Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Momoko21    21/07/2014    3 recensioni
Dal primo capitolo
"Noi due siamo caratterialmente incompatibili, diverse come il ghiaccio (io) ed il fuoco (lei), accomunate da due sole cose: i nostri genitori e la data del nostro compleanno. Da piccole riuscivamo anche ad andare d’accordo e a giocare insieme, ma, crescendo, i nostri caratteri assolutamente diversi hanno innalzato una barriera tra di noi, divenuta ormai infrangibile"
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Emily
“Cavolocavolocavolocavolo! Sono per l’ennesima volta in ritardo!”
Mi alzai dal letto di scatto subito dopo aver visto l’ora e, ancora in pigiama, mi fiondai al piano sottostante dove era già pronta sul tavolo una fumante colazione a base di uova strapazzate
-Ah, finalmente ti sei svegliata!- disse la mamma con il suo solito atteggiamento da ... mamma!
-Certo che potevi anche chiamarmi!- Ribattei io
-L’ho fatto cinque volte e senza alcun successo!-
-Bè, la prossima volta fallo con più insistenza!-
La sentì sbuffare in cucina
-Dove sono Win e Summer?-
-Sono di sopra, scenderanno tra poco. Vai ad aprire la porta?- Alzai gli occhi al cielo.
Ovviamente, come sempre, quando qualcuno suona il campanello e gli altri sono occupati, mi tocca andare ad aprire.
-Aspetti qualcuno?- Domandai rivolta a mia madre
-E’ il ragazzo del giornale,  devi dargli i dollari che tuo padre ha lasciato vicino l’ingresso!-
Borbottai un “ok” e andai alla porta dove l’insistente postino stava continuando a suonare
-Arrivo!- Sbottai irritata. Distrattamente abbassai la maniglia e presi le banconote accartocciate dallo svuota tasche.
-Ciao!- Salutò lui esaltato
-Ehm, ciao- Risposi, non così elettrizzata
“Questo tizio ha un’aria familiare!”
-Piacere,mi chiamo Jason- E tese la mano
-Emily- Replicai stringendola vigorosamente
-Vai per caso alla Morro Bay High?-
-Ah-Ah!- Annuì. Mi avrebbe fatto arrivare in ritardo
-Allora ti conviene sbrigarti!- Mi sorrise, presentando una candida schiera di denti perfetti, prendendo le banconote che gli stavo porgendo
-Ah-ah- Annuì di nuovo. Probabilmente ero a bocca aperta, incapace di articolare suoni
-Allora ci vediamo lì! Buona mattinata- Accennò nuovamente un sorriso e si allontanò lungo il vialetto.
Percorsi il corridoio per tornare in sala da pranzo, sentendomi leggera come una piuma. Almeno finchè non intravidi la mia sagoma allo specchio.
Mi avvicinai un po’ di più, credendo di aver immaginato tutto ma... i miei incubi peggiori stavano prendendo forma. Sentì improvvisamente di pesare una tonnellata.
I....MIEI....CAPELLI!
“Fanno assolutamente schifo!! Come posso avere dei capelli così....orrendi, di prima mattina???”
Poi ricordai l’esperimento fatto la sera precedente, dandomi della stupida. Dopo aver (mentalmente) dato della stupida a mia madre per avermi fatto aprire la porta in quelle condizioni e, ora che prestavo più attenzione, con ancora indosso il pigiama dei pokèmon.
Corsi al piano di sopra per cercare una soluzione al dramma e, prima di tutto, mi vestì, per poi spruzzare un chilo e mezzo di lacca ai miei capelli, non appena questi avessero raggiunto una forma più o meno decente. Provai a toccarli ed erano diventati incredibilmente duri, ma non avevo più tempo. Le mie sorelle avevano già chiuso la porta una decina di minuti prima, così misi lo zaino in spalla ed andai, salutando la mamma sull’uscio.

Summer
Stamattina Win era incredibilmente silenziosa, cosa oltremodo strana per una che, come lei, non riesce mai a star zitta
Quando però ho provato a domandarle cosa non andasse, mi ha risposto che era tutto apposto e che non c’era alcun problema così, per cercare di farla svagare un po’, ho deciso di raccontarle una cosa strana accaduta durante la notte.
