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Autore: MisunderstoodGenius    17/07/2014    2 recensioni
E' straordinario come un persona riesca a sconvolgerti la vita. Questo, e' quello che e' capitato a Trinity.
Sedicenne, con i soliti problemi adolescenziali, un padre,invisibile, una madre troppo permissiva,costretta ad occuparsi individualmente delle figlie.
Ma Trinity,lei sorride sempre.
Anche se per finta,lo fa.
Ma poi,qualcosa riesce a farla sorridere realmente.
Jay,24 anni, intelligente e benestante. Bello,e come tutti i ragazzi belli,stronzo.
Modesto e puttaniere,odia le storie serie ed e' convinto di non poter amare.
Ma Jay sorride sempre.
Anche se per finta,lo fa.
Il destino gli ha fatti incontrare.
Loro. Cosi' diversi ma cosi' uguali.
Loro,che hanno bisogno di essere salvati,scopriranno che l'unico modo per farlo...
E' viversi.
Primo capitolo della trilogia "Saviors of souls".
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness, Max George
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 22
 
Quella mattina mia madre mi accompagnò a scuola,siccome aveva il turno mattutino.
Ero tornata a scuola da una settimana ormai,e nonostante non lo dessi a vedere,la me depressa non se ne era ancora andata.
Salutai mia madre e mi diressi nel cortile della scuola,con i pochi studenti già arrivati.
Summer e Cher,essendo in autobus,dovevano ancora arrivare,così mi fermai con Michael.
-Sei così sciatta amica.-
-Buongiorno anche a te,Michael.-
-Un giorno di questi devo darti una sistematina sai.-
-Affare fatto.-
-Sono nella merda comunque.-
-Perchè?-
-ho dimenticato gli appunti di Mrs. Witson  a casa! E lo sai come la prende dopo varie dimenticanze! Non posso permettermi altre note sul registro.-
-Tieni i miei.- Dissi aprendo lo zaino 
-E tu come fai?-
-Faccio sega.A me non serve,ne ho altri.Prendili.-
Prese esitane i fogli spiegazzati e mi guardò incuriosito.
-Marini ancora?!Sei peggio di me tesoro!-
-Un giorno in più che vuoi che accada...Esco con Max.-
-Max? Quello pelato?-
-Esatto.Mi deve portare in un posto!-
-Mmh...interessante...-
-Non fare quella voce. Siamo soltanto amici.-
-Per ora.-
-Michael!-
-Ok ok,come vuoi.-
-Beh,io vado. Mi aspetta vicino al panifico qui dietro. Coprimi eh.-
-Come faccio a coprirti bene,se sei venuta a scuola tra tutti questi studenti?!-
-Non preoccuparti. Il cortile e' mezzo vuoto.  A domani!- Dico allontanandomi.
-A domani!-
Il panificio non è molto lontano da qui.
Mi avvicino alla panchina,e guardo l'orologio.
Effettivamente è ancora presto.
Una moto nera,accosta rumorosamente di fronte a me,facendomi sobbalzare.
Il ragazzo con la giacca di pelle, si toglie il casco rosso.
Max mi sorride calorosamente e mi porge un casco nero.
-Una moto?-
-Chiamala Shadow.-
-Hai dato un nome alla tua moto?!- Dico allacciandomi il casco.
-Certo.- Dice aiutandomi a chiuderlo.
-Allora...mi dici dove andiamo?- Chiedo salendo.
-No,è un segreto. Tieniti forte.-
Prende le mie braccia e le avvolge fortemente al suo torace.
Parte velocemente ed è bellissimo.
L'aria che sfreccia tra i capelli,quella sensazione di vuoto...Era da un sacco di tempo che non andavo in moto.
Almeno da quando stavo con Scott.
Chissà  perchè pensare a Scott e a tutto ciò che mi ha fatto non mi fa più nessuno effetto.
Sono cambiate così tante cose.
Spero di riuscire a dimenticare così velocemente anche Jay.
Dopo quasi un' ora,Max accosta di fronte ad un bar.
Scendo dalla moto e tolgo il casco.
Mi guardo intorno incuriosita e spaesata.
-Bello vero?- Chiese Max togliendomi il casco dalle mani.
Ciò che ci circonda è assolutamente fantastico.
Graziose case dai tetti triangolari e colorate,odore di pane e caffè,strade di sassi affollate solo da pedoni.
-Si cavoli,mi sembra di essere in uno di quei paesini in Irlanda.-
-E non hai ancora visto niente.-
Mi prende la mano e mi conduce dentro il bar.
E' piccolo e accogliente,colorato,come il resto del paese,e c'è un buonissimo odore di Cornetti.
-Hai già fatto colazione?- Mi chiede mentre ci sediamo in uno di quei
Graziosi tavolini rotondi.
-Mmh si.-
