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Autore: Yume Kourine    31/07/2014    5 recensioni
{Sequel de "Le Protettrici Delle Perle"}
Le Sirene sono creature magnifiche: ragazze bellissime dalla coda di pesce. Ma è davvero questa la verità?
Un nemico creduto dimenticato si presenta davanti alle Principesse Sirene che dovranno, ancora una volta, chiedere aiuto alle nostre Custodi.
Riusciranno a salvare non solo il mondo del mare ma anche il loro?
~ ~ ~
[Storia sospesa]
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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Capitolo 7

Battito d'amore. Assoluto amore

 

 

Un grande palazzo sorvolava il cielo, nascosto da una fitta nebbia e da qualche leggera nuvola grigiastra. L'edificio era composto da molte torri circondata da una ampia terrazza, sulla quale si affacciavano portici che conducevano a lunghi e articolati corridoi.

“Uffa...”

Michele se ne stava sdraiato sul muretto di un balcone in cerca di qualcosa da fare.

“Non dovresti continuare con le ricerche?” la comparsa improvvisa di Lucius spaventò il blu a morte.

“Dovrei metterti un campanello!” scherzò lui ma l'Angelo dai capelli di platino rimase inflessibile.

“Certo però che è un'ingiustizia: Gabriel e Robb vanno a scuola e mi lasciano sempre da solo! Non so nemmeno cosa fare!” si lamentò il ragazzo giocando con l'acqua.

“Sei proprio un bambino...”
“Non ti annoi a stare tutto il giorno chiuso qui dentro a consultare volumi e sfere?”
“No... è rilassante”

“Che c'è di rilassante nel leggere? Bah, proprio non ti capisco” Lo sguardo dorato dell'Angelo si accese non appena vide arrivare Yukie e Luna.

“Buongiorno madame! Che ne dite di andare a farci un giro per la città?”

Lucius lo guardò male e fu tentato di tirargli un pugno in faccia ma lo sguardo intenso di Luna lo fermò.

“Perché no?” disse la ragazzina dopo essersi allungata le braccia.

“Non se ne parla! Abbiamo una missione”
“Io invece credo che possa servire”

I quattro angeli si inchinarono non appena riconobbero la profonda voce di Lucifer che entrò nella stanza con eleganza.

“Davvero?” Michele trovò il coraggio di discutere con il Capo.

“Ma certo... Trasformandovi in umani potreste comprendere meglio la loro sporca natura e magari scoprire l'identità di quelle ragazzine o delle Principesse”

Michele iniziò ad esultare e preparò le ali.

“Con permesso! Forza fanciulle andiamo” e dopo aver preso i due Angeli le trascinò all'esterno e insieme presero a volare.

Lucius però non era convinto.

“Che intenzione ha Eccellenza?”
Lucifer si voltò leggermente sconvolto per quella domanda.

“Niente...”
“Dovrebbe sapere che so quando qualcuno mente”

L'Angelo dai capelli neri rimase in silenzio e poi sospirò.
“Senza quei ragazzi avrei lavorato meglio, voglio trovarla...”
“Ma è certo che sia ancora viva?”
“Il mio Pure Crystal ha vibrato ieri sera... è come se avesse percepito che era in pericolo”

Lucius si morse il labbro inferiore e poi si inginocchiò.

“Allora la prego di lasciarsi aiutare. Farò tutto il possibile”

Lucifer sospirò e spiccò il volo verso la biblioteca seguito dal servo.

“Proprio tu...” sussurrò il Sovrano.

In quel momento Alesia si svegliò e raggiunse la sala principale, in quel momento deserta.

“Dove sono andati tutti?!”

 

 

 

 

 

“Allora Anna...”

La mora si voltò verso Miku che sembrava ardere di collera.

“Dimmi...”
“Ti diverti a essere al centro dell'attenzione?”
“Che intendi dire?” chiese la ragazza cercando di capire.

“Non fare la finta tonta! Solo perché Robb è il tuo vicino di banco e Kei aveva una cotta per te non vuol dire che tu hai degli spasimanti!”

Anna divenne rossa non appena l'amica disse quelle parole alzando il tono della voce.

“Guarda che io...”
“Ma non ti illudere! Vedrai che...”

La ragazza dovette interrompere la sua folle predica perché Robb si sedette violentemente e scaraventò la cartella per terra generando un caos terribile.

Anna volse lo sguardo dalla parte opposta imbarazzata e spaesata. Come si sarebbe dovuta comportare?

Per fortuna l'arrivo del Professore costrinse a volgere l'attenzione degli studenti verso la lavagna.

“Ora che ci penso” pensò la mora pulendosi gli occhiali “Robb potrebbe aver fatto quella scenata solo per far calmare Kei.”

La ragazza osservò con la coda dell'occhio Robb mentre prendeva appunti concentrato e serio.

Nel frattempo nell'altra sezione stava avendo luogo l'assemblea di classe.

“Prossima settimana ci saranno gli esami... Voi siete preparati?” chiese la rappresentante.

“Certo che no!” Esclamarono i ragazzi.

“E poi ci hanno affidato l'incarico di organizzare il Festival Scolastico estivo! Che sbruffoni”

disse Daisuke cercando l'appoggio di Kaito che però era col morale a terra.

Himeka si avvicinò e cercò di consolarlo: gli ultimi giorni erano stati davvero difficile per il giovane e perciò aveva bisogno di più appoggio possibile.

“Di questo ne riparliamo dopo. Ora pensiamo a cose serie...”

Alex sbuffò, ultimamente la storia degli esami veniva tirata in gioco spesso... forse troppo.

