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Autore: sopra_al_rumore    07/08/2014    2 recensioni
Era la storia della mia vita.
Era davvero la storia della mia vita, solo che io ancora non lo sapevo.
Vivevo con la speranza di incontrare qualcuno del genere, qualcuno che potesse stravolgermi.
Guai a desiderare troppo una cosa però, spesso finisce col distruggerti e tu, nemmeno ci fai caso, se non quando... hai perso tutto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Mein Gott, hilf mir, diese tödliche Liebe zu überleben

Nascondere, inventare e modificare cose è nella mia indole.
Mai nessuno al mondo poteva minimamente immaginare cosa complottassi nel mio cervello ogni volta che mi ritrovavo a dover sfuggire da qualche situazione.
Tutti ingannati, tutti tranne Camila, ovvio.
Lei sapeva tutto, abbastanza da conoscermi, abbastanza da capirmi ed io stavo per tradirla.
Omettere l'accaduto con Luke avrebbe significato ancora una volta compromettere la nostra amicizia. Le volevo bene e desideravo davvero condividere quel segreto con lei, ma come potevo?
Io e Luke avevamo fatto un patto ed io tra l'altro dovevo anche rapportarmi con Calum perché un storia irrisolta non è una storia. Calum temeva per me. Luke non voleva che parlassi con il moro e viceversa, qualcosa sotto doveva pur esserci. L'unica idea geniale, per così dire, che riuscii a trovare fu quella di portare Camila e Calum in un luogo comune, come la scuola, e sperare per il meglio. Un loro possibile avvicinamento avrebbe risolto tutti i problemi. 
"Sei silenziosa stamattina..." disse Camila continuando a camminare.
"Ho solo sonno... Tanto..."
"Oh beh, allora tieni duro, siamo quasi arrivate. Dormirai a scuola, Santo Calum..."
"Che hai detto?"
"Che dormirai a scuola..."
ripete con aria interrogativa.
"No, no, subito dopo!"
"Santo Calum?"
"Si!"
lo dissi quasi assatanata, tanto da spaventare Camila.
"Cosa ti turba Tara?"
"Nulla... Calum non è male, vero?"
"Tara ma che ti succede?"
"Dovreste conoscervi..."
"Lo conosco già e non mi interessa, tu piuttosto...!"
"Cosa?"
"Stai delirando..."
"Apparenza..."
sorrisi e corsi in classe.
Con mia grande sorpresa Calum e Luke erano già in classe.
Non guardai negli occhi nessuno dei due, in compenso però sentii lo sguardo del biondo trafiggermi la pelle, erano lame ardenti quegli occhi. Erano la mia fine, quegli occhi.
 Quando il professor Stevinsky, un vecchio inglese di origini russe, entrò in classe per spiegare in 60 minuti quella che chiamiamo "Guerra fredda" sentii il gelo d'ogni parola bucherellarmi qua e là. La guerra è sempre stata una cosa brutta, me lo ha insegnato sin da bambina, ma negli occhi del professor Stevinsky vedevo il ghiaccio di quelle notti e nella suo voce riuscivo a sentire lo spacco provocato dal freddo. Mi vennero i brividi.
Pensai che mi sarei annoiata e avrei dormito nascondendomi dietro Calum ma la lezione mi presi e volli saperne di più, per questo dopo scuola restai in biblioteca. Informai Camila del cambio di programma ma lei preferii tornare a casa. Restai in cortile ancora qualche minuto, appena il tempo di terminare la mia sigaretta.
Mi voltai ed imboccai il sentiero che conduceva sul retro della scuola dove si trovava la bibioteca.
Luke mi vide ed io vidi lui, ma notai anche Calum per questo non mi scomposi.
Accennai un timido saluto ad entrambi, di quelli fatti per educazione e proseguii per la mia strada. Non appena entrai nella "chiesa del sapere" il mio telefono squillò ricordandomi che avrei dovuto togliere la suoneria se non volevo essere sbattuta fuori. Guardai il display e c'era solo un messaggio, guarda caso di Luke.
"Da quando t'interessi alla scuola?"
"Sto facendo una ricerca sulla Guerra Fredda"
"Ma Stevinsky non ha assegnato nulla per la prossima volta, vero?"
"Si, lo so. Semplice curiosità..."
"Lo sai che mi ha fatto male ignorarti stamattina..."
"Non fa niente Luke... lo so..." 

