Serie TV > Zoey 101
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Autore: GorkaMartinezMora    10/08/2014    2 recensioni
Avete visto Pet sematary 1 e 2?
Avete visto Zoey 101?
In questa fiction arriva un nuovo alunno: Jeff Matthews, lui è molto carino e simpatico.
Chase ci farà amicizia.
Accadranno guai... arriveranno nuovi amori e studenti.
Ma il segreto lo sa solo una persona Chase Matthews (Quello di Pet sematary 2)
Il resto lo scoprirete leggendo.
Genere: Horror, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chase Matthews, Lola Martinéz, Michael Barret, Nuovo personaggio, Zoey Brooks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto guardando la televisione insieme alla mia moglie.
Pochi giorni fa ci siamo sposati.
"Jeff! Jeff, devo andare all'ospedale, subito! Mi fa male la pancia..." Esclama all'improvviso Lola.
Io la prendo per la mano.
Chiedo a Rachel di accompagnarmi in ospedale con Lola, da Luis.
Lei ci da un passaggio.
Io e Lola scendiamo.
Porto Lola dentro la camera.
La appoggio sul letto.
"Lola, amore stai bene?" Domando.
"Non lo so Jeff. Voglio che aspetti fuori amore, ti prego." Dice.
"Sicura?" Chiedo.
"Certo." Sorride piano.
Io esco e Luis entra di corsa li dentro.
Mi siedo sul divanetto dell'ospedale.
Mi torna in mente il primo bacio che ho dato a Lola.
*Flashback*
Lola mi guarda.
Mi avvicino a lei correndo.
"Ciao Lola. Ti devo parlare." Le dico.
Lei molto nervosa risponde: "Anche io."
"Parla tu." Replico.
"No dai prima tu." Dice.
"No tu." Insisto io.
"Va bene. Il fatto è che tu sei simpatico e dolce... e sei, tu sei... sei bello come il sole." Risponde guardandomi profondamente gli occhi.
"Io ti amo." Le dico dolcemente.
"Anche io Jeff." Si avvicina alle mie labbra.
Nessuno dei due parla.
Ci avviciniamo piano quando poco dopo le nostre labbra si toccano.
Quando ci stacchiamo, respiriamo piano e ci fissiamo negli occhi.
*Fine Flashback*
Quanto la amo.
Sorrido.
Ricordo tante cose della PCA.
Il mio arrivo, qundo ho consciuto Chase, Lola, gli altri.
Quando ho incontrato Clyde, le volte all'ospedale, quando l'ho fatto con Lola, la prima volta che ho mangiato al Sushi rox, la morte di Clyde, e tanto altro.
Mi manca quel posto, e soprattutto mi mancano Drew e Clyde.
Poveretti.
Clyde con quel tumore, Drew ucciso dal Clyde cattivo.
Santo cielo quante cose sono successe.
Mi squilla il telefono.
Rispondo.
"Pronto? Sono Chase, dove sei?" Chiede.
"All'ospedale, Lola è nella camera operatoria." Dico.
"Sta per nascere?" Domanda sorpreso.
"Sì." Rispondo.
"Vuoi che veniamo?" Chiede lui.
"Certo, grazie." Replico chiudendo la chiamata.
Mi guardo intorno.
Aspetto i miei amici con un po' di ansia.
Arriva poco dopo Chase con Danny, Gage, Ellie e gli altri.
"Così, tra poco nascerà..." Mormora Gage.
"Hey, è un maschio o una femmina?" Chiede Ellie.
"Maschio." Dico.
"Come lo chiamerete?" Chiede Jud.
"Lo decido con Lola, quando nasce il figlio." Sorrido.
Siamo tutti seduti.
Loro chiacchierano sul figlio che nascerà e io mi annoio.
Mi addormento.
"Hey, da quanto tempo sei lassù?" Chiede mia mamma.
"Da qualche minuto." Rispondo.
"Com'è andato il weekend con tuo padre?" Domanda.
"Bene. Lui vorrebbe raggiungerci qui sul set per cena se ti va... insomma quello che sto cercando di dirti è che gli manchi." Dico.
"Per cena va benissimo. Solo non devi farti troppe illusioni d'accordo? Stiamo cercando di chiarire le cose ma..." Non le lascio finire la frase.
