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Autore: Whatshername    28/07/2014    7 recensioni
ONE SHOT 62:
Erano al supermercato da un quarto d'ora e già rimpiangeva di non essere rimasto a casa a guardarsi la maratona “Lo Hobbit” più “Il signore degli anelli” per un totale di diciotto ore non-stop di film.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Figlia

Angolino di Sara
okay avrei potuto mettere come titolo "Non lo so" perché effettivamente non mi veniva in mente un titolo adatto a questa OS. Non so come sia possibile. Se avete suggerimenti a fine lettura fatemelo sapere xD Ci si legge in fondo :)

Nome in codice PC: Personal Computer  Padre Cretino


« Ma io non capisco... >> esplose Darren in un attimo di sbigottimento.

« Che novità per te, eh? >> domandò Chris alzando gli occhi dal suo cruciverba solo per lanciare un'occhiatina alla sua dolcissima metà che scuoteva la testa davanti alla televisione.

« Adesso spiegami come fanno le donne delle pubblicità ad avere sì e no vent'anni e un figlio di quindici. E' irreale. Agghiacciante. E contronatura.  >>

« Disse l'uomo gay, sposato e con dei figli... C'è chi lo troverebbe ironico. >>

Darren non lo ascoltò nemmeno, infervorato com'era « E poi perchè negli spot dei profumi ci sono solo donne che si denudano e felini di varie specie che scorrazzano qua e là? Cosa c'entrano? Eau de jaguar? Chi vorrebbe un profumo al pelo di tigre? >>

Chris sospirò, alzando gli occhi al cielo.« Darren, calmati. Detto sinceramente? Chissene importa. Sono solo pubblicità, non far sconvolgere il tuo precario equilibrio mentale da queste cose... >>

Joanne entrò in cucina in jeans e maglietta dei Sex Pistols che ormai era diventata una specie di seconda pelle, e prese una bottiglietta di Diet Coke dal frigo. « Oh, padri, io esco. Vado con quell'ameba dal cervello ipersviluppato - alias Matt - in biblioteca a studiare O meglio, lui farà il sapientone e io cercherò di capirci qualcosa. Vi avverto, se comincia a ripetere "ovviamente" dovrete venire a pagare la cauzione per scarcerarmi, perchè finirò con il ficcargli il libro di trigonometria su per il naso, e ha circa seicento pagine. >>

Darren roteò gli occhi « Dovresti baciare la terra dove cammina quel ragazzo, è merito suo se i tuoi voti di matematica ora rasentano la decenza. »
Lei levò gli occhi al cielo, ficcandosi la bottiglietta nella borsa e tirandone fuori gli occhiali da sole rosa « Sì, sì , lo so che lo adori. Mi aspetto sempre di trovare un altarino in suo onore in camera tua. Sappi che quando succederà, io me ne andrò di casa. »

Chris si sentì in dovere di intervenire « In realtà Darren si è già messo in contatto con i genitori di Matt per comprare loro figlio. Vuole scambiarlo con tua sorella. »
La ragazza fece una smorfia ampiamente schifata « Non pensavo l'avrei mai detto, ma preferisco tenermi April. »

« Lo sappiamo tutti che mi adori, sorellona. » la testa bionda di April fece capolino dalla porta.

« Non dire assurdità, rospo! » sbottò l'altra, fucilandola con gli occhi in un accesso di amore fraterno.
« Okay, okay, non cominciate. » intervenne Chris, sbadigliando « Joanne, credo sia arrivato Matt. »

Lei guardò fuori dalla finestra, vide il ragazzo un po' allampanato sventolare la mano in sua direzione, sbuffò sonoramente e si piazzò la tracolla in spalla. « Ditemi addio, non sono sicura di sopravvivere alla matematica. »

« Addio! » esclamò prontamente April « Se muore davvero posso prendere io i suoi vestiti, papà? » continuò sfoggiando un sorriso angelico.

« Mah, c'era un top che piaceva molto anche a me... » rispose Darren facendo scoppiare a ridere 

*

« Papà, ti piace il mio disegno? » Domandò la bambina estremamente orgogliosa, sventolando la sua opera d'arte.

Chris prese il foglio e lo guardò. Poi inclinò la testa. « April, non te la prendere ma è davvero orrib-ahia! »

Darren gli aveva mollato una gomitata centrandogli lo stomaco.« E' bellissimo. Gli alberi viola danno un tocco di colore... »

April, tutta contenta, raccattò i suoi pennarelli e corse di nuovo in camera sua a lavorare alla prossima opera.

« Darren, non credo sia giusto illuderla in questo modo. Non sa disegnare, non erano nemmeno lontanamente degli alberi quelli, dovrebbe fare qualcos'altro... »

« Chris, ha dieci anni. Sarebbe strano se i suoi alberi fossero verdi! Lasciala vivere pensando di essere la nuova Raffaello ancora per un po'. »

« Mah, io una visita dall'oculista gliela farei fare... Ma in effetti tu vivi tutt'ora nell'illusione di essere una persona divertente, a ognuno il suo. » fece l'altro, aspettandosi una risposta più o meno acida.