Così si alzò e uscì dalla classe intenta ad andare a prendersi qualcosa da bere.

E mentre la macchinetta piccola e mal funzionante produceva uno strano liquido che doveva assomigliare ad un cappuccino, una voce catturò l'attenzione della Custode.

“Ciao...”

La castana si irrigidì e per poco non fece rovesciare il bicchiere.

Dietro di lei stava Markus che la fissava serio.

“C-ciao! Come va?” chiese lei parecchio nervosa.

“Male... perché non ti sei fatta più sentire e vedere. Alex che succede?”

“Io... ho avuto da fare e...”
“Ho capito. Ascolta se credi che non possa funzionare basta che lo dici e così molliamo tutto”
Alex sgranò gli occhi incredula di quelle parole.

“Ma che vai a pensare? Mi piaci molto... anzi io ti amo tantissimo! Non posso stare senza di te!”
“E allora perché fino ad ora sei stata senza di me? Alex... è evidente che ormai non provi più nulla”

La campanella iniziò a suonare costringendo Alex a restare in un imbarazzante silenzio.

Molti ragazzi giunsero dalla macchinetta senza far caso ai due giovani che continuavano a fissarsi.

Markus sospirò deluso e fece per andarsene ma poi un forte calore circondò la sua mano e lo costrinse a retrocedere e ad avvicinarsi alla sedicenne.

“Ti dimostro il contrario...”

E poi lo baciò, a quel punto tutti gli occhi si concentrarono su di loro: alcuni applaudirono, altri rimasero sbigottiti.

A separarli fu il Professore di matematica: “Voi due! Fare queste cose sconce! Per di più davanti a tutto l'istituto!”

Markus sorrise: Alex non era di certo il tipo da mettersi in mostra in quel modo, ciò significava solo una cosa: lo aveva fatto per lui.

Il biondo abbracciò la sua fidanzata e rise; Alex arrossì imbarazzata ma allo stesso tempo felice mentre Anna e Himeka osservavano la scena soddisfatte e entusiaste.

 

 

 

 

“Io vado!”

Yumi uscì di corsa senza dare indizi a Nikora e a Hippo.

La giovane sirena non ne poteva più di stare ferma e lontana dal mare così approfittò del tempo libero per farsi una bella nuotata.

La mora si guardò intorno e poi prese un profondo respiro: l'aria leggermente fresca le accarezzò il corpo e un aroma salato le invase le narici.

Il canto del mare era cordiale e dolce, sembrava voler invitare la sirena a farsi abbracciare dalle sue onde alte e limpide. Come poteva rifiutare?

Dopo aver superato qualche schizzo la sedicenne si ritrovò circondata da un'infinita distesa d'acqua azzurra e da qualche creatura marina che timidamente si avvicinò alla sirena dalla splendente coda color lilla e le pinne viola.

I suoi capelli, ora lunghi, si muovevano delicatamente a ritmo con le lievi correnti mentre gli occhi verdi incantarono i presenti.

“Ciao!” salutò la giovane sorridendo e alcuni pesci ricambiarono danzandole intorno.

In quel momento la sirena si dimenticò di tutte i problemi e per la gioia prese a cantare:

 

“L'arcobaleno è la mia scia
che navigo in cerca
di quella montagna
di luce all'alba melodia
mi portano indietro
ad un tempo passato
colori immersi nella scia dell'arcobaleno
che gioca nel cielo
il vento mi sospinge via
raggiungo le onde...
dei sette mari...”


“Tu...”

I pesci si allontanarono da Yumi che spaventata decise di non voltarsi. Quando però vide i piccoli andare nella direzione della voce trovò coraggio e volse lo sguardo verso il misterioso individuo.

Una sirena stava accarezzando i pesci e sorrideva dolcemente. Yumi sgranò gli occhi incredula non appena riconobbe la ragazza.

“Hikari?”

La sirena viola nuotò velocemente verso l'amica e la convolse in un abbraccio vivace e stretto.

“Per fortuna stai bene!” continuò Yumi mentre Hikari sorrise.

“Da quanto non ci vediamo!”

“Troppo tempo!” disse Yumi osservandola meglio: era diventata più snella e i capelli le si erano allungati infatti ora la folta dorata raggiungeva metà coda.

“Non fissarmi in quel modo” disse la ragazza e dal suo rossore Yumi capì che era a disagio.

“Scusa! Non ti vedo da tanto, sei diventata proprio una sirena bellissima!”

“G-grazie! Anche tu!”

Yumi sorrise e poi prese per la mano l'amica e raggiunse la superficie.

“Qui non è sicuro, è meglio andare sulla terraferma”
“Anche tu sei a conoscenza di questi attacchi?”

“Non c'è tempo, forza seguimi”

Yumi assunse la forma umana e si nascose dietro uno scoglio attendendo l'amica. Un attimo dopo una ragazza snella e alta raggiunse Yumi che annuì convinta e le due si avviarono verso l'Hotel.

Inutile dire che Hippo e Nikora furono sorpresi di vedere una nuova sirena.

E mentre le due sirene discutevano Nikora si morse il pollice.

“Che ti prende?” le chiese Hippo
“E' che... con tutte queste ragazze non rimarranno più posti per gli ospiti!”

 

 

 

 

 

Erano solo le due del pomeriggio eppure Anita si sentiva a pezzi, ma presto si sarebbe rigenerata.

Presto avrebbe raggiunto il luogo dove sarebbe rimasta in pace.

Svoltato l'angolo la bionda raggiunse l'aula 3-E e aprì la porta con energia ma qualcosa la bloccò.

