasha era notevole. Indubbiamente bello, anche troppo.
Ginevra guardò il nuovo arrivato e si mise a ridere, cercando inutilmente di mettersi la mano davanti alla bocca...
Quel tipo se la tirava troppo, e Ginevra aveva le lacrime agli occhi.
-Uuuh Inuyasha non sei morto, vedo uuhhh - Riuscì ad imitare così bene la voce del nuovo arrivato che Inuyasha fece un mezzo sorriso.
- E' il mio fratellastro Sesshomaru, lui... -
Sesshomaru non rispose, stava osservando Ginevra e riusciva a vedere perfettamente che la ragazza era avvolta da una forza che non proveniva da quel tempo e da quello spazio.
- Chi sei donna?-
- Donna, non esageriamo, chi sei tu invece grande capo Pigiama Bianco?-
- Ningen, come osi?-
- Inuyasha dì a tuo fratello di parlare come mangia... -
Sesshomaru non rispose, stava valutando che cosa potesse essere mai quella fanciulla. Sì, era umana, ma la forza che si rifletteva dentro la Sfera, non lasciava dubbi. C'era qualcosa in lei, qualcosa che gli sfuggiva.

- Preparati a morire, Inuyasha... -
- Ehi Pigiama Bianco, ma stamattina hai bevuto o sei così di tuo... -
Ginevra non capiva, ma quel ragazzo vestito di bianco aveva tutta l'intenzione di attaccare Inuyasha.
- Spostati Ginevra, non voglio che tu sia coinvolta... -
- Ma siete scemi?O cosa?- Inuyasha scostò velocemente la fanciulla, appena in tempo, prima di ricevere di striscio un colpo di artigli da parte di Sesshomaru.
- Ma che cavolo! Ma l'asilo l'avete fatto si o no?-
Ginevra non si capacitava. Quei due stavano per ammazzarsi...

Inuyasha era a terra, ferito.
- Pronto a morire?- Il tono sempre gelido.
- Tu di qui non passi, hai capito?- Ginevra si era messa fra Sesshomaru e Inuyasha. Era arrabbiata, anzi era furiosa. Con tutti e due!
Due idioti con il pigiama!
Sesshomaru si mosse veloce come il vento e la vide! Uno scudo, una barriera che aveva rinchiuso Inuyasha. Veniva dalla ragazza ed era amplificata dalla Sfera.
- Toccami e oltre la luna sulla fronte, ti stampo anche le stelle!-
Sesshomaru si fermò.
- Stupida Ningen... -
E come era arrivato, sparì.

Grazie a chi legge e a chi recensisce!!!

E a chi ha messo la storia nei preferiti!

   
 
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