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Autore: scImMIA    12/09/2008    8 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! Anche oggio ho poco tempo e ringrazio velocemente coloro che mi hanno recensito lo scorso capitolo:

Rory_KAULITZ

Pepesale

Nion

Vegeta4ever

stellina86

K93

Angelo Azzurro

Juu_Nana

Scusate se non vi ringrazio come si deve uno ad uno ma sono dannatamente di fretta (odio lavorare è_é).
Spero che il capitolo vi piaccia e vi comunico che mi sarà mooooolto difficile aggiornare lunedì perchè sono strapiena di impegni (= zero tempo TT^TT)

Un bacio
scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 73
- IL GIRONE DEGLI ADULTI -

Il marasma formato da quella massa di gente tutta riunita era impressionante e a fatica mi muovevo in mezzo ad essa non riuscendo a rimediare, o a donare senza volere, dei colpi accidentali su chi mi stava particolarmente vicino. Moltissimi erano spettatori impalati a mezzavia che, con conoscenti o amici, si fermavano a scambiare due chiacchiere mentre io, che sembravo l'unico sbarbatello che doveva raggiungere il banco delle iscrizioni, cercavo di muovermi rapido e in punte di piedi donde evitare di calpestare gli arti di chicchessia per poi dovermi fermare a fornire le doverose scuse a chi dovuto anche perché, lo ammetto, sono sempre stato in forma ma anche i muscoli hanno il loro peso ed io di certo non sono proprio una piuma. Ma non sono un barile, questo ci tengo a precisarlo anche se forse mi stò dilungando un po' troppo su questa parte superficiale ...
Dicevo: corricchiavo contro quasi corrente alla ricerca del fantomatico banchetto e questo lo trovai soltanto dopo pochi minuti poiché qualche genio si era parato proprio di fronte oscurandone la vista. Mi avvicinai ad esso e, di conseguenza, ai due signorotti bizzarri che erano addetti alla trascrizione dei nominativi. Parlai a quello più anziano con tanto di baffi e occhiali poiché, rispetto al collega dall'aspetto canino, dava l'idea di essere lui a direzione della questione. Fortunatamente non mi sbagliai ...
« Buongiorno, desidererei iscrivermi al torneo. Sono ancora in tempo? » chiesi gentilmente anche perché non avevo la più pallida idea se e quando ci fossero state le chiuse per le iscrizioni. Il signore, quando ebbe terminato di compilare le ultime carte, alzò lo sguardo verso di me e dopo avere risposto al saluto mi disse ciò che richiedevo « Tranquillo, le iscrizioni sono ancora aperte. L'unica cosa che devi fare è dirmi il tuo nome ».
« Solo il nome? » chiesi lievemente spaesato e alquanto preoccupato per una questione alla quale non avevo minimamente pensato ...
« Certamente ... » disse lui alzando un poco le folte sopracciglia « ... Non ci serve altro, il resto non ci interessa » terminò poi riposizionando la sfera della sua penna sul quadro di quella tabella che doveva includere il mio nome.
Annuii « Io sono Trunks ... ». Vidi il signore scrivere il mio nome nello spazio vuoto dopodiché mi riosservò e mi sorrise sperando che dietro di me ci fosse qualchedun'altro che volesse iscriversi. Mi salutò cordialmente « Buona fortuna per il torneo ». Ringraziai e lasciai lo spazio leggero come una piuma ... metaforicamente parlando. Il fatto era che ancora una volta mi ero dimenticato chi fossi, come quella volta in biblioteca, tanti anni fa: se mi avessero chiesto un documento, un qualcosa sarebbe apparsa strano l'anno di nascita segnato con il mio aspetto effettivo e se avessero fatto domande mi sarei ritrovato nei pasticci ... La cosa poi sarebbe stata strana anche e per mio padre che, per quanto ne so, nemmeno tutt'oggi se ne va a spasso con un documento che lo segnali come "Principe dei Sayan" ... pure per lui sarebbe stato un problema anche se, visto che stiamo parlando di lui e non di altri, avrebbe ovviato il tutto con la forza riuscendo per giunta nel suo intento.
