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Autore: Kane_    22/07/2014    2 recensioni
Anno 2018, l'Impero ha definitivamente sconfitto i Cavalieri Neri sul fronte orientale, impadronendosi dei territori dei neonati Stati Uniti del Giappone. in seguito allo scontro, Zero pare scomparso nel nulla, così come l'ultracentenario imperatore di Britannia. In seguito alla scomparsa dei due uomini più influenti del mondo, tutti i membri della famiglia imperiale sono vittime di un complotto che porterà al trono un uomo misterioso e sconosciuto, che però saprà gestire al meglio il momento di crisi, portando il vasto impero ad una nuova epoca d'oro, permettendogli di raggiungere la sua massima espansione dalla sua nascita.
A questo punto, l'Impero punta i suoi occhi verso il mediterraneo, conquistando dunque l'Italia, terra che sta particolarmente a cuore al nuovo imperatore, essendo cristiano cattolico. Esso donerà la penisola alla Chiesa, ottenendo in cambio il pieno supporto spirituale delle alte cariche religiose. il Nuovo Stato Pontificio instaurerà un governo totalitarista, traendo fortemente spunto dal testo sacro per la nuova costituzione, creando di fatto uno stato dittatoriale e per nulla democratico
la nostra storia ha inizio tre anni dopo, quando un giovane abitante della penisola avrà finalmente il fegato e i mezzi per dire "no" a tutto questo...
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Istituto Britannico per la Formazione Superiore "Renati" (al centro)*


