Anime & Manga > Chobits
Segui la storia  |       
Autore: Eylis    04/09/2008    2 recensioni
Ormai aveva ricordato quasi ogni parte del proprio passato. Solo una cosa le sfuggiva: perché si trovava in quel luogo? Cosa era successo prima che il suo corpo si spegnesse? Perché ne era certa, si era spenta. Eppure ora esisteva nuovamente, anche se percepiva che la sua forma era diversa. Rammentava unicamente che quel dolore tanto forte causato dall’ambivalenza dei suoi sentimenti, la lotta fra ciò che era giusto e ciò che avrebbe desiderato l’aveva portata ad un sovraccarico della memoria. Aveva iniziato a non più funzionare come avrebbe dovuto. E ne era sicura, aveva desiderato lei stessa di poter cadere nell’oblio, nonostante i suoi genitori tanto si fossero affannati nel cercare di ripararla. Ma cos’era successo in quegli ultimi attimi?
[...]

Dopo aver capito i propri sentimenti per il padre Freia decide di spegnersi per non più soffrire. Ma Erda, la sorella, vuole salvare i suoi ricordi, e li inserisce dentro di sé. Cosa succederà quando Freia si risveglierà? Quali saranno i suoi pensieri, le sue emozioni, come potrà “regolare” i conti lasciati in sospeso? Una piccola nota: questa storia non è davvero shoujo-ai, ma contiene elementi che potrebbero ricordare questo avvertimento perché ho tentato di richiamare quella punta di ambiguità che è sempre presente nei lavori delle CLAMP
Questa storia si è classificata prima al concorso "Singing Flowers" indetto da Writers Arena
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chii, Dark Chii, Hibiya Chitose, Hideki Motosuwa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4. Confessione

Perdonami per tutto quello che sono stata, perdona i miei peccati

Hideki si era recato nell’appartamento dell’amministratrice del condominio. Nella casa della loro madre, Chitose. E Chii era rimasta sola. Poteva percepire la sua tristezza, così dolorosamente famigliare. La sorella soffriva perché Hideki non era con lei, così come Freia aveva patito nei momenti di lontananza del padre. Sentì che era giunto il momento di rivelarle ogni cosa. Era giusto che sapesse cosa era successo, il motivo per il quale la portava dentro di lei. La chiamò attraverso l’oscurità, desiderosa di abbracciarla e dimenticare con lei ogni dolore.

“Chii.” Il pc chiuse gli occhi nel sentire quella voce interna, visualizzando quella figura che le era gemella nel volto e nel corpo.
“Sono qui.”
“Hai un viso triste, Chii…”
“Mi fa male qui…” si pose la mano sul petto con espressione malinconica. “Questo è essere tristi?” Freia raggiunse la mano della sorella e strinse il suo corpo attirandola contro di sé.
“Ti fa male qui quando sei triste. Perché sei triste?” Chii chinò il capo nascondendolo nel petto di Freia.
“Hideki non c’è…”
“E quando Hideki non c’è ti fa male qui?”
“Sì.”
“Allora è davvero Hideki l’uomo solo per te?”
“Chii…”
“E se non fosse lui? Se lui non volesse te come persona speciale?” Chii non rispose, aggrappandosi maggiormente alla sorella.

“Devo raccontarti qualcosa, Chii…” Il pc rialzò il capo nel percepire quanto dolore filtrava da quelle parole, e guardò Freia negli occhi colore dell’ambra che rispecchiavano i suoi.
“Chii?”
“Quando io sono stata creata tu ancora non esistevi. Chiamavo “papà” e “mamma” l’uomo che mi aveva costruita e la donna che mi aveva accolta come figlia. Ero felice con loro, Chii, ma…” si interruppe per qualche istante, ricordando vividamente quei giorni. “… ma pian piano ho iniziato a capire che i miei sentimenti non erano più quelli di una figlia. Tu ora non puoi ricordartelo, ma sono certa che la mamma rammenta bene la mia espressione quando… quando guardavo papà.”
“Papà?”
“Sì… Papà era anche il tuo papà. Nel vedermi così triste decisero di costruire un altro pc, perché io potessi avere una sorella. Sei stata creata tu, Chii. Allora ti chiamavi Erda, eri diversa da ora. Con te io ero felice, ma… non potevo dimenticare papà. È stato lui a creare questo programma, Chii, un programma che ci permette di trovare la persona solo per noi, la persona da amare. Io ho visto questa persona in nostro padre. Mi sono… innamorata di lui…”

“Non potendo avere i suoi sentimenti, perché lui amava troppo la mamma, ho iniziato a desiderare di spegnermi. Avevo troppo male qui, al petto, come succede a te ora. Non potevo più sopportarlo. Ma quando stavo per perdere ogni cosa sei arrivata tu. Ho sentito una voce, triste ma gentile Chii, era quella di Erda. La tua. Mi hai detto che non volevi perdermi, mi hai chiesto di inserire i miei dati dentro di te. Ho dovuto accettare e per questo tu… ti sei spenta chiedendo a mamma e papà di abbandonarti perché ti potesse trovare qualcuno che non conoscevi.” Freia si aggrappò quasi con disperazione alla sorella, senza mai distogliere il suo sguardo da quegli occhi ora malinconici quanto i suoi. Chii le carezzò lievemente il viso.
“Chii…”
“Perdonami Erda, perdonami per essermi innamorata di papà, perdonami per averti costretta a dimenticare tutto!” I pc non possono piangere. Non possiedono lacrime. Ma Freia ne conobbe il sapore metallico dentro di sé che la scuoteva con forza. A causa sua Erda aveva smarrito tutto ciò che aveva, ed era diventata Chii. A causa sua suo padre e sua madre avevano perso le loro amate bambine ed avevano sicuramente sofferto a lungo. Chiuse gli occhi lasciandosi sprofondare nell’oscurità mentre Chii le carezzava dolcemente i capelli.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Chobits / Vai alla pagina dell'autore: Eylis