-Allora, Win, stavo sognando che Orlando Bloom mi chiedeva un appuntamento, scrivendomi l’ora ed il luogo su un bigliettino che avevo accartocciato quando, quel figo, si trasforma nel tizio cameriere di ieri. Ed aveva una faccia sconsolata!-
Non mi sembrò particolarmente presa dalla cosa, infatti continuò a sospirare (anche abbastanza rumorosamente)
-Insomma, che ti prende?- Domandai alla fine, cercando di eliminare la gentilezza
Mi aspettai di non ricevere alcuna risposta, che avrebbe detto “va tutto bene, Sum!”, ma non fu così. Decise di vuotare il sacco
-Leasley ha un’altra- Disse con tono di voce piatto
-Come lo sai?- Ero letteralmente sbigottita
-Li ho visti!- Una lacrima le rigò il viso –Appena lei l’ha visto (e, per inciso, lui mi teneva per mano) Gli ha scoccato un bacio anche abbastanza rumoroso!-
“NON POSSO CREDERCI. Leasley, il ragazzo perfettino e tutto dolce e carino??!”
-Ma... e lei chi era??-
-Non l’ho mai vista qui! Di certo non frequenta la nostra scuola. E’ molto carina- Sospirò
-Quanto?? Più di noi??- Ero un po’ incredula. Benché io possa essere considerata un po’... dura, soprattutto con il nuovo pircieng fatto appena qualche giorno fa, Win ha la faccia da brava bambina che fa impazzire i ragazzi!
-Bè, probabilmente si. È’ alta, bionda e con gli occhi azzurri. L’equivalente umano della Barbie!! Insomma, come può piacerle? Si vede da lontano un miglio che ha il naso rifatto!!-
-Bè, non posso parlare né in difesa né contro il suo naso, ma so per certo che a Leasley piaci TU per quello che sei, anche per i tuoi atteggiamenti innocenti (che francamente io non sopporto!)-
-Bè, grazie!- Rispose ironicamente, cominciando anche un po’ a ridere –Io gli piaccio ma lui se la fa con un’altra, le cose non tornano!-
“Oh, no! Sta diventando isterica come quando eravamo piccole. Solo che, allora si comportava così se prendevo i suoi pastelli colorati di nascosto, ora probabilmente ha un vero motivo per agitarsi così”
Per quanto cercassi di immedesimarmi in lei, non avevo mai provato niente di simile. Probabilmente perché  (e fu VERAMENTE dura ammetterlo anche solo con me stessa), non mi ero mai innamorata. Non avevo mai deciso di mettere un bel fiocco colorato, magari rosso, al mio cuore e consegnarlo a qualcuno. Ancora nessuno meritava tanto.
-Ma lui non ha provato a darti spiegazioni??-
-Sono scappata a gambe levate e, anche se ha provato a raggiungermi, quella COSA lo ha fermato e lui non si è sforzato a divincolarsi dai suoi tentacoli da polipessa- Diede un’occhiata al suo cellulare –Eccolo, è lui. È ALMENO la quattordicesima telefonata che mi fa, da ieri sera!- Alzò gli occhi al cielo, asciugò le lacrime che zampillavano dai suoi occhi con la manica della sua maglietta verde e mise lo zaino, già pronto in sul letto in spalla, così ci trascinammo fino alla fermata dell’autobus n.14.

Leasley
Non riuscivo a dimenticare lo sguardo smarrito di Win mentre osservava incredula la penosa scenetta. Proprio in quel momento, Kayla sbucò dalla cucina con solo indosso una maglietta maschile che (a mala pena) riusciva a coprire il suo fondoschiena
-Insomma, non puoi metterti qualcosa di decente, addosso?- Sbottai fortemente irritato
-Che cos’hai?- Mi interruppe, cercando di abbassare il tono di voce al fine di renderlo più sexy. Conoscevo questa sua strategia, eppure, ogni volta che adotta questo sistema, ho voglia di chiederle se ha bisogno di una caramella al miele per la gola.
