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Autore: luxvato    07/08/2014    2 recensioni
"Ho paura, Wesley..mi sento osservata la loro, ti prego, ho bisogno di te."
Chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a me, mentre alcune lacrime le bagnavano la guancia, sentii il cuore frantumarsi in mille pezzi, avrei solo voluto abbracciarla, stringerla a me, baciarla e dirle che sarebbe andato tutto bene, ma entrambi sapevamo che non era più possibile una cosa del genere, era una cosa sbagliata, io non ero umano e lei non era un mio simile, e in più le avrei solo procurato danni, gli Arum l'avrebbero presa e il Dipartimento della Difesa l'avrebbe fatta sparire, esattamente come era successo con Keaton e Jane.
"Non brilli più, non hai bisogno di me, non ti cercheranno, puoi anche tornare alla tua vita di prima e lasciarmi in pace."
"La mia vita non tornerà più ad essere quella di prima, io non sono più la Allie di prima."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Wesley Stromberg
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il panico e il terrore mi colsero rapidamente, iniziai a tremare e guardavo quei tre brutti ceffi senza distogliere lo sguardo.
"Oddio.." -riuscii a dire dopo molto tempo.
Mi voltai verso Wesley che stava cercando qualcosa nelle tasche dei jeans, poi udii uno strappo, da una tasca aveva tirato fuori un oggetto scuro, allungato e solido.
Me lo mise tra le mani tremanti e mi accorsi solo all'ora che era una specie di pugnale con la lama appuntita.
"Attenta, potresti farti male, è appuntito" -disse lui. -"E' ossidiana, ovvero la criptonite degli Arum, è l'unico materiale sulla terra che può ucciderli" -si affrettò a spiegarmi.
"Andiamo, ragazzo, fatti avanti!"
L'Arum che era comparso per primo urlò, la sua voce era a dir poco diabolica, Wesley lo ignorò e mi prese il volto fra le mani e mi guardò negli occhi.
"Quando ti dico di correre, tu corri il più possibile lontano da qui, okay? Promettimelo Allison, se uno di loro ti attacca tu colpiscilo con l'ossidiana dove ti capita" 
"Wes.." 
"No, non puoi rimanere qui, e fa assolutamente come ti dico. Promettimelo" 
"Non ce la farai mai, sono in tre e tu sei solo uno! Scappiamo per favore!"
"No, Evie è qui vicino, non posso" -sospirò. -"Al mio segnale, scappa"
Rimase a guardarmi per qualche altro minuto, con il pollice mi accarezzava il viso e poi in un batter d'occhio era in strada, davanti a quei tipi.
Strinsi forte l'ossidiana in mano, aspettando il segnale di Wesley.
Aveva l'aria sicura, da duro e il sorriso beffardo che assumeva qualche volta per far innervosire me e Evie.
"Lasciatemi dire che da travestiti da umani siete davvero osceni, non vi si può guardare davvero" -disse.
"La tua arroganza, caro Luxen, ma che fine farà quando ti succhieremo via tutti i bei poteri che ti ritrovi?" -disse l'Arum che aveva parlato poco prima.
"Esattamente la stessa cosa che farà il mio piede" -disse Wesley. -"entrambi su per il culo! Sapete..mi ricordate qualcuno...forse quel coglione che ho ucciso qualche tempo fa..doveva essere vostro fratello, ops..come si chiamava? Sai, non vi distinguo mai, siete tutti brutti e uguali"
Le sembianze dei tre Arum iniziarono a dissolversi e al posto dei 'men in black', comparvero tre ombre, i tre parlarono in coro. -"Strapperemo via ogni singola goccia di vita dal tuo inutile corpo, Luxen! Ci supplicherai di smettere.."
"Come vostro fratello? Frignava proprio come una ragazzina mentre lo spedivo all'altro mondo" -disse Wesley, interrompendoli.
Quest'ultima frase fece incazzare, più di quanto già fossero, i tre Arum, che partirono all'attacco.
La figura umana di Wesley svanì e al suo posto apparve un fortissimo e accecante bagliore di luce, si udì il rombo di un tuono e la terra tremava. 
Guardai fuori dal finestrino e vidi uno dopo l'altro gli alberi sollevarsi in aria e l'aria si riempì di un forte odore di erba, li stava sdradicando.
Uno colpì in pieno un Arum, e questo balzò lontano, ma questo tornò indietro dopo pochissimo tempo. Gli altri due si scagliarono contro Wesley delle sfere di roba viscida. 
"Corri Allie" -disse una voce musicale nella mia mente. -"Non voltarti indietro e non preoccuparti per me, scappa il più lontano possibile da qui!
Uscii dall'auto e iniziai a correre via, andai a ripararmi dietro un albero ancora piantato al suolo e guardai la scena.
L'istinto mi diceva di correre via, come mi aveva detto Wesley, ma non potevo lasciarlo lì, non volevo farlo.
Wesley giunse le mani provocando un'esplosione e il raggio di luce che ne scaturì colpì in pieno l'Arum più vicino e con un altra esplosione, questo scoppiò, lasciando al suo posto una pioggia di stelle.
