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Autore: Irizar Elwell    25/07/2014    1 recensioni
Christine, per gli amici Chris, una normalissima ragazza di 17 anni, si trasferisce a Dallas da sua sorella maggiore Sam, incinta di 6 mesi lasciando la sua adorata Shelbyville, il suo storico ragazzo Ben e la sua migliore amica di sempre Megan. Arrivata a Dallas incontrerà non poche difficoltà per farsi spazio fra i pregiudizi dei ragazzi della nuova città, dove incontrerà anche dei nuovi amici. Tutto sembra procede più o meno in modo abbastanza normale, ma la conoscenza di uno strano ragazzo dai profondi occhi grigi e i misteriosi fenomeni che ruotano attorno a lui sconvolgeranno del tutto la sua esistenza
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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L'auto si ferma all'improvviso facendo sobbalzare i nostri corpi lievemente per l'arresto improvviso.

“siamo arrivati”

dice con tono piatto Nigel.

Resto in silenzio e ferma sentendolo muoversi e sganciare la cintura di sicurezza, per poi uscire dall'auto e chiudere lo sportello. Sento i suoi passi fiancheggiare la sagoma della vettura e aprire l'anta dalla mia parte. Lo sento avvicinarsi e liberarmi dalla cintura. Con fare delicato prende la mia mano guidandomi fuori dal veicolo. Il suo tocco è freddo e leggero, sembra quasi che si sforzi nel sfiorarmi, quasi non voglia nemmeno toccarmi. Sento il vento accarezzarmi la pelle e un buon profumo di fiori notturni. Camminiamo lentamente, forse perché da bendata la mia coordinazione peggiora esponenzialmente. Questo silenzio che ci avvolge mi mette in soggezione, è pesante, opprimente. È il giorno del mio compleanno e dovrei essere felice ed eccitata per qualunque cosa stia per accadere, ma al momento vorrei essere lontana. Lontana da questo profumo, lontana da questo vento e per la prima volta lontana da lui. Lontana da Nigel e non avere la mia mano nella sua. Vorrei scappare lontano. Deglutisco mentre un innato pianto prende pian piano possesso di me. Perché sono così infelice? Perché mi sento a disagio? Ho paura. È tutto così forzato. È tutto così innaturale. I nostri passi, la nostra vicinanza. È come quando nel bel mezzo di uno splendido sogno ci si accorge che non è reale, che è lì in agguato quel qualcosa che trasformerà tutto in un incubo.

La nostra marcia si arresta e lui si sposta dietro me per togliermi la benda.

Davanti a me si staglia un'enorme ed imponente scalinata in pietra a cui margini di ogni gradino danzano come lucciole dei piccoli ceri bianchi, li seguo incantata con lo sguardo.

Nigel si avvia precedendomi e io lo raggiungo osservandolo in silenzio. Una porta color noce mi invita ad entrare e spingendola leggermente mi preparo a ciò che mi aspetta.

Silenzio, c'è un inquietante silenzio attorno a noi, Nigel mi sfiora il fianco, pentendosene subito dopo. Sembra quasi non voglia toccarmi più del dovuto e meno del necessario. Stasera è davvero strano.

“entra”

sussurra al mio orecchio spronandomi ed io eseguo un po' timorosa.

Faccio qualche passo ed improvvisamente una luce mi abbaglia seguita da un rumoroso “Auguri”.

Mi guardo attorno meravigliata. Ci sono tutti.

Paul, Mandy, Pacey, Ted e Jake. I miei amici.

Rido entusiasta e corro tra le braccia di Mandy che ricambia calorosamente

“tanti auguri Chris!”

bisbiglia al mio orecchio prima di sciogliere l'abbraccio e lasciare che anche gli altri mi salutino.

“ragazzi, ma come vi è venuto in mente? Siete stati meravigliosi”

non m aspettavo una sorpresa del genere dai miei amici, non mi aspettavo assolutamente nulla da loro, non lo merito. Sono commossa. Non potrei desiderare nulla di meglio.

Guardo Nigel, se ne sta in disparte con lo sguardo basso. Cosa lo turba?

“ehy, lo so che odi le feste, e so anche che per te non è facile stare qui”

dico avvicinandomi. Mi segue con lo sguardo fin quando non mi perdo nel suo.

“ non è questo Harries...”

Harries? Ha ricominciato a chiamarmi così? Ho davvero una brutta impressione.

“cosa c'è che non va?”

“ecco io...”

un rumore sinistro attira la nostra attenzione e sembra che anche gli altri se ne siano accorti.

“sta dietro di me”

ringhia lui mettendosi davanti a me.

“cos'è stato?”

chiede Paul avvicinandosi alla porta d'ingresso.

Pacey sbuffa con nonchalance e si avvicina aprendo la porta.

“è qui la festa?”

dice un ragazzo trasportando sulla spalla un barile di birra, seguito da altre, tante persone.

Ma che succede?