Kiiro stava prendendo un libro e, accorgendosi della bionda, le si avvicinò: i suoi occhi luminosi si erano spalancati e sembravano sprigionare bontà cosa che irrigidì ancor di più la ragazza.

“Che ci fai qui?” chiese Anita chiudendo la porta.

“Come? Non sei contenta di vedermi?”
“Non ho detto questo! E' che al club del Libro non c'è mai stato nessuno”

Il ragazzo sorrise nuovamente e invitò la ragazza a sedersi.

“Cosa stai leggendo?”
“E' un romanzo. E' piuttosto drammatico ma molto pieno di significati” confessò lui volgendo lo sguardo sulla copertina color rame.

“Non ti credevo tipo di questo genere”
“Sono un ragazzo a cui piace sperimentare” confessò lui facendole l'occhiolino.

“Non ne ho mai letti... Sono più per thriller e gialli”

“Te li consiglio. Questi libri aiutano a riflettere e ad aprire la mente”

“Se lo dice un esperto mi fido” disse lei e po scoppiò a ridere seguita da Kiiro.

“Potresti cominciare con questo” Il corvino si alzò raggiungendo lo scaffale sotto lo sguardo attento di Anita.

Poi il giovane prese un piccolo volume pieno di polvere e lo porse all'amica.

“Cime tempestose?”

“E' il primo che ho letto alle medie e l'ho apprezzato tanto”

“Molti lo ritengono un capolavoro ma non ho mai avuto voglia di cimentarmi. Ma come si dice tentar non nuoce. Ti ringrazio per il pensiero”

Kiiro annuì e poi sorrise. Anita in quel momento provò una strana sensazione, era piacevole e meravigliosa.

Per la prima volta si sentì se stessa con una persona dell'altro sesso, il che era raro.

Nessuno aveva mai fatto emergere il suo lato tranquillo e dolce ad eccezione di Serena.

Anita si bloccò e i suoi occhi nocciola si concentrarono sul giovane intento alla lettura: Kiiro era davvero così speciale?

In quello stesso istante Mimy correva come una disperata per i corridoi finché non raggiunse la classe.

“Meno male! Credevo di averti perso!” La bianca si chinò per poter prendere il quaderno nel sottobanco. Il fascicolo era protetto da una copertina color corallo e su di essa stavano raffigurate dei disegni e qualche stickers brillante.

La sedicenne sorrise e lo mise nella borsa ma qualcosa la interruppe. Si accorse di essere osservata così si voltò sicura di ritrovarsi Anita ma non fu così.

“Mimy...”

La nominata sgranò gli occhi e il suo cuore iniziò a battere sempre più forte. Mirko era davanti alla porta e sembrava non voler lasciare uscire la ragazza che indietreggiò preoccupata.

“Che cosa vuoi da me?” prese finalmente a parlare la giovane cercando di non mostrare ansia e insicurezza.

“Volevo vederti... E chiarire le cose”
“Non c'è niente da chiarire! Lo sai, tu e Laura formate una bella coppia”
“Mimy non è affatto come credi...”

“Sono stanca di sentire scuse!” urlò la giovane lasciando il ragazzo spiazzato.

“Hai ragione a essere arrabbiata con me... però un motivo c'era. Laura e le sue amiche ti hanno vista mentre aiutavi Tsubaki e ti hanno fotografata...”

Mimy impallidì: quel fatto era successo più di un anno fa e lei senza accorgersene era diventata la complice di un furto dell'ultimo compito in classe di letteratura.

Tsubaki venne però beccato e accusò Mimy ma non essendoci prove la ragazza non venne espulsa.

“Ho cercato di prendergliela ma senza successo, così abbiamo fatto un patto o meglio dire, lei ha dettato le condizioni. Un bacio”

Mimy sentì il suo cuore perdere un battito e capì il seguito della storia: lei li vide baciarsi e mollò il ragazzo che non poteva rivelare il segreto.

“Laura ha cominciato a ricattarmi e io non volevo che tu finissi nei guai, non dopo tutto i tuoi sforzi per rimanere qui. Se ti avessi detto la verità Laura avrebbe mostrato la foto ai professori.”

Mimy quasi scoppiò a piangere: aveva fatto tutto questo per lei?

La ragazza corse verso la porta sicura di superare l'ex fidanzato con facilità ma venne bloccata dalle mani di lui che la avvicinarono per farsi abbracciare.

“Ma poi mi sono stancato, non ce la facevo più a stare senza di te... Mimy io amo te e nessun'altra. Non potrei mai tradirti. Ti prego perdonami”

Mimy chiuse gli occhi e dopo qualche secondo strinse a sua volta il corpo robusto del ragazzo.

“Non posso perdonarti perché non hai alcun motivo di chiedere scusa. Anzi quella dovrei essere io, per colpa mia sei stato coinvolto in una brutta faccenda. Non merito affatto di...”

Mirko si mosse di scatto e baciò la ragazza senza nascondere la passione. Gli mancava troppo la compagnia della giovane e sopratutto gli mancavano le sue carezze e i suoi dolci baci.

Mimy ricambiò senza esitare anzi stringeva più forte le spalle di Mirko.

Ancora non sapevano come fare per la foto e per Laura, ma in quel momento volevano solo recuperare il tempo 'perso'.

Quando Mirko si staccò si accorse del quaderno che sporgeva dallo zaino e sorrise.

“Lo hai tenuto?”

Mimy arrossì e chiuse la cartella. Quel quaderno lo usavano per scrivere le loro scemenze e le esperienze vissute insieme. Era il loro tesoro.