-Non importa.-
-Infatti.-
Mi sorride e fa un cenno alla signora dietro al bancone.
-Ditemi.- La donna,dai capelli neri raccolti e la pelle diafana,prende il blocchetto e ci sorride dolcemente.
-Cosa prendete?- Ha un marcato accento francese e le guance gonfie e rosse. E' robusta e sembra davvero affettuosa.
-Trini?- Mi chiede Max.
-Ehm...una brioche al cioccolato e un cappuccino.-
-Per me Waffels e caffè macchiato.-
-Perfetto. basta cosi'?-
-Oh...Portaci anche i tuoi deliziosi Macaron,Coco.- Dice Max sorridendole dolcemente.
-Ovvio,Maximilian.-
Ci sorride e torna in cucina.
-Sei già venuto qui?-
-E' la migliore caffetteria del paese. E Coco fa dei pasticcini Straordinari.-
-Quindi vieni spesso qui?-
-Qualche volta mi piace isolarmi dal mondo,e vengo qui,dove nessuno mi conosce,in questo posto bellissimo.-
-Come ti capisco.Io per isolarmi dal mondo devo usare il bagno.-
Ride e Coco torna con le nostre ordinazioni.
-Buon appetito.-
-Grazie.- Diciamo insieme.
L'odore è così buono.
Altri che i Muffin dietetici che ho mangiato stamattina.
Altro che i Macaron comprati da Tesco.
Tutto questo è un sogno.
-Allora? Ti piace?-
-Mmh...- Dico masticando avidamente il mio cornetto.- Delizioso.-
Ride vedendo la scena che gli si presenta davanti,una me affamata e impazzita.
-Cosa ridi?!- Dico continuando a masticare.
Alla faccia della femminilità.
-Sei buffa.- Disse sorridendomi dolcemente.
Gli faccio una smorfia e bevo un sorso di cappuccino.
-Ahahaha!-
-La smetti di prendermi in giro?-
-Scusa scusa...hai un po'...-
-Cosa.-
Prende un tovagliolo e mi pulisce delicatamente il contorno delle labbra.
-Ehm...g-grazie.-
-Prego.-
-Allora...come proseguiremo la giornata? -
-Te vuoi sapere troppo...-
-Ma sono curiosa! e ricordati che per le due devo essere a casa.-
-Non preoccuparti.-
Facile per lui.
Ci mancherebbe anche che mia madre venga a sapere che ho marinato.
Di nuovo.
-Andiamo?-
Annuisco e Max si reca alla casa per pagare.
Mi vengono le lacrime agli occhi a pensare che devo uscire e abbandonare questo delizioso odore dolciario.
Salutiamo Coco e usciamo.
In questa città,tutti sembrano più rilassati e sereni,nessuno sembra avere fretta di andare a lavoro o comprare il pane per il pasto.
Sarebbe bello vivere qui.
Saliamo in moto e proseguiamo per quella stretta stradina,evitando i pedoni che ci fulminano con lo sguardo.
Ci fermiamo poco più avanti,all'inizio di un mercato.
-So quello che stai pensando."Max mi ha portati così lontano per farmi vedere un mercato."-
-Sinceramente io stavo pensando ai Macaron di Coc...-
-Ma ti sbagli. Questo è il mercato delle cose perdute.-
-Il mercato delle cose perdute?-
-Gia. Tutte cose trovate,ma di una bellezza infinita.Vieni.- Mi prese la mano e insieme entrammo in quella piazza tanto affollata.
C'erano le solite bancarelle,del pesce,vestiti,borse...ma la maggior parte delle bancarelle erano particolari.
Orientali,Bambole di pezza,occidentali...Erano tutte cose piccole e rovinate...
eppure la gente si fermava e comprava.
Eppure erano così belle.
-Che ne pensi?-
-Io...non so...è così...non lo so.-
-Ti capisco! Non c'è un aggettivo per tutto questo.-
-Sai,è bello passare del tempo con te.Sei il mio compagno di avventure.-
-Sono onorato. Mi procurerò due paracadute.-
-Ritiro quello che ho detto!-
-Ahahahaha!-
Dopo aver comprato una bambola dal Messico e un flauto italiano,uscimmo dal mercato.
-Max! sono le 10 e mezza! Ma quanto siamo stati!-
-E non abbiamo nemmeno finito!-
-Come no...-
-Salta su.- Disse porgendomi il casco.
Obbedì e partimmo.
Il viaggio durò mezz'ora,ma ne valse davvero la pena.
un enorme distesa d'acqua copriva la nostra visuale,accompagnata da un letto d'erba appena tagliata.
Bambini giocavano tra gli alberi,i genitori chiacchieravano tra loro seduto sul prato...Era tutto così perfetto.
-Solo tu puoi trovare queste cose!-
-Ti piace?-
-Oh si!-
-Aspetta qua.- 
Max raggiunse la moto parcheggiata in un albero poco distante da noi,e io mi avvicinai di più al lago.
Mossa sbagliata,perchè la prima cosa che mi venne in mente non fu certo la migliore della giornata.