Proseguii per la lunga viuzza di piastrellato superando il varco destinato ai partecipanti all'evento che, per fortuna e per ovvietà, era decisamente più libero e meno pullulante di individui del precedente luogo. Mi fermai al centro della via con un leggero senso di spaesamento nella testa con una sensazione simile a quell'effetto che avrebbe provocato una mosca nel cervello ... Mi voltai da una parte all'altra alla ricerca del mio gruppo anche perché Vegeta, all'interno si una piccola sacca, aveva la mia robetta di cambio. Oltretutto era una delle poche volte nelle quali non sapevo davvero che pesci prendere ma poi, all'improvviso come se Dende avesse sentito le mie preghiere, un ometto vestito di arancione come quelli che mi avevano iscritto, fuoriuscì da una struttura con un megafono richiamando a gran voce tutti i combattenti che dovevano usufruire degli spogliatoi come il sottoscritto. Seguii il richiamo ed entrai nella struttura dalla quale l'uomo era fuoriuscito rimanendo in attesa delle istruzioni successive: « Prego signori, quì ci sono sei spogliatoi. Entrate in uno di questi ed effettuate i vostri cambi lasciando i vostri oggetti negli appositi armadietti. Quando avrete terminato vi chiediamo di raggiungere il ring secondario per iniziare le eliminatorie ».
"Perfetto ... " pensai " ... Adesso devo cercare papà per farmi dire dove ha messo la roba ... ". Sconsolato abbassai le spalle iniziando ad affinare i sensi nella speranza di sentire l'aura paterna ... la trovai poco dopo, nel posto che avrei dovuto raggiungere dopo il cambio d'abito: era appoggiato con la schiena alla fredda parete e con gli occhi sottili fulminava con lo sguardo chiunque osasse scrutare la sua persona. Come sperato indossava la divisa fattagli da me e la mamma: scura ed attillata in parte, sprovvista di maniche e di armatura speciale ma ugualmente protettiva come la vecchia mentre i guanti e gli scarponcini erano rimasti identici ai precedenti come se fossero stati un perfetto marchio di fabbrica sayan ... Il giorno prima papà non voleva indossare quella nuova tuta preferendo di gran lunga la precedente forse perché affezionatosi però, insistenza dopo insistenza, l'avevo convinto ad accettare pure quella anche perché, visto e constatato che al torneo non ammettevano oggetti che potevano portare lesioni all'avversario, avevo ipotizzato che non sarebbe stato lecito indossare elementi troppo protettivi poiché questo sarebbe stato troppo a suo vantaggio a dispetto degli altri concorrenti. Ma poi alla fine non aveva avuto altra scelta che indossarla anche perchè, prima di uscire di casa, avevo sostituito le due tute di nascosto ...
Mi avvicinai a lui percependo fin da subito il suo disappunto sulla sorpresa trovata nella sacca.
« Ciao papà ... » mormorai attirando le sue occhiate alle quali non potevo rispondere in altro modo se non con un sorriso « ... Mi sono iscritto ma mi devo cambiare. Dove hai messo la sacca con la tuta? » domandai mentre il principe mi scrutava con sguardo bieco mentre poco lontano, dopo avermi salutato, il signor Goku ridacchiava assieme al signor Crillin per la brutta situazione in cui mi ero cacciato.
« Tzk! Dopo il tiro mancino che mi hai lanciato non te lo dovrei nemmeno dire, razza di impiastro! » sibilò però ad alta voce facendosi sentire da tutti gli altri che, appena udirono codeste parole, mi guardarono con aria compassionevole come se non mi fossi abituato al suo modo di fare. La pellaccia me la sono dovuta fare venire in fretta perché altrimenti sarei sempre stato con il morale sottoterra ...
« Non fare così dai, non l'ho fatto con cattiveria e tu lo sai ... » iniziai riuscendo a farmi guardare in un modo un poco meno violento mentre mi stringevo con le braccia tra le spalle « ... Dai, dov'è la roba? ».
Vegeta guardò da tutt'altra parte quasi ingnorandomi « Tzk! E' negli spogliatoi ».
Sorrisi « Sì, ma ce ne sono sei. In quale è di quelli? » chiesi poi pensando che la domanda fosse ovvia.
Il principe dai sayan voltò lo sguardo verso di me donandomi un sorriso strano mentre gli occhi erano nuovamente a fessura, come quelli di un felino che di certo non si avvicinava al micio del nonno come espressione ma a tutt'altro « Trovalo ».
Spalancai gli occhi « COSA?! Ma dai, non scherzare! Gli spogliatoi sono tanti e non oso immaginare quanti saranno gli armadietti per ciascuno! » bofonchiai mentre una goccia di sudore mi stava scendendo lentamente giù dalla guancia.
