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Autore: Skull D Rix    30/07/2014    2 recensioni
Salve! Sono Jack, un normale ragazzo che viveva nella cittadina di Whitechapel assieme a suo fratello, fino a quando siamo stati accusati di aver ucciso 69 persone! Mio fratello è morto, ma adesso viaggio assieme ad un gruppo di strani ragazzi, capeggiato da Yoru. Inizialmente ero assetato di sangue, ma gli insegnamenti dell'ordine dei Killer mi hanno aiutato a guarire. O quasi...
Dal cap. 5: -Io posso ingannare la mente, ma anche la realtà: creare cose che non esistono, distruggere città in un batter d’occhio. E’ come se fossi sempre in un sogno.- Yoru
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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I tre compagni avevano raggiunto la casetta. Yoru, davanti alla porta, disse: << Adesso capirete tutto. Comunque appena avrò fatto un pisolino userò i miei poteri per riportare la moto qui. >>.
Yoru bussò una sola volta sulla porta, e subito si aprì, rivelando un uomo alto, non molto muscoloso con i capelli rasta raccolti dietro la testa e la pelle scura.
<< Yoru! Quanto tempo! Sei tornato per farti sconfiggere ancora? >> disse l’uomo.
<< Ryu, non ho tempo per queste cose. Sono qua per ripagare i miei debiti. Questi sono Mana e Jack, lui invece è Ryu. >> rispose serio il ragazzo.
<< Ryu Kodoku, al vostro servizio. Allora… cosa intendi fare per ripagarmi? >>.
<< Ti offro un assassino spietato e molto bravo, non ha poteri, ma è capace di uccidere metà esercito solo con un pugnale. Però ho intenzione di chiederti un altro favore… >>.
<< Stop! Non ho bisogno di un altro assassino, ho già la mia bellissima Mi Murasaki a farmi compagnia! >>. Lo disse come se lo stesse prendendo in giro.
<< Come fa a farti compagnia, se l’ hai mandata a sorvegliarmi per tutto questo tempo? >>.
<< Oh? Allora te ne eri accorto! Vieni fuori, Mi! >>.
Da dietro un albero lì vicino uscì una ragazza. Aveva una maschera bianca molto semplice, che rappresentava un viso di donna. Indossava un vestito da ninja viola, con qualche fascia che svolazzava al vento. Si tolse la maschera e mostrò il suo viso e una ciocca di capelli viola che scendeva sulla fronte.
Mana chiese a Yoru: << Ehi, anche loro hanno dei poteri? >>.
<< Solo Ryu. >> rispose lui.
Mana era un po’ confusa: << Non avevi detto di non aver mai incontrato qualcuno come te? >>.
<< I suoi non sono veri poteri, copia soltanto le abilità degli altri. >> rispose Yoru.
<< Per quanto tu non lo voglia ammettere… >> lo interruppe l’uomo << …anche io ho dei poteri, Yoru. E pure Mi, anche se non li usa quasi mai. Veniamo al dunque, che favore vorresti? >>.
Yoru aspettò un attimo a rispondere, e Mana era molto curiosa.
<< Devi aiutare Mana, come hai fatto con me. >>.
Mana era visibilmente contrariata, ma sapeva di averne bisogno.
<< Se lo facessi, il tuo debito aumenterebbe. Ti ho aiutato a controllare i poteri gratuitamente, vuoi ripagarmi e mi chiedi un altro favore? Non ha senso! >>.
<< Ricordo che parlavi di aver perso molto al gioco d’azzardo col capo dei Killer. Forse potrei consegnare a lui Jack e porre fine anche ai tuoi debiti nei suoi confronti. >>.
Ryu era contento: << Uh, mi piace! Facciamo così: mi lasci  la ragazza da allenare, parti con Jack e lo consegni a Kappa, il capo dei Killer. Comunque sai quanto durano i miei allenamenti, dovrai restare solo almeno 6 mesi. >>.
<< Hai semplicemente ripetuto quello che ho detto io. >> disse Yoru, più serio del solito << ora lasciami riposare un po’, poi porto qui la moto e riparto. >>.
<< Non così in fretta! Che ne dici di una sfida? >> propose l’uomo.
<< Odio le cose inutili. >>.
<< E dai! Ci sarà da divertirsi! >>. Ryu si era impuntato e non avrebbe cambiato idea. Yoru entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle.
<< Venite dentro! Potete mangiare e farvi un pisolino! >>.
La casa era davvero piccola. Mana rispose: << Sicuro che… >> ma l’uomo continuava a mostrare loro la porta. Entrarono.
All’interno… la casa era enorme!
<< Ehi! È più grande all’interno! >>.
<< Lo dicono tutti… a parte Yoru, che non si è meravigliato neanche la prima volta. >> rispose Ryu.
L’ ingresso era davvero spazioso e illuminato. C’ erano moltissime stanze, sembravano infinite.
Mana andò, accompagnata da Jack, a mangiare qualcosa. Era spaventoso anche guardarlo mangiare. Yoru invece era solito mangiare poco o niente, e andò direttamente a letto.
Arrivò la notte. Tutti dormivano in stanze molto grandi e accoglienti. Poi, verso le 5, la sfida chiamava. Dagli altoparlanti in ogni stanza usciva la voce di Ryu, che incoraggiava a svegliarsi.
Mana, Yoru, Jack, Mi e Ryu si erano raccolti in giardino. Per prima cosa, Yoru portò la moto affianco alla casa.
<< Ascoltami bene, Mana, oggi inizia il tuo addestramento! Consisterà nel guardarci combattere! >>. Mana era ancora assonnata. Si limitò ad annuire.
Yoru e Ryu erano uno di fronte all’altro. Si guardavano negli occhi e, senza dire una parola… iniziarono!
Ryu fu il primo ad attaccare: un calcio volante dritto in faccia, che Yoru evitò facilmente spostandosi senza muovere i piedi. Il ragazzo diede fuoco ai capelli dell’uomo, che li spense con la mano.
<< Ti mostrerò la potenza del potere che tu non ritieni tale! >> urlò Ryu.
<< Non parlare mentre combatti. >> fu la risposta del ragazzo.
L’uomo... aveva trasformato le dita in coltelli e si avvicinava velocemente a Yoru.
<< Uccidilo! >> gridò Jack, che era molto emozionato e voleva unirsi al combattimento.
Yoru si sdoppiò. Creò tante copie di sé stesso, ognuna delle quali sparò palle di fuoco dalla bocca. L’uomo saltò su una nuvoletta che lo portò in alto, evitando le sfere, che si scontrarono tra loro esplodendo e distruggendo i cloni.
<< Sei migliorato! >> disse Ryu. Yoru non aprì bocca. Si sciolse ed entrò nel terreno. La terra tremava e dal suolo uscivano rocce appuntite. La nuvola riusciva ad evitarle tutte, poi il maestro saltò giù, con le mani in avanti, e, toccato il suolo, emanò un gas paralizzante, che fece uscire l’allievo dalla terra. Era sdaiato a terra. L’uomo creò una spada affilatissima e gliela puntò al collo.
<< Allora… che ne pensi del mio uso dei tuoi poteri? >> disse lui.
Yoru non cercò di contrattaccare, ma si alzò salì in moto accompagnato da Jack e disse: << Non puoi controllare i miei poteri meglio di me. >>.
Poi, partendo, lasciò Mana ai suoi allenamenti e al suo nuovo maestro.
  
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