“abbiamo saputo che c'era una festa, così abbiamo deciso di partecipare! Ho invitato qualche amico, spero non dispiaccia”


dice Marta con aria da finta ingenua, presentandosi con un top che non lascia molto all'immaginazione.

Io, come credo tutti gli altri siamo senza parole.

Una festa tranquilla, tra pochi intimi si sta trasformando in una baraonda e sembra che ciò non vada a genio a nessuno.

Sospiro, cerchiamo di divertirci almeno un po'.

Qualcuno mette della musica spacca timpani e qualcun altro distribuisce birra a fiumi a tutti.

Non riesco a parlare con i miei amici, che si sono rifugiati in un angolino. Mandy sembra fuori luogo e a disagio.

“scusaci Chris, non pensavamo sarebbero arrivati così tante persone”

Paul cerca di consolarmi, ma so che non è colpa sua.

“tranquilli ragazzi, proviamo a goderci la serata, ok?”

cerco di essere il pi positiva possibile e mentre Jack e Ted non se lo fanno ripetere due volte buttandosi sull'improvvisata pista da ballo, e Pacey è partito per fare conquiste Mandy e Paul provano ad adattarsi. Non vedo Nigel. Si è dileguato come al suo solito. Sono sicura di trovarlo fuori a fumare.

Cerco di farmi spazio tra i ragazzi e raggiungo a fatica l'uscita. Finalmente respiro.

Dentro l'aria è così densa di alcool che è difficile restare lucidi.

Il vento accarezza la mia pelle e il cielo stellato mi d un senso di pace. Guardo l'immenso giardino che mi si presenta davanti restandone incantata, eppure c'è qualcosa che non va. Ho come l'impressione che succederà qualcosa. Sospiro cercando di non pensarci. Devo rilassarmi. Cerco Nigel con lo sguardo non trovandolo da nessuna parte, vedendo invece con mio grande orrore una figura a me familiare tra le siepi. È solo un attimo, ma ho visto la ragazza di questa mattina, lo spettro che mi ha aggredita. Possibile che sia qui? E cosa ci fa?

Entro di corsa nella sala, devo avvertire Nigel.

Lei è qui, è tra di noi. Cerco di farmi spazio tra i miei amici, mi guardano preoccupati. Ho l'aria stravolta così tanto?

“Hey, Chris tutto ok?”

Paul mi afferra per le braccia saldamente guardandomi negli occhi intensamente.

“sì, sto cercando Nigel...”

mi sento improvvisamente febbricitante. che mi succede?

“no, ma sei sicura di star bene? Sembra tu abbia visto un fantasma”

lo guardo senza dire una parola e lui sembra capire.

“sono qui? Mi stai dicendo che c'è un altra lucertola Chris?”

sembra arrabbiato e spaventato.

“mi è sembrato...ho visto qualcosa Paul, devo trovare Nigel!”

“oddio, che faccio? E se vogliono ucciderci tutti?”

“non è il momento di farsi venire un attacco di panico, Paul porta tutti via..cerca di..”

un boato sovrasta improvvisamente tutto.

“Christine Harries”

mi volto, una ragazza al centro della sala mi indica. I presenti si allontanano da lei intimoriti. Chi è? Come fa a conoscermi?

“chi sarebbe?”

sussurra Paul al mio orecchio.

Guardo i ragazzi. Sembrano confusi.

“sono io”

dico guardando poi lei in volto.

Sorride compiaciuta fin quando le sue labbra si allargano così tanto da sanguinare, ed improvvisamente la sua pelle diventa putrefatta. Ringhia prima di caricarmi e sbattermi al muro affondando i suoi artigli nella mia pelle.

“devi stare lontana da lui”

sibila e in quel tono riconosco lo spettro di stamane.

Mandy urla spaventata e Paul prova ad allontanarla da me.

Tutto inizia a tremare e lo spettro lascia la presa svanendo avanti agli occhi di tutti.

“via!”

urla qualcuno recandosi verso l'uscita.

Paul mi aiuta a reggermi e ci avviciniamo assieme agli altri.

“buon compleanno”

tuona un uomo che separa noi tutti dalla via di fuga.

“Gabriel..”

lui sorride e sfoggia le sue ali spazzando via con un colpo tutti i ragazzi vicino a lui.

“permettimi di darti i miei personalissimi auguri di compleanno Chris!”

tutto questo non può essere possibile. È un incubo!

“ho portato un paio di amici, pero non ti dispiaccia!”

apre le mani e come ad invocarli dalle sue spalle arrivano degli esseri mostruosi.

Alcuni sono scheletrici col cranio che lascia visibile il cervello,altri sono incappucciati.

che significa tutto questo?

Dov'è Nigel?

“Paul, portali via!”

urlo indicando Mandy, Jack e Ted.

Gli esseri iniziano ad aggredire i miei amici. Ben cerca con alcuni ragazzi di tener a bada uno degli esseri scheletrici colpendolo con una lampada.

Sento Kelly urlare inseguita da un demone, scappare verso Marta e Sophie. Corro nella loro direzione, non so cosa fare esattamente, ma se non faccio nulla le ucciderà.

