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Autore: HoranIsMySunshine    01/08/2014    4 recensioni
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'e appena arrivato qui, cos'hai fatto?'
Josh è sempre così carino. Al primo impatto potrebbe sembrare uno troppo convinto di sè, ma io so che non è così. E' simpatico, ha sempre la battuta pronta, sa farmi divertire.
E ha anche degli ottimi gusti, dal momento che questo ristorante è bellissimo. Anche se non può essere minimamente paragonato a quello in cui mi hai portato tu. Prima di tutto, perchè tu non ci sei. 
'beh, inizialmente pensavo di studiare economia, per seguire le orme di mio padre. Poi però mi sono appassionato alla recitazione,e mi sono iscritto alla Goodman a Chicago.'
'oh, ho sentito parlare davvero bene di quella scuola'
'già,è stata un'esperienza meravigliosa. L'ho conclusa al massimo, e ho iniziato ad ottenere qualche parte,un pò qui, un pò lì. Così, eccomi qua.-Mi sorride, sorseggiando lentamente il suo bicchiere di vino rosso. Ha gli occhi che brillano di curiosità, vivaci, accesi. Mi piacciono, i suoi occhi. Ma non sono i tuoi. Quando guardo te negli occhi, non riesco a farlo per più di mezzo secondo. Sento lo stomaco rimpicciolirsi, le lacrime salire, le mani che tremano, e la testa che gira.-tu invece, che hai fatto?'
'mi sono trasferita subito qui a Los Angeles,e ho iniziato a cercare lavoro. Ho ottenuto anch'io qualche parte, ho girato un paio di film, e poi Marlowe mi ha voluto nel cast.'
'wow, e ce l'hai fatta senza nemmeno studiare. Sono davvero colpito,sei meglio di me.-Rido con lui, lasciandogli un leggero pugno sulla spalla.-e quel Nathan, l'hai più rivisto?'
Un brivido mi attraversa la schiena, e posso rendermi conto che il mio sguardo si stia rabbuiando sempre di più. Perdo il luccichio degli occhi ogni volta che si parla di te. 
Ho come l'impressione che il mio piano stia andando a farsi benedire, e che stiamo arrivando al punto un pò troppo presto. Ho paura che Josh stia per dirmi cosa prova per me, e a quel punto non saprò davvero più cosa fare. Forse è stato stupido pensare che tutto si sarebbe potuto risolvere così.
'sì,lui..fa parte del cast.'
'ah,ma guarda. E avete risolto?'
'beh..avevamo. Poi sono successe delle cose, e abbiamo litigato.' 
Annuisce,serio, poi sorride, lo sguardo intelligente.
'ecco perchè hai accettato la cena'
Sgrano gli occhi, cercando di rimediare. Temo sia impossibile, mi ha scoperta.
'ma no Josh, mi fa davvero piacere passare del tempo con te, dopo tutti questi anni,ho davvero bisogno di svagarmi un pò,e..-Mi blocco, vedendolo ridere. Ho forse detto qualcosa di sbagliato? O magari devo aver detto qualche stupidaggine davvero grossa, perchè semba parecchio divertito.-che c'è, perchè ridi?
'tu non immagini proprio perchè ti ho invitata a cena, vero?'
Ecco, avevo ragione. Stiamo arrivando al punto troppo presto. Non siamo nemmeno a metà cena, e lui già vuole dichiararsi. Immagino di dovergli delle scuse, ora.
'senti Josh, mi dispiace. Non volevo ferirti, è solo che non pensavo che dopo tutto questo tempo volessi riallacciare i rapporti che avevamo. Non voglio che tu ti senta usato,ti chiedo scusa.'
Ride ancora, ma non mi spiega il perchè, come se io non potessi capirlo. Forse tutto questo inizia ad infastidirmi un pò.
'Stana io non sono qui per dichiararmi'
'cosa?'
Sorride,scuotendo la testa.
'no. Ti ho invitata perchè volevo scambiare due chiacchiere con te, e perchè devo dirti una cosa importante.'
Ora inizio a preoccuparmi. Dopo anni che non lo vedo, il mio unico collegamento con il Canada entra di nuovo nella mia vita sbucando dal nullla,dice di non volersi dichiarare, ma vuole dirmi qualcosa di importante. Forse riguarda la mia famiglia, dev'essere successo qualcosa.
