Serie TV > American Horror Story
Segui la storia  |       
Autore: violet_harmon    30/07/2014    1 recensioni
Vi siete mai domandati che cosa sarebbe successo se Tate Langdon non fosse mai diventato un pazzo e violento omicida ? Che cosa ne sarebbe stato dell’amore che univa questo giovane ragazzo e la sua amata Violet ? Che cosa ne sarebbe stato della loro storia ?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non riuscivo ad entrare e quindi rimasi a guardarlo attraverso la vetrata che circondava la stanza, era immobile proprio come nel parco, era pallido e pieno di tubi che partivano dalle braccia e dal petto e finivano in sacche piene di liquidi e in strani macchinari.
< puoi entrare  se vuoi > mi girai di scatto e riconobbi subito il viso del paramedico di prima, < mi dispiace averla chiamata testa di cazzo > lui sorrise e si mise a sedere su una poltroncina blu davanti la stanza di Tate < sono abituato alle fidanzate che danno di matto > io mi si a sedere vicino a lui < io non sono la sua ragazza > < beh di sicuro dovete essere qualcosa >  < penso che amici sia il termine più azzeccato > rimanemmo in silenzio, ma non era uno di quei silenzi imbarazzanti di quando si parla con uno sconosciuto, era un silenzio tranquillo, ora che ci facevo caso tutto lì dentro ispirava tranquillità, < puoi dirmi come sta ? > < teoricamente no, praticamente sta bene > < beh, credo che dovrebbe essere lui a dirtelo > il paramedico sorrise < quelle medicine non lo faranno dormire, guarda tu stessa > mi indicò di guardare verso la sua stanza e quando girai lo sguardo mi accorsi che Tate stava guardando verso di noi e mi sorrise.
Entrai lentamente nella stanza, mi sedetti sul letto di fianco a lui e gli strinsi la mano.
< ehi > mi disse lui debolmente, lo stavo odiando in quel momento, lo odiavo perché per un attimo avevo pensato di perderlo e non glielo avrei mai perdonato, < Violet non devi piangere per me > < ah no ? > < no > < sei un fottuto idiota Tate, lo sai ? >  mi alzai dal letto e feci per andarmene, ma la sua voce mi bloccò < non andartene Violet, ti prego > < io non voglio andarmene, ma non ce la faccio a rimanere qui > < spiegami , ti prego fammi entrare nel casino che c’è dentro la tua testa e cerca di farmi capire > < sarebbe troppo pericoloso per entrambi > < beh allora rimani qui e parliamo un po’, non voglio stare da solo, mi hanno sempre terrorizzato gli ospedali, per non parlare degli aghi > mi sfuggì un ghigno < tu hai paura degli aghi ?> < si > rispose lui ridendo < è imbarazzante come cosa, quindi non dirla a nessuno >  < tranquillo rimarrà un segreto > .
Passai  tutto il pomeriggio seduta affianco a lui a parlare di tutto e di niente come ai vecchi tempi.
< non volevo farti arrabbiare quel giorno, mi dispiace, sono stato un’idiota a dirti quelle cose e un codardo per non essere venuto a chiederti scusa prima > < non ti preoccupare, è acqua passata ormai,  ho capito che a te da fastidio mostrare la tua famiglia alle altre persone, e rispetto la tua scelta > .
Per i successivi cinque giorni non feci altro che andare dall’ospedale a casa e da casa a scuola, andavo a trovare Tate praticamente due volte al giorno e ogni volta portavo un gioco da tavolo nuovo , non mi andava che si sentisse solo.
Il week-end seguente i miei non sarebbero stati in casa quindi avevo pensato di passare la notte ,in ospedale, con Tate; preparai una borsa mettendoci dentro una maglietta pulita e qualche libro , chiamai un taxi e andai in ospedale.
Quando arrivai l’infermiera che seguiva Tate mi bloccò per il corridoio, < non adesso cara > < che cosa succede ? > < sua madre è venuta a trovarlo e ha detto che preferisce stare da sola con lui per un po’ >  < lo so Violet ma non posso farti entrare comunque, fino a prova contraria  Tate è minorenne e sua madre ha tutto il controllo su di lui qui , puoi  aspettare che esca qui > e mi indicò una sedia che si trovava abbastanza di stante dalla sua camere, in mezzo ad un corridoio.
