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Autore: Aimondev    02/08/2014    1 recensioni
L'umanità è a rischio estinzione.
Ogni giorno Zeus distrugge una polis Greca.
Ermes è stato assassinato.
Nelle forge di Efesto è in lavorazione un'armata di colossi più grandi di qualsiasi edificio umano.
Esseri mostruosi fuoriescono dalle loro spoglie mortali affermando che l'inizio di una nuova era è cominciato.
Il mondo è già stato sconvolto ma adesso Klearcos, l'assassino più abile di tutta la Grecia, sa per cosa combattere.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'L'alba degli eroi senza nome'
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Entrambi i guerrieri rimasero reciprocamente meravigliati nell’osservare le condizioni in cui si trovavano. L’inespressività di Sideris tuttavia non lasciava trasparire nulla.

Soter era corazzato dalla testa ai piedi con un’armatura nera lucida che lo aveva riparato dai getti di fiamme incandescenti scaturiti da Sideris.

Il Falcone aveva un volto privo di qualsiasi tratto distintivo, come il disegno stilizzato di un bambino. La sua fisionomia era umanoide in tutto tranne che dalla parte superiore degli avambracci, i quali assumevano la forma di oblunghi bastoni concavi da cui adesso fuoriusciva del fumo.

Le anomale protuberanze incominciarono a mutare rimodellandosi nella forma umana originaria. Dopodiché l’uomo si chinò per raccattare ciò che restava del proprio elmo. Era frantumato in una miriade di pezzi. Tastò per alcuni istanti quello più grande e improvvisamente il metallo di cui esso era composto incominciò a plasmarsi assumendo la composizione della cera. Gli altri frammenti furono attratti ad esso come fosse il loro centro gravitazionale. L’elmo tornò ad assumere la forma di partenza e infine si solidificò.  Se lo infilò sul capo.

 Soter e tutti i presenti rimasero senza fiato. Per la seconda volta l’enigmatico Falcone aveva dato prova di possedere poteri al di là di ogni comprensione.

Su cento soldati che popolavano l’accampamento prima dell’attacco, ne erano rimasti meno di dieci e lo stavano attorniando a grande distanza. Tutti lo avevano visto.
Oreste e Pilade tenevano il Falcone Nero sotto tiro con i propri archi.

I luogotenenti Almo e Cercione, che avevano ripreso i sensi perduti dopo aver provato a mettersi tra l’Urlo e il proprio obiettivo, erano stati silenziosi spettatori di tutta la scena.

Stralunati si convogliarono anche loro verso Sideris.  A seguire pochi altri guerrieri. C’era anche l’immane orso di quattro metri Orico. La bestia aveva avuto abbastanza raziocinio da infilarsi al collo le catene del Vaso dove era custodito il cadavere di Ermes per portarlo lontano da quel luogo.

 Immagino che abbiate tutti diverse domande” disse Sideris.

 Si diresse verso una zona rialzata, abbastanza vicina all’accampamento da tenerlo sotto controllo e abbastanza vicina ad una selva per rifugiarvisi nel caso in cui i servi di Ares fossero tornati.  Si sedette.
Gli uomini gli si avvicinarono con le armi sguainate.

 “Abbassate le vostre spade” Comandò Almo. “Non so quale sia la sua reale natura  ma converrete tutti con me che ha combattuto valorosamente dalla nostra parte, e ci ha salvato da quel mostro.”
“Sono d’accordo.”  Commentò Soter, e da sotto la visiera dell’elmo, con i suoi ferini occhi verdi, scrutò uno ad uno i sopravvissuti dello scontro.

Almo, Cercione, Aristomene, Oreste e Pilade erano tutti luogotenenti e tra i più forti guerrieri della schiera rivoluzionaria.  Gli altri tre, così come Doro, Suto e Ione, erano poco più che briganti che si unirono alla rivoluzione come pretesto per accumulare ricchezze.
Acconsentirono tutti tacitamente calando le proprie armi.

 Sideris prese parola.
“Sarò sincero. La situazione è critica. Le probabilità di salvezza sono sotto l’uno per cento. Ma saranno ancora inferiori se non collaboreremo.”

C’era qualcosa di più in lui. Non sembrava essere nemmeno più quello di prima. Tuttavia dalle sue parole lasciò trasparire una tonalità di rammarico e dispiacere come prova di non aver perso la propria empatia verso il mondo.
I soldati rimasero in silenzio a guardarlo.