-Mi chiedi che cos’ho? INSOMMA, NON HAI ANCORA CAPITO CHE QUASI CERTAMENTE QUELLA COSA CHE HAI FATTO IERI HA DEFINITIVAMENTE DISTRUTTO LA MIA STORIA CON WINTER? ANZI, CHE CERTAMENTE HA DISTRUTTO WIN?- Stavo letteralmente urlando, ma lei continuava a fare orecchie da mercante, fingendo che la cosa non avesse alcuna importanza
-Ma dai, era un innocente bacetto- Scrollò le spalle
-Un cavolo! Un’”innocente bacetto” si da sulla fronte, sulla guancia, sulla mano, ovunque! Tranne che sulle labbra! E soprattutto, non si da aggiungendo mezzo metro di lingua!!-
-Perché, vorresti dire che non ti è... piaciuto?- Pronunciò l’ultima frase cominciando ad accarezzarmi il petto
-No! Non mi è piaciuto! E, se proprio lo vuoi sapere, ci terrei tanto a capire perché sei ANCORA qui dopo il casino micidiale che hai combinato!-
-Lo sai! I miei mi stanno rovinando la vita!- Era leggermente esasperata
-Che cosa significa?-
-Sono scappata, per la serie “ti saluto”!-
-Ma sei impazzita? Saranno preoccupatissimi!-
-Al massimo potrebbe esserlo mio marito- Un momento. Avevo per caso le orecchie sporche, oppure avevo proprio sentito bene?
-Marito?- Ripetei quasi automaticamente
-Esatto, marito. Il tizio che i miei mi hanno obbligata a sposare quasi un mese fa-
“Ma insomma, nel XXI secolo esistono ancora genitori che organizzano matrimoni combinati??” Ero effettivamente sconcertato
-E tu ovviamente non provi niente per lui- Conclusi io
-Assolutamente no- Ribatté lei ovvia –tranne forse un po’ di disgusto visto che ha quasi 40 anni e mette ancora le dita nel naso-
-Arriva al dunque, perché sei qui?-
-Bè.. Carl, fin da quando mio padre ed il suo hanno organizzato il fidanzamento, ossia quando mi sono trasferita nello Utah, ha vietato che io lavorassi, motivo per cui non ho un soldo....-
-E..?- Domandai, esortandola a continuare
-E... sono tornata dall’unica persona che io abbia mai amato- Rispose abbracciandomi, mentre io restavo impalato come uno stoccafisso.
-Ma.. Non puoi restare qui! Io ho la mia vita! Il lavoro! Winter, soprattutto Winter! E, tra l’altro, come ti è saltato in mente di BACIARMI?-
-Bè, volevo vedere che effetto faceva poter baciare di nuovo qualcuno, provando per lui dei sentimenti.
-Non so perché non ti sbatto fuori di qui- Avevo la testa in preda al disordine e alla confusione
-Perché ti faccio tenerezza?- Sollecitò con il suo sguardo da cerbiatta
-Compassione, al massimo- Presi una giacca dalla sedia ed uscì di casa
                                     
Winter
Non riuscivo a concentrarmi. Fissai la lavagna e pensai di essere a lezione di arabo (anche se effettivamente stavo studiando francese, materia per la quale non ero particolarmente portata e in cui non eccellevo. Anzi, al contrario, faticavo per guadagnare una semplice B-, rischiando di compromettere la borsa di studio per l’università del prossimo anno)
Sono certa che l’intera classe, vista dall’esterno, aveva l’aspetto di un branco di mucche che cercano di imparare qualcosa di fisica nucleare. C’erano tre o quattro persone con le mani alzate che la prof ignorava deliberatamente
-...E con questo abbiamo concluso l’argomento del plus que parfait, su cui domani faremo una verifica a sorpresa...- disse miss. Allister
 -Prof, se è a sorpresa perché ci avvisa un giorno prima?- Domandò Jason, un mio (stupido) compagno di classe, motivo per cui la Allister rispose
-Perché voglio promuovere qualcuno, quest’anno- Era chiaramente ironica
-Bè, prof, se vuole promuovere qualcuno può darci del tempo in più per studiare!- Ribattei io irritata
-Non ho abbastanza tempo per svolgere l’intero programma e permettervi di recuperare, in una settimana, tutto il tempo perso durante le spiegazioni-
-Lei è un’insegnante. Gli insegnanti dovrebbero chiarire i dubbi degli alunni, non continuare imperterriti con quello che stavano facendo, ignorando chi ha bisogno di chiarimenti!- Avevo decisamente alzato il tono di voce
-Questo è il mio metodo di insegnamento- Sembrava impassibile
-Bè, se lo faccia dire, metodo completamente SBAGLIATO!-
-Signorina Wilson, esca fuori dall’aula- Continuò con il suo tono pacato. Io raccolsi le mie cose, compreso il raccoglitore verde su cui prendevo appunti, e mi avviai verso la porta
-Bene, così avrò più tempo per studiare per questa stupidissima verifica!!-
Non riuscivo a spiegare a me stessa il motivo di quella reazione. Se fossi stata zitta avrei, come al solito, studiato come una matta la sera prima per prendere la mia solita A. sapevo che con quest’uscita avevo compromesso la mia borsa di studio per il college.