 
-E’ bellissimo Jay.-
-ogni sera, ci riunivamo qui,e non facevamo niente. Stavamo zitti e guardavamo il cielo.Il silenzio parlava per noi.- disse cingendomi le spalle.
-Poi?-
-Poi siamo cresciuti e non ci importava più se i grilli cantavano e le stelle si specchiavano.-
Mi strinse più forte a lui, così che potessi sentire meglio il suo odore,
 così che potessi sentire meglio il suo odore, così buono e rassicurante.
-Eppure,tu li senti i grilli, no Jay?-
-Si, ora li sento.- Si girò e mi osservò attentamente.-Ora che sei con me li sento.-

-Trinity?-
Mi girai velocemente notando Max che mi osservava preoccupato.
-Tutto bene? Hai gli occhi lucidi...-
-S-si tutto apposto. - Dissi asciugandomi gli occhi.
-Ok...Dai,aiutami a stendere la coperta.-
-Non dirmi che quello è un cestino da pic nic...-
-Potrebbe essere...-
-Max! è fantastico!-
Ci stendemmo sulla morbida coperta di linux,accompagnati dal rumore dei gabbiani,il sole cocente e il rumore dell'acqua.
Se è un sogno non svegliatemi.
-Voglio vivere sempre dei momenti così...-
-Io ci sarò.-
Mi voltai e lo guardai intensamente negli occhi.
Max era così...giusto.
Perfetto.
Forse,se avessi incontrato lui invece che Jay,Ora starei bene.
Sarei felice come un tempo.
Forse è lui il ragazzo giusto.
Eppure il mio cuore dice il contrario.
Vuole mandarmi nella via sbagliata.
-Lo so.Promettimi solo una cosa.- mi appoggiai sui gomiti per poterlo osservare meglio.
-Quello che vuoi.-
-Promettimi che qualsiasi cosa accadrà non rovineremo la nostra amicizia.-
-Va b...-
-Promettimi che non ti innamorerai di me.-
Max si zittì e guardò in basso,poi rivolse lo sguardo verso il lago.
-Max...-
Sospirò e continuò a guardare la distesa d'acqua,indifferente.
-Promettilo.-
Puntò il suo sguardo sui miei occhi,e dopo interminabili secondi parlò.
-Te lo prometto.-
Lo abbracciai forte,sentendomi accolta e al sicuro fra le sue braccia calde.
-Che ne dici di mangiare?- Chiese rompendo quel momento,che stranamente, si rivelò imbarazzante.
-Ma sono appena le 11 e un quarto!-
-C'è così tanto da mangiare che è meglio se cominciamo presto,fidati!-
Max rovistò nel cestino,e tirò fuori piatti e bicchieri di plastica.
-E questo...- Disse prendendo una bottiglia di Champagne.-E'  per festeggiare.-
-Devo tornare a casa lucida,ti avverto.-
-Non ti farò ubriacare.- Sorrise e verso a entrambi lo chamapagne.
-Festeggiare cosa?- Chiesi alzando il bicchiere per brindare.
-Ai the wanted.-
-Chi è ricercato?-
-Noi.-
-Io?!-
-Ahahaha! No! io e i ragazzi.-
-Cosa avete fatto?!-
-Niente! The Wanted è il no...-
-Oddio siete spacciatori!-
-No Trini! stiamo per...-
-Rubare una banca!-
-Ahahaaha! No! Mi lasci parlare?-
-Preferirei non sentire,ma fai pure...-
-Io e i ragazzi abbiamo formato una band,i "The Wanted", Abbiamo pubblicato il nostro primo singolo,e stiamo lavorando al nostro primo album!-
-Stai scherzando?-