"Ah, finalmente un pasto caldo!"
"Ce n'era proprio bisogno, dopo questi mesi di prigionia!"
"Ma chi ha cucinato questa prelibatezza d'alta cucina?"
La grande tavola, fornata da un insieme di tavoli più piccoli, è stracolma di ogni genere di prelibatezza non troppo sofisticata: carne, fritture e verdure, il tutto accompagnato per l'occasione con del vino pregiato, ritrovato durante una ricognizione in una grande villa poco vicino all'edificio.
Daniele si sta destreggiando in cucina, dimostrando di saperci fare coi fornelli, insegnando anche alla piccola Monica come preparare quei piatti: "Prendi un altro paio di patate e pelale, poi tagliale e passamele okay? Torno subito, ora che hanno mangiato qualcosa di decente dopo tutto questo tempo posso anche presentarmi per bene."
La ragazzina annuisce, prendendo il pelapatate e facendo attenzione a non tagliarsi.
Il ragazzo dunque entra nello stanzone dove tutti stanno mangiando, ancora con indosso il grembiule da cucina: tra i suoi uomini e i prigionieri appena salvati si contano quasi trenta persone, il doppio rispetto a quello che erano il giorno prima, mangiano tutti di gusto e non sembra che vogliano minimamente sembrare educati, ingurgitando chili di cibo in pochi bocconi.
"Allora, come va qua?"
Tutti si girano verso di lui, chi facendogli complimenti per la sua cucina e chi invece gridando compliaciuto, anche solo per scaricare un po dell'entusiasmo rimasto dopo quella mattina. Lui dunque si dirige verso i due ospiti d'onore, il generale Hiroto e Ormati, porgendogli la mano: "Piacere, sono Daniele Giostri..."
Uno dopo l'altro, i due gli stringono la mano e si complimentano con lui, Ornati prende quindi la parola "Tu devi essere il cuoco della compagnia, complimenti, ora capisco perchè questi ragazzi sono così bene organizzati, voglio dire, con lo stomaco pieno di questa bontà come potrebbero non esserlo?"
Risata generale degli uomini di Daniele, e anche lui non trattiene una risata un po smorzata "No, in realtà io cucino raramente qua. Sono il capo stratega e il tiratore scelto di questa milizia, quin..."
"Non essere modesto, Dany!" una voce fin troppo squillante e famigliare alle orecchie del giovane studente si fa sentire in tutta la stanza, e di li a poco Lorenzo si alza da tavola, guardandolo dritto negli occhi: "Ora che il nostro potere sta crescendo e che siamo diventati l'unica cellula in tutta Italia a possedere un knightmare crociato, abbiamo bisogno di un leader, e chi può esserlo meglio di te?"
Lui quindi si guarda attorno, osservando la stanza: il ventenne non si è ancora riseduto, continuando a fissarlo con decisione, come a volerlo convincere, gli altri suoi amici lo guardano allo stesso modo, tutti concordanti con ciò che detto da quell'individuo che ogni tanto ha degli scatti di serietà, mentre gli altri ospiti aspettano una risposta all'affermazione del suddetto.
Luca quindi si alza a sua volta e approfitta del silenzio per parlare: "Lorenzo - per una volta - non ha tutti i torti: ci serve una guida, qualcuno che da milizia ci trasformi in una vera unità militare. Daniele, penso che nessuno meglio di te sarebbe in grado di investire questo ruolo: ci hai sempre guidato, hai sempre organizzato tutte le operazioni alla perfezione, per non parlare del fatto che ci hai offerto una casa con acqua ed elettricità, seppure poca. Prima di incontrarti eravamo un gruppo di sbandati, vestiti solo della nostra rabbia, del nostro rancore verso lo Stato Pontificio e verso Britannia... tu ci hai presi uno per uno e col tempo siamo diventati tra i migliori miliziani di Milano, con diverse missioni all'attivo, con una percentuale di fallimento pari allo 0%. Nessuno tra di noi sarebbe degno di darti ordini e noi tutti non vogliamo prenderli da nessuno, se non da te."
Dopo qualche altro istante di silenzio, Daniele volge nuovamente il proprio sguardo agli ospiti, non esitando minimamente, con uno sguardo serio e in grado di trasmettere sicurezza e autorità: "Gentili ospiti, è tempo di parlare di cose serie: ovviamente è palese che ci aspettiamo un compenso per la vostra liberazione, e noi abbiamo già le idee chiare riguardo a quello che vogliamo: Generale Hiroto, lei ai tempi di Zero era uno dei pezzi grossi del suo esercito, sono sicuro che ha ancora dei contatti di fornitori di armamenti, knightmare e altri rifornimenti di genere militare, quindi la invito a fare qualche chiamata e ad annunciargli che qui, in Italia, c'è qualcuno che è particolarmente interessato a tutto ciò, ovviamente a prezzo scontato, visto che il fatto di averle salvato la vita è sicuramente un buon pretesto per chiedere qualche favore..."
L'uomo sulla mezza età lo fissa per qualche istante, pensando tra sè e sè, quindi annuisce convinto "D'accordo, miliziano, avrete i vostri knightmare e i vostri armamenti, penso che dopotutto non saranno risorse buttate, dopo quello che ho visto stamattina sono sicuro che voi riuscireste a farne buon uso... anche se ovviamente tutto ha un prezzo."
"Stia tranquillo..." la voce di Giorgia si fa sentire per tutta la stanza, anche lei si pone decisa nei loro confronti, senza un attimo di esitazione "Per i soldi assicuriamo io la famiglia Renati, possessori della più prestigiosa scuola di Milano e di svariate risorse economiche."
Daniele la guarda soddisfatto, e lei ricambia lo stesso sguardo cercando però di non lasciar trasparire alcun tipo di emozione positiva, quindi il leader della cellula miliziana riprende la parola "Perfetto, ora, Ormati, a lei chiediamo una cosa un po diversa: la sua cellula è la più grande di Milano e conta quasi 150 uomini. Una forza d'opposizione non indifferente, ma anche unendo le nostre forze non riusciremo mai a combattere contro il vescovo."
"Cosa proponi dunque?" chiede l'uomo, mostrandosi decisamente disponibile.
"Le chiedo di unire le sue forze alle mie, sotto la stessa bandiera, e di riunificare tutte le milizie in giro per la regione per riprendere ciò che ci appartiene. In cambio della fusione e del completo controllo sui suoi uomini, offriamo la condivisione dei rifornimenti che riceveremo dai Cavalieri Neri, per non parlare del fatto che una volta riunificati potremo realizzare il sogno di tutti noi, ovvero ricreare lo status d'indipendenza dell'Italia."
Ornati lo guarda, pensandoci su un attimo: dopo due anni di sacrifici per formare la propria cellula gli viene proposto di dipendere da una 10 volte più piccola, sebbene per una buona causa. All'inizio è un pò riluttante alla sola idea, ma poi comprende che questa probabilmente è l'unica occasione per recuperare la libertà perduta da ormai troppo tempo: "D'accordo, i miei uomini e tutto ciò che appartiene alla cellula sono tuoi, ah, e ti prego, non darmi del lei, chiamami pure Massimo."
"Okay..." il ragazzo si allontana di qualche metro dall'insieme di tavoli, girandosi nuovamente verso di essi, e riprende a parlare con aria fiera e soddisfatta, avendo atteso di fare quell'annuncio da chissà quanti mesi: "Allora, in occasione di questo nuovo asse tra le nostre milizie e i Cavalieri Neri, proclamo finalmente la nascita dell'Impero d'Italia, il nuovo stato italiano, che si riprenderà ciò che gli appartiene di diritto e che farà vedere a tutto il mondo che non siamo ancora finiti, e l'Italia sarà solo l'inizio: noi siamo il futuro, noi saremo la speranza per tutti gli oppressi di questo pianeta! Allora, chi di voi è d'accordo con me?"
In tutta la stanza si alza un boato unanime, alcuni si alzano e vanno incontro al ragazzo, altri brindano alla sua salute e alla nascita di quello che aspettavano ormai da diversi anni, altri ancora invece sono così emozionati da rimanere fermi, immobili, ciò che è sicuro è che tutti non vedono l'ora di vedere questo impero diventare realtà.


