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Autore: bayleaf    06/08/2003    1 recensioni
Ash, Misty e Brock arrivano in una città ricoperta dai ghiacci a causa di un'antica maledizione...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SECONDO: PATRICIA

 

Dopo aver saputo che anche lei era un’allenatrice di Pokemon, Ash squadrò Patricia con maggiore attenzione. Nulla in lei lo avrebbe lasciato supporre…il ragazzo notò infatti che Patricia non portava addosso alcuna sfera pokè.

-Davvero? E dimmi….che genere di Pokemon alleni?-, domandò invece Brock, ben felice di avere un argomento per intavolare una conversazione con quella bella ragazza.

Patricia fece un sorriso appena accennato. –Soprattutto acqua e ghiaccio-, rispose in tono secco.

-Anch’io alleno Pokemon d’acqua!-, esclamò Misty, ma la ragazza non mostrò la benché minima reazione.

Ash continuava ad osservarla attentamente. Doveva essere d’accordo con Brock, era molto carina…aveva un viso bellissimo, e i suoi grandi occhi azzurri erano intensi ed espressivi. Ma il carattere non sembrava proprio all’altezza dell’aspetto fisico, anzi…dava l’impressione di essere piuttosto antipatica ed altezzosa.

-Sono contento di incontrare un’allenatrice di Pokemon anche qui-, disse, cercando un modo per fare amicizia con la ragazza. Chissà, magari avrebbe potuto fare un bell’incontro di Pokemon…ne aveva proprio voglia. E poi, essendo un’allenatrice…forse Patricia sapeva qualcosa sulla leggenda di Articuno di cui aveva parlato la vecchietta.

Patricia fece spallucce. –Non vedo cosa ci sia da essere contenti-, disse freddamente.

“Certo che è davvero scorbutica!”, pensò Ash infastidito. Stava per risponderle a tono, ma un’occhiata supplichevole di Brock lo fece desistere dal suo proposito.

-Beh…di solito tra allenatori si viene sempre a creare un rapporto di solidarietà ed amicizia-, insistette Ash, mentre Pikachu approvava con vigorosi cenni del capo.

-Solidarietà e amicizia…-, ripeté lentamente la giovane, poi fece una risatina ironica. –Sciocchezze!-

-Ma come sciocchezze?-, si inalberò immediatamente Ash.

-Quando si allenano Pokemon…si può contare solamente su se stessi-, disse Patricia in tono freddo, al limite del glaciale.

-Ma non è vero! Si incontrano tante persone che condividono la tua stessa passione…e poi i tuoi Pokemon sono sempre al tuo fianco, sono i tuoi migliori amici!-, insistette ancora Ash.

Lo sguardo di Patricia si rabbuiò. I suoi occhi fissarono un punto lontano e indefinito, verso la montagna, e sembravano come spenti. –Un tempo…anch’io la pensavo così…ma ora…non sono più sicura che i Pokemon siano degli amici…-, sussurrò, con voce improvvisamente diversa…ora non era più fredda ma distante…distante e triste.

I tre amici la guardarono, senza capire il motivo del suo repentino cambiamento d’umore.

-Ti sbagli…i Pokemon sono amici-, ripeté caparbiamente Ash.

Patricia fece una smorfia, e si allontanò senza nemmeno salutarli.

Brock, Misty e Ash la guardarono allontanarsi meravigliati.

-Accidenti…è carina, ma ha un caratteraccio…-, fece Brock in tono deluso.

-Già…è un’antipatica!-, approvò Misty, stringendo più forte a sé il piccolo Togepi.

-Chissà chi è…-, sussurrò Ash, prima di aprire la porta e fare il suo ingresso al Centro medico.

 

-E’ una sorpresa…non capita spesso di avere dei visitatori qui a Frozen Town-, disse l’infermiera Joy dopo averli fatti accomodare e dopo aver visitato i loro Pokemon, accertandosi che erano tutti quanti in perfetta salute.

-Vede, infermiera Joy…ci siamo persi nella foresta e ci siamo ritrovati qui quasi per caso-, spiegò Ash, mentre Brock cercava in tutti i modi di allontanare Chansey per potersi sedere accanto alla bella Joy.

-Capisco…avete intenzione di fermarvi a lungo?-, domandò la ragazza.

I tre amici si guardarono, poi scossero il capo.

-No…a meno che non ci sia una palestra-, disse Ash, affacciandosi alla finestra. Scrutò attentamente il paesaggio, e lanciò un urlo di gioia quando vide un grosso edificio dal tetto a cupola con un’insegna un po’ vecchiotta e sbilenca che non lasciava dubbi…

-Una palestra di pokemon!-, esclamò, felice e meravigliato.

