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Autore: Susy07    06/08/2014    2 recensioni
Ciao ragazze! Questa è la prima volta che pubblico una storia su Logan Lerman e spero deciderete di seguirmi!!!
TRATTO DALLA STORIA:
Appena giunte in camera mi butto letteralmente sul letto, mentre Jannifer apre il mio armadio, alla ricerca di quel maledetto vestito! Poco dopo si volta - Non muoverti da qui!- dice, scomparendo dietro la porta. " Dove potrei andare? Mi trovereste comunque!" penso e dentro di me so che è la verità. Mi volto verso il comodino e prendo il libro, poggiato delicatamente sul comodino. Lo osservo, mentre con l'indice sfioro delicatamente la sua copertina. Il mio libro preferito " Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo". Guardo l'immagine del ragazzo, voltato di spalle, con in mano una folgore abbagliante. è lui, Logan.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Incomprensioni

POV Logan 

Due giorni, senza sentirla. Due giorni senza avere sue notizie. Ho provato a chiamarla, a mandarle dei messaggi ma niente. A scuola mi tratta come se non mi conoscesse, ma sta alla larga come se fossi infettato da chissà quale malattia. Ho provato mille volte a parlarci ma è tutto inutile. All’improvviso è come se tutto quello che abbiamo vissuto in questi ultimi giorni fosse scomparso. La sento distante, gelida, imprigionata nella sua mente che non le lascia via di scampo. Cosa ti succede, Alex? Perché sfuggi da me? Sono in mensa, accomodato al mio solito tavolo e vedo Jennifer raggiungermi - Che è successo con Alexandra? - mi domanda. Le rispondo con un’alzata di spalle - Non riesco a capire…- sussurro - Perché deve fare così adesso? Proprio ora che riuscivamo a parlare- Jennifer sembra confusa quanto me - Magari l’hai forzata troppo- scuoto il capo -No, Jenny, non ho fatto nulla che non desiderasse anche lei. C’è stato un momento, ieri in cui mi sembrava davvero felice. Un breve istante durante il quale tutte le sue barriere sono crollate per lasciare lo spazio alla sua fragilità. Alla sua femminilità che tanto si ostina a ripudiare- la vedo annuire -Allora perché adesso si comporta in questo modo? Ti evita come la pesta, non vuole nemmeno sentir nominare il tuo nome. Che dobbiamo fare, Logan?-scuoto il capo, sempre più indeciso - E’ sempre stata così, in un certo senso. Inaffidabile. Ti sorprende sempre. Quando pensi di essere riuscito a comprenderla, ad entrarle dentro cambia di nuovo, come una sorta di protezione. Sembra si adatti per sopravvivere come un animale selvatico- guardo Jennifer che mi fissa, in attesa di sapere cosa fare -Non potrà evitarmi per sempre. Oggi pomeriggio c’è il corso di recitazione, dovrà comunicare con me per forza- annuisce, alzandosi e tornando al suo tavolo. Chi sei veramente Alexandra Daddario?

POV Alex 

Non gli devo parlare, lui non può fregarmi un’altra volta. Sono caduta tra le sue braccia, mi sono fidata di lui, gli ho permesso di rubarmi il mio primo bacio e lui mi ha ferita, mi ha illusa. Non deve mai più accadere, non posso lasciare il mio cuore nelle sue mani, rischierei di soffrire troppo. E stavolta ne morirei. 
Jennifer non mi capisce. Non dice niente per timore di turbarmi ma io lo sento. Percepisco la sua costante perplessità nei miei confronti. Mi vuole bene e riesce sempre a dimostrarmelo ma nonostante ciò non comprende ciò che accade nella mia testa. Come posso biasimarla se nemmeno io so cosa mi succede? L’unica certezza che ho è che devo stare alla larga da Lerman e mantenere un rapporto distante e freddo nei suoi confronti. L’unico problema che intralcia il mio piano è la recita scolastica. 
Entro nell’enorme aula dove gli sguardi di tutti si puntano sulla mia figura - Benvenuta signorina Daddario. Si è finalmente decisa ad unirsi alla classe?- mi richiama il professore. Fingo di non sentirlo e mi dirigo verso il fondo della classe, ignorando le voci odiose delle altre studentesse. 
-Bene, ora che anche Alexandra si è unita a noi possiamo iniziare con le prove per la recita…- non lo lascio finire, alzando immediatamente la mano - Professore, vorrei parlarle un attimo in privato- annuncio, sentendo poco dopo i sussurri dei miei compagni. L’insegnante mi guarda sorpreso, non capendo -Va bene, signorina Daddario,venga- mi alzo raggiungendo la cattedra. Sento la potenza dello sguardo di Logan seguirmi, non abbandonandomi più -Io non voglio fare parte della recita- dico al professore che ribatte- Beh, doveva pensarci prima. Ormai è iscritta a questa classe e dovrà continuare a seguire le lezione se non vorrà essere bocciata- sbuffo, cercando di non perdere la pazienza -Lei non capisce, prof. Io non posso recitare in questo spettacolo, non con il ruolo di Allie- prego che accetti le mie condizione, ma come mi aspettavo conclude la conversazione 
-Mi dispiace signorina, ma dovrà farlo. Lei è l’unica ad essere riuscita a superare il provino in maniera quanto meno decente. E poi, Alexandra sarebbe uno spreco di talento. Lei è brava, perché non si dà una possibilità?- guardo il pavimento, tornando al mio posto senza neanche degnarlo di una risposta. Perché adesso ha iniziato a darmi del “lei”? Odio quando mi chiama “signorina”. 
E’ inutile tentare di dissuaderlo, non cambierà idea e tutto per colpa di Logan. Non so il motivo, ma ho la certezza che sia stato lui a spifferare al professore che io non avevo fatto il provino. Fortunatamente oggi non dovrò recitare, perché grazie alla lentezza degli altri ragazzi il prof non è riuscito ad assegnare tutti i ruoli, ciò significa che la prova dove io e Logan dobbiamo baciarci verrà rimandata a martedì. 