Aspettai per due ore e poi vidi la signora Langdon mentre percorreva la strada per dirigersi all’uscita con le lacrime agli occhi , non potevo lasciarla andare così, quindi decisi di fermarla prima che se ne andasse, mi alzai e l’afferrai per il braccio , lei si girò di scatto e mi guardò con un’aria sconcertata.
< sono Violet > < oh si, Violet, la graziosa e dolce Violet , cosa ci fai tu qui ? > < vengo qui tutti i giorni da quando suo figlio è stato ricoverato, noi due siamo amici e io voglio stargli vicino > < Violet non pensavo che queste parole potessero mai uscire dalla mia bocca, ma devi stargli lontano ,no puoi essegli amica ora, lui non ha bisogno di amici in questo momento > < non è quello che voglio, puoi stare con lui questa sera ma da domani non ti permetterò di rovinargli ancora la vita, hai già fatto abbastanza, vai a dirgli addio perché questa sarà l’ultima volta che lo rivedrai >  non potevo fare scenate nel corridoio di un ospedale quindi la guardai con tutto il disprezzo che provavo in quel momento, mi girai e andai velocemente nella stanza di Tate.
Quando arrivavo nella sua stanza avevo sempre paura di disturbarlo o di svegliarlo, quindi entravo sempre di soppiatto.
< non devi entrare sempre come una ladra > < scusa, pensavo che dormissi – mi guardai in torno – come mai hai spento tutte le luci ? > < mia madre mi ha fatto venire il mal di testa a forza di sparare stronzate, avevo bisogno di un po’ di pace  > < se vuoi posso passare più tardi > < ti ringrazio > .
Restai con Tate fino all’ora di cena fino a che non arrivò l’infermiera per dirmi , puntualmente, che dovevo andare via ; < puoi darci solo un istante ? > < va bene ragazzi , ma fate in fretta, intesi ? >
< allora ci vediamo domani ? > mi chiese lui < no > < perché no ? dai ti prego, chiedo all’infermiera di farti rimanere di più così non dovrai fare avanti e indietro > < non è questo il problema >  andiamo Violet, puoi dirmi tutto , lo sai. Altrimenti a cosa servono  i migliori amici > < Tate … è per tua madre, l’ho incrociata in corridoio prima di venire qui e mi ha detto che da domani non mi permetterà più di venirti a trovare > lui non si mosse e non rispose, aveva solo le sopracciglia aggrottate ,< avrei bisogno di una tua risposta o almeno di sapere se sei d’accordo con lei o no >  < lei non è cattiva come sembra, ha bisogno di dare la colpa a qualcuno per quello che mi sta succedendo e tu sei stata la prima persona che le è capitata a tiro > < aspetta ma  che cosa ti sta succedendo ? pensavo che quello che ti è successo non fosse nulla di grave, tu mi hai detto che non era nulla di grave > < ti ho mentito > < che cazzo stai dicendo Tate ? > < Violet mi dispiace ok ? avevo paura che dicendoti la verità te ne saresti andata e mi avresti lasciato qui da solo, mi dispiace per averti detto tutto fin dall’inizio > < dall’inizio ? mi stai dicendo che questa cosa va avanti da quando ci siamo conosciuti ? > lui abbassò la testa < si …> io mi alzai dal letto, non riuscivo a guardarlo negli occhi, mi sentivo tradita dall’unica persona a cui tenevo veramente in quel periodo < adesso tu mi dirai una volta per tutte quello che sta succedendo , altrimenti io uscirò da quella porta e non mi rivedrai mai più e su questo ci puoi giurare > < ok, però adesso calmati > < non finché non mi dirai la verità > Tate prese un respiro profondo, si sfregò le mani, si mise e sedere in modo da stare completamente dritto sulla schiena < ho il cancro Violet >, il mondo si spense, vidi tutto nero e tutto finì, così in un solo istante.


Vorrei davvero sapere che cosa ne pensate di questo colpo di scena, capirò se qualcuno vorrà fare delle critiche, perchè sinceramente so che sarà stato un duro colpo, ma lo è stato anche per me mentre scrivevo.
fatemi sapere che cosa ne pensate, o magari che cosa " speravate " fosse successo a Tate prima di scoprire la vera diagonsi ? 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > American Horror Story / Vai alla pagina dell'autore: violet_harmon