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Autore: pandaforpresident    27/07/2014    3 recensioni
In un mondo popolato da creature sovrannaturali, governato da Angeli e Demoni, i pochi umani superstiti sono stati costretti ad adattarsi, tra cui io, Ilimya. Ma cosa farò se sarò scelta per una missione (potenzialmente) suicida? E se dovrò viaggiare con un angelo egocentrico, con un demone sexy (che mi odia), un elfo con una direzione sessuale alternativa e con una vampira bipolare? Aggiungete un nemico molto attraente, un cucciolo fin troppo affettuoso, un morbo mortale e la consapevolezza di non essere proprio umana.
Ecco a voi la mia vita!
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pianeta Terra come lo conoscevate voi è cambiato 37 anni fa. I demoni furono i primi a mostrarsi, disseminando morte fra gli umani i quali, dopo una stregua resistenza, giunsero sull'orlo dell'estinzione. I demoni avrebbero sterminato tutte le forme viventi, se non fossero intervenuti gli angeli a placarli. Dopo sette anni di guerra, denominata Guerra del Mondo Nuovo, gli angeli e i demoni stipularono una pace, e si spartirono il Mondo. L'emisfero Nero, comprendente l'America Settentrionale e Meridionale e l'Oceania, sotto il dominio dei demoni, con capitale New York. L'emisfero Bianco, comprendente l'Eurasia e l'Africa, sotto il dominio degli angeli, con capitale Londra. Incoraggiati dalla quasi assenza degli esseri umani, anche le altre creature oltremondane uscirono allo scoperto, ripopolando il mondo e acquisendo le abitudini e i comportamenti umani, pur disprezzandoli. I miei genitori, umani, scomparvero quando avevo 3 anni. Da quel giorno si occupò di me mia zia, Rebecca. Da Berlino ci trasferimmo a Baltimora, negli USA. La mia infanzia non fu rose e fiori; a 13 anni, mia zia morì a causa della Morte Nera. Ero rimasta sola, senza nessuno. L'ultima perdita mi aveva cambiata. Mi aveva resa più forte e inevitabilmente indipendente. Un anno più tardi ero stata processata e accusata dell'omicidio di mia zia e, essendo stata minorenne, mi rinchiusero in un carcere minorile, da cui fui rilasciata un anno fa, quando furono riconosciuti sul corpo di mia zia i sintomi della Morte Nera, un morbo assassino che decima tutt'ora migliaia di vittime. Essendo Baltimora sotto il dominio dei demoni, ed essendo questi ultimi poco inclini alle figure di merda, per scusarsi dell'errore, mi misero sotto la protezione del governo, da cui fui da allora mantenuta. E così, mi ritrovo a 17 anni, con un culo di soldi e una moto fighissima. Ah, quasi dimenticavo! Sono quasi morta in un incidente stradale, sono su un letto dell'ospedale, non so come sta la mia piccola (la moto) e come se non bastasse c'è qualcosa, o qualcuno, che ha deciso di fracassarmi i timpani. Non riuscendo più a dormire, aprii gli occhi. «Fate smettere questo rumore!» sibilai inviperita, tappandomi le orecchie. «Ma tesoro! Sono io, Lizzy! Come stai? Quando ho saputo dell'incidente, non sapevo che fare! Sono corsa subito qui, ma non mi facevano passare quindi ho cominciato ad urlare " Fatemi passare! Lei ha bisogno di me! " Quindi arriva questo licantropo alto 2 metri e...» avrebbe continuato per ore, quindi decisi di farla finita. «Ho capito, adesso basta! La tua voce è insopportabile come ricordavo!» le ringhiai contro. Lizzy è una ninfa e, per un motivo a me sconosciuto, si presenta a tutti come mia migliore amica (come se non lo sapessi che lei sta con me per "consolare" i miei ex). «Da quanto tempo sono qui?» le chiesi. «Da 3 giorni. Ti sei persa un sacco di cose! Sai Margret, quella fata tr...» "Oh no! Adesso ricomincia" pensai esasperata. «Lizzy, chiudi il forno! Come sta la mia moto?» chiesi, mentre guardavo la stanza. E fu allora che notai.. «Ehm.. chi mi ha mandato quel coso!?» chiesi orripilata, osservando l'orso di