Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |       
Autore: nightfly70    17/07/2014    1 recensioni
Un giovane cantante Coreano di successo, un agente senza scrupoli, un vecchio regista americano fallito, il tutto nello sfondo degli studios cinematografici di Los Angeles popolati da una fauna di strani piccoli, grandi personaggi.
Genere: Demenziale, Parodia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Seungri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LO STRANO FILM DI MR. KRAMER

CAPITOLO UNO


Il signor Pak alzò allegramente le "tendine" di plastica del suo finestrino; il boeing della Korean airlines si trovava nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico, ben al di sopra della spessa coltre di nubi che copre compattamente la superficie dell'acqua, un raggio di sole tagliente come una lama sveglia il suo "compagno di viaggio", il giovane e talentuoso cantante coreano Lee Seung Hyun ventitreenne membro di una band di successo nonchè idolo delle ragazzine orientali.. "SVEGLIA PIGRONE!!" urlò Pak, "è ora che cominciamo a parlare di cose importanti ragazzo mio.... affari... affari e GRANA!!!"
Lee Seung Hyun sobbalzò, prima di allora nemmeno un rumore su quell'aereo, solo il ticchettio dei tacchi delle hostess, nient'altro. Qualcuno leggeva un giornale, altri stavano semplicemente a osservare il maestoso panorama dell'oceano dal finestrino. Poi c'era lui, che talmente preso dall'eccitazione del viaggio era crollato. Era stato già una volta in America, per il tour mondiale della sua band, i Big bang, e l'esperienza era stata più che fantastica
Sospirò nel sonno, girando appena la testa di lato.
"Umhm... Cosa c'è?"Mugugnò strizzando gli occhi, fece scivolare via con un rapido gesto della mano le cuffiette, spegnendo il suo amato MP3. Aprì finalmente con aria stanca gli occhi guardando il suo anziano compagno di viaggio  con aria vagamente disinteressata.
"Hyung è proprio necessario..?"
Il Sig, Pak lo guardò con aria tra lo sbigottito e l'indignato... "CERTO CHE E' NECESSARIO RAGAZZO!!" disse ad alta voce, senza curarsi dei vicini di poltrona e soprattutto del fatto che si trovavano nella sciccosissima "businness class" ed erano circondati da uomini d'affari evidentemente infastiditi dalle urla di quel tanghero.
Pak era un coreano di 50 anni portati malissimo aveva un viso talmente piatto che sembrava fosse stato piallato ed un' espressione vagamente idiota.. in realtà era uno che la sapeva lunga; di mestiere faceva l'agente procuratore per l'agenzia YG entertainement di Seoul guadagnava bene ma arrotondava anche meglio facendo il "brocker" clandestino e occupandosi di investimenti di capitali di piu' o meno lecita provenienza...
E dire che a vederlo non si sarebbe detto.. era una persona mostruosamente anonima e altrettanto mostruosamente vestita.. tutto il contrario del suo "assistito" firmato da capo a piedi... sicuramente Pak desiderava passare inosservato e a ben pensare, visto che aveva le mani in pasta un po' ovunque, ne aveva ben donde..
Lee Seung Hyun, per niente sorpreso da quelle urla, prese tra le mani quello che una volta doveva essere un caffè, portandoselo all'altezza degli occhi. Osservò con sguardo vuoto il liquido scuro, sorseggiandolo lentamente. Era ancora un po' rintontito, e Pak lo sapeva bene che tutta quella calma non sarebbe durata per molto, per questo probabilmente aveva deciso di parlargli di cose serie.
"Va bene, va bene.." Fece lui sbadigliando, portandosi immediatamente una mano davanti alla bocca. Posò il caffè, affondando comodamente la schiena sul morbido schienale della poltroncina con aria rassegnata.
Il Sig.Pak inizio' a parlare con l'entusiasmo di un bambino.. alle volte sembrava veramente uno scolaretto alla sua prima gita, in realtà chissà quali piani mefistofelici stavano prendendo forma nella sua mente.. "so' che sei già stato in USA per il tuo... anzi il vostro... insomma per suonare!! ma questa volta sarà diverso.. sarà diverso eccome ragazzo.. questa volta siamo diretti a HOLLYWOOD!! già mi immagino la stella col tuo nome murata sul marciapiede di hollywood boulevard e io famoso come l'agente che ha scoperto una STAR!!"
poi all'improvviso si fece leggermente piu' serio e, abbozzando un aria indifferente continuo' "a proposito Lee... ti ricordi di quando ti avevo consigliato quella palestra col personal trainer a Seoul??" poi senza aspettare la risposta... "bè volevo sapere se avevi seguito il mio consiglio di rafforzarti un po' pettorali e addominali..."