 “Avrei preferito evitarlo, ma immagino che solo la cruda verità possa convincervi a fidarvi di me… Sono un essere creato da coloro che voi chiamate divinità dell’Olimpo.  Sono qui per salvare tutti gli uomini e le donne dalle distruzioni che essi causeranno.”

 Sideris pesò più che poté le proprie parole esponendo solo il necessario e cercando di rendere la storia più verosimile possibile a quelle genti rispetto a lui primitive.

 “Se è come affermi per quale motivo non ti sei costituito a Zeus? Avresti potuto sacrificarti e salvare tutti noi da questo genocidio.”  Commentò stizzito Oreste.

 “Se la mia vita avesse fatto la differenza, non avrei esitato a scambiarla per la vostra salvezza.  Ma se avessero preso me, il vostro destino sarebbe stato segnato. Attraverso me avrebbero potuto recuperare Pandora molto prima di ora.”

Per quale ragione quella Pandora è più importante di qualsiasi altra cosa?” Chiese Pilade.

 Gli Olimpici sono venuti qui alla ricerca di un potere sconfinato.  Un’energia così grandiosa da far annichilire persino loro. Questo potere è assopito e celato nel corso della storia in taluni individui. Prima di Pandora ci furono altri CONTENITORI di questo potere che Zeus rapì in successione.
Ci fu Elena di Troia prima di lei, per la quale scoppiò la grande guerra.
Ci fu Elettra di Micene quello stesso periodo, e molte decadi fa ci fu Egina, la donna da cui prese il nome l’isola che è stata distrutta da Zeus poco fa. Per innumerevoli secoli gli dei dell’Olimpo ne rapirono a decine.
Pandora, è l’ultima della serie.”

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Parentesi anacronistiche 3:

Armamentario 2

Le spade tecnologicamente avanzate sono di base delle lame d’acciaio, quindi di fattura e materiali molto superiori a quelle comuni che sono di bronzo o di ferro.
Una reazione emotiva oppure un momento di grande concentrazione dell’utilizzatore genera un forte segnale elettrico che si irradia per tutto il corpo.

 L’elsa della spada, che è ricoperta di neuroricevitori in grado di rispondere automaticamente a questi segnali elettrici amplificandoli e generando lungo tutta la lama un fascio al plasma riscaldato (un gas ad altissime temperature), costituito da particelle cariche di energia e confinato da un campo di forza proiettato dall’impugnatura.

Il gas viene rilasciato da minuscoli fori posti regolarmente per tutta la spada in modo da dargli la forma giusta.

 Simula un livello di durezza pari a 6 nella scala di mohs, pertanto in grado di scalfire qualsiasi ferro e persino il marmo, e non può essere danneggiata da altre armi d’acciaio.

 Il contatto della spada su un materiale simula il lavoro di una sega circolare quando messa in funzione, e il risultato è la capacità di tranciare materiali col minimo sforzo.
Per esempio la lama di Klearcos può tagliare una colonna di marmo anche se con estrema difficoltà.

 L’arma è stata opportunamente calibrata per non essere eccessivamente letale, cioè in grado di rappresentare un pericolo per le divinità stesse. Infatti sulla base di questa tecnologia sarebbe possibile progettare una spade molto più potenti, in grado di frantumare e tagliare con terrificante facilità qualsiasi materiale esistente in natura.

 Dal momento che l’efficienza energetica del laser è risibile (3%), generare un plasma di una certa intensità avrebbe richiesto un quantitativo di energia spropositato. Per questo motivo la spada non possiede un generatore né un interruttore ma è invece  alimentata dal sistema nervoso umano stesso che fa le veci di entrambi.
Le reazioni emotive sono in grado di generare un quantitativo di energia enorme che il marchingegno è in grado di sfruttare a suo vantaggio e di amplificarlo abbastanza da generare il plasma della potenza prestabilita.

 Staccare le mani dall’elsa oppure affievolire la presa sono sufficienti per comandare alla spada di interrompere il flusso di energia e quindi tornare a livello standard.

 Le armi quando attivate assumono un colore paragonabile all’indole dell’utilizzatore.

Klearcos: rosso
Soter: viola
Phobos: verde
Deimos: nero

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N.A

(Non ho fatto grandi ricerche sulla tecnologia descritta. Ovviamente si tratta di una mia speculazione basata su alcune fonti scientifiche reali. Se qualcuno trova qualcosa di estremamente illogico o incoerente me lo segnali, e cercherò di adattarlo meglio alle esigenze della storia.)

  
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