peluche gigante appoggiato alla parete. «Quello? Te lo ha mandato Sylfe! Cerca di riconquistarti, il poveretto! Non ti dispiace se me lo lavoro un po'?» chiese, leccandosi le labbra in modo famelico. «Fai pure! Allora, la mia moto?» Lei mi guardò con un'espressione fintamente triste. «È grave il danno?» chiesi con calma. «Uhm... Abbastanza...» «Abbastanza quanto?» «Irrecuperabile» disse lei, scostandosi un po', per un eventuale attacco d'ira. Che non arrivò. «Wow, l'hai presa meglio del previsto!» esclamò lei. «In realtà sto pensando a come uccidere in modo lento e doloroso il deficiente che mi è venuto contro» dissi, scendendo dal letto e dirigendomi in bagno. «A proposito, il tuo pazzo omicida è qui, in ospedale, e vorrebbe parlarti!» disse lei. «Allora prepariamoci!» dissi, con un sorriso omicida sulle labbra. Mi richiusi la porta del bagno alle spalle. «Fai bene! Ruth ti ha portato un ricambio!» mi urlò lei. Ruth è la mia gnoma-tutrice, ed è una delle persone più dolci del mondo, nonché l'unico essere a cui voglio veramente bene. Mi spogliai e guardai il mio riflesso sullo specchio. Mi dicevano sempre che, per essere un essere umano, ero piuttosto bella. Capelli rosso fuoco, lunghi fino a metà schiena, occhi verdi contornati da lunghe ciglia e naso leggermente all'insù. Sono abbastanza alta, ma, con mio rammarico, il mio seno è piccolissimo. Riesco ad arrivare, con un buon reggiseno, ad una seconda scarsa. Ruth mi dice sempre che la dimensione delle tette è inversamente proporzionale all'intelligenza. Io sono molto scettica a riguardo. Lizzy porta una prima riempita per miracolo. Guardai i vestiti di ricambio. Maglia nera con il logo della mia band preferita, i Black Veil Brides, jeans neri strappati e anfibi neri, " Perfetti per prendere a calci in culo il figlio di papà " pensai. Mi feci la doccia, mi vestii ed uscii. C'era un'infermiera gnoma che guardava con disappunto Lizzy, che stava facendo i selfie insieme al mio compagno di stanza, un Mutaforma in punto di morte. L'infermiera alzò lo sguardo e mi vide. «Signorina Shon, giusto? Le dispiacerebbe seguirmi?» chiese, gentilmente. «Ma certo che no!» dissi cordialmente. Non riuscivo a non voler bene agli gnomi. Erano così gentili! Ci avviammo (Lizzy, costretta dalla gnoma a non seguirci, dopo una sceneggiata se ne era andata indignata) lungo i corridoi, finchè non mi aprì una porta, facendomi cenno di entrare. «Buona fortuna! Ah, le do un consiglio. Stia attenta a come parla, lui è...» disse la gnoma, ma fu interrotta dal bip del suo cercapersone. Mi salutò con un cenno e corse via, lasciandomi da sola nella stanza, sbigottita. Mi sedetti su una poltroncina, ma cambiai idea. Dovevo camminare per scaricare la tensione. Migliaia di pensieri mi affollarono la mente " Fortuna? Per cosa? Lui? Lui chi? Spero che non sia un orco! E se fosse uno Shinigami? Certo, sono rari, ma quando ci hai a che fare, sono molto vendicativi! Oppure un vampiro! Tutti pervertiti, quelli! Oppure un licantropo! Sono proprio lunatic.." I miei pensieri furono interrotti dal rumore della maniglia che si abbassava. La porta si aprì ed entrò colui il quale mi aveva investito. Il respiro mi si bloccò in gola. " Avrei preferito il vampiro! " pensai, in un momento di lucidità. Ciò che entrò dalla porta era la più infame delle creature, la più malvagia tra le specie e anche la più sanguinaria tra le genti oltremondane.... Un demone Superiore. " Cazzo!"







ANGOLO BUIO E POLVEROSO DELL’AUTRICE
Ehilà, gente! Sono nuova di pacca in questo sito! Questa è la mia FF a capitoli, e spero che vi piaccia.
Ringrazio tutti quelli che mi seguono (davvero, ragazzi, vi adoro!), in particolar modo molino1234567890, per avermi messo tra i preferiti! Ringrazio anche AlexisKami per aver recensito.
Un bacio a tutti!
 
 
  
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