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Autore: stefystefyc    06/08/2014    7 recensioni
Ho sempre pensato che Armando avrebbe dovuto osare di più quando si è reso conto di amare Betty, invece per le sue tante paure ha rischiato di perderla per sempre... e se Armando fosse stato più forte? Più coraggioso e avesse fatto una pazzia? Da qui inizia la mia storia... da Armando che invece di lasciar andare Betty la sera prima del tragico consiglio d'amministrazione... decide di seguirla... ho usato delle parti "canoniche" che ho molto amato... ma andando avanti.... la trama cambierà!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Io??? Noooo, come faccio a fare il Presidente? A parte che non credo accetteranno mai... ma non sono certo all'altezza di Betty!!!"

"Nicola, ma non sarai solo, ci sono io e Betty, anche se a distanza, ci darà una mano... e poi se io non sarò direttamente coinvolto...
potrò prendere l'aereo appena possibile per raggiungerla e tenerla lontana da quel biondastro!"

"Lasciandomi in mezzo a quei pazzi? E con la mia Patty come la mettiamo???"

"La tua cosa??? ... Patty?"

"Ehm... ci sono cose che non sai ancora... mentre tu pensavi ad una tresca tra me e Betty... io cercavo di rimorchiare la Fernandez... quella dea meravigliosa..."

"Quella gallinaaaaa? Nicola non mi dire che ti sei preso una cotta per quella!!! Lei vuole solo una cosa... soldi...
e quando li ha li spreca e li sperpera!!!! Non hai speranze con quella!"

"Oh, beh... qualcosina me la sono presa, a dirla tutta!"

Armando spalancò gli occhi "Oh Dio! Raccontami ti prego.... " esclamò accasciandosi sulla sedia

"Lei era convinta che fossi il Presidente della Terramoda, le avevano sequestrato la macchina e le servivano i soldi per riprendersela...
così mi ha invitato ad uscire un paio di volte... e una di queste... mi ha portato nel suo appartamento e ....
beh... lo sai.... pensava che le avrei dato un assegno e mi ha ... ehmmm.... ringraziato con i fatti.... "

"E tu le hai dato l'assegno?" Armando stava per strozzarsi

"No... avevo promesso a Betty che non le avrei dato soldi... così dopo... sono scappato... Per questo mi stava malmenando l'altro giorno all'Ecomoda!"

Armando lo guardò con tanto d'occhi... poi scoppiò a ridere come un pazzo...
"Oddio Nicola... immagino la reazione della bionda finta!!! Sarà rimasta sconvolta... quella sta pensando ad ucciderti, te lo dico io!!!"

"Beh... non è una cosa carina da dire, sai?"

"Hai ragione... ma... uhahauhauhauhuahauhuah... avrei voluto vederlaaaaa!!!" continuò tra le risate Armando,
mentre Nicola lo guardava storto...  poi, si fece improvvisamente serio..... "Però... in questo caso...
non ti potrò mai lasciare solo per venire qui da Betty, maledizione! Ti odio Nicola Mora... sappilo!" sibilò Armando guardandolo in cagnesco

Poi si passò una mano sul viso... l'idea di lasciare sola Betty lo terrorizzava...  "Adesso chiamo mio padre... sentiamo che dice e poi penseremo a cosa fare!"

Prese il telefono e chiamò Roberto … doveva assolutamente sistemare tutto prima di correre da Betty e chiederle scusa per la sua stupida fuga.
Doveva convincerla che su di lui avrebbe  sempre potuto contare, perché le sarebbe rimasto al fianco in ogni
battaglia che avrebbe deciso di combattere. L’amava più della sua vita… era solo questa la verità.

Roberto fu molto duro quando si rese conto che quello che si aspettava, cioè l'immediato rientro
di una Beatrice pentita e disposta a collaborare, non si sarebbe realizzato....

"Quindi cosa dovremmo fare in questo periodo? Le banche e i creditori ci daranno addosso!
Dobbiamo dire addio alla nostra Azienda?" esclamò improvvisamente irritato...
"E' grazie a te e alla tua segretaria se siamo nei pasticci e lei pensa di tirarsene fuori così?"

"Papà, non ho detto che Beatrice pensa di infischiarsene.... però ha preso altri impegni lavorativi  e vuole rispettarli...
mi sembra un comportamento onesto, non credi? Lei non sapeva di lasciare l'Ecomoda senza un Presidente quando ha lasciato Bogotà!"

Roberto rimase sorpreso.... in azienda tutti gli avevano fatto capire che quella ragazza era solo un'arrivista
il cui scopo finale era quello di tenersi Ecomoda e Terramoda..... scoprire che non era poi così interessata alla cosa
lo lasciava un po' perplesso... se non era per appropriarsi dell'azienda perché aveva aiutato Armando nella sua follia? Solo per non contraddire il capo?

Si ripromise di chiedere al figlio spiegazioni appena si fossero incontrati faccia a faccia...

"Praticamente... che cosa mi stai dicendo Armando? Se Beatrice non rientrerà a Bogotà cosa faremo?
Non penserai di riprendere la presidenza, vero? Perché è fuori questione!"