'Josh,cos'è successo?'
Mi accarezza una mano, tranquillizzandomi.
'no, no, ehi, non è successo niente. E' solo che..dato che ci conosciamo praticamente da sempre,io ti considero come una sorella. Quindi..c'è una cosa che mi riguarda che vorrei sapessi. Ho pensato di dirtelo perchè ho notato che andiamo ancora molto d'accordo,non sei affatto diversa da come ti ricordavo, e mi fido di te.'
'd'accordo,dimmi pure. Che hai combinato? Hai svaligiato una banca, ucciso un uomo, nascosto soldi in nero per un malavitoso?'
Scoppiamo a ridere entrambi, e per fortuna, l'atmosfera si alleggerisce. E' lo stesso Josh di sempre, solo con un segreto in più. E ora che non ho motivo di preoccuparmi, sono contenta che abbia pensato di dirlo proprio a me. E' bello sapere che si fida ancora.
'no,niente di tutto questo. Prima di tutto,volevo dirti che mi dispiace per il malinteso,magari Nathan non prenderà molto bene questa nostra cena,quando lo saprà.'
Sorrido, senza pensarci troppo. 
'tranquillo,è quello che ci vuole. Però ora non tenermi sulle spine!'
'no, prima devi dirmi cosa ha combinato di tanto grave per costringerti a scatenare la sua gelosia'
E' incredibilmente perspicace, comunque. E ora so di potermi fidare abbastanza da raccontargli tutto.
'ci siamo ritrovati per caso sul set,e ci siamo riavvicinati,parecchio. Ero felice perchè la nostra relazione era finalmente tornata ad essere qualcosa di concreto,ma poi ho scoperto che lui è già impegnato con un'altra, e se non lo fossi venuto a sapere da Tamala,Nathan non mi avrebbe detto nulla. E' anche per questo che sono qui con te. Voglio capire se ci tiene davvero come dice'
Mi guarda, serio, e sembra sinceramente dispiaciuto. Si vede che mi vuole bene.
Ad un  tratto sorride, ironico, e riprende a ridere come poco fa.
'chissà cosa dirà quando scoprirà che si è ingelosito per una cena con un tuo vecchio amico che per di più è gay'
In un primo momento mi lascio coinvolgere dalla sua risata, poi realizzo veramente quello che mi ha appena detto. Josh,gay?
'aspetta,ma tu sei..'
'proprio così.'
'ma è fantastico!-solleva un sopracciglio,sorridendo, e continua a sorseggiare il vino. Solo ora mi rendo conto di non essere in grado di dire qualsiasi cosa che abbia un senso compiuto. Devo ricompormi.-cioè, è fantastico che tu me lo stia dicendo. Mi fa piacere che ti fidi,Josh.'
Sorride, arrossendo, e per la prima volta vedo un Josh timido ma felice, e incredibilmente maturato. 
'mi fido di te,Stana. E poi a qualcuno dovevo pur dirlo'
'aspetta,ma i tuoi non lo sanno?'
'beh sì,ma con loro ho dovuto andarci piano. Non ho potuto raccontarglielo facendo i salti di gioia,sai,soprattutto con mio padre. Mia madre sarà sempre e comunque orgogliosa di me.-Ride, sdrammatizzando, e torna a far i brillare i suoi denti lucenti e i suoi occhi cristallini. Voglio davvero che sia felice, è sempre stato un bravo ragazzo, e se lo merita. Dopotutto,viviamo una volta sola. Non c'è tempo per mettere da parte ciò che vogliamo veramente solo perchè non è lo stesso che gli altri vorrebbero per noi.
Josh si alza, infilandosi sopra la camicia una giacca leggera ma elegante, regalo del padre, presumo. Però anche lui ha sempre avuto degli ottimi gusti.-ti va di fare un giro?'
'sì,perchè no!'
Lo prendo a braccetto, e dopo aver lasciato il conto sul tavolo, usciamo dal ristorante, passeggiando per le strade di Los Angeles. E' una zona tranquilla, ma motlo carina, piena di negozi e di vivacità. Credo che questa città non finirà mai di stupirmi. Forse è perchè non ho poi tanto tempo per visitarla tutta.