Papà si staccò dalla parete lasciando le braccia intersecate mentre il mento si alzava leggermente verso l'alto e gli occhi si chiudevano accompagnati da un sorriso lievemente meno arcigno « Così la impari a fare il furbo Trunks ... ora vatti a cambiare ». Rimasi immobile, fermo come un baccalà mentre l'interessato si andava ad appoggiare all'esterno dove il sole batteva. Ruotai gli occhi da una parte all'altra osservando i miei amici: il signor Goku, Crillin, Gohan affiancato da Videl, Piccolo e C-18 ... nessuno di loro aveva riscontrato la necessità di un cambio d'abito e pertanto, molto probabilmente nessuno di loro aveva visto dove Vegeta aveva riposto la roba. Mi voltai per tornare sui miei passi alla ricerca di cose che molto probabilmente non avrei mai trovato se in quell'attimo Gohan non fosse corso in mio aiuto: mi arrivò alle spalle e mi posò una mano sulla spalla « Io ho visto in che spogliatoio è entrato Vegeta. Ti faccio vedere ».
« Grazie mille Gohan » ringraziai mentre ci stavamo già incamminando.
Entrammo nello spogliatoio numero quattro nel quale ci erano varie persone che occupavano ciascuno un suo spazio nel quale aleggiava già da quell'ora un leggero ma già insopportabile alezzo dovuto a qualcuno che non si era lavato i piedi con sufficiente cura ...
Mi avvicinai a uno dei tanti armadietti vuoti e la fortuna volle che trovai immediatamente quello giusto. Afferrai la sacca e da essa estrassi la mia tuta da combattimento verde, la cintura e le polsiere arancioni prima di richiudere nuovamente lo sportello.
« Beh, io posso anche andare allora ... » mi disse Gohan prima di voltarsi con l'intenzione di uscire da quella stanza.
« Aspetta un secondo! ... » riuscii a richiamarlo dopo essermi sfilato la maglietta « ... Vorrei chiederti una cosa ... ». Il Son si fermò all'istante e retrocedette sedendosi anch'egli sulla lunga e larga panca di legno che troneggiava nel bel mezzo della stanza « Sì, dimmi pure ».
Mi sfilai gli stivaletti e rimasi un momento a contemplarli non staccando da esse gli occhi anche se il motivo non era perché ero attratto da essi bensì tutt'altro ... Mi schiarii la voce « Ho per caso fatto qualcosa di male? ».
Gohan indietreggiò un poco con la testa facendo il tipico gesto di chi si trova spiazzato e sorpreso allo stesso tempo « Eh? Ma che dici? ». Poggiai lo stivale a terra afferrando poi la cinghia della cintura e iniziando a slacciarla « Ultimamente mi guardi malissimo ... » il sayan rimase silenzioso anche quando terminai la frase « ... ti disturba che parli con Videl, vero? ».
Anche se nascosto dagli occhiali potevo sentire che in quell'attimo Gohan non mi stesse guardando. Mi sfilai i pantaloni per infilarmi subito dopo quelli del completo verde. Allacciai la cintura di stoffa con un nodo prima di proseguire.
« Posso sapere perché? Non mi sembra di fare nulla di sbagliato eppure la cosa ti da fastidio ... ».
Gohan sospirò lasciandosi cadere con la schiena ed appoggiandosi con i gomiti delle braccia alle ginocchia « Mi sono accorto che Videl è qualcosa di più ... » iniziò con la voce tremante poiché imbarazzato « ... Però ogni volta che ti guarda sembra perdersi in un mondo tutto suo. Mi dispiace Trunks ... non volevo essere scortese con te ... » si preoccupò poi di dirmi con il cuore in mano mentre io, anche se in perfetto silenzio, avevo finto di vestirmi.
« Io non provo nulla per lei, te lo posso assicurare ma sappi che non stò facendo nulla per attirare la sua attenzione credimi. Stò solo cercando di essere gentile ... ».
Il Son si alzò di schiena tornando seduto in maniera composta « Lo so bene però ... E' ugualmente dura ... ».
Poggiai una mano sulla sua spalla nella speranza di infondergli un poco di forza emotiva « Tu sei come un fratello per me Gohan e per questo non voglio fare nulla che ti crei dispiacere ... ». Il sayan si alzò in piedi lasciando però che la mia mano rimanesse appoggiata a lui. Mormorò piano come se tra i due il più adulto fosse stato lui « Avanti Trunks, è ora di andare ... ».
Afferrai la mia roba e la riposi nell'armadietto. Uscimmo e da allora non toccammo più quell'argomento.

