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Autore: saccuz    31/07/2014    1 recensioni
Due uomini legati l'uno all'altro da un passato sconosciuto, un universo in cui la scienza e la magia coesistono, una caccia spietata...
Dalla storia:
"A quella stella era stato portato via il nucleo risonante. L’unica cosa mai scoperta nella galassia ad essere connessa sia con la materia che con la magia. Da tempo si sapeva che le stelle erano i fulcri del passaggio della Corrente Metafisica, e la scoperta di quei nuclei era stata una prova fondamentale per quella teoria. C’era soltanto una “persona” in grado di estirparlo, mettendo a repentaglio l’intero equilibrio della galassia. Una persona che non dava notizie di se da molto, molto tempo."
Storia in fase di correzione (solo il prologo modificato per ora)
Genere: Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Universo Inquieto'
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Cap V
 
La navetta, già da qualche minuti rilevata dai sensori, comparve finalmente a pochi chilometri di distanza. I due occhi ammiccarono quando videro i glifi che si spandevano dal veicolo, evidentemente loro non erano stati gli unici ad apportare modifiche al loro vascello in quel periodo.
 
Una spia lampeggiante attrasse la loro attenzione, una richiesta di contatto da parte sua… patetico… non si degnarono di rispondere. La Relios aveva gli scudi alzati e le armi in linea, e i sensori segnalavano che l’altra nave fosse ugualmente preparata…
Trascorsero alcuni minuti, tutti e due aspettavano la mossa dell’altro. Poi, improvvisamente, la mano guizzò fuori, e premette una serie di comandi; immediatamente la nave iniziò a sparare, i grandi cannoni al plasma iniziarono a scaricare i loro colpi sugli scudi del piccolo vascello, che sembrava non subire nessun danno, i sensori registravano strane fluttuazioni di energia in quegli schermi, ondeggiavano, presentando sempre al colpo in arrivo la zona più carica di energia, oppure lo deviavano, sfruttando il moto rotatorio. Poi, all’inizio lentamente, poi sempre più veloce, la Rhaedius si mise in movimento, aprendo anche lei il fuoco, raggi multicolori illuminavano lo spazio mentre le due navi si avventavano l’una contro l’altra, in uno scoppio di colori. Le armi della Rhaedius, per quanto potenti, non riuscivano a fare breccia negli scudi avversari, stessa cosa anche per la Relios. Dopo alcuni minuti di questo scontro, la mano, con la sua solita velocità, scattò verso altri comandi; all’esterno, i cannoni al plasma interruppero l’attacco e vennero ritirati; immediatamente altri cannoni si sollevarono dallo scafo.
Quinn rimase interdetto quando vide quelle grosse armi comparire all’improvviso sulla superficie della nave nemica, e rimase ancor più sorpreso quando spararono. Un colpo di un giallo intenso, non un semplice raggio come prima, ma un vero e proprio proiettile di pura energia che, quando colpì la nave, per poco non aprì una falla nello scafo. Il vecchio grigio allora plasmò un’essenza, la modificò alla radice, la rese profondamente instabile, e poi la infuse nel colpo che stava per partire, il tutto ovviamente mentre, con il resto dei suoi pensieri governava la nave, schivando un colpo che sarebbe stato quasi sicuramente fatale.
 
I due occhi osservavano con preoccupazione il picco di potenza che si registrava in prossimità delle armi del nemico; videro quella massa di energia allo stato puro ingrandirsi, crescere, diventare sempre più pericolosa, e infine partire, andando a scontrarsi contro gli scudi della loro nave. Il colpo, di una potenza devastante, aveva provocato uno squarcio nel fianco della nave. I due occhi si strinsero, come soffrendo, poi riaprirono il fuoco con quelle armi, ugualmente devastanti; sorridendo al pensiero che Quinn si scontrasse con l’energia dei nuclei delle stelle che lui stesso aveva curato.
 
Il combattimento durava ormai da mezz’ora, ed entrambe le navi erano state gravemente danneggiate, la Rhaedius perdeva liquido di repulsione da un reattore, dando la sensazione di essere immersa in una nube di vapore; a bordo della Relios invece avvampavano numerosi incendi, causati dalle falle nello scafo. Sia Quinn che i due occhi mostravano segni di fatica, dovuti ai devastanti colpi che avevano dovuto sparare e subire.
Il mago allora decise di giocare il tutto per tutto, chiamò a raccolta tutte le essenze che rimanevano, e le concentrò in un solo, unico, devastante raggio.
La Rhaedius aprì nuovamente il fuoco, e il colpo che sparò era così potente che vaporizzò completamente gli scudi avversari, e poi rimase immobile, assolutamente inerte. L’auto puntamento della Relios fece il resto, istantaneamente tre cannoni a energia stellare aprirono il fuoco, e tre proiettili di un giallo intenso attraversarono lo spazio che separava le due navi, colpendo in pieno il vascello più piccolo, passandolo da parte a parte e disintegrandolo.
 
I due occhi si rallegrarono, finalmente si erano liberati del grigio, finalmente erano liberi!
 
Poi, con lentezza ma altrettanta inesorabilità, una spia iniziò a lampeggiare. 
   
 
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