Sapevo anche, che era la rabbia che provavo verso Leasl  colpevole dell’accaduto.

Emily
-Esattamente- Annuì soddisfatta
-Quindi vuoi dirci- Continuò Cass indicando prima sé stessa e dopo Karen –Che oggi pomeriggio hai un appuntamento con.. il ragazzo del giornale??-
-Si chiama Jason e....si!!- Ero estremamente appagata
-Ma.. come è possibile?? Come l’hai conosciuto? E com’è possibile che NOI non l’abbiamo mai incontrato?- Karen era su di giri, anche se ero certa di averne capito il motivo
-Ve l’ho detto! È il ragazzo del giornale, l’ho conosciuto un paio d’anni fa ma non ci eravamo mai presentati. Oggi sembrava felice per il fatto che ero stata io ad aprirgli la porta di casa e, dopo esserci salutati, quando sono andata a prepararmi (di corsa) per venire a scuola, lui era lì, fuori dalla porta, ad aspettarmi, dicendo che per oggi aveva finito il suo giro e che voleva accompagnarmi a scuola. Così abbiamo chiacchierato, chiacchierato e chiacchierato ancora e oggi pomeriggio andiamo a prendere un frappè e a fare un giro in roller-
Erano ancora incredule
-Insomma, cosa c’è che non va?- Domandai esasperata
-E’ solo.... Strano!- Commentò Karen -MOLTO strano-
-Sentiamo, cosa c’è di strano?- Sbuffai
-Il fatto che vi conoscete da così tanto tempo ma hai scoperto solo oggi il suo nome e, soprattutto, che ti abbia chiesto un appuntamento in così breve tempo. Ti conviene stare in guardia-
-Sento nella tua voce un pizzico di gelosia...- Commentai a bassa voce
-Cos’hai detto?- Si stava decisamente agitando
-Hai capito bene! Ti dà fastidio che io abbia un appuntamento e tu no! E con un ragazzo molto carino e gentile, tra l’altro! Ammettilo!-
-Stai scherzando?-
-No, non scherzo affatto!-
Cass si intromise
-Oh, smettetela di comportarvi da cretine! Em, Karen sta solo esprimendo la sua preoccupazione per te, non c’è bisogno di aggredirla! E tu, Kar, anche se non lo sei fino in fondo, prova ad essere felice per Emily!-
-E va bene....- Dissi con lo sguardo rivolto verso le mie Converse –Mi dispiace.. non pensavo davvero quel che dicevo, starò in guardia-
-Dispiace anche a me... prometti di raccontarci TUTTO ciò che succederà oggi pomeriggio- Anche lei fissava il pavimento e Cass, sorridendo, abbracciò entrambe, convincendo me e Kar  a fare lo stesso
 
 
Angolo dell'autrice
Ciao a tutti! Anche se dopo un mare di tempo, eccomi qui con un nuovo capitolo per la storia. Devo ammetterlo, questa (quasi) totale assenza di recensioni mi ha completamente demoralizzata, motivo per cui non so se effettivamente deciderò di continuare a pubblicarne altri, anche se quasi certamente deciderò di concludere la storia per me, essendomi parecchio affezionata ai personaggi e alla loro storia. Se non riceverò recensioni in questo capitolo, non ne verrà pubblicato uno nuovo.
I'm sorry
MoMo

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Momoko21