Salve a tutti.

Prima di iniziare la mia storia ,ci tenevo a precisare alcune cose.

Questa Ff, come dice il titolo stesso tratta del supereroe per eccellenza: Batman.

Però, voglio precisare che i personaggi della storia traggono spunto dai personaggi del film.

Dopo aver visto l’ultimo film “Il cavaliere oscuro”, sono rimasta totalmente affascinata dal personaggio di Joker: mai si era visto un cattivo così….perfetto sotto ogni punto di vista.

Purtroppo, come penso sappiate, Heath Ledger, l’attore che ha dato vita a Joker ed attore che seguivo da molto tempo, è morto dopo le riprese, rendendo così impossibile la realizzazione di un sequel con quel magnifico cattivo che è il Joker.

Allora io ho cominciato a lambiccarmi il cervello, cercando di pensare a che razza di sceneggiatura avrebbero sfornato, per un seguito con il Joker.

Poi ho saputo che avrebbero inserito il personaggio di Harley Quinn, ovvero la “fidanzata” del Joker, personaggio apparso nella famosa serie animata di Batman ed anche nel fumetto (Più precisamente in “Mad Love” del 1994, ad opera di Paul Dini e Bruce Timm).

Dunque, passiamo al sodo: dato che non avremo mai un sequel de 2Il cavaliere oscuro” col Joker di Ledger…ho avuto la malsana idea di scrivere un sequel per conto mio.

I personaggi descritti qui prenderanno tutti spunto (aspetto fisico, modi di fare etc..) da quelli del film, mentre le situazioni, i luoghi e gli avvenimenti..beh, sono tutto un mio mix (ho attinto a piene mani da film precedenti e da fumetti).

La storia in generale prende spunto da “Joker’s favor” la prima apparizione di Harley Quinn, l’11 settembre 1992 nella serie animata di Batman.

Per tutto il resto ho preso spunto da “Year one” (graphic novel di Frank Miller)  il film “Batman” di Tim Burton e..la mia fantasia( mi sono infatti concessa alcune piccole “licenze” riguardo alla biografia dei personaggi e ne ho ovviamente aggiunti alcuni nati dalla mia mente)

Dato che questa è la prima volta che mi cimento con una storia così lunga ed articolata (non basata sulle meie esperienze) vi prego di farmi sapere se la storia convince o se facci oschifo e farei megli a darmi all’ippica….

Un bacio a tutti i lettori ed adesso…sotto con il prologo!

PROLOGO

Il commissario Gordon sedeva alla sua scrivania, con la testa fra le mani.

Fuori era notte fonda, ma il consueto tran tran di Gotham non si era ancora fermato: era una città ricca di movimento.

Gordon non si mosse dalla sua posizione: era ancora provato da tutti gli avvenimenti della serata.

Il blitz nel grattacielo con le truppe swat, per fermare Joker, la cattura di Joker da parte di Batman, Harvey Dent che era impazzito per la morte di Rachel Dawes, la sua fidanzata, ed aveva minacciato di uccidere il figlio di Gordon, James.

Dent era morto ma Batman aveva salvato suo figlio…aveva deciso di addossarsi la colpa di tutte le vittime mietute dalla furia omicida del Joker e di Dent: la gente di Gotham era demoralizzata, sfiduciata e non doveva venire a sapere che anche l’uomo più integro di tutta Gotham, Harvey Dent, era caduto, sotto i colpi del Joker.

Questi era riuscito a far abbassare Harvey al suo livello:lo aveva trasformato in un uomo privo di razionalità.

Dopotutto, non era stato un compito così difficile: aveva approfittato del momento di debolezza di Harvey.

La morte di Rachel, il suo viso devastato dalle fiamme per metà, la perdita di fiducia in lui stesso e negli uomini che lavoravano per lui, quegli stessi uomini che combattevano il crimine.. ma che non si erano fatti scrupoli a consegnare Rachel nelle mani del suo boia.

Batman era il vero eroe di Gotham: incorruttibile, giusto, integro…

Ma la gente di Gotham non era ancora pronta per quel tipo di salvatore….la gente di Gotham voleva gente come Harvey.

Ed ora Harvey Dent non c’era più….e neanche Batman..

O meglio… Batman avrebbe continuato la sua opera contro il crimine.. ma ad un prezzo alto.

La sua nomea.

Batman non sarebbe più stato il giustiziere della notte; sarebbe stato solo un volgare assassino, che metteva fuori gioco criminali come lui, solo per accrescere la sua fama.

Gordon si alzò, appoggiandosi al vetro della finestra: vedeva la mille luci della sua città, accese nei grattacieli, nelle case, per le strade.

La gente stava rientrando nelle proprie case, dopo aver saputo che la minaccia di quel clown psicopatico non esisteva più.

Lentamente tutto sarebbe tornato alla normalità.. “E per normalità” disse fra sé e sé il neo-commissario  “ intendo una città pur sempre oppressa dalla malavita…. ma per fortuna senza più clown bombaroli e psicopatici a piede libero!”

In quel momento la porta si aprì.

Gordon si voltò lentamente e riconobbe il ragazzo che lo aveva accompagnato, quando, la sera prima (ma a Gordon sembrava giorni e giorni fa) avevano cercato di scortare Dent alla prigione centrale, pensando che lui stesso fosse Batman.

“ Ha appena chiamato il guardiano notturno di Arkham…” disse il ragazzo. “Joker è giunto a destinazione ed è rinchiuso nella cella di massima sicurezza…in completo isolamento.”

“Bene.. domattina discuterò con il rettore per l’assegnamento di uno psichiatra qualificato, per analizzare quell’ assassino e capire se è davvero completamente pazzo..”

“Bene signore” fece il ragazzo, salutando con garbo il commissario e sparendo al di là della porta.

“ Joker deve essere davvero pazzo..” penso fra sé il commissario tornando alla finestra “ solo uno psicopatico poteva architettare un piano simile…e tuttavia... doveva esserci un barlume di logica in quella mente perversa e malvagia..”

La risata da squilibrato di Joker gli risuonò nella mente: Batman l aveva reso a pugni… ma lui aveva solo riso e continuato imperturbabile tutto il suo discorso sapientemente preparato.

“Tu non hai niente con cui minacciarmi!” aveva gridato, fra le risate, a Batman che cercava di estorcergli dove avesse fatto portare Rachel e Harvey Dent.

Quella risata da squilibrato…la sentiva ancora così nitidamente da fargli accapponare la pelle.

E come era tranquillo, quando lo aveva lasciato lì, nella cella…

Aveva fatto un altro risolino beffardo ed aveva detto “Beh...buona fortuna…commissario…sarà una notte lunga!”

Si era seduto per terra ed aveva cominciato ad ondeggiare la testa a destra ed a sinistra, canticchiando un motivetto sinistro.

“ Pazzo…pazzo furioso….ma presto avrai quello che ti meriti! E marcirai per sempre in una cella imbottita!” concluse il commissario afferrando la giacca e preparandosi ad uscire per tornare a casa.

Non sapeva quanto si stesse sbagliando.