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Autore: 365lauretta    30/07/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se dopo tre anni di finto fidanzamento tra Raku e Chitoge, i genitori dei due decidessero di sciogliere il fidanzamento? E soprattutto, che cosa accadrebbe se il lucchetto di Raku venisse aggiustato? (Attenzione!!! Questa fan fiction potrebbe contenere SPOILER sull'anime o sul manga quindi se non l'avete ancora visto o letto, ve la sconsiglio!)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chitoge Kirisaki, Kosaki Onodera, Nuovo personaggio, Raku Ichijou, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2: Perché non sono felice?


Andai a dormire senza dare troppa importanza a Kirisaki.
Mi alzai come al solito alle cinque del mattino, quando il cielo non è ancora ben illuminato dalla luce del sole, nella mia solita stanza in stile orientale. Spalancai la finestra che dava sul giardino per dare aria alla camera e assaporare il vento fresco che tipico delle mattinate primaverili.
Mi feci una doccia rilassante, preparai la colazione a tutto il mio clan che come al solito mi fecero i complimenti.
Mi lavai i denti, misi il mio fermaglio, corsi in camera presi la giacca della mia divisa e 
Mi precipitai subito fuori di casa: erano già le otto e se non mi sbrigavo rischiavo di arrivare in ritardo.
Era l’ultimo mio giorno da liceale e come minimo dovevo arrivare in orario.
“Spero che oggi qualche ragazza mi chieda il bottone della divisa, anzi no! Spero che Onodera me lo chieda!” pensavo tutto su di giri.
- Ichijo-kun! – mi salutò Onodera, caspita quel giorno era addirittura più carina del solito!
- Hei! Ciao! – ricambiai il saluto, lei improvvisamente arrossì, che mi stia per chiedere il bottone?
- Dopo scuola... Ecco... Insomma... Vorrei parlarti! – disse guardandomi negli occhi, sembrava una cosa piuttosto seria, stavo per risponderle ma lei scappò. 
“Ma ultimamente tutte scappano? Che succede? Puzzo?” pensai annusandomi l’ascella.
- Non puzzo... – affermai perplesso.
- Ovvio che non puzzi! Forza entriamo che le nostre ultime ore di lezione ci stanno aspettando! – disse Shū dandomi una pacca sulla spalla.
- Ok, ok. – dissi rassegnato a passare nove ora di noia. 
Entrai in classe e vedendo tutti i miei compagni parlare, ridere, scherzare, mi mise subito di buon umore. I banchi, le sedie, l’attaccapanni, la cattedra, la lavagna, le finestre, i professori, la campanella, tutto mi sembrava così vicino ma allo stesso tempo lontano perché in fondo era l’ultimo giorno di scuola e per tutti era il momento di entrare nel mondo degli adulti.
Presi posto e notai che mancava qualcosa, ma cosa?
- Che strano! Citoge-chan è in ritardo, eppure di solito ce la fa ad arrivare in tempo... Chissà cosa le sarà successo... 
Ichijo-kun ne sai qualcosa? –
- Uh? Kirisaki? No, so solo che ieri, l’ultima volta che l’ho vista, abbiamo rotto. – giustificai.
- Coooosa? – esclamarono loro.
- Ci siamo lasciati. E allora? Che c’è di male? Sono cose che succedono. –
- Sei proprio un insensibile! – dissero in coro e alzarono i tacchi, che avevo detto? 
- Davvero non state più insieme? – disse Tachibana avvicinandosi con Onodera.
- Sì. –
- Ah... Emm... Mi dispiace... – disse la mia amata ma sembrava fare la finta dispiaciuta.
- Davvero non stai più con quella? Ah quanto sono felice! – disse Tachibana abbracciandomi.
- Ok, basta! – dissi scrollandomela di dosso.
- E poi tu non avevi un ragazzo Marika-chan? – chiese Onodera un po’ sorpresa dell’atteggiamento della ex-rivale.