“Sì, però ero così furiosa che ho strappato le pagine in cui avevamo scritto le nostre cose... Mi dispiace”
“Non è un problema” disse lui poggiando lo zaino e estraendo un quaderno lucido e perfettamente nuovo.

“Ne inizieremo uno nuovo”

Mimy sorrise e riuscì a fermare una lacrima che voleva uscire e assistere alla dolce scena.

 

 

 

 

“Allora: l'argomento di cui tratteremo oggi è...”
“Uffa, ma perché dobbiamo stare qui a perdere tempo”

Anna si alzò e si abbassò gli occhiali mostrando uno sguardo severo degno da professoressa mentre Kei la guardava divertito sorseggiando la sua bibita ghiacciata.

“Ti ricordo che tra pochi giorni avremo gli esami! E tu sei qui da pochi giorni perciò devi sapere cosa abbiamo svolto!”

“Che seccatura”
“Il Kei di due anni fa in questo momento ripeterebbe con entusiasmo e passione! Si può sapere che fine ha fatto?!”

Kei si mise gli occhiali da sole come se volesse nascondersi. Anna rimase un attimo in silenzio, aveva per caso pigiato il tasto dolente?
“Kei... A me puoi dire la verità, sono una tua amica”

Anna non era certa, ma quando disse la parola “amica” le sembrò che Kei avesse stretto i pugni.

Il biondo poi prese fiato e si tolse gli occhi per poi volgere il suo azzurro verso quello verde della compagna.

“Tutti mi prendevano in giro, mi definivano uno sfigato... non sopportavo più tutte quelle voci sul mio conto. Era frustrante, mi sentivo perso. Così mi iscrissi all'Accademia Militare...”

Anna rimase letteralmente scioccata non appena il ragazzo finì la frase. L'Accademia militare era celebre per i suoi comandanti severi e per le sue punizioni micidiali, non riusciva a credere che uno come Kei avesse frequentato quell'inferno.

“Ammetto che all'inizio è stata dura, ma poi mi sono lasciato andare ed è emersa la mia vera natura. Non solo sono cambiato interiormente ma anche fisicamente” Il ragazzo le mostrò il bicipite e la mora arrossì notando che era ben sviluppato.

In effetti dopo che glielo fece notare, Anna si accorse che Kei era diventato molto più robusto.

“Kei tu non devi essere altro che te stesso! Questo comportamento è infantile e causa soltanto dolore e guai. E poi... a me piaceva quel tuo carattere premuroso e il tuo essere sempre al corrente delle cose.”

Kei rimase stupito ma sopratutto contento di quella risposta e così si alzò e abbracciò la mora.

“Se la dolce Anna mi preferisce così non posso ignorarlo”

Anna sentì un forte calore circondarle il viso e quando Kei si allontanò divenne rigida e goffa.

“Bene Rod! Dove eravamo rimasti?”
“Eh? Oh, giusto! Abbiamo fatto di letteratura questi autori, adesso te li elenco”

I due si sistemarono nei banchi e iniziarono il ripasso e molto spesso alla ragazza scappò qualche risata. Non sapeva che due occhi la stavano spiando e che un cuore si era stretto.

Le ore passarono e così sia alla Kagumi che alla Takumo giunse il suono della campanella e il rientro a casa.

Mentre Serena raccontava la sua serata a casa di Marco, Anita stringeva forte il libro imprestato da Kiiro e Mimy raggiunse Mirko senza nascondere il suo amore e il suo rossore.

Da tutta altra parte invece ci fu un sussulto generale.

Tre ragazzi bellissimi stavano all'ingresso e sembravano attendere qualcuno: il più alto sembrava avere vent'anni e aveva un sorriso splendido che mostrava soltanto alle studentesse più carine, mentre le due ragazze che gli stavano affianco guardavano tra la folla in cerca di amici o parenti.

Una era alta e portava due lunghe trecce color carbone, aveva un portamento regale infatti molte la definirono una principessa; la sua vicina al contrario era appoggiata all'albero con aria annoiata e giocava con una ciocca dorata.

La mora sbuffò impaziente e solo dopo qualche minuto si accorse che una studentessa si avvicinò pericolosamente.

“Ehi, chi diavolo siete? E che ci fate nel mio territorio?”
“Scusami, ma non credo che il cancello sia di tua proprietà” Yukie era calma e non sembrava avercela con quella ragazza dallo sguardo violento e dalla personalità simile a quella di un leone.

“Sei seduta anche sulla mia panchina! Allontanati immediatamente se non vuoi fare una brutta fine”
“Perché dovrei farlo? Io mi siedo dove voglio, non prendo ordini da te!”

“Solo perché hai un bel visino non vuol dire che non ti farò del male!”

“Come ti permetti? Chi ti credi di essere?”
“Sono Nagato Shiroi, e sono colei che ti manderà all'ospedale se tu e i tuoi amici non ve ne andate subito!”

La ragazza fece scrocchiare le dita e i suoi occhi sembravano ardere di una furia distruttiva; òa mora si avvicinò per insultarla ma venne fermata da Michele.

“Avanti Yukie, fai la brava”

La interpellata si staccò dalla presa e si sistemò la giacca verde e poi riprese a sbuffare.

“Oggi ti è andata bene perché c'è il tuo cavaliere, ma la prossima volta non sarà il tuo bel visino a fermarmi. A presto”

Shiori si sistemò meglio la cartella e uscì seguita dallo sguardo nocciola di Yukie.

Michele nel frattempo si godeva i sospiri delle studentesse mentre la terza, Luna, osservava annoiata la scena finché non apparvero due giovani attirando la sua attenzione.

