Quando i romani attaccheranno, noi saremo pronti
Grecia - 281 a.C.
Era inevitabile.
Dopo la presa di Taranto i Romani non sarebbero stati di sicuro con le mani in mano.
Perseus era obbligato a combattere.
Tutti i giovani lo erano.
Ma lui, come tanti altri, aveva un motivo per sopravvivere.
La superiorità della Grecia?
No, il suo motivo aveva un nome.
Annabeth.
"Quando i romani attaccheranno, noi saremo pronti" continuava a ripetere il loro comandante.
E tutti gli credevano.
***
Annabeth era una donna molto colta per il suo tempo.
E non sapeva bene cosa fare.
Molte volte era stata paragonata ad Atena stessa, per le sue capacità.
Ma restava pur sempre una donna.
Con un fruscio di tuniche si alzò dalla panca e si diresse verso Perseus, che stava uscendo, pronto a combattere i Romani.
«Perseus, torna per me.»
«Lo farò, mia amata.»
E uscì, dirigendosi verso il porto.
Annabeth lo attese.
Lo attese per giorni, mesi, anni.
Lo attese anche prima di compiere il suo viaggio nell'Ade.
Aveva atteso trent'anni e solo con la morte era potuta ricongiungersi al suo amato Perseus.