Lee Seung Hyun Annuiva di tanto in tanto alle parole dell'agente, tenendo lo sguardo fisso sul finestrino. Lui si sentiva già una star, sembrava essere estremamente convinto di ciò. Però sapeva benissimo anche che, una volta superati i confini coreani il tutto svaniva. Fino a che rimaneva in Corea poteva considerarsi  un idol, con il suo gruppo, il suo disco, i suoi amici... Una volta uscito dal suo paese si sarebbe ridotto ad un semplice cantante di un genere  dove gli americani la facevano da padrone.. negli States i giganti di ogni tipo di musica e spettacolo abbondavano e questa cosa lo metteva in soggezione
Nonostante non ne fosse per nulla convinto mormoro’“Quella stella ci sarà, e tu avrai tutta la fama che ti meriti”
Il suo sguardo era serio e deciso. Era abbastanza ridicolo quando faceva il gradasso, e chiunque ne avrebbe approfittato per farsi due grasse risate. Arricciò appena le labbra, spostando ancora lo sguardo sul Sig.Pak
Poi sentenziò “sono un BALLERINO, i muscoli ce li ho per forza… comunque si, ci sono andato insieme a YoungBae”, il ragazzo abbozzò un sorriso, continuando:
“Dice che nelle palestre ci sono un sacco di ragazze carine e gentili... Quindi è voluto venire a tutti i costi”.
Alle parole di Lee il viso color cuoio di Pak si increspo' in un sorriso quasi beffardo scoprendo appena i denti storti e ingialliti dalle sigarette... "bene.. bene" mormoro' appena... poi quasi riscattandosi dall'autocompiacimento prese a parlare del suo ruolo.. "Vedi ragazzo.. grazie alla mia esperienza sono riuscito a strappare all'agenzia un mandato molto libero.. possiamo uscire dai soliti limiti contrattuali e quindi abbiamo un' insolita libertà di azione... pero' tu ti devi fidare di me, non ti preoccupare se certe cose ti risulteranno strane.. gli americani sono strani..." a questa affermazione si lascio andare a un sorriso ancora piu' forzato e mostruoso mentre assestava uno scherzoso pugnetto sul bicipite di Lee..
Lee ribattè sardonico.. “Qui l'unico strano sei tu Hyung!!” guardava il maggiore con aria vagamente divertita, si tamburellò appena le dita sulla cosce lanciando una rapida e discreta occhiata agli altri passeggeri, non gli piaceva molto che tutti sentissero i fatti suoi; poi continuò: “spiegati meglio...cosa intendi esattamente con 'libertà di azione'?” in effetti non capiva a fondo la situazione.. anzi, non la capiva affatto..l'agenzia era abbastanza rigida riguardo ai contratti, ed era strano che avessero fatto un'eccezione proprio per lui.
"Hanno FIUTATO L’AFFARE, Lee.." gli sussurro' Pak con aria furtiva e con un tono di voce cospiratorio.. finalmente consono all'atmosfera rarefatta della "businness" "io nel mondo delle major ho certe amicizie che ci possono aprire molte porte, ma me le tengo ben strette.. quindi se la YG vuole portare a casa dei succosi diritti deve lasciarmi libertà d'azione... oltre a, naturalmente, una fetta di torta piu' consistente per te e me" nel finire la frase si intrecciò le dita dietro alla nuca socchiudendo gli occhi in una espressione di relax misto ad una compiaciuta e mondana avidità.

Lee Seung Hyun Sospirò a quelle parole in tono quasi deluso. Alla fine si cadeva sempre sui soldi, non importava l'argomento di cui si stava parlando. Pensava che magari la YG avesse deciso da dargli qualche "libertà" in più perchè se lo meritava, non solo per il loro profitto… e poi affidargli come agente acompagnatore un sinistro figuro come il Sig.Pak… alla fine sibilò:  “ho capito” spostando lo sguardo sulle sue lucidatissime Lanvin nere. 
