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Autore: HoranIsMySunshine    27/07/2014    3 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scoprire che tu mi abbia mentito in questo modo è stata una delusione a dir poco enorme. Mi fidavo di te Nathan, credevo che dopo tutto il tempo passato distanti avremmo finalmente potuto avere un'altra possibilità, dopo che la fortuna ha voluto che ci ritrovassimo. Ma evidentemente tu non la pensi così.
Evidentemente non puoi nemmeno immaginare come mi sono sentita e come sono stata in questi due anni senza di te. Forse è per questo che per te è così semplice giocare con me.
Questa mattina arrivo sul set un pò prima del solito: questa notte non ho chiuso occhio,per questo sono in anticipo.
Marlowe arriverà come sempre un pò in ritardo,quindi ho di sicuro il tempo per un buon caffè. Magari mi aiuterà a concentrarmi sul lavoro, invece che su di te. Sento il tuo profumo ovunque, e tutto questo non fa altro che disorientarmi.
'ehi tu,che pensi di fare?'
La voce squillante di Tamala mi fa sobbalzare, constringendomi ad alzare le mani in segno dir esa, davanti alla macchinetta del caffè. Non pensavo che farsi un caffè fosse illegale.
'non si capisce?'
Sorride, e mi si avvicina, accarezzandomi la schiena.
'come stai?'
Sospiro, cercando di farmi forza. Se davvero dovessi dire come sto realmente, e se dovessi veramente tirare fuori tutto quello che penso, non finiremmo più, e so che piangerei. E questo non mi sembra il momento adatto.
'bene, tiro avanti'
'tesoro, mi dispiace così tanto. Ma ehi, forse è ora che inizi a guardarti intorno. Sei giovane, bellissima, e io ho in mente un paio di amici che farebbero pazzie per te.-E' incredibile pensare come in un momento del genere, Tamala sia capace di farmi ridere. E' davvero un'amica preziosa. Con strane idee in testa, ma pur sempre preziosa.
Riprendo a preparare il caffè, scuotendo la testa, ma ancora una volta Tamala mi blocca, sorridendo maliziosa.-non c'è bisogno che ti prepari il caffè. Qualcuno ci ha già pensato al posto tuo.'
Senza capire, seguo lo sguardo di Tamala, fino a notare una tazza di caffè sopra la scrivania in cui di solito mi siedo nel ruolo di Kate Beckett, detective della polizia di New York. 
Chi può essere stato? Forse qualcuno che sapeva che sarei arrivata prima, oggi, qualcuno che è arrivato addirittura prima di me per prepararmi questa piccola sorpresa.
Sorrido, avvicinandomi alla scrivania, e noto un bigliettino giallo proprio sotto la tazza. E' il mio colore preferito, non può essere un caso.
'cena stasera?'
C'è scritto. Riconosco questa calligrafia, e non mi ci vuole molto perchè le lacrime tornino a prendere il sopravvento. Josh. Dopo tutto questo tempo.
Dopo che la mia vacanza a Los Angeles è finita, due anni fa, sono tornata a casa distrutta. Per un lungo periodo mi sono rifiutata di uscire, e di vedere chiunque non si chiamasse Nathan Fillion, e avesse due meravigliosi occhi blu come il mare. Poi però mi sono rassegnata, e una sera, ho conosciuto Josh. I miei avevano organizzato una cena con dei loro vecchi amici, i suoi genitori, e lui era stato invitato. I miei dicevano che io e lui eravamo sempre stati amici, fin da piccoli.  C'è stato subito feeling tra di noi, gli ho raccontato tutto di Nathan, della mia vacanza a Los Angeles, e siamo usciti per un periodo. Abbiamo avuto una storia. Ma io poi l'ho troncata perchè Nathan era tutto ciò a cui potevo pensare. E lui ha deciso di lasciare il Canada per studiare negli Stati Uniti, e non l'ho più visto. Ma ora sembra essere tornato.
'allora, il bel principe azzurro ha i sensi di colpa?'
Mi volto verso Tamala, sciugandomi una lacrima, e sorrido, senza sapere bene cosa dire.
'non è di Nathan. E' da parte di Josh.'
'Jo..chi?!'
Scoppio a ridere, sospirando. Ora Tam vorrà sapere ogni minimo dettaglio di questa storia.
'vecchia e lunga storia..'
'non ti azzardare ad avere segreti con me!'
Abbraccio Tamala, ridendo, e mi rassegno all'idea che dovrò raccontarle tutto. Lo avrei fatto comunque, solo non ora, non mi sembra il caso.
'ti racconterò tutto, promesso. E' un bel casino però. E poi..'
'Stana Katic. Non sei cambiata affatto.'
Mi interrompo bruscamente, riconoscendo la voce di Josh. E' sempre la stessa, solo un pò più adulta. 
Rimango senza parole alla vista di ciò che è diventato. E' sempre stato bello, ma si vede che crescendo è migliorato ancora. Il ciuffo di capelli biondi, spettinati e fini,  gli copre ancora leggermente gli occhi, come tanto tempo fa. Ha sempre il solito sorriso furbo, i denti bianchi splendenti, e gli occhi cristallini. E' bello, sì.
Gli butto le braccia al collo, per salutarlo, e lo sento abbracciarmi forte. Devo ammettere che forse un pò mi mancava.
'Josh, mio dio, quanto sei cresciuto!-Ride, la voce vispa,trasparente, le fossette sulle guance.-che ci fai qui?'
'Marlowe mi ha offerto una parte. Sembra che lavoreremo fianco a fianco per un pò!'
'fantastico! Mi fa piacere che ora siamo colleghi.'