Tornammo nella zona in cui gli altri ci attendevano e in quel momento mi accorsi che mancava qualcuno all'appello: mi guardai attorno un po' di volte e quando constatai che effettivamente di chi cercavo non v'era traccia chiesi al mio "maestro" una qualche spiegazione « Non vedo Goten, dov’è? ». Gohan lasciò svolazzare il suo lungo mantello rosso dietro di sé e mi osservò perplesso sotto le lenti scure degli occhiali da sole « Ma come ... » iniziò accentuando il suo disappunto « ... Goten non gareggia ».
Mi fermai di colpo « Come?! E perché? ». Il Son alzò le mani guantate come per frenare le domande che sarebbero sopraggiunte se lui non mi avesse bloccato « Mi sono spiegato male. Goten gareggia sì, ma non con noi: è stato inserito nel girone dei bambini ».
« Il girone dei bambini? » chiesi stupito poiché non ero conoscenza di quell'aspetto.
« Nemmeno noi ce lo aspettavamo e quando i signori hanno inserito mio fratello tra i piccoli c'è rimasto malissimo. Lo comprendo però: ci teneva tanto a confrontarsi con noi ... » disse Gohan oltrepassando la volta che separava l'interno dall'esterno « ... Ieri non se ne stava un secondo fermo dal gran che era esagitato ». Sorrisi un po' malinconico riuscendo soltanto ad immaginare il dispiacere del piccolo « Beh, spero almeno di riuscire a vedere la finale ... ».
Videl era nei pressi del piccolo ring e appena ci vide sembrò rimanere spaesata ... non ne compresi il motivo.
Tanti erano i concorrenti oltre a noi del gruppo e ognuno rimaneva all'esterno dell'area di lotta in attesa che un ometto dalla solita tenuta arancione iniziasse il suo piccolo discorso dinanzi a quel piccolo microfono che era posizionato al centro del ring. Con lo sguardo cercai papà ed appena lo vidi lo raggiunsi. Il principe dei sayan non mi disse nulla quando mi fermai al suo fianco sorridente per aver superato la prova ...
« Signori concorrenti di dò il benvenuto al Torneo Tenkaichi ... » iniziò l'omino dopo essersi schiarito la voce emettendo sei versi alquanto fastidiosi « ... Ora vi diremo come si svolgerà la prima parte del torneo per la vostra sezione: prima di tutto si formeranno otto gruppi di egual numero e le persone che saranno all'interno di ciascuno si scontreranno finché non rimarranno due soli partecipanti per gruppo che, considerati i risultati, saranno i più forti. Al termine delle eliminatorie i partecipanti dovranno essere sedici in tutto e questi si contenderanno il titolo di campione ». Tra i guerrieri iniziò a serpeggiare un certo brusio mentre la figlia di Mr. Satan, anche se non c'entrava nulla con l'avvenimento poiché era inabilitata a gareggiare, iniziò ad augurare a tutti la buona fortuna mentre anch'ella si inseriva nel mucchio come se fosse stata uno dei tanti « Buona fortuna ragazzi, spero che capitiate in gruppi diversi così tutti arriverete a partecipare ».
« Ben detto ... » iniziò Crillin che per colpa della sua scarsa statura aveva faticato a vedere l'ometto che nel frattempo proseguiva a tossire « ... Non ho nessuna voglia di scontrarmi con Piccolo o qualche dun'altro fin dalle eliminatorie ... » concluse poi mentre con una mano si grattava la zazzera che aveva in testa. Il namecciano osservò dall'alto in basso il tappeto e sogghignò generando una specie di ilarità nel gruppo « Tzk, ha paura ... ». Crillin cercò di controbattere come poté ma ormai la frittata da pollo l'aveva già fatta ... nel frattempo la mogliettina 18 se ne disinteressava completamente.