Assisto alle prove degli altri alunni, scuotendo il capo e sussurrando a me stessa cosa non va nello loro performance. Mi sento abbastanza stupida, ma quando la noia ti assale fai di tutto pur di non lasciarti trasportare nel mondo dei sogni. 
E’ trascorsa mezz’ora durante la quale non ho trovato di meglio da fare che criticare o elogiare le esibizioni degli altri studenti, quando un colpo di genio mi assale. Apro lo zaino estraendo da esso un foglio ed una matita HB. Mi guardo intorno, alla ricerca di un oggetto interessante da disegnare. “Qui dentro non c’è nulla di così spettacolare” penso, abbandonando poco dopo l’idea. Rimango per qualche istante a fissare il foglio bianco, perfettamente candido e pulito e ricordo come amavo dare vita a tutte le cose che mi passavano per la testa. Mi bastava una superficie liscia e qualcosa che macchiasse per far venire al mondo personaggi di pura invenzione, decorati con molta fantasia e sì, anche un pizzico di follia. Una volta era così che mi sfogavo, mettendo su carta tutti i sentimenti che provavo, interpretandoli con creature ambigue che il mondo prima di allora non aveva mai visto. Perché ho smesso di farlo? Mi piaceva così tanto. 
Senza neanche rendermene conto inizio a disegnare, immaginando di trovarmi in un altro posto completamente. Al posto dei banchi compaiono fiori di differenti forme e colori, anziché le persone vedo farfalle, uccellini e coccinelle. Viaggio con la mente, ritrovandomi in un giardino magnifico, ricco di alberi e vita. Sono seduta su una panchina, a godermi lo spettalo che Madre Natura mi offre, quando scorgo in lontananza un ragazzo. Appena comprendo di chi si tratti, torno alla realtà. Abbassando lo sguardo vedo il disegno di me e Logan in quel giardino dove nell’aria si poteva percepire il profumo di magia. 
Nascondo immediatamente il foglio, cacciandolo con forza nello zaino e cerco di capire cosa sia accaduto nel breve momento di trance che mi ha assalita. Non è cambiato niente, solo che un’ora è passata. 
E’ sempre stato così, quando disegnano. Venivo sommersa da varie sensazioni che mi trasportavano da tutt’altra parte. In un certo senso mi aiutava, quando non sopportavo più di stare rinchiusa in qualche posto. La campanella che segnala la fine delle lezioni suona e tutti ci precipitiamo verso l’uscita, ma il prof mi richiama all’interno dell’aula - Alexandra, tu e Logan dovete provare la parte del bacio, per vedere se siete pronti o se c’è bisogno di impegnarsi di più- oh, fantastico, è tornato al “tu”. 
No, aspetta:Cosa?!? Mi accorgo troppo tardi di averlo urlato e odo una risatina mal trattenuta provenire da Logan - Io quel tipo non lo bacio!- dico al professore. Lui sbuffa, incrociando le braccia al petto - Alexandra, devi baciarlo. E’ una storia d’amore, non potete non scambiarvi neanche un bacio.-scuoto il capo, ripetutamente - E tutti i discorsi che ci fate sul fatto di stare attenti e di non fare sesso prima dei diciott’anni? Tutte balle, eh? E’ questo l’esempio che date alla nostra generazione?- vedo il professore sorridere -La tua mi sembra una reazione esagerata Alex, e poi io ce li ho 18 anni- mi dice Logan.
Mi avvicino a lui, puntandogli un dito contro - Io non ti bacio, chiaro? Tu i fai schifo! Neanche se fossimo le ultime due persone sulla faccia della Terra starei con te- lui ride, facendo un passo avanti, spavaldo - Fino a qualche anno fa però non la pensavi così,eh?- mi chiede. Siamo vicinissimo, negli occhi la rabbia per tutto quello che è successo - Fino a qualche anno fa ero ingenua, tu mi hai solo presa in giro. Io ti odio, neanche per tutto l’oro del mondo ti bacerei- sentiamo un applauso e quando ci voltino vediamo il professore che batte le mani entusiasta - Siete perfetti! E’ così che vi voglio. Innamorati ma fieri e spavaldi, entrambi convinti nelle vostre idee- mi allontano immediatamente da lui, spintonandolo - Non mi interessa quello che pensa professore, io non lo bacio- Lerman sbuffa - Sei proprio una stronza rompipalle!- gli faccio la linguaccia ed il professore cerca di riportare l’ordine - Dovete baciarvi, per il bene dello spettacolo. Sù, forza, almeno provateci- cerco di non perdere troppo la pazienza e osservo il copione, non ricordando come avviene il primo bacio tra Allie e Noah - No, non ce n’è bisogna. Voglio semplicemente un bacio, per capire come siete messi- sbuffo, lasciando il plico di fogli che compone il copione sulla cattedra -Ok- 
Mi avvicino a Logan, che prontamente mi poggia le mani sui fianchi e …

Note dell’autore…

Ciao ragazze! Piaciuto il capitolo? Lo so, vi ho lasciate al momento più bello. Eh,eh,eh, sono malvagia. Lo scorso capitolo ho ricevuto solamente una recensione, spero che stavolta andrà meglio. Grazie a chi legge, a chi recensisce e a chi inserisce la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Al prossimo capitolo, un bacione
Susy

  
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