'comunque, sei bellissima'
Rido, appoggiando la testa sulla sua spalla. Fa uno strano effetto sentirselo dire da un amico gay. Però in un certo senso è rassicurante, soprattutto in una situazione di confusione come la mia. Ora, se Josh mi fa un complimento, posso stare tranquilla ed essere sicura che sia pura cortesia.
'ti ringrazio,Josh. Anche tu non scherzi'
Riesco a farlo ridere, poi però torna serio, e mi parla dolcemente, quasi a bassa voce, per essere più sicuro che le sue parole arrivino a destinazione,credo.
'lo ami proprio,vero?'
Appunto. Sospiro, sorridendo amaramente. Non voglio piangere questa volta,no. Questa dev'essere una serata che entrambi ricorderemo positivamente,non ho intenzione di rovinarla.
'già. Ma purtroppo non credo sia lo stesso per lui'
'magari le cose non sono come sembrano'
'o magari sono stata una stupida ad aver pensato che avremmo potuto ricominciare. Forse avrei dovuto calcolare che nei due anni durante i quali non ci siamo visti, lui probabilmente si era fatto una vita,a differenza mia. Mi sento un'idiota a non averci pensato.'
Josh si ferma, e ferma anche me, mettendomi le mani sulle spalle e guardandomi dritta negli occhi,con determinazione.
'Stana, ascoltami bene. Tu non sei una qualunque. Insomma,guardati. Hai mollato tutto per inseguire il tuo più grande sogno,e l'hai realizzato solo grazie a te stessa e al tuo talento. Ce l'hai fatta da sola. Sei caduta,ma ti sei sempre rialzata. E ora sei qui, attrice di Hollywood, bellissima e talentuosa. Stana tu vali tanto,davvero. E io non credo che Nathan non lo sappia. Però non devi dimenticartelo nemmeno tu.'
Avevo detto di non voler piangere? Bene, non ci riesco. Scoppio,abbracciando Josh, e do sfogo a tutto il mio dolore, alla mia confusione, alle mie domande, e ai dubbi tenuti per me. E al mio amore per te, Nathan, che comunque mi accompagna sempre. 
'allora dimmi cosa devo fare,Josh, perchè io non lo so. Con Nathan per la prima volta mi sono trovata a pensare che la mia vita avrebbe potuto prendere una svolta positiva, ma ora non lo so più. E non so se sono pronta ad ammettere di essermi sbagliata,proprio con lui.'
Josh mi sorride, e mi asciuga un pò di trucco colato.
'vieni, ti accompagno a casa.'
Mi prende la mano,dolcemente, da amico, per farmi capire che non sono sola, e mi fa salire in macchina, iniziando a guidare a veocità sostenuta verso casa. Durante il viaggio nessuno dei due parla, ma poi Josh tira fuori un pacchetto di sigarette,e ne accende una per sè. Non è affatto cambiato, con il suo bel sorriso, i capelli ribelli, e l'aria di uno che non ha paura di niente,sprezzante del pericolo. E questo mi fa sorridere.
'ne vuoi una?'
Lo osservo,mentre con una mano tiene il pacchetto verso di me, e con l'altra maneggia con il volante, esperto. Ogni tanto allontana il pacchetto da me per togliersi la sigaretta dalla bocca, facendomi ridere, e allora accetto. Di solito non fumo,ma che male può fare? Ogni tanto ci vuole.
Prendo una sigaretta dal pacchetto, e la accendo, aprendo il finestrino per fare circolare l'aria e guardare un pò fuori. La città, il buio, le luci degli edifici. Giusto in tempo per rendermi conto che siamo arrivati.
Josh scende dalla macchina, con la sigaretta ancora in mano, e da vero signore apre il mio sportello,facendomi scendere con il sorriso.
'riguardo alla domanda che mi hai fatto prima,sai cosa? Forse non ti sei sbagliata affatto,con lui. Forse la svolta che volevi non solo sarà positiva,ma anche inaspettata.-Mi bacia una guancia, per salutarmi, e poi torna verso la sua auto,sicuro di quello che dice.-non mollare, Stana.'
Mette in moto, e in poco tempo lo vedo scomparire dalla mia vista. E rimango qui, davanti al portone dell'appartamento, con una sigaretta in mano e un milione di pensieri per la testa.
Sorrido, però,perchè forse ha ragione lui. 
In fondo, chi lo sa cosa può succedere?
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