Un tizio già visto da qualche parte, vestito di bianco e di marrone ma con soprattutto una capigliatura quantomeno discutibile, fece un ingresso acrobatico composto da una piroetta elementare. L'uomo, dopo aver corso e saltato con un balzo i pochi gradini che collegavano il ring con il terreno al nostro livello, atterrò sulla superficie piastrellata con le gambe divaricate ... Sfortuna volle che queste si allargarono fino a fare compiere all'individuo una spaccata dall'indubbio gusto anche perché sul volto dell'uomo baffuto si era improvvisamente formata una maschera agghiacciante di disperazione.
Tra i lottatori iniziò ad aleggiare un silenzio imbarazzante ... Videl poi si copriva gli occhi per la vergogna ...
L'uomo baffuto con un colpo di mano a terra si rialzò in piedi di scatto sostituendo la smorfia di poco prima con un'aria fiera e altezzosa. L'afro si avvicinò all'omino con il microfono e con un gesto rapidissimo, ma che noi riuscimmo perfettamente a vedere, rubò tale oggetto per impossessarsene avidamente. Inspirò parecchia aria prima di parlare a voce talmente alta da creare fastidio ...
« AMICI! IO SONO MR. SATAN!! ... » l'omone alzò una mano al cielo segnando con essa un mero gesto di vittoria, di cosa poi non lo so ancora « ... Ho partecipato a passate edizioni e sono riuscito a conquistare ogni volta il titolo di campione. Spero vivamente che quest'anno il tutto sia davvero avvincente! BUONA FORTUNA!!! » urlò infine a squarciagola generando nei terrestri, Crillin escluso, un moto di energia tale da costringerli ad elevarsi a gridare a gran voce il nome dell'uomo/pagliaccio del secolo.
Mr. Satan si guardò attorno pienamente soddisfatto delle ovazioni che stava ricevendo a flotte però poi, quando vide all'improvviso la figlia (volete un po' la fortuna o un po' il caso) il campione del mondo di lotta corse in sua direzione gettandosi poi sul povero Gohan perché all'uomo gli serviva spazio per abbracciare la sua bambina.
« Videl, ma tu sei ferita! Non puoi partecipare al torneo! » sgridò poi Videl accompagnato da un indice accusatore.
« Papà non parteciperò al torneo ... Accompagno solo degli amici ... » la ragazza era paonazza dalla vergogna e mentre indicava noi tutti con un gesto della mano diveniva sempre più evidente lo stato di vergogna anche perché tutti stavano osservando la scenetta di famiglia. Alla parola "amici" il gigante baffuto ci studiò con lo sguardo fermandosi su di ognuno un paio di secondi facendo aumentare sempre più il proprio disappunto quando i suoi occhi andavano ad incontrare individui come Piccolo che, evidentemente secondo lui, non sembrava affatto un tipo a posto. Mi vide, mi osservò e la sua bocca si piegò verso il basso in una smorfia di disprezzo che però non ferì minimente la figlia « Videl, quante volte ti ho ripetuto che i tuoi fidanzati devono essere più forti del tuo papà? ». La ragazza sbiancò turbata « Ma che vuoi dire? Quì nessuno è il mio ragazzo ».
Gohan riuscì a riprendere il proprio spazio e a mostrarsi all'uomo che appena vide anche lui si adirò ancora di più « Non ti permetterò di frequentare questa gentaglia gonfia e senza spina dorsale! ... » tuonò Mr. Satan mentre con una mano teneva stretta la poverina « ... Ti terrò al sicuro io Videl!! » e dettò ciò trascinò fuori dall'area la figlia che, per colpa delle sue condizioni, non riusciva a controbattere come voleva.
Rimasi allibito, come gli altri del resto. Prima che però potessi riordinare le idee lo pseudo - cronista riagguantò il microfono perduto concludendo la sua tiritela « Hemm ... Ora per cortesia vi chiediamo di dividervi in otto grandi gruppi. Questi poi, se ce ne sarà uno più pieno dell'altro, ci organizzeremo per fare parti eguali ».
In quell'attimo avemmo tutti in mente il suggerimento di Videl e pertanto ciascuno di noi scattò lontano dal punto in quale eravamo per inserirci in un gruppo differente. Vegeta rimase fermo impalato lasciando che fosse la marmaglia ad avvicinarsi a lui ...