Poi continuò “Quindi ci daranno una bella spinta” e lo disse con un tono di sofferto autocompatimento
Pak ora guardava in alto, sembrava quasi assorto; sembrava, a dispetto della sua aria da vecchio, un bambino che si baloccava al pensiero di scartare i regali di natale.. i suoi occhi inespressivi seguivano invisibili traiettorie impazzite...
"Ci penseremo da soli a darcela ragazzo.... ci spingeremo da soli" concluse sibillino...
Lee Seung Hyun indurì comicamente lo sguardo..”Hyung, io mi fido, ma non deludermi!!”
Mormorava facendo di tanto qualche pausa per rendere meglio il senso della frase. Aveva imparato a fidarsi incondizionatamente delle persone più grandi, e a dimostrare loro rispetto fin dai primi anni della scuola, e la cosa ancora non lo abbandonava. 
Una metallica voce d’autoparlante esclamò "I gentili signori passeggeri sono pregati di allacciarsi le cinture di sicurezza, siamo pronti per l'atterraggio." una bellissima hostess girava il corridoio controllando e regalando smaglianti sorrisi.
Dopo essere rimasto per un buon minuto ad osservare la giovane e dimenticandosi completamente di quella cosa chiamata "discrezione", Lee si allacciò la cintura incitando l'altro a fare lo stesso, dandogli poi una leggera spinta con il gomito: “Già, proprio strana questa americana... “ disse prendendo chiaramente in giro quello detto dall'altro prima, il quale, restando piacevolmente al gioco rispose: “fossero tutte strane così”
Poi abbozzo' un sorrisetto ammiccante e cameratesco nel fissare le curve prorompenti dell'americana e con un aria grottescamente sicura di se esclamo' "e questo è solo l'inizio!!.... benvenuti in paradiso!!.... benvenuti in the USA!!"
No, Pak non ci riusciva proprio a trattenersi, Lee scoppiò improvvisamente a ridere facendogli segno di abbassare la voce. Certe volte il vecchio riusciva a essere persino più chiassoso di lui “Hyung, abbassa la voce.. non siamo in camerata..”
Poi allungò la mano verso lo spioncino dell'aria chiudendolo completamente, con un piccola smorfia increspata sulle labbra. Si risistemò meglio sulla poltroncina, incrociando le braccia al petto, e, fissando dritto in avanti domando’: “Ma... Che genere di film stiamo andando a filmare?” nessuno gli aveva chiarito quel punto interrogativo, strano per uno che si trova già sulla via degli studios non aver ancora letto il copione.. ma si sa che alla YG sono molto autoritari e lui molto giovane, un ordine è un ordine, si parte senza discutere!!
Be' diciamo che è un film con molta azione e movimento..." rispose il vecchio come soppesando le parole.. "ci vorrà un grande addestramento fisico, e tu da quel lato sei sicuramente ben allenato.." mentre diceva queste ultime parole si lascio' andare a quello che sarebbe dovuto sembrare un sorriso paterno.... "hei senti come stiamo perdendo quota.. mi si stanno intoppando le orecchie he he he" a Pak evidentemente piaceva passare di palo in frasca nei discorsi... soprattutto qando gli faceva comodo..
“Azione e movimento..?” esclamò Lee, “ma che diavolo… mi avete scambiato per Top o cosa !?!”
“Lui è specializzato nei film d’azione! Perché diavolo non hanno chiamato lui !!” aggrottò le
sopracciglia in un'espressione piuttosto buffa senza staccargli gli occhi di dosso, “andiamo
non mi interessano le tue orecchie Hyung! Ti ho fatto una domanda!!” esclamò cercando in tutti i  modi di farlo parlare
"andiamo Lee... lo sappiamo che Top a ballare non vale un cazzo... tu hai piu' gioco di gambe, resistenza... e poi lui è bravo nei ruoli drammatici.. il nostro non è un film drammatico, tu sei piu'.... piu...... SOLARE, SOLARE!!! ecco"
Lee rimase ad ascoltarlo con l'attenzione di un bambino, riuscendo perfino a sentirsi in colpa. Deglutì appena roteando gli occhi dalla parte opposta rispetto all'altro, “Hyung, spero solo di esserne all’altezza…”
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: nightfly70