 
Due mesi più tardi...


"Che palle, non ho studiato niente per la verifica di oggi! Hey, Daniele, mi farai copiare, vero?"
"Piantala Matteo, non penso di sapere più di quanto sai te... tanto vale arrendersi all'evidenza e accettare il fatto di beccarci un votaccio."
"Già..." i due compagni di classe si trovano nella loro aula, uno affianco all'altro, chiaccherando mentre la professoressa scrive cose strane alla lavagna, incomprensibili ad ogni alunno li presente, che lei ama chiamare matematica. 
"A proposito, in queste settimane ti vedo un pò più estroverso di quando eri arrivato da poco in questa scuola, è solo una mia impressione? perfino gli altri sembrano essere più ben disposti verso di te."
"Beh, ti è mai capitato di desiderare che qualcosa vada tutto come vorresti? io si, molto spesso, ma per una volta questo non è solo un desiderio, è realtà..."
Matteo ridacchia un attimo, fissando il ragazzo con aria maliziosa "Ah, ho capito, la ragazza che ti piace ha cominciato a "soddisfarti", eh? i miei complimenti!"
Lo studente si limita a sbuffare, in modo soffocato per non farsi sentire dalla docente "Sei proprio un imbecille, te l'ho mai detto?"
"Si, abbastanza spesso..."
Suona la campanella, l'insegnante di matematica lascia l'aula lasciandola in mano a quella di storia, che entra con le verifiche già in mano, pronta a distribuirle "Allora ragazzi, siete pronti? Spero per voi di si, questa verifica non la farò recuperare, quindi se vi beccate un votaccio saranno affari vostri!"
Daniele, Matteo e tutti gli altri si guardano attorno, in cerca di una via di fuga o di un miracolo per scappare a quella mattanza di quattro, fortunatamente, le preghiere del leader della resistenza in incognito vengono accolte dal bussare alla porta dell'aula e dall'ingesso di una commessa: "Daniele Giostri? Eccoti... il preside ha urgenza di parlare con te. Porta il registro insieme a te."
"Maledetto figlio di..." Matteo trattiene a malapena il suo istinto di continuare quella frase, mentre il suo amico si alza dal posto e, dopo aver preso il registro dalla cattedra, se ne esce dalla classe con un sorriso soddisfatto.
Entrato nell'ufficio del preside, come sempre, vede che è presente anche Giorgia, che lo saluta con una rapida occhiata: in quelle settimane lei sembra essere diventata meno dura nei suoi confronti e in quelli dei suoi commilitoni, sebbene mantiene ancora parecchio le distanze, in particolare verso il ragazzo appena entrato in quella stanza, Daniele dunque si avvicina alla scrivania del preside, consegnandogli il registro. L'uomo lo apre e ci scrive qualcosa sopra, riconsegnandolo a chi gliel'ha dato, facendo un cenno con la testa "Ti ho firmato un permesso di uscita anticipata... sono arrivati e al QG hanno chiesto di te. Penso che perdere qualche ora di scuola non sarà poi così tragico. Giorgia verrà con te, okay?"
Daniele annuisce e ringrazia il preside, girandosi dall'altra parte verso la porta, per poi riportare il registro in classe e prendersi la propria roba.
"Me la pagherai, ricordatelo. La prossima volta in mensa trovati un altro tavolo!" borbotta Matteo, scatenando solo un sorriso divertito nel suo interlocutore, che, dopo aver raccolto libri e quaderni, si dirige verso l'uscita della scuola, dove c'era Giorgia ad attenderlo.

