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Autore: HoranIsMySunshine    24/07/2014    2 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ritrovo nel corridoio dell'appartamento, davanti alla tua porta, che mi hai appena sbattuto alle spalle. Mi dispiace Stana, non avrei voluto che scoprissi tutto così. Avrei voluto raccontarti la verità, avrei davvero voluto con tutto me stesso dirti che non mentivo, ogni volta che ti dicevo di amarti. Ma ho avuto l'impressione che fosse troppo tardi. Vorrei bussare a questa benedetta porta, bussare così forte da buttarla giù, se tu non vuoi aprirmi, e vorrei poterti consolare, potermi scusare in maniera credibile, e poter cancellare il dolore. Non pensavo che un giorno sarei stato proprio io a spezzarti il cuore, io che ho sempre cercato di difenderti da qualsiasi cosa potesse farlo.
Forse devo andare da Christina. Stiamo insieme da diverso tempo, ma orma non provo più nulla per lei, e non è solo da quando sei tornata, Stana, ma da molto prima. Solo che non ho mai avutola forza di lasciarla. Christina ha avuto una relazione molto lunga con un uomo che l'ha fatta soffrire parecchio, prima di stare con me, così quando io mi sono accorto di non essere più innamorato di lei e ho provato a chiudere la storia in maniera pacifica, lei è caduta in depressione. Minacciava di uccidersi, aveva crisi isteriche, e non voleva assolutamente farsi aiutare. Voleva solo che io rimanessi con lei. Non ne ero più innamorato, è vero, ma volevo prendermene cura, perchè non me la sentivo davvero di lasciarla sola. E' proprio buffo che un gesto del genere, compiuto in buona fede, ora mi si stia ritorcendo contro.
Se solo avessi avuto il coraggio di dirti tutto, Stana.
Sospiro, iniziando a muovermi verso l'uscita. Ho come un presentimento, sento la necessità di passare da Christina. Se non altro, potrei approfittare del fatto che ultimamente sta meglio, per provare a parlarle. Potrei sempre rimanere al suo fianco se avesse bisogno di un'amico, ma non voglio più essere vincolato da lei. Sai Stana, io amo te.
Salgo in macchina, dove una certa canzone di un certo Elvis Presley porta alla luce fin troppi ricordi. 

[Take my hand, 
take my whole life too,
'cause I can't help
fallin'in love with you]

Eravamo in macchina, ed era l'ultimo giorno insieme prima della tua partenza. Il nostro piccolo infinito,ricordi?
In pochi minuti arrivo a casa di Christina, e sono costretto ad asciugarmi velocemente le lacrime, per concentrarmi su quello che devo fare. Devo accertarmi che stia bene, e poi, se è il caso, parlarle. Non c'è altra soluzione, Christina deve curarsi e deve essere indipendente da me, e io devo esserlo da lei.
C'è un'altra auto però, parcheggiata qui fuori, e ora che ci penso, non mi sembra di averla mai vista. Forse è un'amico di Christina: potrebbe essere positivo per lei ricevere visite da qualcuno di esterno, potrebbe aiutarla a capire che non è sola.
Stranamente la porta è inchiavata, di solito Christina la lascia aperta..in ogni caso, ho le chiavi. Entro, e sto per avvisarla che sono tornato, ma dei rumori catturano la mia attenzione, e una specie di sesto senso, mi impone di stare zitto e fare meno rumore possibile.
I rumori provengono dalla camera di Christina, sembra non sia sola, appunto. Silenziosamente mi avvicino alla porta chiusa, e pochi istanti mi bastano per non avere più dubbi.
Spalanco la porta, e ciò che vedo mi conferma che non sbagliavo. Christina è sul letto, e sopra di lei, l'amico che dev'essere passato a trovarla. Guarda caso, proprio oggi che non era previsto che io capitassi qui.
'sono a casa, tesoro.'
Christina spalanca gli occhi, coprendosi col lenzuolo, e cerca inutilmente di ricomporsi. 
'Nathan, ma cosa..io non..aspetta'
'no, no, no, non c'è bisogno di spiegare, è tutto molto chiaro.'
Esco dalla stanza, mentre lei mi segue. Forse farebbe meglio a starmi alla larga, non so come potrei reagire se dicesse anche solo una parola in più. 
'Nathan, ascoltami'
Mi prende un braccio, guardandomi con aria supplichevole, ma questa volta non attacca. Non ci casco, e sono stato uno stupido a crederci fino ad ora.
'da quanto tempo va avanti questa farsa,eh?'
Mi appoggio al tavolo della cucina, cercando di starle il più lontano possibile, per via della rabbia che sento crescere.Ho come l'impressione che potrei esplodere se solo mi sfiorasse ancora, se solo ripenso al male che ho fatto a Stana per salaguardare qualcosa che scopro non essere mai esistito.
'Nathan, è stato solo uno sbaglio,davvero..'
La fisso, furioso, e le parole mi escono automatiche, senza doverci pensare poi tanto. Non posso credere che continui a fingere.