"Lo so mamma." Sorrido.
La chiamano per fare la scena.
Lei va.
Scende delle scale con una lanterna.
Si siede davanti a delle sbarre e ci si aggrappa con le mani.
Qualcuno fa cadere il generatore elettrico in acqua.
Lei prende la scosse.
Comincia ad urlare.
Io urlo anche più forte di lei, ma sono troppo lontano per raggiungerla e nessuno la aiuta.
"MAMMA!" Urlo svegliandomi di soprassalto con le lacrime agli occhi.
Metto il viso fra le mani mentre tutti mi guardano.
Che imbarazzo, le guancie e le orecchie mi vanno a fuoco.
Tremo.
C'è il silenzio più totale.
Poco dopo sento tutti che ricominciano a parlare.
Alzo lo sguardo.
Gage è di fronte a me.
"Jeff, perché hai urlato mamma?" Domanda il piccolo.
"L'ho sognata e sai... lei è morta." Sussurro.
"Mi dispiace." Mi abbraccia.
Che bimbo gentile che è.
Sorride.
Lui va a sedersi vicino alla mamma.
Io strizzo gli occhi.
Vado verso il bagno.
Sto seduto per terra.
Sento qualcuno bussare alla porta.
"Occupato." Piango io.
"Jeff, sono Chase." Dico.
"Entra." Mormoro.
Lui entra.
"Jeff, che succede?" Domanda.
"Mi manca mamma." Singhiozzo.
"Shh, stai calmo. Oramai non ci si può fare nulla." Dice.
"Ma perché muoiono tutti? Prima lei, poi Clyde, Drew... Perché?" Chiedo abbracciandolo.
"Perché purtroppo nasciamo e muoriamo, è inevitabile." Sussurra.
"Ma almeno non potremmo morire quando siamo vecchi?" Domando.
"Gli incidenti succedono." Replica.
"Lo so, ma perché proprio alle persone a cui tengo?" Mi asciugo le lacrime.
"Non lo so Jeff." Mi fa una carezza.
"Andiamo?" Domando.
"Sì." Replica.
Torniamo di la.
"Andiamo al bar a prenderci qualcosa da bere?" Propone Jud.
Noi annuiamo.
Tanto per la nascita del bambino ci vogliono minimo altre due ore.
Ci avviamo al bar.
Io prendo una coca cola fredda con la cannuccia.
La pago e mi siedo accanto agli altri.
Abbiamo tutti la coca cola, tranne Rachel e Danny che hanno la limonata e Jud che ha la birra.
Cominciamo a parlare.
"Ci raccontiamo qualcosa di divertente o imbarazzante? Insomma che faccia ridere?" Chiede il piccolo biondino con un riso argentino.
"Va bene." Diciamo noi altri.
"Chi comincia?" Domanda Rachel entusiasta.
"Cominciamo da Jud e facciamo tutto il giro del tavolo." Propone Ellie.
"Ok." Sorride Jud.
"Allora, tre, due, uno... via!" Esclamo.
"Quando avevo sedici anni, mio cugino era innamorato e pochi giorni dopo avrebbe fatto il compleanno, avrebbe fatto diciotto anni.
Lui diceva sempre che la ragazza che amava, Caroline, era la "cosa" più bella che fosse mai esistita. Allora il giorno prima del suo compleanno, mi ocnfidò che il regalo che avrebbe voluto era una delle cose più belle mai esistite che lui avesse visto. Quindi il giorno dopo, al suo compleanno, portai un regalo gigantesco. Quando lui lo scartò, c'era Caroline, che arrabbiata sbraitò parolaccie e quant'altro." Rise Jud.
"Le volevi regalare la ragazza che amava..." Ride Rachel con la faccia tra le mani e le lacrime algi occhi per le risate.
"Ora tocca a Ellie." Dico girandomi verso di lei.
"Quando avevo tre anni, all'asilo ho fatto la pipì sul tavolo della maestra." Dice lei.
Noi altri ridiamo.
Rachel è proprio sconvolta.
"Ok... vai Chase." Dice Jud.