Che non arrivò.
Sospettoso, Chris si voltò a guardare Darren che a sua volta guardava fuori dalla finestra con un'espressione di puro orrore dipinta in faccia.

« Cosa diavolo... Oh. »

Joanne e Matt erano appoggiati all'auto di lui, si stavano baciando.

Per un attimo regnò un silenzio innaturale.

Poi Darren si mise a picchiare contro il vetro con tutte le sue forze « EHI TU, TOGLI LE MANI DA MIA FIGLIA HAI CAPITO?! Quando avrò finito con te dovranno incollarti con l'attack, screanzato! »

« Darren, smettila! » fece Chris cercando di allontanarlo dalla finestra prima che i due ragazzi si accorgessero della sua evidente crisi di nervi.

« Io lo ammazzo. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. La misura è colma, quando è troppo è troppo! » urlò Darren fuori di sè.

« Moglie e buoi dei paesi tuoi! Rosso di sera bel tempo si spera! Cielo a pecorelle... Scusa. » Chris chiuse la bocca con aria colpevole.

Darren sembrava sul punto di esplodere.

« Chris, tua figlia si sta facendo mettere la lingua in bocca da quel pervertito! Ma io lo sapevo, oh se lo sapevo, non me la contava giusta quel piccolo subdolo mostriciattolo lentigginoso... »

« Oh sì, per questo lo inviti a cena ogni mercoledì, dopo che ha dato ripetizioni a quella che credevo fosse nostra figlia. »

Darren « Non è il momento di essere pignoli, dammi i tuoi Sai, Chris. Ho una vita da stroncare. »

Il soprano sospirò, passandosi una mano sulla fronte. « Killer, calmati che ti sale la pressione. E' tutto okay. Respira. »

« Non è "tutto okay", non dirmi che è tutto okay! La nostra piccola, innocente bambina è stata contagiata da quel delinquente che se non le toglie subito le mani di dosso finirà gambizzato! Ma io alla loro età pensavo ai miei pokèmon, la lingua la usavo per parlare in elfico mentre guardavo Il Signore degli Anelli! Non startene lì a fissarmi, chiama qualcuno... La polizia, i pompieri... L'esercito! » continuò a imprecare come Neymar quando sbaglia un rigore.

In ricordo dei bei vecchi tempi, lo scappellotto che gli arrivò precisamente sul coppino lo lasciò quasi tramortito.
« Abbiamo già ampiamente appurato che eri un adolescente inquietante, non voglio scoprire altri altarini. Certe cose devono restare segrete. Passami i piatti, che devo apparecchiare. E comunque non stanno facendo niente di male... Era anche ora! »

Per un attimo Chris pensò seriamente che a Darren sarebbe esploso qualcosa. 

Vide proprio la vita lasciare i suoi occhi per un istante.

« E-Era anche ora? » ripetè allucinato.

« Beh, si piacciono da un sacco di tempo... Mi sembrava strano non avessero ancora fatto niente. I piatti, grazie. »

Darren, che cercava di raggiungere la mensola con i piatti, era decisamente sconcertato « Ma... Non si piacevano! Lei lo definisce sempre "ameba" e "palloso ultracellulare" e " ineffabile"! »

« Al massimo "inaffidabile"... Ma dai, è così che si fa alla loro età, sforza le tue piccole e contorte meningi e torna ai nostri tempi d'oro, quando ci davamo soprannomi più o meno divertenti per nascondere la nostra cotta. Io ti chiamavo "versione capellona di Frodo" e tu mi chiamavi... Come mi chiamavi? »

« Io non ti ho mai dato dei soprannomi offensivi per coprire il fatto che mi piacevi! »

« Ah. Beh, non potevi nasconderlo, in effetti. Si capiva subito che eri follemente innamorato di me. » commentò Chris baciandogli la guancia. « Comunque si vedeva lontano un miglio che le piaceva quel ragazzo. Quando gli ha lanciato il libro di geometria addosso rischiando di lussargli la spalla è scattata la scintilla. »

« Sì, la scintilla omicida! Ma si vogliono staccare? Non prendono nemmeno fiato! Chiama Guinnes World record. »
« Darren, siediti e bevi un po' d'acqua, se ti viene un attacco cardiaco non credo di aver voglia di portarti all'ospedale: ho una figlia da spiare. »

Darren si sedette. « Mi fa male il braccio sinistro, credo di avere un infarto. »
« Shh. »

« Vedo la luce. »

« Cerca di vedere questo coltello, piuttosto, e tienilo sotto controllo perché potrei conficcartelo da qualche parte. »

Rimasero attaccati alla finestra, Darren in preda a spasmi assassini e Chris con l'aria soddisfatta di chi la sa lunga.

« Cosa state guardando? Perchè Matt sta mangiando la faccia a mia sorella? Non poteva, tipo, investirla? »

Darren fece un balzo che nemmeno un gatto a cui all'improvviso tiri una secchiata d'acqua addosso sarebbe riuscito a fare « April! » strillò « Non permetterò che anche tu venga traviata, torna subito in camera tua! E sappi che non uscirai di qui per i prossimi trent'anni, studierai a casa! E io e Chris non te l'abbiamo mai detto, ma i ragazzi sono velenosi, se stai vicino a un ragazzo ti intossichi e muori, capito? Quindi stai lontana dai ragazzi! » urlò Darren alle scale.