'Christina sai che non mi riferisco alla nostra relazione. Io non ti amo più. Mi riferisco alla storia del suicidio, della depressione. Da quanto tempo reciti, eh?'
Abbassa gli occhi, colpita e affondata. Non mi da fastidio il fatto che mi tradisca, in fondo il nostro rapporto era morto ormai da tempo. Quello che mi ferisce davvero, piuttosto, è che ho sacrificato parte della mia vita per star dietro a una persona di cui credevo di potermi fidare nonostante tutto,ma che in realtà si è solo presa gioco di me, mentre io pur di salvaguardarla, ho fatto male alla donna che amo di più, che non lo meritava. 
'Chris, che succede?'
Osservo l'uomo con cui Christina era a letto venire verso di noi, con aria interrogativa. Ma io l'ho già visto. Era il dottore che ogni volta prescriveva a Christina delle pasticche per la depressione, e poi gliele consegnava. C'era sempre e solo lui a prescrivergliele, lei non voleva vedere nessun'altro dottore. E forse ora capisco perchè fosse tanto ostinata. Anche perchè poi, lei, quei farmaci non li ha mai presi davvero. Ogni volta cercava di non farsi vedere da me, diceva che si vergognava a farsi vedere in quelle condizioni. Ora capisco.
Sono complici. Ma che senso ha tutta questa enorme bugia?
'cosa vuoi da me, Christina?-Non parla, e guarda il suo amico dottore, attaccandosi a lui, con lo sguardo basso. Tutto questo mi fa solo innervosire di più, voglio andare fino in fondo.-senti, ora parli, è chiaro? Per colpa tua la persona a cui tengo di più sta soffrendo,quindi ora mi spieghi,se hai ancora un briciolo di dignità, perchè per tutto questo tempo hai finto di avere problemi. Parla, Christina! Parla, o non so se riuscirò più a controllarmi.'
Il dottore mi guarda con aria di sfida, e si  ferma davanti a lei, come per proteggerla e farle da scudo. Posso comprendere il suo comportamento solo perchè sono complici, altrimenti mi verrebbe da dire che è proprio un coglione, come me.
'che vuoi fare, eh? Metterle le mani addosso? Se fossi in te non ci proverei, perchè..'
Ora basta. Questa faccia da strafottente mi ha stufato, non si scherza col fuoco. 
Colpisco sul naso il dottore, con il migliore destro che abbia mai tirato, facendolo sanguinare. Oh oh, sembra che il medico abbia bisogno di una crocerossina.
'no, sono io che al posto tuo non ci avrei provato.-alza lo sguardo, mentre Christina gli tampona il naso, per farlo smettere di sanguinare. Non sono violento, di solito, ma se solo ripenso a come stava Stana, a quanto fosse sconvolta, sento la rabbia impossessarsi completamente di me, capace di rendermi anche ciò che non sono.-ora, vi decidete a parlare? Non me ne vado finchè non mi raccontate la verità. O forse, preferisci un altro assaggio delle mie abilità da pugile?'
Faccio per colpirlo di nuovo, dato che non si decide a parlare, ma questa volta interviene Christina, per fermarmi. Proprio quello che volevo.
'volevo i tuoi soldi, Nathan'
Abbasso il braccio, che tenevo alzato per caricare il colpo, e rimango ammutolito a fissarla. 
'che cosa?'
Non posso davvero crederci.
Christina annuisce, e forse, per la prima volta da quando sono qui, sembra vergognarsi.
'già. Mi ero innamorata di Phillip e la nostra relazione andava avanti già da tempo, così mi ero decisa a dirti la verità, e anche lui era d'accordo. Poi però ci abbiamo pensato, e abbiamo deciso che sarebbe stato più conveniente per noi mandare avanti la cosa, per avere i tuoi soldi. Così abbiamo ideato la depressione, il suicidio, sapendo che non mi avresti lasciata sola, e avrei potuto ottenere il denaro che volevo.'
Credo di essere sotto shock.
'non credevo fossi così squallida, Christina.-Per ora è tutto quello che riesco a dire. La rabbia di poco fa si è trasformata in un senso di desolazione, mi sento vuoto, e tremendamente stupido. E ferito a morte, se solo penso che ora starai piangendo a causa mia, quando tu più di chiunque altro per me, meriti solo giornate perfette e sorrisi lucenti. Come quelli che mi regalavi prima che ti deludessi così, come un cretino.-non voglio vederti mai più.'
Chiudo violentemente la porta alle mie spalle, uscendo definitivamente da casa sua, questa volta con la consapevolezza che non ci metterò mai più piede, per nessun motivo. 
Non posso fare a meno di pensare quanto sia buffo, che io abbia appena pronunciato le stesse parole che tu hai usato poche ore fa per cacciarmi da casa tua. Forse è per questo, che non mi sento affatto sollevato ad aver chiuso questa storia, anche se era ciò che aspettavo da tempo di poter fare.
Mi sento solo uno stupido. E venire da te ora sarebbe inutile, non mi lasceresti nemmeno entrare. 
Si può tornare indietro nel tempo e cancellare tutto?
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