Poco dopo, i due arrivano nel nuovo QG dell'Impero d'Italia, ovvero una vecchia scuola elementare poco più a est di dove si trovava la base dei miliziani di Cernusco. In quei due mesi sono cambiate parecchie cose: Dopo l'unione dei suddetti, molte altre milizie si sono fuse al progetto di riunificazione, fino a contare un totale di quasi mille persone pronte a combattere, il che ha costretto il neonato Impero a cambiare sede, trovandone una che riesca a gestire tutti quanti, comprendendo anche gli equipaggiamenti e le varie armi. Anche le operazioni militari sono aumentate per marcare meglio il territorio, solo Daniele ha abbattuto più di 20 piloti nemici, e sommando i knightmare catturati a quelli in arrivo dalla Libia le unità robotizzate italiane supereranno il centinaio, inoltre, grazie all'eccellente lavoro di Monica, le immagini satellitari in tempo reale della zona in possesso a Britannia sono sostituite con alcune più vecchie, per non fare intuire dove si trova effettivamente la base della resistenza. Insomma, sembra andare tutto a gonfie vele, nonostante il progetto sia ancora acerbo, Daniele si è già prefissato degli obiettivi da raggiungere.
Appena entrati vengono subito notati da Luca, Lorenzo e Monica, che si dirigono verso di loro "Dany, Giorgia, finalmente siete arrivati!" esclama il venticinquenne "Seguiteci, vogliamo farveli vedere! sono bellissimi!"
Il gruppetto si dirige verso il giardino della struttura, e già da lontano si vedono i nuovi knightmare: 70 di essi sono vecchi modelli dei Cavalieri Neri, riverniciati di nero, rosso e decorazioni in oro, con la bandiera dell'Impero e l'aggiunta di degli scudi in metallo ultraresistente, neri con i bordi rossi e la parte centrale oro; i rimanenti 10 sono nuovi modelli, progettati appositamente per il nuovo esercito: anche questi presentano gli stessi colori, ma questa volta il rosso prevale sul nero e lo scudo, invece di essere quadrato, è rotondo e completamente color oro.
"Sono stupendi!" esclama Giorgia, rimanendo visibilmente soddisfatta dei soldi investiti.
"Per quanto riguarda il Pachyderm?" chiede Daniele, rivolgendosi a Lorenzo.
"Non sono ancora riusciti a completarlo, dovresti sapere meglio di me che non è mai stato costruito un camminatore del genere... ma quando lo avremo spaccheremo in più parti l'osso sacro della Chiesa!"
"Già..." dice in modo riflessivo il giovane, guardandosi attorno, anche lui visibilmente soddisfatto delle sue unità. "Ma finchè non sarà operativo non possiamo permetterci di attaccare Milano."
"Quindi cosa faremo ora...?" si domanda Luca, rivolto verso il giovane leader
"Ecco i nostri progetti: abbiamo un totale di 104 knightmare, suddivisi in 70 legionari, 10 decurioni, 23 ex guardie svizzere ed un ex crociato. questi si suddivideranno in 9 squadre formate da 10 legionari o guardie svizzere ciascuna, più un decurione che farà da capo squadra, e tutti i decurioni saranno subordinati al Crociato, che sarà ribattezzato centurione e riverniciato per l'occasione. I tre legionari e il decurione rimanenti invece si occuperanno della difesa della base. Ora, parliamo di cose interessanti: il nostro obiettivo principale al momento è espandere i nostri confini, e ciò avverrà verso est, questo lo faremo per tre ragioni principali: prima di tutto per testare le nostre capacità su vasta scala contro unità inferiori in quanto a numero e armamenti, in secondo luogo per reclutare sempre più gente... e infine, come obiettivo finale, arrivare fino al comune di Gardone Val Trompia e liberarlo dalle forze della Chiesa."
"Perchè ci spingiamo fin'oltre Brescia? rischiamo di disperdere inutilmente le nostre unità..." osserva Monica, osservando le mappe tramite il suo oloportatile.
"Ma certo!" esclama Lorenzo, in un lampo di genio "A Gardone c'è la fabbrica della Beretta! Hai capito Daniele... e così vuoi raggiungere presto un'indipendenza per quanto riguarda gli armamenti, eh?"
Il ragazzo lo guarda compiaciuto, soddisfatto della risposta, e riprende la parola "Non solo, la Beretta è l'unica fabbrica al mondo che ha le conoscenze e le strumentazioni per creare le armi ad eccelerazione elettromagnetica. Ormai i britanni si sono così fissati sulle armi ad energia che si sono dimenticati di quelle a proiettili, non sviluppando più contromisure anti-proiettile, e questa è una loro grande lacuna, in più voglio commissionare proprio alla Beretta la fabbricazione dei due cannoni elettromagnetici del Pachyderm."
"E' un piano geniale..." dice Giorgia, cercando qualcosa che non va nel ragionamento del suo compagno di classe, che invece non fa assolutamente una piega.
"A proposito, a chi assegnamo il croc... volevo dire, il centurione?" chiede Luca incuriosito.
"Il centurione l'hai recuperato tu, ti appartiene. Hai dimostrato di saper gestire più squadre contemporaneamente in queste settimane, di conseguenza penso che tu sia il candidato più idoneo per questo compito. Sono sicuro che non me ne pentirò" spiega Daniele, camminando lentamente verso le unità robotizzate, seguito dai suoi amici.
"Non pensi che questo sia un compito più adatto all'imperatore?" domanda Lorenzo, alludendo al giovane in testa al gruppo.
"Imperatore, eh?... non chiamarmi così, almeno, non ora. aspettiamo di creare un vero stato prima di passare alle formalità. Comunque, io non ho intenzione di pilotare un knightmare, mi trovo bene col mio fucile di precisione. Finchè il pachyderm non sarà pronto rimarrò appiedato."
"Capisco... okay, allora mettiamoci al lavoro per organizzare le squadre"
"Bene così. Monica, ti prego, raduna i piloti designati in cortile, digli che presto avrà in inizio un'esercitazione per collaudare le nuove unità."
"D-d'accordo!" la ragazzina si gira verso l'edificio principale e si mette a correre, in direzione dell'ufficio delle comunicazioni, che prima della liberazione probabilmente doveva essere la segreteria.