Chris scosse la testa, schiaffandosi una mano in faccia « Sai, riesci ancora a preoccuparmi dopo tutto questo tempo. Dovresti essere fiero di te. »

« Aspetta di vedermi con un fucile a canne mozze... »

« Darren, è giunto il momento che tu ti dia una calmata prima che io ti tiri uno schiaffo. Ha sedici anni, è normale che abbia un ragazzo. E noi dovremmo essere grati che sia un bravo 
ragazzo come Matt, okay? »

Darren mugugnò qualcosa di incomprensibile, in preda ad un'evidente crisi mistica interiore.

« Ecco, bravo. Ora zitto, stanno entrando in casa. Nonchalance, Darren, nonchalance. »

« Nonchache? »

Sentirono la porta aprirsi e richiudersi, poi Joanne e Matt apparvero in cucina tranquilli come fringuelli, ignari che la stagione di caccia fosse appena iniziata.

« Com'è andata la vostra giornata di studi? E' stata proficua? »

« O dovremmo dire prolifica? » intervenne Darren con un ringhio.

Joanne gli lanciò la sua solita occhiata da "pà, qual-è-il-tuo-problema-smettila-di-essere-imbarazzante", poi scrollò le spalle « La chimica non fa per me. Credo che prenderò una "T" di Troll, come Harry in Pozioni, ma almeno potrò dirle di averle provate tutte... »

Darren intanto squadrò il ragazzino dalla testa ai piedi e prese a girargli attorno con fare inquisitorio « Cosa intendi fare del tuo futuro? Che college frequenterai? Come sono i tuoi voti? Quanto fa sei per otto? »

Il povero ragazzo sgranò un attimo gli occhi. Poco ci mancava che Darren lo schiaffasse su una sedia e gli puntasse la torcia del cellulare in faccia. « H-ho buoni voti, direi. Anche perché do ripetizioni a Joanne... »

« Non rispondergli, Matt. Sta facendo lo strano, devi solo ignorarlo, poi gli passa. » lo avvertì la ragazza roteando gli occhi, visibilmente scocciata, mentre appendeva la borsa alla sedia e si toglieva l'elastico scompigliandosi un po' i capelli per ravvivarli << Non è colpa tua se ho un PC: Padre Cretino. >>

Darren aspettò che la figlia fosse andata a posare la giacca in salotto prima di agguantare Matt per una spalla con fare un po' troppo inquietante« Ti tengo d'occhio ragazzo, ricordatelo. 
Ho occhi e orecchie ovunque, chiaro?
Alle scale piace cambiare! » quasi urlò senza alcun nesso logico.

Chris staccò le mani di Darren dalla maglietta del ragazzo e sorrise gentilmente « Matt, credo che dovresti andare prima che ti dica che farai presto un giro coi pesci. Ieri abbiamo visto the Wolf of Wall Street e la vista di DiCaprio mezzo nudo gli ha dato davvero alla testa, scusalo. Non ha più l'età per reggere certe cose. »

« Ti ho accolto come un figlio, e tu cosa fai, Bruto? Mi pugnali alle spalle. Tu quoque, Matt, non fili mi! »

Ormai era andato, l'ultimo neurone si era fritto. Chris aveva sempre saputo che sarebbe successo prima o poi.

Joanne gli rivolse un'occhiata di sufficienza « Pà, dagli del Valium santo cielo, sembra che gli stia per venire un infarto. E comunque sarebbe gentile da parte vostra evitare di spiare vostra figlia.» disse acidamente chiudendosi la porta alle spalle. Poi guardò il suo ragazzo, che aveva l'aria di chi sa di essere un sopravvissuto < Beh il peggio è andato. Il dramma arriverà quando verrà a sapere che non ti piace Lady Gaga. »





Angolino di Sara
*coff coff in versione Umbridge* Buonasera!!! Dopo decenni rieccomi a delirare un po', se ancora c'è qualcuno a leggere.
Come state? Spero sinceramente tutto bene, che la maturità sia stata una passeggiata, che la sessione estiva sia stata debellata, che l'estate si decida ad arrivare e che Tom Hiddleston si decida a chiedermi di sposarlo. Non vi mancavano per niente le mie cretinate, ammettetelo.
E questa OS è tipo lunghissima, pardon.
Scrivere di Chris e Darren quarantenni mi ha turbata, io vi avverto. Mi sentivo un po' male a farlo, ma ormai è andata. Poi con due figlie...Ho grandi progetti per quelle due. 
Se vi sembro un po' più delirante del solito è perché sono stata al Giffoni e Dylan O'Brien mi è passato a uno sputo di distanza, credo di avergli urlato in un orecchio che lo amo...
Okay penso di poterla smettere di blaterare, come sempre se avete idee da darmi per FF o OS varie ditemi pure perché voglio passare l'estate a scrivere xD
Alla prossima :D
 

   
 
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