"Non ne avevo nessuna intenzione... anzi... se devo dirla tutta non vorrei nemmeno rimettere piede a Bogotà...
Beatrice, se ricordi, non era sola nella gestione della Terramoda, era affiancata da Nicola Mora che in poco tempo ne ha triplicato il capitale iniziale... "

"Quel Nicola Mora? Quello strano giovanotto presente durante il consiglio d'amministrazione?"

"Sì papà... quello strano giovanotto..." rispose sorridendo Armando, guardando la smorfia ironica di Nicola.

"Beatrice gli firmerà una delega e lui potrà lavorare in sua vece finché lei non sarà disponibile a rientrare.
Le banche non solleveranno obiezioni perché Nicola già era nella direzione della Terramoda e lo conoscono…  
e poi, lui è effettivamente una persona valida. Sarà comunque Beatrice la diretta responsabile, lui sarà un suo delegato, mi spiego?"

"Armando...  non so se si tratta di una buona idea...."

"Papà... questa è l'unica buona idea che ti posso dare... a meno che non la voglia sostituire tu in questo periodo….
ma parlane con gli altri... scommetto che Daniele avrà altre idee molto interessanti da proporti...
tipo cedere tutto e ritrovarci ancora più pieni di debiti... per me non c'è problema, ormai sono pronto a tutto...
Ti chiamo domani dopo pranzo, così mi farai sapere cosa avete deciso. Saluta la mamma."

Armando e Nicola rimasero a guardarsi mentre posava la cornetta concludendo la telefonata....

"Strano giovanotto?" chiese Nicola....

"Già... ma non ti preoccupare... siamo abituati ai tipi strani, noi dell’Ecomoda..."  sorrise Armando

“Non mi pare abbia fatto i salti di gioia…”

“Non importa Nicola…  l’hanno detto anche gli avvocati… l’unica soluzione è Betty. In sua assenza tu sei il solo che la può sostituire
senza mettere in mezzo mio padre…  altrimenti… che si arrangino…  ma ora pensiamo alle cose più serie… devo farmi perdonare da Beatrice!”

Beatrice e le ragazze si stavano ritirando in albergo dopo una giornata passata prima su di un set fotografico
per realizzare dei servizi per le riviste e poi a provare coreografie…. Uscivano chiacchierando allegramente dalla sala prove, B
etty chiudeva la fila e camminava a testa bassa mentre Caterina, al suo fianco, cercava di rincuorarla…
Armando non si era fatto sentire per tutto il giorno e lei si era convinta che ormai fosse tutto finito… 

Le ragazze intanto, ormai vicine ai pullman che le avrebbero accompagnate all’hotel, cominciarono a ridacchiare e ad ammiccare…
“Guardate com’è  dolceeee quel ragazzo!”
“Ma chi è? Chi starà cercando?”
“Speriamo sia per me…. quanto è sexy!!!”
“Ciao belloooo… “ 

Solo quando le ragazze iniziarono a diradarsi, man mano che salivano sul pullman, Betty si accorse che il bel ragazzo in jeans scuri e camicia bianca,
con una rosa rossa tra le mani e un sorriso dolce sulle labbra altri non era che Armando…
si fermò di colpo mentre il suo cuore cominciava a battere sempre più forte...  

Caterina la salutò sorridendo "Hai visto? Devi avere più fiducia in te stessa!"

poi si incamminò verso Armando ....  "Ciao Caterina.."

"Armando.... posso andare tranquilla?"

"Sì... se posso chiederti un favore, però... Nicola è rimasto solo in albergo... "

"Non preoccuparti, lo porto con me fuori a cena... a domani... e passate una bella serata!"

Armando guardò Betty che ancora non si era mossa... I loro occhi si incrociarono e rimasero allacciati mentre lui si avvicinava lentamente.

"Betty.... "

"Armando perdonami... non volevo assolutamente offenderti"

"Sei tu quella che mi deve perdonare... Io capisco le tue motivazioni... so che non sei più la vecchia Beatrice Pinzon Solano...
e quello che stai diventando mi piace.. mi piace da morire... mentre io sono solo un'egocentrico, isterico e collerico...
per questo ho avuto paura... paura che tu mi veda per quello che sono in realtà e che non mi voglia più, paura all'idea di te qui così lontana da me.... muoio di gelosia Betty!"

"Armando....  " sussurrò emozionandosi, mentre gli occhi le si inumidivano

"Ti amo Beatrice.. come non ho mai amato in vita mia...  perdonami ancora una volta, ti prego."

"Certo che ti perdono amore mio, ti amo tanto!"

Gli prese il viso tra le mani e avvicinò le labbra alle sue, si baciarono sorridendo, mentre lui la stringeva tra le braccia dolcemente.

Poi si staccò e la guardò e le chiese gongolando.. "Mi hai chiamato amore mio?"

"Hi hi hi" rise Betty "Così sembra!"

"Mi piace questa nuova audace Beatrice.... dillo di nuovo, ti prego!"

"Hi hi hi... Amore mio...."

"Adoro come lo dici... ti adoro mi amor... " le disse baciandola appassionato. Poi, quando si staccò da lei, le porse la rosa e la invitò a cena.

 

..... continua

  
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