“Michele, sono lì” disse Luna sistemandosi i ribelli capelli mentre il ragazzo alzò le braccia e le agitò per farsi vedere da Gabriel e da Robert su cui volto si manifestò una smorfia particolare.

“Conosci quel figo?” chiese una compagna del moro che scosse il capo; ma Michele lo chiamò e a quel punto Robert si ritrovò sospeso tra la rabbia e la vergogna.

“E' il fratello di Gabriel, perciò siamo lontani parenti” mentì lui mentre il 'cugino' batteva il cinque al fratellino.

“Ehi... Robert! Che ne dici di farci un giro per la città? Puoi portare anche le tue amichette se ti va”

“No... Preferisco di no” rispose lui raggiungendo Luna e Yukie che si guardavano intorno studiando ogni minimo particolare di quell'edificio conosciuto dagli umani come luogo di apprendimento.

Alex e Anna guardavano incredule la scena.

“Incredibile! Quest'anno la scuola è piena di ragazzi bellissimi!”
“Alex non dovresti dire queste cose!” la sgridò Anna che poi si voltò verso Kei.

Himeka raggiunse le amiche e solo dopo capì del gran trambusto.

“Ma che succede qui?”

“Niente... Torniamo a casa?” chiese Anna incamminandosi costringendo così le due amiche a seguirla.

Poco dietro di loro stava Suzune che osservava il passo energico ma al tempo stesso sexy di Himeka.

“Come mi sono ridotto” pensò il giovane prendendosi a manate.

 

 

“Si può sapere cosa siete venuti a fare?”

Michele si accorse della panna sul labbro superiore e la levò con un movimento improvviso della lingua e poi fece l'occhiolino a Yukie intenta a mescolare la sua poltiglia di gelato.

“Semplice” prese a parlare il blu “Avevamo voglia di divertirci un po! E poi è stato Lucifer in persona a permettercelo!”

“Io direi che non ne potesse più dei tuoi capricci e così ci ha mandato via” disse Luna e poi prese a bere il suo affogato.

“Uffa! Voi due siete davvero noiose! Spero che i futuri collaboratori siano più simpatici e meno 'rompiscatole'” disse Michele incrociando le braccia dietro la nuca.

“Comunque la nostra scuola è piena di ragazze ingenue. Ne ho già baciate cinque”

Robb rimase sorpreso mentre Gabriel si vantava di tutte le sue conquiste. Certo, i suoi capelli mossi e i suoi occhi azzurro cielo lo rendevano attraente però non aveva un bel carattere.

Era falso e mentiva solo per godersi al meglio le compagne.

“Qualcosa non va?”

Robb alzò lo sguardo e lo incrociò con quello di Yukie che sembrava preoccupata per lui.

“No niente... Tu piuttosto? Ieri mi sembravi giù”
“No niente” ripeté lei nascondendo le sue agitazioni.

Michele a quel punto si alzò di scatto e fece un lieve inchino.

“Ragazze... vi dimostrerò il mio valore!”

Yukie lo guardò confusa mentre Luna gli chiese cosa avesse in mente e che intendesse dire ma come risposta ricevette una strizzata d'occhio.

Dopo aver pagato la merenda, i cinque assunsero la forma angelo e raggiunsero il terrazzo di un grattacielo.

“Osservate!” Michele strinse le mani sul petto da cui uscì il suo Pure Crystal che brillava di una bellissima luce verdeacqua.

L'angelo osservò attentamente tutto ciò che passava sotto di lui e appena trovò la preda un fascio di luce sfrecciò velocemente dal suo cristallo e si schiantò sul terreno.

“Ma cosa...” Yukie si affacciò e vide qualcosa di enorme volarle davanti agli occhi e indietreggiò spaventata.

“Vi presento Anfittero, il mio nuovo compagno”

Gabriel creò degli spifferi d'aria per scacciare via la viscida bava che aveva colpito la sua vestaglia e poi scrutò la creatura attentamente.

“Sempre robe schifose, eh Michele?”
Il blu sorrise e poi allungò il braccio verso la città.

“Attacca! E cerca quelle ragazzine!”

 

 

 

 

 

“Uffa, ma proprio oggi Nikora doveva mandarci a fare la spesa?”

Alex era carica come un mulo mentre Himeka messaggiava con alcune sue amiche.

“Perché dici così?”
“Questa sera c'è il nuovo episodio di un anime che amo alla follia! E comunque potresti darmi una mano!”

Himeka si voltò e fece la linguaccia all'amica ma poco dopo il suo volto divenne bianco.

“Adesso che ti prende? Sembri un fantasma”

La mora prese Alex per mano e iniziò a correre mentre l'amica la seguiva confusa. Quando però si sentì un forte verso provenire alle loro spalle la castana si voltò e vide un grande serpente alato che stava attaccando i palazzi vicini.

Gli occhi malva della bestia non la smettevano di muoversi, sembravano essere in cerca di qualche preda da poter uccidere o divorare.

“E adesso?” chiese Himeka spiando le azioni del mostro rimanendo nascosta dietro a una parete.

“Non lo so... Ma sarebbe inutile intervenire, i nostri poteri non hanno alcun effetto” Alex non ebbe il tempo di finire la frase che Himeka si era trasformata e raggiunse il serpente.

Alex non riusciva a credere che l'amica stesse prendendo a bastonate il lungo bestione e strinse i pugni preoccupata.

Anfittero posò lo sguardo sulla Custode bionda e le mostrò i denti desiderosi di morderla: Himeka indietreggiò spaventata e si accorse che alcuni poliziotti erano giunti per fermare il mostro.

Gli uomini in divisa iniziarono a puntare loro pistole contro Anfittero che con un battito d'ali creò colpi di vento che spazzarono via i sette agenti.