-No!-
-Quindi non avete nessun problema con la legge?-
-No assolutamente!-
-Siete...una band?-
-Si Trini!-
-Ma è stupendo!- Mollai il bicchiere,rischiando di far rovesciare tutto,e saltai addosso a Max.
-Che bello Max  Sono felicissima per voi! Sarete famosi!-
-E' ancora tutto da vedere...-
-Oh lo sarete eccome...ma come è successo? Perchè non sapevo nulla di questo gruppo?-
-Era una sorpresa. Poi,siamo andati a cantare in un locale a Birmingham,e un signore,oggi il nostro manager,ci ha scoperti.
Non riesco ancora a crederci.-
-Non dirlo a me!-
-Ora brindiamo.-
-Giusto. Ai the wanted e ad un'amicizia infinita.-
-A una amicizia infinita...-
-E a i the wantes Max...-
-Certo,ai the wanted.-
Ero così felice che molto probabilmente mi sarei ubriacata.
-Ecco qua,serviti pure.-
Disse max disponendo gli alimenti sulla coperta.
-Cavoli quanta roba! Hai fatto tutto tu?-
Chiesi indicando i panini e le varie insalate.
-Tutta roba di Max!-
-Wow!-
-Max Beef,la rosticceria affianco a casa mia.-
-Ahahahaha! Max!Beh,bravo lo stesso!- Dissi mordendo un pezzo del mio panino prosciutto e mozzarella.
-Allora...come vanno i progetti per il disco?-
-Ora che Jay non c'è,ci siamo fermati un'attimo,ma riprenderemo appena tornerà.-
-Non c'è? Come mai?- Dissi cercando di nascondere al meglio la mia morbosa curiosità.
-E' andato in vacanza con Helena.-
In vacanza...
Con Helena.
Basta.Non devo pensarci. Non posso rovinarmi questa splendida giornata.
-O-ok...ehm...cantami qualcosa del cd.-
-Oh,nono!-
-Dai Max! Qualcosa in anteprima!Potrò dire di conoscere già le canzoni del cd ancora prima che esca!-
Rise e versò  a entrambi un' altro sorso di vino.
-D'accordo,ti accontento.

"The sun goes down the stars come out
And all that counts is here and now
My universe will never be the same 
I'm glad you came"


-Hai una voce bellissima Max.-
Mi sorrise e finì il suo piatto di insalata.
-Che dici,andiamo?-
-Si,è quasi ora.-
Raccogliemmo tutte le cose e ci dirigemmo verso il motorino.
In un'ora arrivammo dietro casa mia,per non farmi vedere da mia madre.
-Mi sono divertita molto.-
-Anche io.-
-Grazie di tutto.-
-Grazie a te...allora ci vediamo.-
-Certo.-
Gli diedi il casco e posai le mie labbra sulla sua guancia ruvida.
-Ciao Max.-
-Ciao Trinity.-


Salveeee!
Dopo aver quasi avuto un'infarto alla notizia che le mie storie,il mio account, e tutto EFP è stato cancellato, sono riuscita a pubblicare!
Ho un piccolo problema di ispirazione, ma spero di riuscire a farmela tornare al più presto!
Bene. Max e Trinity si stanno avvicinando sempre di più.
E' in arrivo una nuova band in paese. (Alla faccia di chi dice che si sono sciolti per sempre! io li riunisco >.<)
E Jay sembra felice con la sua nuova dolce metà.
Che accadrà?
Fatemi sapere le vostre opinioni!
Un Bacio,
Ali XOXOXO

   
 
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