I due Arum rimasti si scagliarono di lui con delle grida aggliaccianti, Wesley cercava di mandarli via con delle sfere di luce luminose, che però sembrava non fare granché. 
Dopo poco notai che le sfere luminose non era più veloci come prima e che la luce era meno intensa, mi ricordai di quello che mi aveva detto Wesley quando scoprii che era un alieno; usare i poteri era stancante. 
Non poteva resistere ancora a lungo.
Mi sentii invadere dal panico quando notai che quei cosi viscidi ormai l'avevano raggiunto e incombevano su di lui, uno di loro si dissolse, diventando ombra e scivolò dietro a Wesley, per poi riprendere la sua forma 'umana', mentre l'altro , che stava davanti a lui, lo affrontava. 
Wesley non si accorse di nulla, visto che era concentrato sull'Arum davanti a lui, due fasci oscuri gli circondarono la testa e lo costrinsero a inginocchiarsi. Gridai ma le mie urla furono sovrastate dalle risate degli Arum.
"Sarà bellissimo sentirti supplicare, mentre ti privo dei tuoi poteri" -disse quello davanti a lui.
Wesley non rispondeva, la sua luce stava diminuendo di intensità. 
"Baruck, è giunta l'ora della vendetta, fa quello che devi fare" -disse l'Arum davanti a Wesley a quello che si trovava dietro di lui, che lo sollevò.
"Vai Sarefeth!" 
Il mio cervello doveva proprio aver lasciato la sede, perché stavo correndo verso di loro, stringendo l'ossidiana che iniziava a bruciare.
Non era coraggio il mio, era disperazione.
Sarefeth divenne di ombra di nuovo e piantò un braccio nel petto di Wesley, le sue urla mi lacerarono e la paura, il panico che provavo si tramutò in rabbia. Quei cosi dovevano sparire.
A pochi metri di distanza sollevai la mano dove stringevo l'ossidiana e conficcai il pugnale con tutta la rabbia e la forza che avevo in corpo nella 'schiena' di Sarefeth, che si voltò dopo poco e poi lentamente si scompose in brandelli di oscurità, poi svanì nel nulla.
Baruck lasciò andare Wesley e indietreggiò, mi rivolse uno sguardo, quel breve istante gli servì per giurarmi vendetta, poi svanì nel nulla. 
Corsi da Wes, che giaceva al suolo senza muoversi, era ancora nella sua forma originaria e non sapevo se era ferito, dove toccarlo. 
"Wes" -dissi, crollando in ginocchio davanti a lui. -"Ti prego rispondi, Wesley!"
La luce si ridusse ad un tremolio e poi si spense del tutto. Sgranai gli occhi, pieni di lacrime e urlai. 
"Wesley!" -urlai, con la voce smorzata dal pianto.
Presi il cellulare e composi il numero di Evie, ma sentii una mano afferrarmi il braccio, mi voltai di scatto e vidi Wesley, nella sua forma umana, accanto a me.
D'istinto gli buttai le braccia al collo e lo strinsi forte, lui ricambiò l'abbraccio e mi accarezzò i capelli.
"Non mi hai ascoltato.." -disse.
"L'ho mai fatto?" -risposi, a bassa voce.
Lui ridacchiò e poi si allontanò da me, si alzò e poi mi porse una mano, l'afferrai e mi alzai. -"Stai bene? Sei ferito?" -gli chiesi, studiando il suo viso stremato.
Lui scosse la testa. -"Tranquilla, sono solo debole, ma domattina sarò come nuovo, ora dobbiamo solo andare via da qui"
Fece un gesto con la mano e tutto tornò al suo posto. 
"Andiamo, prima che arrivi qualcuno, sai...non saprei come spiegare la situazione"
Annuii e lo seguii, salimmo nell'auto, che si mise subito in moto con grande sollievo di entrambi.
"Stai bene?" -mi chiese lui.
"Oh, ho appena ucciso un Arum, sono ricoperta di roba viscida...deduci un po' tu"
Lui si mise a ridere. -"Me lo sarei dovuto aspettare, girano sempre in gruppo."
"Ora ne è rimasto solo uno, ci verrà a cercare e per me sarà finita" -dissi, rigirandomi l'ossidiana in mano.
"Non permetterò che ti succeda qualcosa, te lo prometto" -disse lui.
Non parlai più, Wesley compose il numero di Evie e le disse di rimanere con Drew e radunare altri Luxen della zona fino al mattino successivo e stare sulla difensiva.
Mi propose di restare a dormire da lui, accettai senza opporre resistenza, ero più al sicuro con lui in quel momento, sicuramente brillavo come un'albero di natale e forse anche di più. 
Ma non mi importava più di tanto, la cosa che mi interessava era il fatto che ero ancora viva. Che lui fosse vivo. 
Ce l'avevamo fatta, ma non riuscivo a dimenticare quello che avevo appena vissuto e non riuscivo a dimenticare le sue grida.
  
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