Himeka invocò il microfono e fu in quell'istante che Alex, in forma Idol, la raggiunse.

“Il canto non ha alcun effetto!”
“Tentar non nuoce! E poi lo distraiamo, ci sono troppe persone”

La viola si voltò e vide altri agenti, nascosti dietro alle auto, che tremavano colmi di paura.

Alex fissò nuovamente Himeka e annuì.

“Brutto mostro ce la pagherai! MAGIA DELLA VOCE PICHI PICHI

 

Nessuno l'ha vista sparire

la stella un giorno ritroverò.

Ma se il mio cuore è triste la speranza non perderò, lo so.

La pioggia, non posso fermare

ma sempre più forte io canterò!

Cercando sette luci, tutto il mondo io girerò e le troverò!

Pioggia di smeraldo, grido al un vento un desiderio,

stella a cui appartengo, fatti vedere!

Destino che mi guida col tuo aiuto so che non mi arrenderò più fortuna avrò!

Ornata da pietre preziose,

la stella che cerco dove sarà?

ma sono sicura, la fiducia sempre mi aiuterà,

perchè... sorride serena la luna, promette che ancora mi salverà,

e il sole acceso questa mia passione non spegnerà.. che forza mi da!

Raggi brillanti, il mio sogno è importante mare che mi avvolge,

non mi tradire destino che mi guida, col tuo aiuto so, che non mi arrenderò! più fortuna avrò...

Pioggia di smeraldo grido al un vento un desiderio,

stella a cui appartengo, fatti vedere!

Destino che mi guida col tuo aiuto so che non mi arrenderò più fortuna avrò!

Raggi brillanti, il mio sogno è importante mare

che mi avvolge, non mi tradire

destino che mi guida, col tuo aiuto so, che non mi arrenderò più fortuna avrò...

Pioggia di smeraldo, grido al un vento un desiderio,

stella a cui appartengo, fatti vedere! Destino che mi guida col tuo aiuto so che non mi arrenderò più fortuna avrò!


 

Le due Custodi osservarono il grande serpente alato avvicinarsi pericolosamente e urlarono ai presenti di scappare.

Anfittero si lanciò su Alex agitando la bocca e la castana a causa della paura non riuscì a muoversi.

Himeka cercò di spostarla ma un getto d'acqua la costrinse a retrocedere: quel colpo proveniva da due pistole che Michele roteava con maestria; dietro di lui stavano gli altri angeli che osservavano la scena divertiti e sicuri di vincere. Yukie però sembrava contraria e Robb aveva lo sguardo perso nel cielo che stava lentamente vestendo i colori serali.

Anfittero nel frattempo raggiunse la Custode della perla viola e il tempo sembrò rallentare per la ragazza.

Qualcosa però colpì in piena faccia il serpente scaraventandolo contro un edificio e Alex si ritrovò tra le braccia di un perfetto sconosciuto, o meglio dell'eroe dal volto mascherato.

La Custode sgranò gli occhi e sembrò riprendere il controllo del corpo infatti si staccò subito con il volto rosso.

Il ragazzo rimase in silenzio e poi si voltò verso Himeka che schivava in modo buffo tutti i colpi che sparavano le pistole blu dell'angelo.

Alex vide la figura schizzare veloce come una freccia e estrarre due spade dalla lama nera come la pece.

Michele si fermò e guardò divertito il nuovo arrivato ma quando si preparò per colpirlo, una delle spade lo sfiorò tagliandogli una ciocca dei suoi lunghi capelli.

“Chi è quello?” Luna osservando i movimenti rapidi e abili dello spadaccino.

“Un intralcio inutile” disse Gabriel materializzando la sua lancia intrecciata e precipitandosi sull'uomo in nero.

Anche Michele si avvicinò e i due sferrarono una serie di attacchi: mentre Michele lanciava proiettili di acqua bollente Gabriel agitava la lancia creando forte scosse di vento.

Ma il ragazzo era molto agile e la forza delle spade era così forte da neutralizzare i loro assalti.

I due angeli non si erano mai sentiti così umiliati in vita loro e una strana aura circondò i loro corpi. Alex e Himeka osservavano la lotta distanti e impotenti.

Luna atterrò alle spalle del misterioso eroe e con gesti eleganti creò un arco dorato con raffigurato delle frecce e un centauro.

“Lasciate fare a noi!” disse la rossa mostrando una forte determinazione che la si leggeva nelle iridi argentate.

I due angeli seguirono il consiglio dell'angelo del Sagittario che iniziò a scoccare numerose frecce.

L'eroe si allontanò schivando ogni attacco; non sapeva però che, poco più in là, stava Yukie che reggeva un'enorme balestra pronta ad accendere lo scontro con i suoi dardi infuocati.

L'angelo del Leone soffiò via un ciuffo biondo e, presa la mira, tirò una freccia infuocata colpendo la spalla del ragazzo.

Non urlò né si agitò però Himeka capì che stava soffrendo.

“Cosa facciamo?” chiese la bionda ma Alex non rispose.

“Non muovetevi!” Una voce familiare giunse alle orecchie delle due Custodi.

Alle loro spalle stavano Yumi e una ragazza mai vissta mentre un ragazzino dai capelli lucenti alzò in aria uno scettro creando una forte luce da accecare gli angeli e le poche persone rimaste.

“Ritiriamoci!” disse finalmente Robb raggiungendo i due angeli astrali.

“Ma...”
“E' troppo rischioso... Forza!” disse l'angelo spiccando il volo e poco dopo lo seguirono anche gli altri.