-Frena il tuo entusiasmo Ash…la palestra purtroppo è chiusa da almeno cinque anni…-, disse Joy, assumendo un’espressione profondamente rattristata.

Ash si voltò verso di lei deluso. –Oh no!-

-E come mai la palestra è chiusa?-, domandò Misty.

-Ecco vedete…-, fece Joy, alzandosi in piedi per versare un po’ di the ai tre ospiti.

-C’entra qualcosa con la leggenda di Articuno?-, domandò Brock.

-Come fate voi a sapere della leggenda?-, chiese incuriosita l’infermiera.

-Ce ne ha parlato una vecchietta…eravamo qui proprio per chiedere se era una storia vera o se…beh, se la vecchietta se l’era inventata-, spiegò Misty.

Joy sospirò, e versò lentamente il the nelle tazze. Poi si sedette nuovamente sul divano, e dopo aver sorseggiato un po’ della sua bevanda, mentre i tre amici aspettavano col fiato sospeso, finalmente parlò.

-Ecco…non so quanto esattamente ci sia di vero nella leggenda che si tramanda da tempo in questa città…ma so per certo che è stato veramente trovato il cadavere di Articuno orribilmente martoriato. Furono degli scalatori a trovarlo…tra loro c’era anche William, che allora era il capopalestra di Frozen Town. Lo raccontava sempre. Disse che era stata la cosa più orrenda che avesse mai visto in tutta la sua vita…le mutilazioni che il cacciatore aveva inferto al povero Articuno erano davvero tremende…e nessuno è mai riuscito a capire come abbia potuto, visto che Articuno è un pokemon leggendario, dai poteri immensi. Quel giorno, una terribile bufera cominciò a imperversare sul paese, molte persone persero la vita a causa della neve e delle valanghe-, il volto dell’infermiera Joy si rabbuiò, e la ragazza si passò una mano sugli occhi.

-Sì, questo ce l’ ha già raccontato la vecchietta…quello che vorremmo sapere è cosa ha a che fare questa leggenda con la chiusura della palestra!-, esclamò Ash impaziente.

-Da quel giorno, continuò a nevicare ininterrottamente. Per un mese, la cittadina fu flagellata dalla bufera, poi cessò, ma la neve non smise mai di cadere. Anche William morì a causa della bufera…era partito con un gruppo di scalatori per salvare una famiglia che viveva in una baita appena fuori dal paese. Fu ritrovato un paio di giorni dopo la partenza, assiderato-, proseguì Joy.

-Oh no! E’ terribile!-, esclamò Misty sgomenta.

-E’ dalla sua morte che la palestra è chiusa?-, domandò Brock.

Joy scosse il capo. –No…vedete, William aveva due figli, ed entrambi erano allenatori di pokemon. Dopo la morte del padre, il figlio maggiore, Adam, decise di proseguire il lavoro che lui aveva intrapreso, e divenne lui il capopalestra. Era molto bravo, sapete? E adorava i pokemon…erano tutta la sua vita-

-E adesso che fine ha fatto?-, chiese Ash.

La ragazza tacque. Poi, con gli occhi lucidi di lacrime, disse: -E’ morto-

Per un attimo, nella stanza regnò solo il silenzio. Poi, Joy riprese il suo racconto con voce mesta.

-Un giorno, arrivarono tre viandanti. Due uomini e una donna, avvolti in fitti mantelli neri. Dopo quello che era successo, con l’arrivo del cacciatore, gli abitanti del paese erano molto diffidenti verso i forestieri…tanto che volevano cacciarli, appena misero piede nella locanda. Ma costoro dissero di avere qualcosa di molto interessante da raccontare. Dissero di aver visto lo spettro di Articuno sulle montagne che costeggiano Frozen Town-

-Il fantasma di Articuno?!-, esclamarono i tre ragazzi all’unisono.

Joy annuì. –All’inizio nessuno li credette…poi arrivò Adam. Da sempre, il suo più grande desiderio era liberare il paese dalla maledizione dei ghiacci…credo che questo fosse dovuto soprattutto alla morte di suo padre, che Adam adorava. Quella del fantasma di Articuno divenne una vera e propria ossessione per lui…era convinto che se fosse riuscito a trovarlo e sconfiggerlo, il paese sarebbe stato libero, e la gente avrebbe potuto tornare a vivere normalmente. Ne era così convinto che organizzò una squadra di ricerche, con lo scopo di trovare il fantasma di Articuno. Sua sorella cercò di convincerlo in tutti i modi a non partire…ma non vi riuscì-.

-Adam aveva una sorella?-, chiese Misty.