'già,anche a me. E tra colleghi si cena anche insieme, vero?'
Forse dovrei accettare. In fondo non lo vedo da secoli, andiamo ancora d'accordo come una volta, e sono sicura che sarebbe davvero una bella serata. Poi però il pensiero di te mi attraversa la mente. Il ristorante sul mare, i gabbiani, la sabbia fresca, le onde, la canzone. Mi gira la testa.
'Josh io non lo so,insomma,non sto molto bene oggi,e..'
'andiamo, non fare la difficile! Non sei curiosa di sapere cos'ho fatto in tutto questo tempo, a parte diventare sempre più bello?'
Rido, scuotendo la testa. Il solito pompato.
'e va bene, e va bene. Una cena informale però,eh?'
'agli ordini!'
Si allontana da me, facendomi l'occhiolino, e in poco tempo sparisce dalla mia vista. 
Ho appena accettato il suo invito a cena, sapendo benissimo che sarà tutto meno che informale.
Chissà tu cosa diresti,se solo lo sapessi. Tamala intanto ne sembra felice, e non fa altro che sorridermi maliziosamente impaziente di conoscere tutta la storia. 
'cosa pensi che dovrei mettermi,Tam?'
Butta gli occhi all'indietro, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Eppure io ho una tale confusione in testa, non ci sto capendo più niente.
'ma è logico,no? Stupiscilo. Vestito e tacchi.'
'Tam ma sei pazza?'
'e perchè? Lo lascerai senza parole!-si interrompe, notando la mia perplessità, e ancora una volta, capisce perfettamente qual è il punto.-o forse è proprio questo il problema. Tu hai paura di piacergli.'
Sospiro, e improvvisamente ho solo voglia di piangere. Non so davvero cosa devo fare.
'è che Nathan..io..mi sento in colpa. Non voglio ferirlo,Tam.'
Tamala mi asicuga le lacrime, dolcemente, e cerca di consolarmi. Perchè è sempre così dura quando si parla di te?
'lo so,tu lo ami. Però lui non si è fatto molti scrupoli a ferire te. Forse è il momento di guardare avanti.'
'ma non so se voglio farlo'
Sembra rifletterci su un secondo, poi il suo sguardo si illumina,come se le fosse appena venuto in mente qualcosa di straordianario ed efficace. E' un vulcano di idee.
'beh, puoi sempre usare tutto questo a tuo favore.'
La osservo,perplessa. Non capisco. Potrei comunque uscire vincente da una situazione così disperata?
'cioè?'
Tamala sorride, tutta impettita, e orgogliosa del suo piano. Se qualcuno ancora crede che le donne non siano in gtrado di essere vendicative anche quando c'è di mezzo l'uomo che amano, credo che non abbia mai conosciuto una come Tamala.
'dunque, Josh spunta nella tua vita di nuovo dopo anni che non vi vedete, e tu credi che questo invito a cena non sia per niente disinteressato. E forse questo Josh non ti è del tutto indifferente..-Scoppia a ridere, vedendomi alzare lo sguardo al cielo, e con una mano mi fa segno di fermarmi.-però, dall'altra parte c'è Nathan. Sei pazza di lui,ma ti ha ferito. Potresti almeno farlo ingelosire, per capire se davvero tiene a te abbastanza da farsi perdonare e provare a riconquistarti.'
Sorrido anch'io, annuendo. E' un genio, non c'è che dire.
'ma sai che non è per niente una brutta idea?'
'lo so, cara, lo so. E so anche come realizzarla.'
La solita modesta. C'è da dire, però, che i suoi piani li studia proprio bene, non fanno mai una piega.
'vai,spara'
'allora,è necessario che Nathan sappia che andrai a questa cena. Secondo me deve vederti agghindata e elegante, pronta per uscire con Josh. Gli serve una bella botta nei denti.'
'ma come posso fare a farmi vedere vestita per uscire? Dovrò tornare a casa per cambiarmi, e così lui non mi vedrà'
'beh, diciamo che hai due possibilità. La prima, è sperare di incrociarlo sul pianerottolo proprio mentre stai uscendo. Ma se succedesse, so che non reggeresti. La seconda, è cambiarti qui.'
Il caffè che stavo bevendo mi va improvvisamente di traverso, facendomi tossire. 
'che cosa?'
'è l'unico modo. Io ho la giornata libera,quindi dovrai solo dirmi quale vestito vuoi, consegnarmi le chiavi di casa tua, e io andrò a prendertelo. Così ti cambierai qui, Nathan ti vedrà andare via con Josh, e si mangerà le mani.'
'ma non credi che così userei Josh?'
'beh tecnicamente no. Dopotutto, non sei sicura di piacergli..-Sorride, vedendomi alzare un sopracciglio in segno di disapppunto. Sappiamo entrambe come stanno davvero le cose. Ti amo Nathan, e voglio che torni da me, ma non so se me la sento di fare tutto questo a Josh.-e va bene, diciamo che non si è ancora dichiarato, e tra voi non è successo nulla da quando vi siete ritrovati. Quindi tu, in fin dei conti, non sai nulla di certo. E a Nathan basterà vederti con lui per andare fuori di testa'
Tamala mi fa l'occhiolino, tenendo una mano appoggiata con sicurezza sul fianco. E' semplicemente geniale, credo che starò al gioco. Forse è sbagliato, forse sarà un confronto fin troppo diretto, ma voglio capire fino a che punto sei disposto ad arrivare, e fino a che punto mi mentivi ogni volta che dicevi di amarmi.
Se mi ami, non mi lasci andare.



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