Le eliminatorie, eseguite in spazi differenti, si erano concluse molto rapidamente nonostante la grande folla di partecipanti decretando così i sedici fortunati nei quali io ero assieme a tutti gli altri. Il signore di gara, lo stesso che aveva fatto da imbarazzante cronista, ci informò che le estrazioni per i combattimenti successivi ci sarebbero stati al termine del torneo dei bambini.
Mi voltai verso Gohan « Io vado a vedere come se la cava Goten. Vieni anche tu? ». Il Son annuì e poi, seguito anche da tutti gli altri perché non avevano niente di meglio da fare, si incamminò al mio fianco in direzione della sommità dei grandi spalti che davano sul ring principale sul quale si sarebbe scatenata l'ultima e decisiva battaglia.
Nel frattanto, in mezzo a tutta la comune gente riunita, Chichi faceva un tifo pazzesco per il suo piccolino mentre Bulma, sedutagli a fianco, gli dava volentieri manforte. Il figlio invece, poiché annoiato e totalmente disinteressato da quegli avvenimenti che apparivano tutt'alpiù come delle baruffe tra poppanti, stava effettuando la sua ultima partita ad un videogame portatile portatosi dietro da casa mentre il padre, lui disinteressato ai veri interessi del figlio, chiacchierava del più e del meno con il suo caro amico Pual che, nonostante tutti gli avvenimenti, continuava a volere bene al suo amico umano. Per Light il divertimento però durò poco: l'ennesima morte del suo personaggio dichiarò la fine decisiva, almeno per le alcune ore successive, del termine dello svago virtuale. Alla sua sinistra, e pertanto alla destra della signora Son, la piccola Marron sorseggiava un frullato alla fragola con una lunga cannuccia ... Il surciare della bambina, e la sua totale indifferenza per il brusio creato, fecero nascere al pestifero maschietto la voglia di attaccare briga con la figlia di Crillin: Light strappò di bocca il piccolo tubo di plastica facendo anche male a Marron che però poi, quando vide sottrarsi pure il suo frullato dalle mani, iniziò giustamente a reclamare le proprie cose con le lacrimucce agli occhi mentre Light, con un sorrisetto perfido sul volto (perché sapeva che il padre non lo avrebbe fermato così come era in quell'attimo), teneva in alto l'oggetto rubato impedendo alla piccina di riprenderselo.
« Ridammelo! Ridammelo! » urlava Marron mentre con occhi lacrimosi osservava la linguaccia che Light gli rivolgeva.
Il bimbo si alzò in piedi tenendo in alto il frullato come se fosse stato un premio ma poi, quando non se lo trovò più tra le mani, rimase a dir poco esterrefatto e confuso. Guardò verso il cielo e notò una figura che lo schernì senza tanti freni: « Non fare il bamboccio ragazzino! Azzardati un'altra volta e te la vedrai con me! ».
La bambina, che si era portata le manine agli occhi per pulirsi dalle lacrime, appena udì la voce amica riaprì gli occhi e con gioia grande sorrise vedendo il volto del suo eroe che la guardava sottosopra « ZIO!! ». Un ragazzo dai capelli mori fluttuava capovolto mentre i lunghi capelli neri dondolavano liberi generando una piccola ombra contro la sua nipotina « Prendi il frullato » disse poi sorridendo a lei mentre gli porgeva il bicchierone ancora carico di sostanza mentre gli occhi azzurri splendevano. 17, sotto lo sguardo esterrefatto di moltissimi terrestri che non si capacitavano del fatto di avere visto un uomo volare proprio davanti a loro, si rimise dritto e, dopo aver afferrato e sollevato Marron per le ascelle si sedette al suo posto poggiando la bambina sulle ginocchia ricoperte dai jeans. Il cyborg con gli anelli alle orecchie fulminò nuovamente Light prima di muovere in alto e in basso le ginocchia facendo sobbalzare la piccola fecendole credere che stesse su di un bel cavallino. Chichi e Bulma osservarono silenziose il ragazzo vestito di quella camicia rossa con le maniche arrotolate ai gomiti chiedendosi come mai fosse lì anche lui. Fu la mora la prima a parlare anche in principio si degnò di salutare « 17, è da un sacco di tempo che non ci vediamo. Come stai? » chiese badando più alla figlia di Crillin che a lui.
« Stò come stò » rispose semplicemente lui mentre Marron rischiava di rovesciargli tutto il frullato addosso. Chichi, anche se delusa dalla risposta, non demordé « Al compleanno di Marron non c'eri. Come mai? ». Il moro si mostrò ben più interessato al dialogo e pertanto, mentre con il braccio destro teneva stretta a sé la nipote, con la mano destra indicava l'azzurra poco lontana « Non avevo abbastanza zeni per comprare un regalo decente perché quella arpia non mi paga abbastanza! ». Bulma si gonfiò improvvisamente come un tacchino « MA COME TI PERMETTI! ... » poi si fermò quando si accorse che il giovane la fulminava con sguardo grave.
Chichi tornò in battuta ben presto ma rivolta verso l'amica « Beh, l'altro giorno era arrivata 18 alla Capsule Corporation. Se non sono indiscreta posso sapere che era venuta a fare? ». Il moro, anticipando l'azzurra sul tempo, rispose al suo posto mentre faceva in modo che la bimba non cadesse verso gli spettatori che erano seduti davanti « E' andata a farsi togliere il blocco di energia per avere maggiori possibilità di vincere questo torneo mondiale. Inoltre ora come ora ci sono molti superiori al nostro livello quindi sarebbe stato sciocco mantenere attivo il dispositivo: se ci fosse venuto in mente di uccidere qualcuno in parecchi ci possono fermare facilmente » ... nella parte dell'uccisione gli occhi azzurri erano ricaduti sul piccolo Light ...
Bulma, impettita poiché in quel frangente sembrava non avere voce in capitolo, incrociò le braccia e chiuse gli occhi « Comunque l'altro giorno anche tu, 17, sei venuto ad eliminare il dispositivo ». La Son osservò entrambi gli individui per poi soffermarsi sul ragazzo « Perché? ».
« Così » lui rispose non dando alcuna soddisfazione.
« E adesso come ti senti? »
17 strinse a sé la nipotina ed osservò il grande ring di pietra « Sono carico di energie adesso, mi sento alla grande ».
La mora, con l'ingresso del suo bambino, perse completamente interesse del poco arrivato tornando a rifare come una matta passando addirittura per una maniaca secondo alcuni.