Il demone si avvicina sempre di più a loro e proprio mentre le sta per toccare viene balzato in aria da una specie di barriera invisibile.

Guardo Marta incredula e lei mi fa cenno di andare via con espressione risoluta.

“non mi scappi”

sento la sua voce nella mia testa.

Qualcuno mi afferra la caviglia facendomi cadere e trascinandomi.

“Chris!”

sono Jack e Ted.

“andate via!”

urlo. Maledizione. Devo riuscire a liberarmi da questo essere.

Mi afferra nuovamente per il collo stringendo la presa e infilzandomi con le unghie.

Che cosa vuole da me?

Cerco di liberarmi inutilmente, più stringe, più le mie forze vengono meno.

Questa doveva essere la mia festa di compleanno, invece si è trasformata in un vero e proprio incubo.

“Rancine, non ucciderla, almeno non così velocemente”

sono le ultime parole di Gabriel, prima di andar via.

La sento prendermi il braccio, vuole torturarmi. Lo spezza senza batter ciglio, ma anzi sorridendo compiaciuta nel vedermi soffrire.

Mi rendo conto di quanto sono fragile nelle sue mani, di quanto tutti noi siamo così fragili nelle loro mani.

“Harries!”

è Marta. Ha un aspetto così strano. Non sembra quasi più lei.

“lasciala tu”

dice rivolgendosi a Rancine che ringhia sulla difensiva.

“va via!”

esclama con voce possente. Sento la presa affievolirsi.

“maledetta!”

urla lo spettro dissolvendosi.

Cado a terra con un tonfo.

“Harries, stai bene?”

guardo la cheerleader confusa ma grata. Alzo lo sguardo per individuare i miei amici.

“Chris, tutto ok? Oddio...”

Paul mi soccorre in preda al panico. Mi aiuta a mettermi in piedi.

“devo chiamare i soccorsi...”

dice prendendo il cellulare, ma cerco di impedirglielo.

“no, adesso basta! L'ha passata liscia troppe volte Chris, tutto questo è a causa sua!”

sospiro. Non riesco a parlare, ma lo guardo.


È notte fonda quando arriviamo al pronto soccorso. La diagnosi è un braccio rotto e qualche livido e taglio qua e la.

Non riesco ancora a capire dove sia finito Nigel in tutto ciò. Non mi capacito di quel che è successo. Questa “cosa” sta diventando pericolosa. Non hanno attaccato solo me questa volta. Hanno attaccato tutte le persone attorno a me. È diverso. Potevano morire. I miei amici potevano morire e loro non hanno mai avuto nulla a che fare con lui. Non hanno mai avuto nulla a che fare con Nigel.

“ragazzi! State bene?”

chiedo precipitandomi da loro una volta fuori dalla stanza d'ospedale.

Alzano il capo affranti e confusi.

Cosa c'è? Cosa è successo?

“Chris...”

Chris cosa?

Perché Paul e Mandy non ci sono? Dove sono finiti?

“cosa è successo? Dove sono Paul e Mandy?”

Jake si avvicina.

“loro stanno bene Chris, tranquilla, ma una ragazza è morta...”

cosa? Morta? Chi?

“Meredith...è una delle cheerleader”

è morta una ragazza per colpa mia?

Ho ucciso una ragazza.

Corro fuori dall'ospedale, devo prendere aria.

Appena fuori vomito in un angolo. È troppo. È davvero troppo. Tutto ciò poteva essere evitato.

“chris...”

la sua voce.

“stai...”

non lo faccio finire di parlare. Lo schiaffeggio con tutta la forza che ho nella mano ancora integra.

“tu..”

mi guarda colpevole.

“dove cazzo eri?”

dico spingendolo.

“Chris, calmati... non ti fa bene agitarti”

sembra quasi impaurito. Che delusione. Sono così arrabbiata con lui.

“no, non mi calmo Nigel. Avevamo bisogno di te, avevo bisogno di te e tu sei sparito! Potevano ucciderci tutti!”

urlo iniziando a piangere.

“mi dispiace Chris, davvero”

lo spingo con violenza. Ho solo voglia di picchiarlo.

“è morta una ragazza...sai cosa vuol dire?”

“non dovevi starmi vicina, te l'ho sempre detto Chris...”

bene, quindi è colpa mia.

“come fai ad essere così insensibile? Chi sei? Che fine ha fatto Nigel?”

sorride beffardo e il suo sguardo cambia.

“Chris, stai bene?”

Paul e Mandy ci raggiungono correndo preoccupati.

“vattene”

sibila con estrema freddezza Paul guardando Nigel con disprezzo.

Rimango allibita.

“oh, certo. Me ne vado con piacere. Cresci ragazzina”

sussurra guardandomi di sottecchi prima di allontanarsi.

Cosa gli è successo? Dov'è Nigel? Quell'essere non aveva assolutamente nulla del ragazzo che ho conosciuto io.

“sta arrivando Sam, andiamo a casa Chris!”


   
 
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