- Ah già! Però sono comunque felice. – disse mettendosi sull’attenti.
- Comunque non eravamo una vera coppia, al massimo siamo amici ma non fidanzati. – le ragazze mi guardarono un po’ preoccupate, poi la campanella suonò e la nostra professoressa entrò in classe.
- Scu... Scusate il riardo! – urlò Kirisaki sbattendo la porta, ci fu un boato tra i compagni di classe e devo dire che rimasi anch’io sorpreso.
La giornata passò in un lampo e ben presto mi ritrovai alla fine delle lezioni, è inutile dire che Kirisaki non mi ha parlato per tutto il giorno. 
Stavo per uscire dalla classe per partecipare al saluto dei diplomati, quando Onodera mi prese la camicia e disse imbarazzata che mi aspettava sulla terrazza e subito dopo corse via. 
“Un momento... Possibile che si voglia dichiarare? Ma no impossibile.” Pensai sospirando.
Mi passò davanti Chitoge la salutai ma non ricevetti risposta. Rimasi lì, fermo, davanti alla porta della mia classe con la luce arancione del tramonto che mi illuminava la schiena. Questa volta ci ero rimasto davvero male. Che colpa ne avevo io? Dovevo dire di no? Sembra che tutto d’un tratto la nostra amicizia sia svanita, fino al perdersi nel nulla.
Non volevo assolutamente offenderla o ferirla, come poteva starle tanto a cuore il nostro finto fidanzamento?
Corsi verso l’auditorium ed era già pieno, con tutti gli studenti delle prime e delle seconde e tutti i genitori degli studenti delle terze comodamente seduti. Invece noi ragazzi dovevamo dirigerci dietro le quinte del palco di quell’enorme posto.
Quando la cerimonia si concluse mi diressi di corsa alla terrazza.
Lì non vi trovai nessuno, però potevo godere di un bellissimo panorama.
Il cielo era arancio tendente al blu, gli ultimi raggi di sole spuntavano dalle candide nuvole che circondavano il sole.
Dopo poco tempo arrivò Onodera, le mie mani incominciarono a sudare e piano piano cominciavo ad arrossire.
Lo stesso valeva per Onodera che avanzava nervosa, sembrava tremare.
- Yo! Onodera! – salutai per rompere il ghiaccio.
- Yo... – ricambiò timidamente.
- Di cosa... Volevi... Insomma! Cosa volevi dirmi? – chiesi deglutendo.
- Ichijo-kun... Io... Voglio dire... Cioè... Io ti ho... – disse cercando di nascondere il suo viso ormai tinto di un bel rosso porpora.
- Sì? –
- Io... Ecco... Bé... Posso girarmi? – 
- Fa pure. – 
Poi prese fiato e disse:
- Io ti ho sempre amato! Vorresti uscire con me? – 
- Tu... Vuoi... Uscire con me? – dissi io incredulo.
- Non... Va bene? – chiese lei girandosi.
- No! Cioè, sì! Certo che va bene! Voglio dire... Anch’io... Mi sei sempre piaciuta! – dissi paonazzo dall’imbarazzo. 
- Da... Davvero? – disse guardandomi con quegli occhi color cioccolato.
- Sì... Sì! – dissi abbracciandola.
- Ah che sollievo! – disse sprofondando la sua testa nel mio petto.
In quel momento mi accorsi che qualcuno ci stava guardando, aguzzai la vista e mi accorsi che Kirisaki stava correndo via in lacrime come la sera precedente ma questa volta sentivo come una stretta al petto. Perché non ero felice?


Angolo autrice:
 

Buonasera ragazzi!!! Sono sempre io! 365lauretta la romanticona di turno! Vi è piaciuto questo capitolo? Spero di sì anche perché questo è solo l'inizio e se non vi piace l'inizio non vi piacerà nemmeno lo svolgimento e la fine (se mai ci sarà xD). Grazie "Sometimes a fantasy" per i tuoi preziosi consigli e i tuoi complimenti e per aver aggiunto la mia storia tra le seguite (Baci baci!). E grazie anche ai lettori anonimi (se ci sono). 

Kisses,
Laura.
   
 
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