L’infermiera Joy annuì. –Sì…si chiama Patricia-

-Patricia?-, esclamò Ash, -ma non è la ragazza che abbiamo incontrato qua fuori?-

-E’ per caso una ragazza molto carina, con i capelli neri, gli occhi azzurri e le lentiggini?-, domandò Brock.

La giovane annuì. –Sì, è proprio lei. Era la sorella del capopalestra-

-Ora capisco perché ha detto quelle cose…-, commentò Ash a mezza voce.

-Quali cose?-

-Che nell’allenare i pokemon si può contare solo su se stessi…e di non essere più convinta che i pokemon siano amici-, spiegò il ragazzo.

Joy tirò un profondo sospiro, e si alzò in piedi, avvicinandosi alla finestra e appoggiando la testa contro il vetro. Fuori, aveva ripreso a nevicare.

-Un tempo Patricia non era così…ma prima suo padre, poi suo fratello…Patricia adorava Adam, e sapeva che era una follia inoltrarsi sulle montagne alla ricerca dello spettro di Articuno. Cercò di dissuaderlo in tutti i modi, ma Adam…Adam pareva quasi ossessionato dall’idea di trovarlo. Era diventato un chiodo fisso per lui. Chiuse la palestra, e rifiutò di sostenere incontri. Tutto il suo tempo era dedicato all’organizzazione delle ricerche. E alla fine partì, insieme a due amici allenatori. La sorella cercò fino all’ultimo di convincerlo che stava facendo una pazzia…ma inutilmente-

-E poi…cos’è successo ad Adam?-, mormorò Misty.

-Questo nessuno lo sa. Non ha più fatto ritorno. Patricia ha continuato a sperare a lungo che tornasse…trascorreva le sue giornate alle porte del paese, proprio sotto la montagna, anche quando nevicava fittamente…Tornava a casa solo quando era notte fonda, fradicia e sempre più disperata, e la mattina all’alba era di nuovo lì…ma passato un anno, si è rassegnata. Suo fratello non avrebbe più fatto ritorno. Aveva trovato la morte sulle montagne, tra i ghiacci, proprio come suo padre…Ormai sono passati tre anni-, disse Joy, e la sua voce si incrinò.

-Poverina…-, disse Misty contrita.

-Da allora, Patricia ha sempre rifiutato di sostenere incontri di pokemon. Quando erano passati ormai due anni dalla morte di Adam, alcuni allenatori del paese le proposero di riaprire la palestra e di assumere lei il ruolo che era stato di suo padre e di suo fratello, ma lei si rifiutò. Non ne vuole più sapere di combattimenti e di palestre. Il suo cuore purtroppo, è avvolto dagli stessi ghiacci che circondano questo paese-

 

Ash, Misty e Brock uscirono dal centro medico ancora sconvolti da quanto l’infermiera Joy aveva raccontato loro. La storia di Patricia e di suo fratello li aveva colpiti profondamente. Ora capivano perché la ragazza si era comportata in quel modo. Non era affatto antipatica e scorbutica, era solamente una persona che aveva sofferto moltissimo, e che stava ancora soffrendo.

-Povera Patricia…-, disse Misty, -prima il padre, poi il fratello…dev’essere stata durissima per lei-

-Sì, ma…non è colpa dei pokemon. E’ questo che dovrebbe capire-, obiettò Ash.

-Ash ha ragione-, convenne Brock, -rifiutando di sostenere incontri, non riporterà indietro Adam. Dovrebbe reagire, invece, e portare avanti l’opera di suo fratello. Sono sicuro che Adam vorrebbe così-

-Quello che dici è giusto ma…non sarebbe certo facile per lei lottare con i pokemon nella palestra di suo fratello, dopo quello che è successo-, disse Misty.

-E’ vero, ma avere un nuovo scopo da realizzare l’aiuterebbe a superare il suo dolore, e a ricominciare a vivere!-, esclamò Ash.

Rimasero in silenzio per un istante, poi Ash, con espressione risoluta, si avviò deciso verso la palestra.

-Dove stai andando Ash?-, domandò Brock, senza capire che intenzioni avesse l’amico.

-Alla palestra, a parlare con Patricia!-, disse risoluto.

-Cosa?!-, esclamarono insieme Misty e Brock.

-La sfiderò a un incontro di Pokemon!-

 

 

Allora, che ve ne pare di questa storia? Fateci sapere qualcosa per favore!! Questi primi capitoli probabilmente sono un po’ noiosi, anche perché si tratta di capitoli introduttivi, che servono a mostrare qual è lo scenario in cui si svolgerà la vicenda, ma già dal prossimo le cose si faranno più movimentate, e dal quarto capitolo finalmente verrà accentuato anche il lato sentimentale! Continuate a seguirci!^___^ Un bacione a tutti!

  
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