Goten entrò sul ring e quello che ne seguì fu il combattimento più breve della storia: un colpo netto al mento del quindicenne era bastato per fare crollare a terra il grande come un sacco di patate. Il piccolo Goten, forse arrabbiato per l'amara delusione per il torneo affrontato, non aveva dato una minima soddisfazione al pubblico che, vista la rapidità dell'incontro, non aveva avuto il tempo di iniziare a tifare che tutto si era già concluso. Il presentatore biondo e vestito di nero dichiarò il bambino campione assoluto della sezione bambini e, dopo aver ricevuto un mare di applausi, per colpa dei quali il bambino si ritrovò però in certo momento in imbarazzo, si dileguò dall'area di combattimento in attesa che i suoi amici, io compreso per fortuna, gli venissero incontro.
Con passo rapido ci dirigemmo verso il bambino che ci attendeva dove lo avevamo perso di vista. Quando fummo da lui lo trovammo seduto a terra che di beveva un succo di frutta. Il padre Goku fu il primo a complimentarsi, a modo suo ovviamente « Figliolo! Sei stato bravissimo! ». Goten si alzò in piedi con gli occhi luccicanti e sognanti « Davvero?! Sono stato bravo?! ».
« Ma certo! ... » esclamò il papà mentre si portava le mani ai fianchi « ... Sei stato davvero velocissimo ».
Il bambino perse il suo entusiasmo e proseguì a sorseggiare la sua bevanda ... l'ultimo complimento non l'aveva gradito perché sottolineava la troppa differenza di livello tra partecipanti.
Visto che era stata predisposta una pausa tra i due tornei Crillin suggerì di andare a mangiare qualcosa e così facemmo mentre Gohan, con aria spaesata, si guardava attorno alla ricerca della sua Videl ...
Trascorse un'ora intera prima che il presentatore della sezione giovani, lo stesso che avrebbe dovuto poi commentare gli scontri tra adulti, facesse il suo ingresso nell'area pranzo per richiamare l'attenzione dei classificati ma anche per scambiare due chiacchiere con Son Goku, Crillin e Piccolo che, da quanto capii in quell'attimo, erano sue conoscenze di vecchia data.
« Che nostalgia! Sapete quanto volevo vedervi?! ... » esclamò il tizio dai capelli biondi mentre si avvicinava ed afferrava le mani di Goku per stringergliele calorosamente « ... A dire il vero, il torneo Tenkaichi senza la vostra presenza è noioso perché il livello è bassissimo! ». Il Son e Crillin ridacchiarono un po' mentre il presentatore guardava tutti i componenti di quel grande e vario gruppo « Siete tutti amici?! ».
Il piccolo nanetto, il padre di Marron per intenderci, rispose con un "Più o meno ..." anche perché Vegeta, mio padre, non sembrava molto in vena per stare in compagnia e pertanto, anche se sedeva allo stesso tavolo, appariva lontano e perfettamente distaccato.
Il cronista baffuto osservò meglio tra Goku e un giovane vestito in modo strambo e vide il piccolo Goten, il vincitore della sezione bambini « Ma tu sei Goten! Ragazzo, hai fatto dei match eccellenti! ... » iniziò a decantare lo sconosciuto con un sorriso a trentadue denti « ... Ma ti capisco sai, non dev'essere stato molto stimolante. Sei il figlio di Goku? » chiese poi notando la tremenda somiglianza tra i due. Goten annuì con la testolina e il Son maggiore dichiarò verbalmente chi era « Goten è mio figlio, così quanto Gohan. Parteciperemo tutti e due al torneo » disse poi indicando il primogenito. Gohan, senza pensarci minimamente, sventolò una mano all'insegna del signore per salutarlo e poi si maledisse: lui doveva essere Great Sayaman e non Gohan! Pertanto si picchiò con una mano la fronte come segno punitivo per la gaffe ...
L'uomo si voltò verso Piccolo che, come sempre, se ne era rimasto lontano dalle cibarie « Lei non distrugga il campo di battaglia per piacere ... ». Il namecciano sogghignò mentre teneva ancora le braccia incrociate « Non posso assicurartelo! ».
Il cronista guardò scrupolosamente il resto del gruppo, me compreso, chiedendosi sicuramente chi fossimo e che legame potevamo avere con il famigerato Goku, il suo allegro compagno Crillin e il distruttore (passato) Piccolo. Il biondo si rivolse proprio al Son indicando ciascuno con un maleducato indice puntato « Loro chi sono? Sono proprio curioso di sapere … ».
L’eroe (anche lui passato) della Terra sorrise iniziando a fare il giro delle presentazioni: « Come vi ho detto questi a fianco a me sono i miei figli; Piccolo e Crillin li conosce; la ragazza è 18 ed è la moglie del mio amico mentre gli ultimi due sono uno Trunks e l’altro Vegeta » terminò poi dopo aver indicato l’ultimo personaggio e ricevuto da lui un’occhiata a dir poco malevola … Papà infatti non aveva gradito il fatto di essere stato presentato per ultimo: il suo orgoglio da principe gli impedì di tralasciare la questione …
« KAHAROTH! Come hai osato nominarmi per ultimo!! » sbottò Vegeta in direzione di colui che stava dalla parte opposta del grande tavolo rettangolare facendo vibrare le numerose stoviglie con la sua voce tuonante.
« Eddai Vegeta, sono andato in fila, non te la prendere così! » mormorò il Son mentre si grattava con una mano la testa capelluta. Il cronista osservò bene la scena e comprese che tra i due guerrieri c’era dell’astio anche se era evidente soltanto in una direzione. Se ne preoccupò poco comunque anche perché pensava giustamente che la cosa avrebbe reso il torneo ancora più interessante!
« Mi piacerebbe fare una piccola presentazione sui concorrenti prima di passare alle estrazione dei numeri, così da presentarvi al pubblico e permettergli di farsi un’idea di chi lotterà. Cosa ne pensate? » chiese l'ometto vestito di nero a noi tutti chiedendoci il parere. Nessuno trovò da obiettare anche perché poi, elementi come mio padre, Piccolo e 18, non si pronunciarono affatto.
« Molto bene! ... » iniziò l'omino carico come una molla « ... Ditemi voi cosa devo dire per presentarvi al meglio » disse poi afferrando una sedia e sedendosi su di essa per non fare consumare troppo le gambe. Dimmo il minimo indispensabile, quello che bastava per non attirare troppo l'attenzione e per non ricordare un certo individuo che poco prima aveva fatto un vero e proprio spettacolo mettendo la povera figlia in ridicolo.
Prima che l'uomo se ne andasse però lo fermai un istante dicendogli che avevo qualcosa da aggiungere al suo messaggio ...