Quando la luce sparì le Custodi videro soltanto Hippo, le due ragazze e l'eroe.

“Dicci chi sei!” disse Alex avvicinandosi al ragazzo che rimase immobile. “Ti prego! Insieme possiamo farcela”

Ma egli camminò verso una meta sconosciuta, Alex cercò di seguirlo ma venne fermata da Yumi.

“Capisco... Grazie per avermi salvata!” urlò la giovane.

E così il gruppo rimase ad osservare la figura sparire nell'ombra di un vicolo; un poliziotto si avvicinò e le minacciò, senza però nascondere la sua paura.

“Venite con me! A quanto pare siete la causa di tutti questi guai!”

Hippo fece un cenno ad Alex che intonò una dolce e potente canzone che cancellò la scena della battaglia nelle menti dei presenti.

“Forza torniamo a casa” disse Yumi.

“E lei chi è?” chiese Himeka.

La ragazza si voltò verso Himeka e fece un lieve inchino.

“Piacere, io mi chiamo Hikari Minoko e provengo dall'oceano Pacifico del Sud”

Himeka rimase per un attimo stupita e poi sorrise alla rosa che ricambiò.

E così i cinque tornarono all'albergo dove ad attenderli c'erano Serena e Anita in preda alla curiosità, un'Anna molto pensierosa e una Nikora furiosa per la spesa distrutta.

“Almeno sappiamo che l'eroe è dalla nostra parte...” disse Anna.

“I media lo hanno soprannominato 'Chinmoku no Omen'* anche se molti hanno preferito renderlo in inglese con BlackMask”
“Che fantasia” disse Serena sorridendo.

Hikari si avvicinò e fissò commossa Anita che subito si imbarazzò.

“Ehm... posso aiutarti?”
“Custode Anita... per me è un piacere conoscervi!”

“Non usare la seconda persona! Sono più giovane di te!” Anita era completamente rossa, non sapeva come gestire quella situazione particolare.

“Se preferisci così, va bene. Sono Hikari e vengo dal regno di Coco”

Anita sorrise e Hikari ricambiò con un occhiolino: sapevano che sarebbero diventate ottime amiche.

“Comunque Hikari, di cosa volevi parlarci” disse Nikora ricordando alla bionda il motivo per cui fosse giunta sulla terra.

“Nel Regno del Pacifico del Nord si terrà un'importante riunione tra i Saggi e le Principesse per discutere sui fatti accaduti ultimamente” si fermò e le Custodi sentirono uno strano brivido e un brutto presentimento si fece spazio nei loro animi: “Vogliono dichiarare guerra agli angeli”

Nikora divenne pallida mentre le Custodi non riuscivano a credere alle loro orecchie: avrebbero dovuto iniziato una nuova guerra?

“Capisco... E quando sarebbe?”
“Tra due settimane”

“Bene... vorrà dire che andremo” annuì la Guardiana.

“Ma Nikora...”
“Tranquilla Himeka, se non sbaglio le vacanze estive iniziano proprio quella settimana, non sarà un problema”
“Non intendevo questo...” negli occhi della mora si leggeva chiaramente terrore e agitazione.

Nikora sospirò e sorrise lasciando le Custodi preoccupate.

“Non preoccupatevi, non accadrà nulla di grave”

Madame Taki spedì le otto ragazze nelle proprio stanze anche se ci volle parecchio tempo.

L'anziana rimase da sola con Nikora e Hippo.

“Una guerra... bisogna per forza arrivare a questi punti?” chiese il pinguino stringendosi le pinne.

“Cercheremo di far ragionare i sette Saggi... E di trovare una soluzione”
Madame Taki si avvicinò alla finestra e osservò l'esterno e si perse nei pensieri più segreti.

“Quell'aura... A chi sarà appartenuta?” si chiese la donna poggiando la mano sul freddo vetro mentre Nikora stringeva le mani che reggevano il peso della sua testa.

Anna e Serena rimasero a discutere sul futuro insieme a Hikari; la ragazza era molto più vivace del previsto e si trovò in perfetta sintonia con la Custode della perla gialla; Himeka, Yumi e Alex intanto si erano avviate nella stanza della Custode rosa.

Quest'ultima notò che l'amica era silenziosa e pensierosa.

“Tutto bene?” chiese la mora.

Alex annuì però non sembrava convinta.

“Non so... E' come se conoscessi BlackMask. Ho provato una strana sensazione quando mi ha tenuta in braccio”

“Sarà stata un'impressione” biascicò Himeka con la bocca impastata di dentifricio e acqua gelida.

Alex sorrise mentre si sciolse i capelli e poi le due raggiunsero i tanto amati letti seguite dalle rispettive suddite delle loro perle.

 

 

 

 

 

 

Nel frattempo in un angolo sperduto del cielo cinque figure solcavano le nuvole.

“Quel tipo è potente” disse Gabriel

“Ma è impossibile! Gli unici a possedere dei poteri siamo noi e le Custodi!” sbuffò Michele.

“Ne parleremo con Lucifer non appena raggiungeremo la fortezza ora” Luna interruppe sia la frase che il suo volo.

Michele, Gabriel e Robb si fermarono e la guardarono confusi ma quando notarono che anche Yukie era strana volsero lo sguardo verso l'orizzonte da cui una figura si faceva sempre più grande.

“Che ci fai qui?” Una ragazzina dalle ali color vede prato e dai folti capelli azzurri raggiunse il gruppo e riprese fiato.

“Ehilà!”

“Einen?”
“Volevo farti una sorpresa! Credevo che Nym vi avesse avvisate!”
Luna fulminò con lo sguardo Yukie che volse lo sguardo caramellato altrove.