"Io l'anno scorso, nell'estate sono salito sul tetto della mia casa, con in mano una pergamena che mi avevano prestato, che diceva che se appoggiavi quella pergamena in un punto preciso a quella sarebbero spuntate le ali e sarebbe volatat via... e io ci ho creduto. L'ho poggiata e pochi minuti dopo è arrivato un corvo ed è volato via con la pergamena. Io pensavo che fosse volata davvero, dato che dicevano che dovevi tenere gli occhi chiusi per almeno cinque secondi, e quando ho visto quel corvo gli ho tirato quasi tutto quello che ho trovato." Racconta lui.
Gage sta ridendo tantissimo.
"Tocca a Danny." Lo guardo.
"Va bene. A dieci anni un serpente morto era davanti a casa di mia zia ed io che ero più piccolo lo guardavo da lontano e pensavo fosse una corda, lei odiava le serpi e le serviva una corda per non so che... io gli ho dato quel serpente, pensando fosse una corda e lei ha fatto un balzo di due metri e mi ha lanciato il serpente in testa." Sorride lui.
Io quasi cado dalla sedia per le risate.
"Ora tocca a te." Mi guarda Danny.
"Due anni fa, mamma mi voleva far mangiare i fagioli, che io detestavo... e allora mentre lei si è girata io li ho buttati nel "cestino" lei si è girata verso di me subito dopo, peccato che non mi fossi accorto che il cestino non c'era e mamma vide tutti i fagioli per terra e me ne fece magiare altri due piatti." Esclamo.
Loro ridono come dei matti.
Rachel comincia a raccontare la sua.
"Era notte, e sentivo degli strani rumori in casa, allora mi alzai e andai nel soggiorno. C'era mia sorella, che non era ancora malata che dormiva, e io vidi accanto a lei un pipistrello. Allora presi la scopa e cominciai a darla in testa al pipistrello, che non era molto grosso, e Zelda si svegliò e il pipistrello le entrò in bocca, poi però se ne liberò." Sussurra lei.
Gage ridacchia.
"Bene tocca a Michael." Dice Zoey.
"A quattro anni volevo cenare e papà non poteva cucinare e mamma non voleva, e dissi che se non mi avessero fatto la cena avrei mangiato qualcosa a cui tenevano molto. Loro non mi ascoltarono ed io andai nel mio terrazzo e quando papà uscì per dare l'acqua alle piante, quest'ultime non c'erano più." Dice lui.
"Ti sei mangiato le piante?" Domanda Ellie ridendo.
Lui annuisce e noi facciamo delle risate.
Nicole cominciò la sua storia " Beh, mentre mi preparavo per andare al primo anno della PCA, pensavo di dover mettermi le ciabatte o le scarpe da ginnastica più vecchie che avevo, sapete perché? Perché credevo che PCA volesse dire: Puzzole, capre e Animali. Insomma pensavo fosse una fattoria e non volevo pestare qualcosina di schifoso." 
Noi ridiamo a crepapelle.
"Tocca a Zoey e poi a Gage." Dice Rachel.
"Io ricordo che quando avevo otto anni mi misi la schiuma da barba nei capelli pensando che fosse shampoo mio padre mi sgridò, allora il giorno dopo sapevo che aveva una riunione importante e gli misi il gel al posto dello shampoo, indovinate come sarà andata la riunione." Ride lei.
Tutti ridono.
"Tocca a Gage." Dice Zoey.
"Io l'anno scorso ho lanciato un frisbee sulla lampada che è caduta e ha colpito la mia pappa che è caduta su papà che si era appena lavato, lui si fece una doccia tornò e io avevo appena giocato con il fango e lo abbracciai e lui si sporcò per la terza volta." Dice il piccoletto ridendo.
Tutti ridiamo e poi ci avviamo nella sala d'attesa dell'ospedale.
Poco dopo esce Luis.
"Jeff, sei il padre, vai a vedere tuo figlio." Sorride lui.
Io entro e chiudo la porta alle mie spalle.
"Lola, è davvero bello." Sussurro.
"Lo so." Dice.
"Come lo chiamiamo?" Chiedo.
"Non lo so, che ne dici di Shayne?" Chiede.
"Certo. Lui adesso è il nostro Shayne." Sorrido.


 
  
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