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Autore: Sarapia    08/08/2014    2 recensioni
E' il Ballo del Ceppo e Rose Weasley è davvero stanca di subire le critiche di tutti per il suo aspetto da topo di biblioteca. E' giunta l' ora di prendersi la sua rivincita.
E' giunta l' ora di dimostrare chi è davvero Rose Weasley.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione simile.

Stavo davanti a uno specchio a lisciarmi un vestito che non mi apparteneva, eppure era molto bello.

I miei boccoli rossi erano raccolti uno chignon morbido e cadevano delicatamente sulla mia schiena scoperta. L' abito dorato era troppo particolare per una come me, tutto trine, pizzo e chi ne ha più ne metta, eppure aveva un che di sobrio. Da fuori si poteva sentire la morbida seta, eppure io dall' interno venivo coccolata dal comodissimo cotone.

Adoravo quell' incantesimo!

La mia pelle diafana sembrava ancora più chiara alla debole luce che il dormitorio femminile offriva, ma non mi infastidiva.

Grazie alla magia ero riuscita a truccarmi decentemente e avevo persino trovato in valigia un paio di orecchini della zia Fleur. Meno male che c' era lei!

Il seno era un po' troppo in risalto forse, ma non mi dispiaceva mettermi in mostra una volta tanto! Ero sempre il topo di biblioteca con i capelli legati che raramente alzava lo sguardo dai libri: volevo prendermi la mia rivincita.

L' abito era davvero lungo e metteva in risalto le mie forme, mentre i tacchi decisamente troppo alti rischiavano di rovinare tutto.

Sfogliai velocemente qualcuno dei libri sul mio letto e finalmente trovai l' incantesimo che cercavo.

-Necum feras- borbottai rivolta alle scarpe dal tacco dorato e immediatamente mi sembrò di girare in ciabatte. Sospirai entusiasta e controllai l' orologio.

Le mie compagne erano già scese da tempo.

Quell' anno c' era il Torneo Tremaghi e i tre Campioni avevano trovato in fretta i propri accompagnatori.

Per Durmstrang c' era un certo Yle Jokloff e non aveva atteso troppo per chiedere a mia cugina Roxane di andare con lei al ballo. Entrambi frequentavano l' ultimo anno quindi si incontravano piuttosto spesso durante le lezioni. Zio George naturalmente l' aveva messa in guardia in una lettera lunghissima scritta di suo pugno, ma la zia Angelina le aveva semplicemente aggiunto un post scriptum in cui le augurava di divertirsi.

Da Beauxbatons veniva la bellissima Elaine Malieu e tutti sapevano che aveva avuto la coda di inviti per portarla a ballare il Ballo del Ceppo. Non avevo certo la pretesa di competere con lei, ma la zia Fleur una volta mi aveva detto che le ragazze di Beauxbatons hanno in realtà molto da invidiare quelle di Hogwarts. Sorrisi a quel pensiero e tornai a guardarmi allo specchio, osservando le mie labbra piene e rosee e pensando al terzo Campione.

Era arrogante, strafottente e tutto ciò che era possibile odiare al mondo.

Scorpius Malfoy girava fiero per i corridoi con la lista di ragazze che lo invitava a uscire. Alla fine l' aveva spuntata Judy Finnigan, una gatta morta del mio anno, Corvonero. Io e Scorpius ci odiavamo dal primo giorno in cui ci siamo incontrati sul treno per Hogwarts; appena trovavamo l' occasione ingaggiavamo una lotta in corridoio e quasi sempre riuscivo a farla franca.

Il mio cavaliere mi stava attendendo in fondo alle scale probabilmente, quindi raccolsi il vestito e mi diressi fuori dal dormitorio.

Per i corridoi non c' era assolutamente nessuno, se non qualche ragazzina del terzo anno che tentava di spiare il Ballo in ogni modo. Alcune si voltarono al mio passaggio e sentivo qualcuno bisbigliare:

-Rose Weasley?-

-No, impossibile.-

E invece era proprio così.

Per qualche ragione mi sentivo nervosissima, le mani mi sudavano come non avevano mai fatto, eppure avrei solo dovuto scendere la scalinata, no? Non osavo nemmeno affacciarmi.

Sbirciai con la coda dell' occhio e vidi il mio cavaliere, Finn Davies, ad attendermi. Al suo fianco Scorpius Malfoy parlava con un' agghindatissima Judy Finnigan. Il vestito era decisamente corto e sfacciato, quasi col seno di fuori!

Senza accorgermene mi ero ormai affacciata e scesi il primo scalino.

Immediatamente tutti gli occhi furono su di me, ma io li ignorai e continuai a scendere piano e a testa alta, senza far caso ai commenti smarriti.

-Chi diavolo è quella?- udii Judy Finnigan soffiare sotto di me.

-Non ne ho idea.- rispose Malfoy confuso. Ben gli stava.

Finalmente decisi di guardare in basso, quando mancavano ormai pochi gradini.

Tutti mi osservavano con tanto d' occhi, senza capire chi realmente fossi.

Davies non mi aveva nemmeno riconosciuta e temetti di fare la figura della scema senza un cavaliere pronta a prendermi.

Invece un cavaliere venne.

-Scorpius! Dove vai?!- fece Judy Finnigan stizzita, ma lui non la degnò di uno sguardo.

Scorpius si era posizionato davanti a me, la camicia bianca aderente al corpo asciutto e perfetto.

-Rose.-

-Scorpius.- feci con un pizzico di acidità nella voce. -Cosa ti fa pensare che io verrò con te?-

-Rose?! Rose Weasley?- urlò Judy Finnigan indignata.

-In persona.- feci a testa alta accettando la mano di Scorpius.

Davies mi rivolse uno sguardo confuso e sentii di dovergli delle scuse, più tardi.

-Campioni, da questa parte!- urlò la McGranitt e io mi affrettai a seguire Scorpius mentre tutti aprivano un varco per lasciarci passare.

Gli altri andarono a posizionarsi nella Sala Grande, irriconoscibile, mentre noi stavamo in fila, fermi.

La Campionessa di Beauxbatons era davvero bellissima nel suo abito lilla, eppure anche il suo compagno e il ragazzo di Durmstrang mi guardavano a bocca aperta.

-Rilassati.- mi bisbigliò Scorpius al mio orecchio.

-Stammi lontano.- ringhiai e lui scoppiò in una risata divertita.

-Sei bellissima, lo sai?-

-Però non pensavi lo stesso ieri, quando hai tentato di umiliarmi in corridoio.-

-Cercavo solo di farmi notare da te.-

-Ottimo modo.- borbottai, eppure non ero certa di odiarlo come prima ora che le nostre mani era intrecciate e lui era al mio fianco.

Entrammo in pista e salutai con un sorriso Al e James, anche se probabilmente non mi riconobbero.

-Se i miei cugini ti riconoscono sei morto.- mormorai a Scorpius senza smettere di sorridere.

-Lo so, ma non m' importa.-

E il Ballo cominciò.

Sentii ancora altri sussurri provenire dalla folla, ma questa volta li ignorai.

Li ignorai persino quando, alla fine della canzone, dopo aver seguito la linea perfetta delle labbra piene di Scorpius, lui si chinò e sfiorò le mie labbra. Dapprima fu un bacio romantico e delicato, poi però risposi con più passione e senza far caso alle occhiatacce delle altre ragazze lo seguii fuori di lì per trascorrere la notte più bella della mia vita.

 

   
 
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