« SINGORI E SIGNORE ANCORA BENVENUTI!!! ... » il pubblico esultò esagitato per il rientro del cronista, simbolo che di li a poco i giochi sarebbero ricominciati alla grande « ... Prima di incominciare con i combattimenti, visto anche le estrazioni delle coppie non sono ancora state effettuate e i nostri uomini stanno impostando il tutto, vi ruberò un istante del vostro tempo per presentarvi uno ad uno i combattenti che saliranno sul ring! ».
Dall'alto degli spalti Bulma sospirò impaziente « Accidenti, e io che pensavo che avrebbero iniziato fin da subito ... » e incrociò le braccia al petto come simbolo di insofferenza mentre invece il vecchio Genio non la pensava allo stesso modo e pertanto disse la sua: « E' una cosa che servirà loro per guadagnare tempo, è vero, ma io penso che sia interessante vedere contro chi potrebbero essere in nostri ragazzi ... » bofonchiò il vecchietto mentre con una mano si pettinava i folti baffi per poi voltarsi verso il signor Brief che, con una sigaretta spenta in bocca, annuiva con la testa poiché la pensava al medesimo modo ... affinità tra anziani immagino. Nel frattanto la nonna non la smetteva di cinguettare mentre viziava la piccola Marron con tante moine visto che la presenza dello zio, a mio avviso stranamente affettuosa, non le sembrava abbastanza. In definitiva il pubblico si schierava un po' da una parte e un po' dall'altra e perciò il cronista iniziò a leggere un testo allegato ad una cartelletta che si portava appresso mentre parlava forte al microfono a cono: « Innanzitutto iniziamo signori e signore a presentare Mr. Satan! Il campione mondiale di lotta nonché vincitore dell'ultima edizione del Tenkaichi! Un bel applauso! ... ». L'interessato salì sul ring e salutò calorosamente il pubblico che lo acclamava fermandosi poi nel bel mezzo dello spiazzo.
Il cronista proseguì « ... Mighty Mask, che nel precedente torneo ha perso al primo incontro! Mentre Jewel, l'atleta più amato dalle donne, nello stesso torneo era stato vice campione! ... » altro sconosciuto che entrò in pista affiancato da un belloccio spocchioso che seminava baci volanti a destra e a manca « ... Kira, che ha perso al secondo incontro al torneo precedente! ... » un energumeno dalla pelle scura e con le mani fasciate salì sicuro sul ring « ... Punter è conosciuto per la sua violenza e al precedente torneo ha perso la semifinale finendo fuori dal campo ... » un gigante salì anch'egli in pista mentre con la sua stazza mastodontica faceva ombra tutt'attorno.
Il cronista voltò pagina proseguendo con il suo daffare iniziando a presentare alcuni personaggi un po' fuori dal normale « Spopovich nel precedente torneo ha perso al primo incontro contro il nostro campione. E' tornato ma sembra completamente cambiato ... » un tizio dalla pelle livida e i muscolo estremamente gonfi iniziò a salire gli scalini della piccola scaletta. In noi si iniziò a muovere qualcosa dentro alla vista di lui e degli altri tre guerrieri che lo seguirono « ... I guerrieri Yamu, Shin e Kibith non mi hanno dato la possibilità di sapere qualcosa a loro riguardo e pertanto lascerò che entrino! Un applauso signori! ». Yamu come aspetto era molto simile a Spopovich anche se estremamente più piccolo mentre gli altri due personaggi, soprattutto per colpa del loro abbigliamento e del colore della loro pelle, ci diedero la netta impressione che non fossero affatto terrestri ...
La presentazione proseguì presentando pure noi e proprio in quel momento, la curiosità dei nostri amici che guardavano, si attivò anche perché ciascuno si chiedeva cosa avrebbero potuto dire di uno o dell'altro.
Dopo un gesto di richiamo Goku salì sul ring e l'uomo iniziò a parlare « Per i prossimi concorrenti posso fermamente dire che è una sorta di scontro/incontro tra famiglie signori e signore! Innanzi tutto eccovi Goku, padre del bambino che oggi ha trionfato nella sezione giovani. Ha partecipato tante volte al nostro torneo arrivando sempre in finale ma soltanto al torneo disputato quasi vent'anni fa è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria con una fatica titanica! ... » il Son si fermò a fianco di Mr. Satan poiché l'altra zona era occupata dagli altri combattenti che attendevano in fila indiana « ... Altro combattente: Great Sayaman! Eroe della città dell'est che stà iniziando a farsi un buon nome. Non posso dirvi chi è in realtà ma vi posso assicurare che, se buon sangue non mente, anche questo ragazzo ci farà divertire! ... » Gohan fece come tutti gli altri fermandosi però un po' prima ed iniziando a fare delle pose discutibili ... Notando che era imbarazzante il sayan si affiancò al padre con la coda tra le gambe.
« Piccolo si è scontrato nello stesso torneo di Goku uscendo sconfitto proprio contro di lui dopo una battaglia entusiasmante! Successivamente è diventato più buono allenando anche Great Sayaman nelle arti marziali! » il tizio venne guardato, giustamente, in malo modo.
« Crillin ha già partecipato al torneo quando era ancora un ragazzino, ed era anche molto in gamba! Ha deciso di tornare sul ring! ... » il nanerottolo salutò con la mano la piccola figlia che lo acclamava a gran voce. Tirò però poi la testa dentro al collo come una tartaruga quando incrociò gli occhi di ghiaccio del parente acquisito che lo fulminava iracondo ... « ... L'unica donna del torneo ha un nome bizzarro: 18! Questa magnifica ragazza è la moglie del combattente precedente, non c'è che dire, è davvero fortunato! ... » il pubblico iniziò a ridere mentre la donna, impettita più del solito, se ne andava rigida come una scopa in direzione del compagno per fermarsi poi al suo fianco.
Il cronista si apprestò a presentare il penultimo concorrente: « Per Vegeta è la prima volta al torneo Tenkaichi ma mi è stato confermato che saprà emozionare il pubblico intero grazie alla sua forza straordinaria! Non vedo l'ora che tutto incominci!! ».
Bulma osservò il principe dei sayan ... Non era cambiato in tutti quegli anni. Sentì il cuore battere forte in petto mentre le lacrime faticavano a rimanere all'interno degli occhi ...
Alla fine venne anche il mio turno. « Per ultimo, ma non da meno degli altri, c'è Trunks! ... » incominciai a percorrere il breve viottolo mentre il cronista baffuto proseguiva con il suo discorso « ... Questo giovane non mi ha potuto dire molto ma mi ha detto che non è di queste parti e che vive in un posto lontano ma allo stesso tempo vicino ... » osservai l'ometto ricordandogli ciò che doveva e non doveva dire e lui, comprendendo alla perfezione, mi fece un gesto d'intesa con un pollice alzato mentre proseguivo a raggiungere Vegeta « ... Scontro tra famiglie dicevo: Trunks è figlio di Vegeta e quindi ci aspettiamo da lui tanto quanto il padre! UN APPLAUSO A TUTTI I CONCORRENTI!!! ».

Sugli spalti Bulma sembrava avere perso la voce ...

 

 

... continua ...

  
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