E realmente lo sapevo che le cose tra noi sarebbero state così, per questo decisi di non farci caso, non volevo creare sospetti o peggio, allarmare Calum e Camila.
"Buono studio, ci vediamo..."
Fu il "ci vediamo" a lasciarmi l'amaro in bocca ma tutto sommato continuai le mie ricerche ed iniziai ad apprezzare di volta in volta le lezioni del professor Stevinsky. Spiegare qualcosa è un dono, soprattutto se lo si deve fare a dei ragazzini assonnati e svogliati.
Ogni giorno il professore arrivava con un nuovo argomento ma capii ben presto che nelle sue lezioni, il punto chiave, era la guerra fredda e così bastava un piccolo accenno per assicurarsi un bel voto.
Ero curiosa di sapere cosa quell'uomo nascondesse dietro le sue spiegazioni, perché ero certa che ci fosse qualcosa.
Chi ha provato un dolore tanto grande, ha molto da raccontare.
Nessuno capiva il mio improvviso interessamento alle lezioni di Stevinsky ma non m'importava. Luke poi, Mister simpatia, aveva addirittura osato dirmi, tra uno scherzo e l'altro, che il professor Stevinsky mi aveva ammaliata così tanto da indurlo a pensare che se solo avesse avuto 40 anni in meno probabilmente me ne sarei innamorata. Stronzate.

"Dato che sei un'esperta dell'argomento..."
Lo guardai incerta sdraiandomi sul letto, ero troppo stanca anche solo per parlare e a momenti sarebbe iniziato il mio telefilm preferito.
"Fai in fretta Luke, sta per iniziare il programma..."
Sorrise: "Volevo mostrarti una cosa..."
Si avvicinò e mi porse una stampa... un pezzo del muro di Berlino, nulla di nuovo, pensai inizialmente.
"Non capisci, vero?"
"No..."
lo guardai perplessa.
"Vedi questa scritta nera sopra il muro, quasi alla fine..." e ne seguii la linea col dito.
"Si, che buffo, a me sembravano geroglifici..."
"No..."
rise, tossii e proseguii "...questa è una scritta in Cirillico..."
Annuii ancora.
"C'è scritto: Signore! Aiutami a sopravvivere a questo amore letale."
Era bellissimo.
Presi la stampa e la guardai ancora... e ancora... solo dopo notai che sotto quella scritta c'erano due volti maschili: erano  Brežnev ed Honecker, un politico sovietico ed uno tedesco, che si baciavano.
Allora capii il significato di quella frase o per lo meno fu quello che volli dargli.
"Luke, tu pensi sia così?" chiesi piano, dopo avergli spiegato il mio punto di vista,  mentre lui fumava serio.
"Credo che non possa esserci spiegazione migliore..."
"Erano anni duri, dopo tutto..."
aggiunsi.
"Magari il professor Stevinsky aveva un amore letale..."
"Tu credi fosse omosessuale?"
risi, non per la parola ma al sol pensiero.
"Chi lo sa... abbiamo tutti dei segreti che non diremo mai a nessuno..."
"E tu..."
mi alzai e gli andai incontro, presi la canna che aveva tra le mani e mi sedetti per terra su un cuscino caduto lì per sbaglio "...tu, cosa nascondi Luke Hemmings, qual è il tuo segreto?"
Rise. Gettai fuori il fumo dai miei polmoni.
Continuai a fissarlo per un minuto, fino a quando non si alzò e mi tolse la canna dalle mani.
"Tu non hai mai avuto segreti Tara?"
"Certo che ne ho avuti, ne ho e probabilmente ne avrò ancora per molto se continuo a non uscire con la scusa di dover studiare e sistematicamente prendo impreparato il mattino seguente..."
Luke sorrise. "Possiamo studiare insieme quando vieni qui..."
"Con il cervello in queste condizioni, buona idea Hemmings, sul serio..."
dissi sarcastica.
Luke mi buttò un cuscino contro e io caddi divertita sul pavimento, ridendo e più non posso.
"Sei un vero genio, sai perché i tuoi occhi sono celesti?"
"No..."
disse rimettendo a posto le cose.
"Perché hai l'acqua nel cervello...." dissi continundo a ridere.
"Ma non faceva proprio così..." disse Luke ridendo.
"Hai ragione ma non me la ricordo più..." 
Si sedette accanto a me ed io mi sistemai meglio appoggiando la testa sulla sua gamba.
"Lukeee..." dissi leggermente stonata "...ma tu mi vuoi bene? Almeno un pochino... anche se faccio battute squallide?!"
Avvicinò la testa al mio orecchio e sussurrò: "Molto di più, tu sei il mio amore letale Tara Rowling..." 
Lo baciai d'istinto e le mie mani accarezzavano nuovamente i suoi capelli. 
"Tu devi essere proprio illegale invece, Luke Hemmings..."
Rise. Lo sapeva già. Lo sapevamo entrambi.


 
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Hi!! I'm back! Scusate il ritardo ma ho passato parecchi giorni fuori casa ma adesso eccomi qui! 
Ho preparato questo capitolo per voi con tanto amore (?) 
Spero non vi abbiamo annoiato i discorsi storici sulla guerra fredda :(
Ho visto quel muro in foto ultimamente e di colpo ho sentito che dovevo inserirlo nella storia,
spero sia stata una buona idea... ma questo sarete voi a dirlo (?)
SONO FELICISSIMA DI AVER TROVATO DIVERSE RECENSIONI TRA CUI ALCUNE NUOVE.

Vi adoro. Al prossimo capitolo! <3
  
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