“E poi...” riprese l'angelo che sembrava avere l'aspetto di una tredicenne “...volevo conoscere i fantomatici angeli seguaci di sua altezza Lucifer! Prendetevi cura di me” esultò la turchina facendo un lieve inchino.

Gabriel e Robb non capirono nulla ma la loro incredulità aumentò quando apparve un Angelo alto e muscoloso.

“Tu chi sei?” chiese Gabriel con gli occhi che sembravano lanciare dardi di ghiaccio.

L'angelo appena arrivato si sistemò i capelli biondi e sorrise.

“Ciao a tutti! Io sono Daniele e sono l'Angelo dei Pesci”

Yukie salutò cordialmente l'amico mentre Luna annuì disinteressata.

“Per caso... Nym è con te?” chiese la bionda ma Daniele scosse il capo.

“Nym e gli altri devono discutere su 'questioni importanti', perciò ritarderanno un po' ”

Yukie fece un profondo respiro: vedere quella strega era l'ultima delle sue preoccupazioni.

“Bene... Ora che ci siamo tutti, possiamo andare a casa! Sto morendo di fame” urlò Michele e dopo un imbarazzante silenzio il gruppo riprese la loro sorvolata.

Nello stesso istante Alesia svoltò un angolo raggiungendo un corridoio a lei sconosciuto.

Dopo una breve camminata riconobbe le voci di Lucifer e Lucius che provenivano da una porta color prugna.

A prima che potesse sfiorare il legno sentì una strana frase e perciò decise di spiare i due angeli.

“Ma io credevo che fosse stata eliminata!” Alesia riconobbe subito la voce profonda di Lucius.

“E invece no! Sono sicuro che si trova in questa città. Il mio Pure Crystal ha reagito in modo anomalo”
“Magari perché ultimamente sei sempre chiuso qui dentro o perché ha percepito i poteri delle Custodi”
“No. E' un segno vuol dire che è viva! Ma a quanto pare tu non puoi capire. Del resto sei solo un esperimento. Lui mi avrebbe capito”

“Io posso essere come lui!

Alesia non ne fu certa, ma le sembrò che Lucius avesse urlato molto più intensamene rispetto alle solite volte.

“Sei solo un errore...”
“E' vero avete trasferito la mia anima nel corpo del tuo amico Klaus ma questo non vuol dire che

io sia lo stesso di allora! Sono un nuovo Lucius ora! Ascoltami...” L'ultima cosa che vide fu Lucius avvicinarsi troppo al viso del Sommo Lucifer.

Alesia non riuscì a credere e così scappò spaventata e in preda al panico: Lucius era un mostro nato dall'unione tra il corpo e l'anima di due angeli diversi. Chi mai avrebbe potuto compiere simili esperimenti?

Alesia raggiunse il terrazzo e spiccò il volo ma poi un forte giramento la paralizzò e le fece perdere le forze.

La rosa si ritrovò a precipitare nel vuoto mentre la paura le immobilizzava il corpo.

Poi qualcosa di caldo circondò il corpo dell'Angelo che poco dopo si ritrovò tra le braccia di un suo simile.

Alesia però perse presto conoscenza ma prima che il buio le annebbiasse la vista riuscì a incrociare il suo sguardo con quello blu dell'angelo salvatore.

Era puro, meraviglioso e... vagamente familiare.

 

 

Ehilà Aria!
Si può sapere che fine hai fatto? Noi siamo qua a lottare mentre tu sei ad abbronzarti! Abbiamo bisogno di te, zuccona!
Anche oggi siamo state attaccate e questa volta gli Angeli erano di più. Per fortuna è arrivato BlackMask e ci ha salvate... ho come
l'impressione di conoscere quell'eroe, c'è qualcosa in lui che mi ricorda qualcuno di vicino...
Sarà solo una mia impressione. Ah, poi abbiamo fatto la conoscenza di Hikari, una allegra sirena dell'Oceano Pacifico del SUD.
Anita è molto esaltata per questa cosa.
Purtroppo HIkari ci ha riferito che il mondo marino vuole dichiarare guerra agli Angeli. Ammetto che ho paura però... devo saperla gestire!
Non possiamo arrenderci! Troveremo un modo per sconfiggerli, ne sono sicura!
Devo andare, spero tanto che tu sia riuscita a leggere questo mio messaggio.
Torna presto,
Da Alex

 

 

 

 

Nuovi incontri sia per le Custodi che per gli Angeli:

Hikari, Einen, Daniele e... già, chi è l'ultimo angelo?

E poi il consiglio dei Guardiani vuole dichiarare guerra agli angeli, ma è davvero la scelta migliore?

Per il momento però, grazie all'aiuto di BlackMask, le Custodi hanno la meglio.

E nel frattempo le coppie stanno prendendo forma, ma ci sono nuovi amori che devono ancora sbocciare!

Adesso non resta che affrontare gli esami e il festival scolastico: ne vedremo delle belle!

Altri misteriosi personaggi devono fare il loro ingresso... cosa accadrà?

 

 

Ciao!

Scusate il ritardo ma avevo poca voglia, sto perdendo l'ispirazione!

E poi ammetto che l'ultima parte mi è venuta spontanea, l'ho scritta di getto quindi non è un granché.

Spero vi piaccia e che vadano bene i personaggi!

AVVISO! ISCRIZIONI OC STANNO PER CHIUDERE!

Il prossimo capitolo... non so dire quando arriverà, spero non troppo tardi.

Un bacione a tutti! Grazie di cuore a chi segue questa storia!

Alla prossima!

Yume

   
 
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