Daniele si guarda nuovamente attorno: da una parte tutti i knightmare inanimati, messi in fila in cortile, mentre alcuni membri dell'esercito ronzano attorno ad essi in cerca di imperfezioni, per montare le armi o anche solo per curiosità, alla sua sinistra l'edificio che una volta era quello principale della struttura, costruita su quattro piani, uno dei quali sotterraneo, che ora è l'ala abitativa del complesso, dietro di lui invece l'edificio amministrativo, attaccato ad una seconda ala più piccola dove le classi di quinta studiavano regolarmente, ora divenuto il quartier generale vero e proprio, dove è tutto organizzato per il meglio e dove ha sede anche l'ufficio logistico; infine, alla sua destra, si può gustare il suggestivo spettacolo di un sole che sta lentamente calando, nonostante fosse pieno pomeriggio, chiaro segnale che ormai l'inverno è alle porte. Il ragazzo allora si siede sull'erba verde e si rilassa, gustandosi quel momento che lo riempiva di speranza mista ad euforia e libertà, la libertà tanto desiderata in quei tre anni in una prigione a cielo aperto chiamata Nuovo Stato Pontificio.
L'Impero d'Italia è nato da molto poco, ma sembra già essere destinato a cambiare le sorti non solo della penisola, ma di tutto il mondo.

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Ed eccoci, di nuovo, alla postfazione.
Amici lettori, sono proprio felice della mia storia, ad ogni capitolo diventa sempre più ricca ed interessante. Io quanto voi non vedo l’ora di sapere come si svilupperà, e non nego che mi sto affezionando parecchio ai miei stessi personaggi.
Tengo a precisare che ogni luogo descritto in questo racconto è realmente esistente, basta farsi qualche ricerca, e ovviamente questa realtà è una cosa voluta, voglio che questo racconto sembri in tutto e per tutto un mondo alternativo non solo a quello dell’originale Code Geass, ma anche al nostro.
Cosa sarà mai il Pachyderm? Lo scopriremo solo col tempo.

Vi ringrazio per la lettura e vi invito cortesemente a lasciarmi una bella recensione: coraggio, ditemi cosa vi sta piacendo e cosa invece vi fa storcere un po il naso, io ho bisogno delle vostre opinioni! Ci vediamo al prossimo capitolo!

PS: Tengo a precisare, inoltre, che questo racconto sarà pieno di citazioni, riferimenti e a volte anche luoghi presenti in altre opere, in particolare a tema videoludico, e ho in mente anche di aggiungere in modo molto velato qualche riferimento a delle canzoni che secondo me si addicono molto al tema del racconto.

PPS: Vi dirò la verità: nonostante il caldo sfiancante e le punture di zanzara non penso ci sia davvero niente di meglio che scrivere un nuovo capitolo per la mia storia accompagnato dalle note dei grandi Pink Floyd, ottima fonte d'ispirazione. Mai avrei pensato di poter ricavare un così gran piacere nello scrivere, ho sempre pensato fosse gratificante, rilassante e bello, ma non credevo fino a questo punto. Grazie anche a voi che mi permettete di provare queste emozioni!



*Fonte: Internet, Command & Conquer 3 cities... per trovarla ho tirato giù tutti i santi.
   
 
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